Commissione Segre: insediamento il 18 gennaio a Firenze

La neonata commissione comunale speciale  per il contrasto dei fenomeni di intolleranza e razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza si insedierà a Firenze il prossimo 18 gennaio con l’intervento del professor Paolo Grossi, presidente emerito della Corte Costituzionale. La commissione concluderà i suoi lavori entro il dicembre 2021, con la stesura di una relazione finale che verrà presentata in aula. Un testo dove saranno formulate proposte e iniziative per contrastare la violenza, l’odio razziale e l’antisemitismo.SEGRE

Intervista di Chiara Brilli alla presidente Barbara Felleca

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“La Commissione Segre dovrà essere il luogo dello studio, del dialogo e della riflessione su tutti i fenomeni di odio e di razzismo, perché in questo particolare momento storico, difficilissimo, per la crisi sociale scatenata dalla pandemia, è essenziale – sottolinea la presidente della Commissione  Barbara Felleca – creare una vera coesione sociale fondata su valori condivisi, consacrati nei principi della nostra Carta Costituzionale.

“Ricordare per rimanere umani e liberi”, ha scritto nel suo messaggio inviato al Consiglio Comunale la Senatrice Segre, ed occorre ripartire dal valore fondamentale di ogni persona e della sua dignità per formare una autentica, democratica coscienza civile che è l’unico vaccino contro i nuovi razzismi.

Ritengo ed auspico – aggiunge la presidente Barbara Felleca – che tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale offriranno il loro contributo ai lavori della Commissione, luogo di relazione tra diversità che dovrà essere un efficace strumento di coesione sociale che valorizza e non stigmatizza le differenze.

Occorre ribadire, senza ambiguità, che nessuna società libera e democratica può accettare di restare indifferente di fronte a episodi di razzismo, antisemitismo e odio, quale che siano i destinatari di simili atteggiamenti”.

La vicepresidenza  della commissione è stata affidata al consigliere del Movimento 5 Stelle, Roberto De Blasi. Ne faranno parte, quindi, Patrizia Bonanni (Pd), Donata Bianchi (Pd), Alessandra Innocenti (Pd), Laura Sparavigna (Pd), Leonardo Calistri (Pd), Renzo Pampaloni (Pd), Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune), Michela Monaco (Lega), Andrea Asciuti (Lega), Luca Tani (Lega).

Commissione speciale dedicata a Liliana Segre a Firenze

Una commissione speciale per combattere fenomeni di razzismo, intolleranza e antisemitismo, dedicata alla senatrice a vita Liliana Segre. È quella che sarà istituita oggi in Consiglio comunale, su proposta del capogruppo del Pd Nicola Armentano.

Presidente della commissione sarà la consigliera comunale Barbara Felleca. La prima riunione si terrà il 18 gennaio e sarà ospitata in un luogo simbolo presso il centro Ex3 a Gavinana dove è conservato il memoriale di Auschwitz. Mentre a tagliare il nastro sarà il professor Paolo Grossi, presidente emerito della Corte Costituzionale.

“Nel mio racconto c’è la pena, la pietà per quella ragazzina che ero io e che adesso sono la nonna di quella ragazzina. So che è difficile vedendo una donna di 90 anni pensare che quella era una ragazzina. Un giorno del settembre del 1938 sono diventata ‘l’altra’ e da allora c’è tutto un mondo intorno che ti considera diversa. E questa cosa è durata sempre, io sono sempre ‘l’altra’. So che le mie amiche, quando parlano di me, dicono sempre ‘la mia amica ebrea’”.

Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre, intervenendo il 9 ottobre 2020 alla Cittadella della Pace a Rondine, borgo medioevale sull’Arno a otto chilometri da Arezzo, nella sua “ultima testimonianza pubblica” per ricordare, da sopravvissuta a Auschwitz, il dramma della Shoah.

