Consegnato il Gonfalone d’argento alla memoria di Lorenzo Orsetti

Il massimo riconoscimento della Regione Toscana alla memoria di Lorenzo Orsetti, il ragazzo di Bagno a Ripoli che a 33 anni ha perso la vita in Siria, il 18 marzo scorso combattendo a fianco del popolo curdo, con la Brigata Internazionale di Liberazione per fermare l’avanzata dell’Isis.

Alla cerimonia, che si è tenuta questa mattina presso la Sala del Gonfalone a Palazzo Panciatichi, erano presenti il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, il consigliere di Si-Toscana a Sinistra Tommaso Fattori, promotore del conferimento, e i genitori di Lorenzo, il padre Alessando e la madre Annalisa. Presenti anche la sorella Chiara, i parenti e gli amici più stretti. Tanta la commozione con cui il padre Alessandro Orsetti ha ricordato il sacrificio del figlio “che non ha fatto solo parole”.

Il Consiglio regionale aveva approvato una mozione unanime, con l’intento di conferire il Gonfalone d’argento alla memoria di Lorenzo Orsetti, riconoscendone “l’impegno per la giustizia, l’eguaglianza e la libertà, a fianco del popolo curdo che in questi anni è stato il principale argine al terrorismo e al fanatismo dell’Isis”.

“Fin dall’inizio – ha sottolineato Giani che ha voluto proporre un gemellaggio con il Kurdistan iracheno – sono stato molto attento a diffondere il senso dell’esempio che ci ha offerto Lorenzo Orsetti. Non un eroe, ma una persona semplice come noi che ha fatto una scelta importante. Lorenzo è morto nel rispetto di quei principi che abbiamo nel nostro Gonfalone dove il Pegaso sta a indicare libertà, democrazia, solidarietà: lui riproduce quelli che sono i valori della comunità toscana”.

Giani ha risposto anche a chi gli chiedeva se sarebbe giusto intitolare una strada a Firenze: “Sicuramente e devo dire che il Comune di Firenze ha già fatto un gesto molto importante volendo la sua tumulazione al cimitero delle Porte Sante che è il cimitero dei grandi fiorentini dove sono sepolte le personalità del nostro Novecento”. Il presidente del Consiglio regionale ha anche detto di voler “portare una corona di fiori ogni 18 marzo”, giorno della morte di Lorenzo, “alla sua tomba”.

Per Tommaso Fattori “Lorenzo è stato un vero e proprio partigiano del nostro tempo, nei fatti e non a parole”. Il Gonfalone è un modo “con cui l’intera comunità abbraccia la famiglia”.

Il 24 giugno scorso i funerali a Firenze a cui avevano partecipato 300 persone. In quell’occasione il padre di Lorenzo, Alessandro,  aveva intimato a non fare di Tekosher (questo il nome di battaglia di Lorenzo) un santino da tenere sul comodino, ma di testimoniare la sua storia concretamente nella vita di tutti i giorni. Il suo desiderio di giustizia, di una vita migliore per tutti, che lo aveva portato a poco più di 30 anni lontano migliaia di chilometri da casa a d abbracciare la causa del popolo Curdo sotto attacco dei tagliagole del Daesh.

Sentiamo Giani, il padre di Lorenzo Orsetti, Alessandro, e Fattori al microfono di Lorenzo Braccini.

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Toscana: lunedì la consegna del gonfalone d’Argento alla memoria di ‘Orso’

Il presidente Eugenio Giani ha parlato ieri sera con i genitori: “Ci sentiamo onorati di rendere omaggio con il Gonfalone  a un martire per la libertà. Invito tutte le istituzioni e i cittadini a partecipare”

Si terrà lunedì 8 luglio alle 12 nella sala del Gonfalone del palazzo del Pegaso la cerimonia per la consegna del Gonfalone d’argento alla memoria di Lorenzo Orsetti. Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, ha sentito nella serata di ieri i genitori del ragazzo di Bagno a Ripoli rimasto ucciso il 18 marzo 2019 in Siria, mentre combatteva con la Brigata internazionale di liberazione, a fianco delle unità di protezione popolare curde contro l’invasione dei gruppi jihadisti dell’Isis.

