Falchi vince a Sesto Fiorentino, larga vittoria centrosinistra anche a Reggello

Falchi vince nel comune di Sesto Fiorentino e viene ampiamente riconfermato per il secondo mandato, larga vittoria del centrosinistra anche nel comune di Reggello.

Piero Giunti trionfa a Reggello, a capo di una coalizione composta dal Pd e dalla lista civica Reggello viva, col 63,82% contro il 28,05% racimolato dalla candidata del centrodestra Veronica Nenci. Solo il 5,05% per Tiberio Papi del M5S. A Sesto Fiorentino, invece, Lorenzo Falchi matura una conferma plebiscitaria alla guida dell’amministrazione col 71,03% contro il 15,21% di Daniele Brunori del centrodestra dopo 33 sezioni scrutinate su 41. In terza piazza, Gabriele Toccafondi di Italia viva ottiene il 6,25%. Un risultato che il deputato renziano chiosa in una nota: “C’è spazio per i riformisti”. Il candidato del M5S Giovanni Policastro, invece, si ferma al 2,49% e si ritrova dietro anche il frontman di Rifondazione e Potere al Popolo, Daniele Lorini, che da parte sua conquista il 2,68%.

“È un risultato che supera le nostre aspettative e che conferma l’apprezzamento dei cittadini per il lavoro svolto in questi anni e per le proposte con cui ci siamo presentati agli elettori. Sono molto felice e grato a tutte le forze politiche della coalizione, alle donne e agli uomini che in queste settimane di campagna elettorale si sono impegnati per raccontare la nostra visione per la Sesto del futuro”. Lo sottolinea Lorenzo Falchi, che si riconferma sindaco di Sesto Fiorentino con oltre il 70% dei consensi.

Amministrative Sesto Fiorentino, Claudia Pecchioli (Pd) in tandem con Falchi

Sesto Fiorentino, Claudia Pecchioli, 28 anni, del Pd, correrà in tandem con il sindaco uscente Lorenzo Falchi alle prossime amministrative per la guida di della città toscana. Il ticket politico è stato presentato venerdì.

La candidata del Partito Democratico alle amministrative è laureata in giurisprudenza e praticante avvocato presso l’Avvocatura di Stato di Firenze, spiega una nota, Pecchioli è stata consigliera comunale di Sesto fiorentino e presidente di commissione.

“Abbiamo lavorato con impegno per aprire una nuova pagina politica e programmatica per la città, per costruire il futuro insieme e non per perpetuare divisioni – sottolinea il segretario del Pd sestese Massimo Labanca -. Con Lorenzo Falchi e le altre forze politiche abbiamo avuto in questi mesi un confronto serrato e impegnativo sul programma, tutti si sono rimessi in discussione con fiducia e rispetto reciproco. Ora ci sono tutti gli ingredienti per fare squadra e agire con energia e entusiasmo”.

Per Falchi “essere riusciti a comporre un’ampia coalizione di sinistra unita da comuni valori e idee per il futuro della nostra città è un fatto estremamente positivo per Sesto. Le sfide che abbiamo davanti richiedono alla politica visione e risposte forti e chiare. Le forze progressiste di Sesto hanno scelto di iniziare insieme un nuovo cammino, lanciando un segnale di rinnovamento e cambiamento”.

“Sono felice di far parte di questa nuova stagione politica che stiamo aprendo insieme – dice Pecchioli -. Quello di oggi è il risultato di un percorso collettivo molto lungo, che abbiamo intrapreso come Pd Sesto cinque anni fa, quando abbiamo deciso di fare un’opposizione costruttiva, che entrasse sempre nel merito delle singole questioni, trovandoci a volte dalla stessa parte della maggioranza, a volte in disaccordo, ma sempre guardando al bene comune della città. Per me due priorità su cui mettere grande energia saranno la transizione ecologica, su cui dobbiamo agire con decisione, e la questione della parità di genere”.

Amministrative: a Sesto fiorentino il Partito democratico sostiene Lorenzo Falchi

Lorenzo Falchi, il Sindaco di Sesto Fiorentino, ha firmato il programma con gli alleati della coalizione che lo sosterrà in vista delle prossime elezioni amministrative. E dentro c’è anche il Partito democratico.

Il Sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi ha firmato il programma per le prossime elezioni amministrative di autunno, dove è candidato per il secondo mandato. E la vera novità è che nella coalizione c’è anche il Partito democratico. “Sono due anni che il PD vota insieme a noi sui temi che riguardano l’aeroporto, non è certo stata una decisione presa all’ultimo momento”, ha dichiarato ai nostri microfoni nell’intervista che è possibile riascoltare in Podcast. Il programma sui tempi più caldi è chiaro: no ad aeroporto ed inceneritore, sì al parco della piana.

