Ucraina: a Livorno manifestazione contro la guerra alle 19

Continuano le iniziative in Toscana per solidarizzare con i cittadini ucraini e dire no alla guerra con la Russia. A Livorno appuntamento alle 19 in Piazza del Municipio.

‘Fermiamo la guerra’. Questo il titolo della manifestazione in programma oggi giovedì 24 febbraio a partire dalle 19 in piazza del Municipio a Livorno. L’iniziativa è organizzata da Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Arci, Aned e Anpppia per condannare fermamente l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa.

“Condanniamo fermamente l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa” e “auspichiamo che non si avvii una ulteriore escalation militare come reazione all’invasione”, si legge in un appello dei promotori della manifestazione che citano poi le parole di Gino Strada: “Ogni guerra ha una costante: il 90% delle vittime sono civili, persone che non hanno mai imbracciato un fucile. Che non sanno neanche perché gli arriva in testa una bomba. Le guerre vengono dichiarate dai ricchi e potenti, che poi ci mandano a morire i figli dei poveri”.

“In queste ore drammatiche la città di Livorno vuol lanciare un messaggio per la pace nei territori ucraini e dire no ad ogni genere di conflitto”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Livorno Luca Salvetti postando una foto della giunta davanti al palazzo Comunale con una bandiera della pace esposta in facciata. “La Giunta – continua Salvetti – ha cosi deciso di esporre la grande bandiera con i colori dell’arcobaleno oltre a promuovere e partecipare a tutte le iniziative che in città si stanno preparando grazie all’impegno di enti, istituzioni, associazioni e semplici cittadini”

Firenze, alternanza scuola-lavoro: oltre 300 gli studenti in piazza

In 500 per il corteo studentesco a Livorno. Sono tornati in piazza anche a Firenze gli studenti che oggi hanno manifestato in tutta Italia per la morte del giovane ragazzo Giuseppe Lenoci, morto durante uno stage di alternanza scuola-lavoro.

Più di 300 studenti hanno sfilato per le vie del centro di Firenze nell’ambito dell’iniziativa contro l’alternanza scuola-lavoro organizzata oggi in varie città d’Italia, in segno di protesta dopo la morte del 16enne Giuseppe Lenoci. I giovani hanno intonato cori contro il premier Mario Draghi e Confindustria.

I manifestanti si sono radunati in piazza Adua dalle 9.30, nei pressi della sede di Confindustria Firenze, e da lì hanno cominciato a muoversi verso Piazza Indipendenza con bandiere e striscioni. La mainfestazione è poi terminata in piazza Santissima Annunziata, e vi hanno partecipato oltre agli studenti anche lavoratori di aziende dell’area metropolitana fiorentina, fra cui Gkn (con il grande striscione ‘Insorgiamo’), Nuovo Pignone ed Esaote.

In Toscana gli studenti hanno manifestato anche a Livorno. Erano oltre 500 studenti di alcuni istituti superiori: il liceo scientifico Enriques e l’Iti Galilei, in particolare, ma anche Cecioni, Nautico e Classico Niccolini. La manifestazione anche in questo caso è stata per le vie del centro a conclusione delle due settimane di autogestione e occupazione che ha coinvolto le scuole cittadine.

I ragazzi si sono ritrovati in piazza Cavour e dopo aver sfilato in corteo per le vie del centro hanno svolto un sit in in pizza Civica di fronte al Comune, dove si sono susseguiti gli interventi di vari rappresentanti degli studenti e di una docente dell’Enriques.

Toscana, gruppo Azimut|Benetti investe 90 milioni in 3 anni

Un investimento destinato a rafforzare l’industria della nautica da diporto in Toscana, da parte del gruppo Azimut|Benetti. Firmato un protocollo con l’azienda e i Comuni di Viareggio e Livorno, dove il gruppo ha le sedi.

Un investimento importante per il mondo della nautica in Toscana.  Il gruppo Azimut|Benetti, leader internazionale nella produzione di super e mega yacht, investirà 90 milioni di euro in tre anni: cinquanta saranno destinati a ricerca e sviluppo di nuovi prodotti ed innovazione di processi produttivi. L’azienda, fondata nel 1969, è il più grande gruppo privato del settore nautico al mondo: primo costruttore di yacht sopra i ventiquattro metri da oltre venti anni.