“Ho trasmesso al padre Alessandro i miei sentimenti, abbiamo concordato questa data per rendere omaggio a quello che definisco un martire per la libertà. Invito tutte le istituzioni e i cittadini a partecipare alla cerimonia lunedì 8 luglio”, dice Giani. Lorenzo Orsetti, prosegue il presidente, “è emerso come figura di giovane toscano impegnato con coerenza sui suoi valori, pronto a scendere al fianco del popolo curdo per contrastare la terribile minaccia dell’Isis. I curdi non sempre sono stati ripagati per il ruolo decisivo che hanno svolto. Giochi di potenze militari hanno visto talvolta con fastidio il loro impegno”.

Il presidente ricorda la decisione dell’Assemblea toscana, che all’unanimità ha conferito il Gonfalone d’argento alla memoria di Orsetti, “con una mozione presentata da Tommaso Fattori e votata da tutto il Consiglio. Sapere che Lorenzo ora riposa alle Porte Sante, accanto ai grandi, ci fa sentire ancor più partecipi”. Nella mozione, si riconosce l’impegno di Lorenzo Orsetti per la giustizia, l’eguaglianza e la libertà, a fianco del popolo curdo che in questi anni è stato il principale argine al terrorismo e al fanatismo dell’Isis”.

Giani: ‘Orsetti merita il gonfalone d’argento’

“In una regione come la nostra, rappresentata dal Pegaso, cavallo alato simbolo di democrazia e libertà, vogliamo dare il massimo riconoscimento a un degno figlio, di cui tutti ci sentiamo orgogliosi”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha annunciato l’imminente consegna del gonfalone d’argento, massimo riconoscimento dell’Assemblea toscana, alla memoria di Lorenzo Orsetti, il 33enne fiorentino ucciso il 18 marzo in Siria mentre combatteva a fianco dei curdi contro l’Isis.

“Entro la prima quindicina di luglio consegneremo il gonfalone d’argento alla madre Annalisa e al padre Alessandro – ha affermato Giani – per manifestare l’orgoglio della Toscana tutta, di fronte a chi ha lottato per una causa, sacrificando la propria vita. A Lorenzo il grazie e l’abbraccio di tutti i cittadini toscani”. Giani ha poi ricordato che “da domenica Lorenzo riposa alle Porte Sante, accanto ai grandi e sul sagrato della basilica di San Miniato ci siamo ritrovati in tanti, non solo parenti e amici, ma rappresentanti delle istituzioni e soprattutto tanti giovani, che come lui hanno deciso di lottare per un mondo più giusto”.

Il Consiglio regionale aveva approvato una mozione unanime, con l’intento di conferire il Gonfalone d’argento del Consiglio regionale alla memoria di Lorenzo Orsetti, riconoscendone “l’impegno per la giustizia, l’eguaglianza e la libertà, a fianco del popolo curdo che in questi anni è stato il principale argine al terrorismo e al fanatismo dell’Isis”.

In 300 per l’ultimo saluto a Lorenzo Orsetti

Una folla composta e commossa a partecipato alla cerimonia funebre per Lorenzo  ‘Orso’ Orsetti, il combattente italiano morto il 18 marzo scorso in Siria durante un contrattacco dell’Isis

“Oggi per Firenze è un giorno di Festa, ma è anche un giorno triste, perché* tu non ci sei più”  lo ha detto introducendo il suo breve saluto ufficiale la vicesindaca di Firenze, Cristina Giachi, partecipando questa mattina alla cerimonia pubblica di commemorazione per Lorenzo ‘Orso’ Orsetti, il combattente delle YPG ucciso in un ‘imboscata dall’Isis a Barghuz lo scorso 18 marzo.