“Quando sono diventata l’altra e a 8 anni non sono più potuta andare a scuola, ero a tavola con i miei familiari, e mi dissero che non potevo più andare a scuola – ha ricordato Segre – Chiesi perché e ricordo gli sguardi di quelli che mi amavano e mi dovevano dire che erro stata espulsa perché ero ebrea. Una delle cose più crudeli delle leggi razziali fu far sentire dei bambini invisibili. Molti miei compagni non si accorsero che il mio banco era vuoto… e per anni non mi chiesero niente”.

Da Liliana Segre agli studenti, il passaggio della testimonianza contro l’odio e le discriminazioni

Dopo 30 anni di impegno civile nelle scuole, l’ultimo discorso della senatrice a vita a Rondine, Cittadella della Pace

“Io sono stata una clandestina, una richiedente asilo e so cosa vuol dire essere respinti, sono passaggi della vita cosi’ importanti. Il mio fu un respingimento di un uomo che obbediva agli ordini e che ci umilio’, un momento terribile”.
Lo dice Liliana Segre nel corso del suo ultimo discorso pubblico rivolto agli studenti e alle studentesse. “Aver passato una montagna d’inverno, essere arrivati in Svizzera, Paese della liberta’, e poi incontrare un ufficiale che ci guardo’ con disprezzo- ricorda- non credeva nella nostra sofferenza e ci rimando’ indietro, ci riaccompagnarono in Italia con i fucili e ridevano di noi. Dietro quella rete, fummo arrestati da finanzieri in camicia nera che erano pero’ disperati di arrestarci”, conclude.
Dalla separazione dall’amato padre, all’orrore del campo di concentramento alla scelta di essere testimone contro ogni forma di odio e razzismo. L’ultima testimonianza di Liliana Segre ripercorre la sua storia, prima di passare il testimone agli studenti e alle studentesse che l’hanno ascoltata oggi a Rondine e in streaming.
“Siate come le farfalle gialle che volano sul filo spinato”, ha concluso Segre. Alla fine del discorso della senatrice a vita il pubblico l’ha salutata con un lungo applauso, sventolando delle farfalle gialle di carta.

Liliana Segre: l’integrale dell’ultimo discorso pubblico ai giovani di Rondine

“Nel mio racconto c’è la pena, la pietà per quella ragazzina che ero io e che adesso sono la nonna di quella ragazzina. So che è difficile vedendo una donna di 90 anni pensare che quella era una ragazzina. Un giorno del settembre del 1938 sono diventata ‘l’altra’ e da allora c’è tutto un mondo intorno che ti considera diversa. E questa cosa è durata sempre, io sono sempre ‘l’altra’. So che le mie amiche, quando parlano di me, dicono sempre ‘la mia amica ebrea’”.

Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre, intervenendo alla Cittadella della Pace a Rondine. borgo medioevale sull’Arno a otto chilometri da Arezzo, nella sua “ultima testimonianza pubblica” per ricordare, da sopravvissuta a Auschwitz, il dramma della Shoah.

“Quando sono diventata l’altra e a 8 anni non sono più potuta andare a scuola, ero a tavola con i miei familiari, e mi dissero che non potevo più andare a scuola – ha ricordato Segre – Chiesi perché e ricordo gli sguardi di quelli che mi amavano e mi dovevano dire che erro stata espulsa perché ero ebrea. Una delle cose più crudeli delle leggi razziali fu far sentire dei bambini invisibili. Molti miei compagni non si accorsero che il mio banco era vuoto… e per anni non mi chiesero niente”.

LA REPLICA DEL DISCORSO DI LILIANA SEGRE SARA’ ASCOLTABILE SU CONTRORADIO DOMENICA 11 OTTOBRE ALLE 15.30

Il giorno di Liliana Segre, oggi a Rondine l’ultima testimonianza pubblica

Oggi, ore 10.30, saranno i giovani di Rondine Cittadella della Pace  (Arezzo) a raccogliere il patrimonio morale di Liliana Segre. Nell’antico borgo medioevale, sede dell’organizzazione internazionale impegnata da oltre vent’anni nella riduzione dei conflitti, la senatrice a vita consegnerà loro il testimone – quali rappresentanti ideali di tutti i giovani italiani e del mondo – perché proseguano e diffondano il suo messaggio di pace e superamento dell’odio.