Questa decisione del Pd sestese, e la posizione che ha da due anni sull’ampliamento dell’aeroporto fiorentino di Peretola, è in contraddizione con tutto il resto del partito, fuori da Sesto. Ma vive di pragmatismo: nessun sostenitore del nuovo orientamento della pista e dell’ampliamento dello scalo aeroportuale può pensare di vincere le elezioni. E questa cosa è chiara a tutto il Pd, anche fuori da Sesto.

Cinque anni fa infatti fu un tutti contro tutti. E al centro c’era soprattutto la vicenda – ora politicamente archiviata? – dell’inceneritore. Sindaca era Sara Biagiotti, molto legata a Matteo Renzi. Lo scontro passò dall’ex Sindaco di Sesto Gianni Gianassi, transitò dai giovani consiglieri dem Giulio Mariani e Diana Kapo, e finì in un commissariamento.

Anzi per la verità finì con la vittoria della sinistra e di Lorenzo Falchi, candidato di Sinistra italiana, con dentro anche i consiglieri dem espulsi dal partito. E che sconfisse clamorosamente il candidato del Pd Lorenzo Zambini. Nel tutti contro tutti la sinistra espresse anche un secondo candidato – Maurizio Quercioli – che finì insieme al M5s all’opposizione. Nonostante l’unità di vedute su alcuni temi forti, come inceneritore di Case Passerini e aeroporto.

Ma questo è il passato. Il presente però non va giù ad Italia Viva, che grida allo scandalo: “il Pd ha rinnegato anni di battaglie per l’ampliamento dell’aeroporto”. Il realtà il partito di Matteo Renzi è rimasto tagliato fuori e – almeno a Sesto – non ha funzionato lo schema che ha portato alla presidenza del consiglio Draghi. In altri comuni della toscana i renziani sono già al lavoro: anche dove sono esigua minoranza vorrebbero imporre loro il nome del candidato a sindaco per il centro sinistra.

Falchi per le ‘Comunali’ di Sesto: No aeroporto, Sì a Parco della Piana

Sesto Fiorentino, ‘Sí’ allo sviluppo del Parco della Piana, ‘No’ alla nuova pista dell’aeroporto di Firenze e al progetto di termo-valorizzatore: queste sono le scelte per il territorio di Sesto Fiorentino proposte dal sindaco Lorenzo Falchi, che si candida ad un suo secondo mandato.

Questo accordo di programma è stato sottoscritto oggi da Sinistra Italiana, il partito a cui appartiene Falchi, dal Pd, da Volt, da Ecolò e da Per Sesto; mentre Italia Viva ha deciso che non sarà parte della coalizione.

Falchi promette “scelte coraggiose su politiche sociali, sportive e culturali, azioni concrete per la transizione ecologica e vicinanza al mondo del lavoro e alle nostre attività produttive, potenziamento dei sistemi di mobilità pubblica e sostenibile oltre ovviamente alle nostre posizioni sui grandi temi infrastrutturali”.

Allargare la squadra di governo, sostiene il sindaco, “ci aiuterà sicuramente a migliorare, ad avere una visione ancora più ampia e più orecchie che possano ascoltare bisogni, problemi o anche critiche”.

Il sostegno a Falchi da parte del Pd conosce anche oggi la reazione di Italia Viva. “Inspiegabile come in otto mesi il Partito democratico abbia completamente cambiato coalizione, programma ed idee – affermano in una nota Francesco Grazzini – coordinatore provinciale Iv a Firenze e nella provincia, e Leonardo Pagliazzi, coordinatore Iv a Sesto Fiorentino – È inspiegabile come otto mesi fa per le elezioni regionali toscane c’era una coalizione, un programma, delle idee e dei punti fermi ben precisi mentre, adesso, per le elezioni comunali di Sesto Fiorentino è nata tutt’altra coalizione, con un programma e con dei progetti totalmente differenti. Il Partito democratico, con una capriola inspiegabile rinnega le sue battaglie decennali come quella per le infrastrutture strategiche per il territorio, ad esempio la nuova pista di Peretola. Noi invece non cambiamo, rimaniamo fermi sulle nostre posizioni, quelle che abbiamo sempre ribadito negli anni scorsi e durante la recente campagna elettorale regionale”

Reazioni al piano di ripartenza del progetto nuova pista Peretola

Firenze, immediate le reazioni all’annuncio della ripresa dell’iter del progetto per costruire la nuova pista dell’aeroporto di Peretola, con completamento previsto per l’anno 2035.

Le prime reazioni arrivano dal sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi: “Dalle prime informazioni il piano di sviluppo aeroportuale presentato oggi non pare riportare particolari novità rispetto a quello già ripetutamente bocciato. Attendiamo, ovviamente, di leggere gli atti e di valutare il progetto nel merito, al di là degli annunci che, negli ultimi anni, sono sempre stati smentiti. Per quanto ci riguarda rimaniamo fermi sulle nostre posizioni in difesa del Parco della Piana quale elemento ordinatore per tutta l’area e non come spazio verde residuale per mitigare l’enorme impatto ambientale della nuova pista. La nostra contrarietà rimane e continueremo a farla valere in tutte le sedi”.