Prima di lei il padre di Lorenzo, Alessandro, aveva intimato a non fare di Tekosher (questo il nome di battaglia di Lorenzo) un santino da tenere sul comodino, ma di testimoniare la sua storia concretamente nella vita di tutti i giorni. Il suo desiderio di giustizia, di una vita migliore per tutti, che lo aveva portato a poco più di 30 anni lontano migliaia di chilometri da casa a d abbracciare la causa del popolo Curdo sotto attacco dei tagliagole del Daesh.

A partecipare alla cerimonia, sul sagrato di San Miniato, in uno dei palcoscenici più prestigiosi che può offrire la città di Firenze, una folla composta e commossa di 300 persone. Al microfono si sono poi alternati i compagni di Lorenzo che hanno letto alcuni suoi pensieri dalle lettere che regolarmente mandava. Infine padre Bernardo, abate di San Miniato.

Anche ieri centinaia di persone da tutto il mondo avevano reso omaggio alla salma di Lorenzo, esposta alla casa del popolo di Rifreedi

INTERVISTA CON I GENITORI DI LORENZO, ANNALISA E ALESSANDRO ORSETTI

‘Orso’ : folla a Rifredi per Lorenzo Tekoser

Domani i funerali e la tumulazione. Tra i momenti più toccanti oggi la lettura della  lettera dei compagni di lorenzo rimasti in Siria

La lettura dei compagni che sono rimasti in Siria e il saluto di babbo Alessandro sono stati
alcuni dei momenti più toccanti della veglia per Lorenzo Orsetti, il 33enne fiorentino ucciso lo scorso 18 marzo negli scontri in Siria con l’Isis.
Domani, 24 giugno, dalle 10 di mattina, davanti alla Basilica di San Miniato, ci sara’ un momento di ricordo con padre Bernardo, aperto a tutti. La sepoltura sara’ poi in forma
privata nel cimitero di San Miniato.
“Sono venute persone da Milano, ma anche dal meridione, da altre parti d’Italia e dalla Svizzera – ha detto Luca Rasoti, zio di Lorenzo -. Persone che non lo conoscevano e che sentendo ciò che è accaduto sono voluti venire qui per salutarlo”. Già oltre cento le persone che da stamani hanno voluto rendere omaggio a Orsetti. Presenti al circolo i genitori del 33enne, la sorella, la nonna, familiari e amici.

 

Orsetti, presentate le iniziative per l’ultimo saluto al giovane

?Alessandro Orsetti, padre di Lorenzo, il 33enne fiorentino ucciso negli scontri in Siria con l’Isis, ha affermato durante una conferenza stampa a Palazzo Vecchio: “abbiamo aspettato tanto, i problemi burocratici e organizzativi hanno pesato molto ma finalmente adesso per noi e per i suoi amici Lorenzo torna a casa”. Durante l’incontro sono state presentate le iniziative per l’ultimo saluto al giovane.

“Stasera – ha detto – alle 18.30, all’università di Scienze politiche” i ragazzi del collettivo e gli amici di Orsetti “realizzeranno un murales” in sua memoria. “Domani alle 19 metteremo una targa in piazza Giorgini, fatta preparare dagli amici”. Domenica, dalle 9.30, appuntamento al capolinea della tramvia davanti all’ingresso di Careggi per accompagnare Orsetti fino al circolo Sms di Rifredi dove “ci sarà la veglia. Lunedì, sul sagrato di San Miniato, dalle 10 di mattina ci sarà un momento di ricordo con padre Bernardo, aperto a tutti. La sepoltura sarà in forma privata nel cimitero di San Miniato”.

Inoltre, alle 19 e 30 di sabato si terrà una serata organizzata da ‘Nonunadimeno’ in viale Corsica, con karaoke per la campagna di crowdfunding. “Lorenzo per noi è un segnale molto importante”, ha commentato Erdal Karabey, portavoce della comunità curda in Toscana.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il padre di Lorenzo, Alessandro Orsetti ed ha raccolto anche le dichiarazioni di Erdal Karabey, rappresentante del coordinamento del Kurdistan in Toscana:

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