Controradio seguirà l’evento con collegamenti in diretta radio, video e social

Lo storico evento era stato inizialmente programmato per lo scorso giugno presso lo stadio di Arezzo alla presenza di migliaia di persone. A causa della diffusione del Covid-19, però, l’appuntamento è stato rimandato, ma compatibilmente con le condizioni di salute della Senatrice a vita, è stato riprogrammato in questa data, proprio all’interno della Cittadella della Pace, ad Arezzo.

L’iniziativa è realizzata dal “Comitato Promotore dell’evento pubblico per Liliana Segre” – che vede Rondine Cittadella della Pace capofila – assieme a Fondazione CR Firenze (partner di progetto) e che raccoglie soggetti pubblici e privati, enti e istituzioni – costituitosi per promuovere la memoria della Senatrice a vita e trasformarla in un bene comune a disposizione dell’umanità e della ripartenza dell’Italia. L’ evento, sarà necessariamente più ristretto poiché dovranno essere garantite le norme sanitarie previste a causa della pandemia, ma sarà comunque accessibile a tutti grazie al digitale sulla piattaforma grazieliliana.rondine.org proprio perché il messaggio della Segre possa diventare universale e raggiungere milioni di persone.

L’iniziativa è realizzata con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana. La Senatrice a vita, dopo oltre un trentennio di ininterrotta testimonianza, ha deciso di chiudere con la sua instancabile attività pubblica di testimone, non prima, però, di un’ultima condivisione della sua memoria. “Care amiche e amici dell’Associazione Rondine della Pace, care ragazze e ragazzi di tutto il mondo – dichiara la senatrice a vita, Liliana Segre nel suo messaggio ai giovani di Rondine – quando ho dovuto scegliere un luogo e un’occasione per congedarmi da un pezzo importante della mia vita, la stagione ormai trentennale della testimonianza della tragedia della Shoah in scuole e città di tutt’Italia, non ho avuto dubbi nello scegliere Rondine di Arezzo. La vostra esperienza di comunità e di confronto fra diversi è infatti l’esatto contrario dalla ‘logica’ del lager, che era quella della criminalizzazione dell’Altro e del suo sterminio. L’iniziativa del 9 ottobre presso la Cittadella della Pace – continua la Segre – segnerà quindi un ideale passaggio di testimone fra la mia lunga esperienza di testimonianza e di memoria storica e la vostra pratica di studio e di confronto fra già nemici che si conoscono, dialogano e si formano nei valori della pace e della convivenza. Ci vediamo venerdì 9 ottobre alla Cittadella della Pace!” È proprio Rondine il luogo scelto quale contesto ideale cui affidare il suo lascito di pace e riconciliazione e per rendere la sua testimonianza indimenticabile, soprattutto per le giovani generazioni, “una realtà straordinaria, il mondo che vorrei vedere negli anni che mi restano”, aveva dichiarato la Senatrice lo scorso gennaio. Ai giovani, fisicamente e virtualmente riuniti nella piccola Cittadella, a quelli vittime di guerre e conflitti che ogni giorno la vivono, agli studenti italiani all’inizio di un percorso di studio o di lavoro che si preannuncia difficile, la Segre rinnoverà il dono della sua testimonianza di sopravvissuta alla Shoah, chiedendo loro di trasformare la memoria in un futuro senza odio e violenza, di esercitare la stessa scelta di libertà che lei fece rinunciando a vendicarsi con il suo aguzzino, di non perdere mai la propria umanità.

“Liliana Segre – spiega Franco Vaccari, fondatore e presidente di Rondine – è l’essenza stessa della Cittadella della Pace. In lei ritroviamo tutto ciò che ci ha condotto a immaginare Rondine e a svilupparla: il superamento dell’odio e dell’inimicizia attraverso la decostruzione del concetto del nemico, l’impegno educativo e formativo, una leadership positiva, la testimonianza come impegno civico. È per noi un dono prezioso la sua ultima testimonianza a Rondine, da cui il titolo dell’evento come segno di gratitudine e impegno a far vivere qui la sua memoria nel futuro attraverso i giovani”.

