Ven 29 Mar 2024

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Meno donne in età fertile. Diminuiscono i nati e aumenta l’età media del parto.

Sempre meno nascite e sempre più elevata l’età media del parto. L’ultima relazione sanitaria dell’Azienda USL Tc ci consegna una fotografia della realtà materno infantile nelle aree di Empoli, Firenze, Prato e Pistoia che il dottor Marco Pezzati, direttore dell’area pediatrica e neonatologica, definisce non proprio tutta a colori.

Nel 2017 le donne in età fertile (15-49 anni) residenti nell’AUSLTc erano 339.172 e rappresentavano il 40,1% della popolazione femminile, nel 2007 erano il 43,3% e nel 1997 il 46,3%.

La riduzione delle donne in età fertile si accompagna alla riduzione dell’indice di fecondità. L’Istat ha stimato 1,3 figli in media per donna toscana in età fertile, valore che non assicura il ricambio generazionale salvaguardato con almeno 2,1 figli per donna.

L’età media del parto, sempre secondo Istat, è in continuo aumento a livello nazionale, arrivando a 31,8 anni nel 2017. Le donne residenti nell’Azienda USL Tc che hanno partorito in strutture sanitarie pubbliche o convenzionate lo scorso anno sono state complessivamente 11.453.

Solo il 25,7% delle donne dimesse per parto dai sette punti nascita dell’Azienda Sanitaria (San Giovanni di Dio, Santa Maria Annunziata, Borgo San Lorenzo, Empoli, Prato, Pistoia, Pescia) ha subito un cesareo; in proporzione è il miglior dato a livello regionale. Il basso ricorso al taglio cesareo, precisa sempre Pezzati, è un obiettivo importante che dà la possibilità alle donne di partorire in modo fisiologico: in ogni punto nascita dell’Azienda gli operatori incoraggiano e sostengono le donne a far nascere i loro figli in modo naturale.

Nel 2017 sono nati 6.144 maschi (51,7%) e 5.746 femmine (48,3%) figli residenti nei Comuni dell’Azienda USL Tc, con una riduzione del 3,3% rispetto al 2016.

Nei sette punti nascita dell’Azienda nel 2017 i nati sono stati 8.880 (nel 2016 erano nati 9003 bambini).

La diminuzione delle nascite, come nel resto della Toscana, è dovuta ad una riduzione di donne in età fertile, insieme ad una minor propensione alla genitorialità nelle giovani coppie.

Nel triennio 2015-2017, 2.796 (7,9%) bambini sono nati pretermine. Pezzati, fa notare che la proporzione dei nati pretermine (prima della 37esima settimana di età gestazionale) e di basso peso (al di sotto dei 2.500 grammi) è aumentata in questi ultimi anni al crescere dei fattori di rischio quali l’età materna al parto più avanzata, il ricorso alla procreazione medicalmente assistita, i parti plurimi e alla contemporanea diminuzione delle nascite.

Aumentano anche i parti plurimi (1.429): nel triennio 2015-2017. Nell’Azienda USL Toscana centro sono presenti due terapie intensive neoanatali (negli ospedali Santo Stefano di Prato e San Giovanni di Dio nell’area fiorentina) per i piccoli prematuri.

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