Classifica Italia Oggi: La Sapienza chiede scusa a Firenze

“Abbiamo sbagliato. Facciamo mea cultpa”.  Queste le parole  arrivate ieri dall’Università La Sapienza di Roma che pongono fine ad una settimana da incubo per il Comune di Firenze, che in piena stagione pre-elettorale si vedeva sprofondare di 17 posizioni nella classifica nazionale sulla vivibilità pubblicata da Italia Oggi domenica scorsa. E invece l’errore c’è stato.

Come rende noto oggi Il Corriere Fiorentino lo storico Ateneo avrebbe ammesso l’errore imputabile – dicono – “all’algoritmo che estrae i dati Istat. Nel giorno in cui Il sindaco Dario Nardella aveva annunciato l’intenzione di adire alle vie legali per danno all’immagine, il dietro front statistico è dunque arrivato e i risultati invece che fare scendere Firenze la fanno salire di tre posizioni rispetto all’anno scorso, passando dal dal 37esimo al 34esimo posto.

“Stiamo preparando la lettera di rettifica – spiega il professor Alessandro Polli al Corriere – C’è stato un bug su tre indicatori: occupazione, disoccupazione e disoccupazione giovanile con dati che in realtà non si riferivano a Firenze ma ad altre province”.  E così Palazzo Vecchio accetta le scuse e tira un sospiro di sollievo. Sarebbe stato infatti un pessimo ritorno d’immagine alla vigilia della amministrative.

Livorno: censimento permanente, tutte le informazioni utili

Dal 13 ottobre partono le interviste con i rilevatori incaricati dal Comune di Livorno. Sono 5mila le famiglie livornesi individuate dall’Istat, ripartite in due campioni

Il censimento cambia. Da decennale è diventato annuale e, per la prima volta, non vengono più coinvolte tutte le famiglie, bensì un “campione” di un milione e 400mila famiglie ogni anno, scelte direttamente dall’Istituto nazionale di Statistica in 2800 comuni, fra cui anche Livorno. L’obiettivo è quello di ridurre i costi e di ottenere informazioni sempre più dettagliate e tempestive.

Il nuovo censimento aiuterà a conoscere meglio il paese in cui viviamo, dando informazioni fondamentali allo Stato e agli enti pubblici per programmare e monitorare gli interventi sul territorio, e ai singoli cittadini, alle imprese e alle associazioni per progettare e fare scelte, organizzare attività e valutare i risultati.

A Livorno, come in tutte le città di medie e grandi dimensioni, il censimento sarà fatto ogni anno, mentre i comuni minori si alterneranno. Saranno coinvolte 5mila famiglie, individuate direttamente dall’Istat e ripartite in due campioni.

Sono infatti previste rilevazioni “areali”, per le quali l’Istat ha inviato al Comune di Livorno l’elenco delle abitazioni (numeri civici) presso cui mandare i rilevatori a compilare di persona il questionario, e rilevazioni “da lista”, per le quali le famiglie interessate ricevono una comunicazione (lettera) con la quale vengono invitate a compilare un questionario online.

Rispondere al censimento è un obbligo, e alle famiglie che si rifiuteranno di partecipare l’Istat potrà applicare una sanzione, ai sensi degli artt. 7 e 11 del D.Lgs. 322/1989. Il campione sarà completamente rinnovato ogni anno. Il criterio applicato da Istat prevede che una famiglia possa rientrare nel campione un paio di volte ogni 10 anni, al massimo.

Primo caso: rilevazione areale (intervista tramite rilevatore incaricato dal Comune)

In questi giorni le famiglie inserite in questo campione sono informate dell’avvio della rilevazione con una lettera standard (senza nominativo del destinatario) lasciata nella cassetta delle poste da un rilevatore (incaricato dal Comune). La rilevazione riguarda tutte le famiglie dello stabile (numero civico) individuato dall’Istat a campione.