Azimut|Benetti conta otto cantieri in Italia, di cui cinque in Toscana che si aggiungono a due porti turistici. Dal 1985 opera a Viareggio con l’acquisizione del cantiere Benetti fondato nel 1873, dal 2003 anche a Livorno con l’acquisizione del cantiere Orlando fondato nel 1866; ed oltre cinquemila sono nella Regione i lavoratori occupati, tra diretti e indotto. Il 65 per cento del fatturato annuo del gruppo si realizza nella regione, pari a qualcosa come 500 milioni di euro. Una crescita economica che conferma la Toscana tra le Regioni più importanti in questo settore. In Toscana si produce infatti il 30 per cento dei megayacht di tutto il mondo. Sette tra i cantieri toscani sono stabilmente ai primi posti negli ordini mondiali.

“Si tratta di una presenza importante e di un settore strategico, che vogliamo presidiare sul fronte economico, dell’attrazione degli investimenti e dell’innovazione, aiutando lo sviluppo pure di relazioni con le nostre università – spiega il presidente della Toscana, Eugenio Giani – ma a cui vogliamo prestare attenzione anche per quanto riguarda la formazione di addetti e lavoratori”.

“La nautica da diporto in Toscana vanta un primato mondiale – commenta l’assessore all’economia della Regione, Leonardo Marras – e costituisce una delle più importanti direttrici di sviluppo per l’oggi e il domani, forte dell’integrazione tra grandi aziende e imprese di fornitura fortemente specializzate nella componentistica, l’allestimento, i servizi e il refitting”.

“La crescita dell’economia della costa – aggiunge Marras – non può prescindere da questo settore. E la Regione sarà al fianco degli investimenti di Azimut Benetti, come dell’intero distretto”.

In particolare, la Regione Toscana si impegnerà a individuare incentivi regionali e nazionali, ma anche europei, e a favorire l’accesso a forme di cofinanziamento del programma di investimenti dell’azienda Azimut|Benetti, a sostenere attraverso accordi di innovazione e protocolli di insediamento lo sviluppo di progetti di ricerca e sviluppo. Sosterrà anche programmi di sviluppo capaci di far crescere il turismo, come la realizzazione del nuovo porto turistico in quello mediceo livornese. Interverrà infine sulla formazione continua di lavoratori e imprese, favorirà alleanze con agenzie formative ed assisterà Azimut|Benetti nei processi autorizzativi necessari per concretizzare gli investimenti, di concerto con le amministrazioni interessate.

Il Comune di Livorno darà il proprio supporto sul fronte della qualificazione della manodopera, oltre a sostenere il completamento della trasformazione urbanistica e riconversione della cosiddetta “Porta a Mare” di Livorno. L’amministrazione di Viareggio si impegna a promuovere la collaborazione tra cantieri, porto e imprese, lo sviluppo di relazioni tra distretto e università, la formazione specialistica attraverso la Fondazione Isyl e lo sviluppo di eventi sul territorio dedicati alla nautica.  Al Consorzio Navigo, infine, l’incarico di favorire la collaborazione tra Azimut|Benetti, distretto nautico toscano e consorzio delle marine della Toscana.

 

Mt Logistica comunica istanza di fallimento e non pagherà stipendi

Livorno, Mt Logistica, che si occupa per conto della Bertani Trasporti del servizio di movimentazione auto, “stamani ha comunicato ai 25 lavoratori licenziati che non è in grado di pagare il loro ultimo stipendio perché ha presentato istanza di fallimento”.

A comunicare l’azione di Mt Logistica è Giuseppe Gucciardo, segretario Filt-Cgil per la provincia di Livorno: “Tutto ciò è inaccettabile, alle istituzioni locali chiediamo di intervenire il prima possibile: il clima è molto teso, gli ormai ex dipendenti, ora in Naspi, sono esasperati e non escludono iniziative radicali per far valere i propri diritti”.

“Per i 25 lavoratori che erano operativi presso il piazzale di via Firenze a Livorno il licenziamento è stato un colpo durissimo – sottolinea in una nota -, adesso è arrivata pure la beffa. Gli ex dipendenti avrebbero dovuto riscuotere il loro ultimo stipendio il prossimo 15 gennaio ma stamani è arrivata la doccia fredda: l’azienda ha comunicato di non essere in grado di effettuare i pagamenti. A seguito della presentazione dell’istanza di fallimento le disponibilità economiche dell’azienda risultano infatti congelate”.