Più energica la reazione del M5S: “È inconcepibile che un’opera la cui compatibilità ambientale era stata subordinata a una serie di prescrizioni sproporzionate non sia stata ancora definitivamente messa in soffitta, anzi che sia ora ripresentata con delle pennellate di ecologia, come se bastassero quelle a cancellare un impatto colossale sulla Piana fiorentina.” Lo scrivono la Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Toscana, Irene Galletti e la Consigliera regionale Silvia Noferi.

“La società di gestione degli scali toscani – proseguono Galletti e Noferi nella nota – ha presentato questa mattina a Firenze la bozza preliminare del nuovo piano infrastrutturale per gli aeroporti della nostra regione: 460 milioni di euro, di cui 380 per Firenze e la rimanente parte a Pisa. Disparità che già in qualche modo sottolinea la valenza strategica dell’intervento, che probabilmente impegnerà gran parte dei soldi per la realizzazione della pista aggiuntiva”. ”

Toscana Aeroporti – precisano le pentastellate – conta di prendere il 50% dei soldi da finanziamenti pubblici, includendo nel progetto opere legate alla transizione ecologia: impianti di micro-eolico e fotovoltaico a sostegno di veicoli a mobilità elettrica per gli spostamenti dei terminal e altri interventi legati al condizionamento, alla raccolta di acque piovane ed altre opere di efficientamento energetico. E la politica toscana di governo esulta – segnalano le cinquestelle -, senza voler ammettere che l’impatto ambientale di un aeroporto è legato soprattutto all’inquinamento prodotto dagli aerei e alle opere che squasseranno il territorio con interventi profondamente impattanti. Le micro-opere di cui sopra, seppur utili e necessarie, sono una goccia nel mare. Pazienza se l’intenzione è quella di realizzare una nuova pista in una delle piane più inquinate d’Europa (sic!) e per farla si intendono utilizzare i soldi della transizione ecologica.”

Aeroporto Peretola:  Falchi, incommentabile riavvio iter per nuova pista

“Non trovo parole educate per commentare la decisione della Giunta regionale di proporre il riavvio dell’iter per la nuova pista dell’aeroporto di Firenze. In un momento come questo, nel pieno di una crisi sanitaria che è anche sociale ed economica, si trovano tempo e risorse per un progetto già bocciato ovunque (dai cittadini, dal buon senso e dai tribunali). Io qualche idea di come usare 150 milioni pubblici in modo molto più utile ce l’avrei”. Lo scrive su facebook il sindaco di Sesto Fiorentino (Firenze) Lorenzo Falchi commentando l’avvio del procedimento di variante al Pit da parte della Regione Toscana.

La procedura per una nuova variante al Pit per l’aeroporto di Firenze “parte in un momento quanto mai inopportuno, in cui tutta l’attenzione delle istituzioni e delle forze politiche devono essere concentrate sull’emergenza sanitaria ed economica che stiamo attraversando a causa della diffusione del Coronavirus. Inoltre, trovo che sia sbagliato far partire adesso, a pochi mesi dalla fine della legislatura regionale, un iter che prevede la sua conclusione nel 2021”. A dirlo è Serena Spinelli consigliere regionale del Gruppo misto ed esponente di 2020 a sinistra.
“Ogni ipotesi di nuova pista a Peretola – aggiunge Spinelli in una nota – già bocciata dalla giustizia amministrativa a più riprese e ad ogni livello, fino a quello del Consiglio di Stato,
mi vedrà fermamente contraria”, “a maggior ragione – aggiunge – dopo l’emergenza ci sarà da ripensare al nostro modello di sviluppo, che sta mostrando tutte le sue fragilità, e saranno necessari interventi importanti, da parte delle istituzioni, da quelle europee fino agli enti locali, per dare sostegno a cittadini e imprese, a partire da coloro che saranno più duramente colpiti”.

“Sull’aeroporto di Peretola c’è stata una sentenza e non si può ignorare, come non si può ignorare l’esigenza di uno sviluppo armonico a livello regionale e la strategicità dello scalo pisano”. Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Pd, Alessandra Nardini, sottolineando che “non è più possibile procedere per automatismi” e che “l’emergenza Coronavirus ristabilisce oggettivamente priorità e urgenze di intervento e investimenti insieme a una seria revisione dei modelli di sviluppo sempre più nel senso della sostenibilità”. Non si può ignorare, secondo Nardini, “che ci sarà un calo generale dei flussi, non si sa per quanto, e che questo dato si aggiungerà alla già seria flessione di passeggeri del ‘Galilei’, su cui ho più volte espresso preoccupazione e richiesto interventi strategici”. “Pd e coalizione di centrosinistra – conclude – devono riaprire la discussione insieme agli amministratori, ai livelli territoriali e a quello regionale, con quello sforzo di sintesi che fino a qui è mancato, perché le posizioni e le critiche sono trasversali dentro e fuori il Pd e il centrosinistra, all’interno degli schieramenti politici e tra i vari territori coinvolti”.

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