Il rilevatore provvederà ad affiggere al portone una locandina informativa, con la data in cui passerà per l’intervista e, eventualmente, un recapito telefonico per essere contattato. Non è previsto l’utilizzo di questionari cartacei, come invece avveniva per i censimenti degli anni passati. Sarà il rilevatore stesso, munito di computer portatile, a condurre l’intervista e compilare il questionario.

Il rilevatore si qualificherà tramite un cartellino con fotografia e timbro del Comune di Livorno, ed è tenuto ad esibire il proprio documento di identità. In caso di dubbio, telefonare per conferma agli uffici comunali, al numero 0586 820620.

È facoltà del cittadino chiedere che l’intervista, anziché presso la propria abitazione, venga fatta presso il Centro Comunale di Rilevazione (CCR) del Comune di Livorno, scali Finocchietti 12, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle 15 alle 19.
Telefono: 0586 820 620

E-mail: statistica@comune.livorno.it

Sito web: http://mizar.comune.livorno.it/statistica

Tutte le interviste dovranno essere portate a termine nell’arco di un mese, da sabato 13 ottobre a domenica 11 novembre. Dal 12 al 25 novembre il rilevatore potrà fare ritorno nelle abitazioni per accertarsi della presenza/assenza delle famiglie mancanti.

Secondo caso: rilevazione “da lista” (compilazione questionario online)

Nel caso in cui la famiglia sia stata inserita nel campione per le rilevazioni “da lista”, riceverà una lettera dall’Istat con tutte le istruzioni e le credenziali per accedere al sito internet e compilare il questionario online.

Il questionario online va completato possibilmente entro il 7 novembre. Dall’8 novembre al 20 dicembre chi non ha ancora completato il questionario online potrà essere contattato da un rilevatore per compilare il questionario via telefono, oppure concordare un appuntamento a casa con il rilevatore per una intervista “faccia a faccia”.

In alternativa, in particolare per chi non dispone di un collegamento internet, i cittadini interessati si possono recare presso il Centro Comunale di Rilevazione (CCR) per compilare il questionario online in maniera autonoma su una postazione comunale con accesso a internet, o usufruendo dell’aiuto di un operatore comunale.

Una volta completato il questionario online definitivamente, il sito rilascia una ricevuta, che può essere stampata/salvata. Tutti i dati forniti all’Istat devono fare riferimento alla situazione esistente alla data del 7 ottobre 2018.

È obbligatorio rispondere in maniera veritiera e completa a tutte le domande, tranne alcuni quesiti sensibili per i quali è prevista la facoltà di rispondere o meno. Tutte le informazioni raccolte sono tutelate dal segreto d’ufficio.

Informazioni

Oltre al Centro Comunale di Rilevazione (CCR) del Comune di Livorno (tel. 0586 820620), che fornisce informazioni sulla rilevazione e sul questionario e assistenza alla compilazione, è possibile contattare l’ISTAT al numero verde gratuito 800 811 177 attivo fino al 20 dicembre, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 21, solo per assistenza tecnica o informazioni.

È possibile consultare anche il sito web dell’Istat: www.istat.it/it/censimenti-permanenti/popolazione-e-abitazioni oppure www.istat.it

Rossi, sanità: nel 2017 picco di mortalità

“Il Ministero indaghi sui 13mila casi”. Queste le parole emerse sul profilo Facebook del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi

“Il bene primario della salute per tutti. Qualcosa non torna. Servono tre miliardi in piu’ per il 2019 per rilanciare il SSN. L’Istat certifica che nel 2017 si e’ avuto un picco di mortalita’. Gli esperti ritengono che sia ingiustificata per almeno 13.000 persone. Non poco”. Afferma Rossi.

“La domanda che il Ministero deve porsi e’ dove abbia origine il fenomeno, come prevenire e rimediare. Il timore e’ che a pagare sia stata la parte piu’ povera e fragile della popolazione. Io ho gia’ dato mandato agli uffici regionali di verificare il dato della Toscana e di effettuare adeguati studi. Una cosa e’ certa: da parte del governo tagliare ancora risorse alla sanita’ sarebbe un errore imperdonabile”.