Nel corso dell’evento ‘Grazie Liliana!’ la Senatrice a vita poserà la “prima pietra” de “L’Arena di Janine” all’interno della Cittadella della Pace. L’arena, intitolata alla sua giovane amica che non salutò prima che venisse condotta nelle camere a gas di Auschwitz, sarà un grande spazio naturale ed ecosostenibile di aggregazione per i giovani, destinato alla memoria che si trasforma in monito imperituro contro l’indifferenza. Questo luogo, concepito innanzitutto come gesto di ringraziamento collettivo per il suo infaticabile impegno e per la sua profonda testimonianza, raccoglierà idealmente l’eredità di Liliana Segre divenendo un laboratorio fecondo di azioni concrete.

Firenze: Dirigente scolastico invita prof. che offese Segre a ‘non presentarsi’ domani

Lo ha comunicato via e-mail alla docente il preside della scuola media Mazzanti, Arnolfo Gengaroli, il quale domani, inoltre, andrà all’ufficio legale dell’ufficio scolastico regionale (ex provveditorato) per istruire una pratica di ‘sospensione urgente’ dal ruolo della medesima docente.

A partire da domani non deve presentarsi a scuola la professoressa di inglese di Firenze che nei giorni scorsi ha detto in classe che Liliana Segre starebbe cercandosi pubblicità con le sue iniziative per far conoscere la Shoah.

Lo ha comunicato via e-mail alla docente il preside della scuola media Mazzanti, Arnolfo Gengaroli, il quale domani, inoltre, andrà all’ufficio legale dell’ufficio scolastico
regionale (ex provveditorato) per istruire una pratica di ‘sospensione urgente’ dal ruolo della medesima docente.

“Adesso posso informalmente invitare la collega a non presentarsi a scuola e le ho inviato una e-mail in merito – spiega il preside Gengaroli – Ciò per motivi di opportunità, sia
per le istituzioni, sia per lei stessa perché si troverebbe a operare in un contesto non sereno. Ma domani sarò all’ufficio legale del provveditorato per avviare l’istruttoria per la sua sospensione urgente”. La prof che aveva parlato in termini non lusinghieri della senatrice Segre è di ruolo e insegna da nove anni nella scuola. Domani l’orario la prevede in classe e in teoria la docente potrebbe ignorare l’invito del dirigente.

“La sospensione richiede un iter lungo e articolato e oltre una certa fase non compete più al
dirigente scolastico dell’istituto ma agli organismi superiori, ma intanto le ho chiesto di non presentarsi a scuola a partire da domani lunedì”, spiega anche il preside Gengaroli il quale
sta preparando una relazione sulla vicenda da consegnare all’Ufficio scolastico regionale. Nella relazione il dirigente scolastico colleziona fatti, testimonianze e circostanze
relative all’episodio in cui, in classe, la professoressa di inglese si sarebbe espressa con asprezza su Liliana Segre, almeno secondo quanto appreso finora.

Provvedimenti disciplinari nei confronti della docente sono stati auspicati e sollecitati al preside da parte di 78 docenti dell’Istituto Comprensivo Coverciano, di cui fa parte la media
Mazzanti. Docenti che “esprimono la loro totale ed estremamente indignata distanza dalle parole espresse dall’insegnante”, ricordando che avrebbe definito la senatrice Liliana Segre
“persona troppo mediatica” ed “esprimono tutto il loro affetto e solidarietà alla Senatrice”.
I docenti che hanno firmato la missiva inoltre “si ritengono offesi e non ammettono alcuna giustificazione di quanto detto dalla collega” e quindi, appunto, hanno sollecitato “la
Dirigenza scolastica perché vengano prese tutte le misure possibili per sanzionare questo tipo di intervento” .

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