Gucciardo chiede “alle istituzioni locali e alle autorità competenti di intervenire nel più breve tempo possibile: i 25 ex dipendenti chiedono in tempi rapidi garanzie certe sulle proprie spettanze economiche. La situazione è molto critica, queste persone stanno vivendo un vero e proprio dramma e ciò che sta accadendo in queste ore non fa altro che aumentare la tensione”.

“La Filt-Cgil è come sempre al fianco dei lavoratori – conclude il segretario provinciale – e percorrerà tutte le strade possibili per tutelare i loro diritti, non escludendo la possibilità di chiamare a rispondere in solido anche la committente Bertani Trasporti”.

Livorno, reti biodegradabili per riforestazione posidonia

In una vasca dell’Acquario di Livorno è stata installata una rete costituita da una bioplastica in grado di degradarsi in acqua salata, che verrà usata per realizzare impianti di riforestazione della posidonia oceanica, pianta essenziale per l’ossigenazione dell’ecosistema marino.

Il risultato deriva da una collaborazione tra Asa spA (Azienda servizi ambientali), il dipartimento di ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa (Dici), Francesco Cinelli, già docente di ecologia marina e scienza subacquea all’Ateneo pisano, BioIspra, l’Acquario di Livorno e l’azienda tessile Coatyarn srl.

“I supporti proposti per la riforestazione dei fondali – spiega Maurizia Seggiani, docente di fondamenti chimici delle tecnologie al Dici – hanno un grande impatto ambientale, perché costituiti da reti di ferro rivestite con monofilamenti di polipropilene che causano la dispersione in mare di microplastiche e la morte delle specie marine che vi rimangono intrappolate. Il nostro gruppo di ricerca ha individuato e testato una bioplastica, il Pbsa (polibutilene succinato-co-adipato), usata in diverse applicazioni in sostituzione di plastiche tradizionali ma mai fino ad ora per applicazioni di restauro marino. Dal Pbsa è stata ricavata una rete con proprietà meccaniche adeguate a contenere le talee di piccole piante di posidonia, e in grado di biodegradarsi in un paio d’anni, il tempo necessario alla pianta per mettere radici”.

La rete per la messa a terra delle piante è stata realizzata grazie alla collaborazione con Coatyarn, azienda leader nel settore tessile specializzata nella produzione di filati rivestiti ad alto contenuto tecnologico, e il primo prototipo è stato posato all’Acquario di Livorno assieme ad alcune talee di posidonia per verificarne l’efficacia nel trattenere le piantine al suolo per il tempo necessario al loro radicamento.

Il prossimo passo, previsto nella primavera prossima, sarà un test in mare aperto, in prossimità dell’isola D’Elba, dove le praterie di posidonia sono minacciate dagli impianti di dissalazione del mare a osmosi inversa, che rilasciano acqua ipersalina mal tollerata dalla pianta, rendendo necessarie operazioni di trapianto.

No vax muore ospedale Livorno, avrebbe rifiutato cure

Livorno, una donna di 59 anni, no vax, residente nel Livornese è morta ieri all’ospedale di della città toscana dove era stata ricoverata dopo essersi ammalata di Covid.

La donna, che non risulta essere stata vaccinata, durante il suo ricovero, secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, avrebbe rifiutato ogni tipologia di cura proposta dai medici, fino all’avvenuto decesso. Letizia, questo il nome della paziente no vax, era stata ricoverata all’ospedale di Livorno una ventina di giorni fa.

Dopo un primo accesso al pronto soccorso di Cecina, il 17 novembre, vista la positività e la situazione clinica la donna era stata trasferita prima al reparto Covid dell’ospedale di Livorno, poi a malattie infettive dove ieri è deceduta.

Il decesso della donna, è uno dei 7 verificatesi nella giornata di oggi in Toscana, con la regione che è tornata sopra quota mille contagi giornalieri. L’ultimo report parla infatti di 1.036 casi registrati nelle ultime 24 ore su 34.737 test, con un tasso di nuovi positivi che sale al 2,98% (9,9% sulle prime diagnosi, in aumento anche i ricoveri: più 14 rispetto a ieri per un totale di 371, di cui 48 in terapia intensiva. Era dal 29 aprile scorso, che in Toscana non si superava quota mille: allora erano stati 1.052 e si abbassa l’età media complessiva, 37 anni circa.

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