“Spero e mi battero’ affinche’ in questa legge di bilancio, di cui il governo discute e che pare promettere che tutti i giorni sara’ Natale, non ci si dimentichi del bene primario e essenziale della salute”. Lo scrive su Facebook Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, a proposito dei dati sulla mortalita’ in Italia contenuti nel bilancio demografico dell’Istat.

 

Inflazione stabile durante agosto a Firenze

Ad agosto infalzione stabile a Firenze, Aumentano i trasporti e gli alimentari mentre calano gli alberghi, La rilevazione si è svolta dal 1° al 21 del mese di agosto su oltre 900 punti vendita appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale.

Resta stabile l’inflazione nel mese di agosto a Firenze: la variazione mensile è nulla, mentre a luglio era -0,2%; la variazione annuale è +1,2%, mentre a luglio era +1,3%. È quanto rileva l’Ufficio comunale di Statistica, che ha presentato l’anticipazione dei risultati del calcolo dell’inflazione a Firenze per il mese di agosto 2018 (che dovranno essere poi confermati dall’Istat) secondo gli indici per l’intera collettività nazionale.

A contribuire a questo dato sono state, rispetto al mese precedente, principalmente le variazioni registrate per le divisioni prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,4%), trasporti (+2,2%) e servizi ricettivi e di ristorazione (-3,5%).

Nei prodotti alimentari e bevande analcoliche, la variazione mensile è causata dalla diminuzione dei vegetali (3,4% rispetto al mese precedente, +3,0% su base annuale), e dagli aumenti dei pesci e prodotti ittici (+1,2% su base mensile), di pane e cereali (+0,9% rispetto a luglio 2018) e della frutta (+2,9% rispetto al mese precedente, +1,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).

Nella divisione trasporti sono in aumento le automobili (+0,1% su base mensile), il trasporto passeggeri su rotaia (+1,9% rispetto al mese precedente, +0,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), il trasporto aereo passeggeri (+29,8% su base mensile, +9,4% su base annuale) e il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne (+26,2% rispetto a luglio 2018, +2,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).

Tra i servizi ricettivi e di ristorazione sono in diminuzione i servizi di alloggio (-12,1% rispetto al mese precedente e -1,0% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).

Il carrello della spesa:

I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori sono variati di +0,2% rispetto al mese precedente e di +2,5% rispetto a un anno fa.

I prodotti a media frequenza di acquisto sono variati di -0,2% rispetto a luglio 2018 mentre sono variati di +0,7% rispetto ad agosto 2017. I prezzi di quelli a bassa frequenza sono variati di -0,4% rispetto all’anno scorso e sono variati di -0,1% rispetto al mese precedente.

I beni, che pesano nel paniere per circa il 52%, hanno fatto registrare una variazione di +1,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I servizi, che pesano per il restante 48%, hanno fatto registrare una variazione annuale pari a +0,4%.

Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che i beni alimentari registrano una variazione annuale pari a +2,5%. I beni energetici sono in aumento di +7,3% rispetto ad agosto 2017. I tabacchi fanno registrare una variazione +2,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

La componente di fondo (core inflation) che misura l’aumento medio senza tener conto di alimentari freschi e beni energetici fa registrare una variazione annuale pari a +0,5%.

La rilevazione si è svolta dal 1° al 21 del mese di agosto su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.000 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere. Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall’Istituto nazionale di statistica. I pesi dei singoli prodotti sono stabiliti dall’Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie e dai dati di contabilità nazionale. (fp)

Turismo, Confesercenti: record presenze in settimane centrali agosto 

Per il turismo in Toscana, dopo i positivi primi 5 mesi del 2018, e giugno e luglio fra luci e ombre, ad agosto i risultati migliori sono per le due settimane centrali del mese. Lo afferma la Confesercenti regionale, secondo indicazioni emerse dall’indagine del Centro studi turistici di Firenze, da un campione di 827 imprese e anche da una prima analisi dei dati toscani di Banca d’Italia, Ministero e Istat su arrivi e presenze nelle strutture ricettive.

I dati dell’indagine a campione tra le strutture ricettive sono confermati dalla analisi della disponibilità di camere sui vari portali per agosto: i risultati migliori si registrano nella settimana centrale, in particolare durante il ponte di Ferragosto e nella settimana successiva, rispetto alla prima settimana del mese. Il monitoraggio del Cst mostra che la saturazione dell’offerta disponibile online per il weekend dal 14 al 16 agosto 2018 dovrebbe attestarsi sull”85%, con punte più elevate per le località balneari (94%), montane e di campagna.

Meno donne in età fertile. Diminuiscono i nati e aumenta l’età media del parto.

Sempre meno nascite e sempre più elevata l’età media del parto. L’ultima relazione sanitaria dell’Azienda USL Tc ci consegna una fotografia della realtà materno infantile nelle aree di Empoli, Firenze, Prato e Pistoia che il dottor Marco Pezzati, direttore dell’area pediatrica e neonatologica, definisce non proprio tutta a colori.

Nel 2017 le donne in età fertile (15-49 anni) residenti nell’AUSLTc erano 339.172 e rappresentavano il 40,1% della popolazione femminile, nel 2007 erano il 43,3% e nel 1997 il 46,3%.

La riduzione delle donne in età fertile si accompagna alla riduzione dell’indice di fecondità. L’Istat ha stimato 1,3 figli in media per donna toscana in età fertile, valore che non assicura il ricambio generazionale salvaguardato con almeno 2,1 figli per donna.

L’età media del parto, sempre secondo Istat, è in continuo aumento a livello nazionale, arrivando a 31,8 anni nel 2017. Le donne residenti nell’Azienda USL Tc che hanno partorito in strutture sanitarie pubbliche o convenzionate lo scorso anno sono state complessivamente 11.453.

Solo il 25,7% delle donne dimesse per parto dai sette punti nascita dell’Azienda Sanitaria (San Giovanni di Dio, Santa Maria Annunziata, Borgo San Lorenzo, Empoli, Prato, Pistoia, Pescia) ha subito un cesareo; in proporzione è il miglior dato a livello regionale. Il basso ricorso al taglio cesareo, precisa sempre Pezzati, è un obiettivo importante che dà la possibilità alle donne di partorire in modo fisiologico: in ogni punto nascita dell’Azienda gli operatori incoraggiano e sostengono le donne a far nascere i loro figli in modo naturale.

Nel 2017 sono nati 6.144 maschi (51,7%) e 5.746 femmine (48,3%) figli residenti nei Comuni dell’Azienda USL Tc, con una riduzione del 3,3% rispetto al 2016.

Nei sette punti nascita dell’Azienda nel 2017 i nati sono stati 8.880 (nel 2016 erano nati 9003 bambini).

La diminuzione delle nascite, come nel resto della Toscana, è dovuta ad una riduzione di donne in età fertile, insieme ad una minor propensione alla genitorialità nelle giovani coppie.

Nel triennio 2015-2017, 2.796 (7,9%) bambini sono nati pretermine. Pezzati, fa notare che la proporzione dei nati pretermine (prima della 37esima settimana di età gestazionale) e di basso peso (al di sotto dei 2.500 grammi) è aumentata in questi ultimi anni al crescere dei fattori di rischio quali l’età materna al parto più avanzata, il ricorso alla procreazione medicalmente assistita, i parti plurimi e alla contemporanea diminuzione delle nascite.

Aumentano anche i parti plurimi (1.429): nel triennio 2015-2017. Nell’Azienda USL Toscana centro sono presenti due terapie intensive neoanatali (negli ospedali Santo Stefano di Prato e San Giovanni di Dio nell’area fiorentina) per i piccoli prematuri.

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