Ceccarelli scrive a De Micheli: “Realizzare opere per sviluppo Toscana”

“Riprendere prontamente il positivo lavoro portato avanti con il ministro Delrio, al fine di dare attuazione ad opere fondamentali per la mobilità e per il sostegno allo sviluppo del nostro territorio”; è l’auspicio espresso dall’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli in una lettera inviata oggi a Paola De Micheli, neo ministro delle infrastrutture e dei trasporti del governo Conte.

Ceccarelli esprime la certezza che tra gli obiettivi prioritari del nuovo esecutivo vi sia quello di sbloccare le opere di interesse nazionale strategiche per lo sviluppo della Toscana: “Tra queste – scrive l’assessore – cito gli interventi per il potenziamento del sistema aeroportuale della Toscana; la realizzazione del corridoio Tirrenico, con Anas come stazione appaltante; il completamento della Sgc E 78, meglio nota come Due Mari; la realizzazione del fondamentale passante ferroviario di Firenze, primo passo per consentire il superamento del collo di bottiglia che oggi provoca gravi ripercussioni sull’andamento dei treni AV e dei regionali; nonché delle terze corsie autostradali sull’A1 e sull’A11 e dello scavalco ferroviario che consentirebbe il collegamento tra il porto di Livorno e l’interporto”.

Opere per lo più già autorizzate e finanziate, continua Ceccarelli, la cui realizzazione porterebbe nell’immediato migliaia di posti di lavoro, creando importanti opportunità di sviluppo per la Toscana.

La lettera si conclude con la disponibilità di Ceccarelli ad un incontro nel quale “analizzare insieme lo stato delle cose e condividere un percorso che possa dare subito ai toscani le risposte attese invano nei mesi scorsi”.

Cascine: Minuto di silenzio per Genova e Pollino

All’apertura della Festa dell’Unità a Firenze si è fatto un minuto di silenzio per le vittime di Genova e del Pollino, presenti Renzi, Minniti, Sgarbi e Mentana, non c’è invece la Boschi.

La Festa dell’Unità a Firenze si è aperta ieri con il simbolico taglio di un nastro tricolore e un minuto di silenzio, seguito da un lungo applauso, per le vittime del disastro del Ponte Morandi a Genova e della tragedia del Pollino in Calabria.

All’inaugurazione, tra gli altri, prendono parte il sindaco Dario Nardella e il direttore dell’Espresso Marco Damilano, che presenterà il suo libro ‘Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia’ (Feltrinelli).

Alla kermesse democratica fiorentina, che andrà avanti fino al 16 settembre nel parco delle Cascine, ci saranno il segretario Pd Maurizio Martina, Matteo Renzi (che, si apprende, ha confermato la presenza ma non ancora una data), gli ex ministri Marco Minniti, Graziano Delrio, Luca Lotti e poi, tra gli altri, Vittorio Sgarbi ed Enrico Mentana. Non ci sarà, invece, Maria Elena Boschi.

Tramvia: taglio del nastro per nuova linea Leonardo

Firenze: stamattina è avvenuto il taglio del nastro, da parte del Sinaco Nardella, per la nuova liena Leonardo della tramvia. Ad assistere centinaia di persone, presenti anche Delrio, Vincenzo Ceccarelli e l’arcivescono Giuseppe Betori, che ha benedetto la nuova linea.

Centinaia di persone, negli spazi antistanti l’ospedale di Careggi, hanno preso parte all’inaugurazione della nuova linea Leonardo, della tramvia, che, attiva da stamani alle 5,38, trasporta le persone lungo il tragitto dalla stazione ferroviaria al grande presidio ospedaliero del capoluogo.

Tra i partecipanti alla cerimonia, condotta dal sindaco Dario Nardella, vi sono anche l’ex ministro per le infrastrutture Graziano Delrio e l’ex viceministro Riccardo Nencini, oltre ai parlamentari Rosa Maria Di Giorgi e Gabriele Toccafondi.

“Oggi è una giornata indimenticabile”, ha detto Nardella “viviamo in un paese dove é più facile non fare che fare le cose ma con la forza e la tenacia, se si vogliono fare alle fine si fanno. Firenze può essere un modello in questo: 4 anni per realizzare il tram è un tempo europeo e quasi un record italiano”.

Riferendosi implicitamente ad alcune recenti dichiarazioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini ha poi chiesto alla folla: “Hanno detto che avremmo sventrato la città! Vi pare che sia così? a me pare che sia stato fatto un lavoro straordinario”; ha poi ringraziato “l’ex ministro delle infrastrutture Delrio e Nencini”.

Le prime due settimane di servizio sulla nuova linea per la quale sono stati assunti, tra l’altro, 40 nuovi autisti, ha detto infine il sindaco, saranno gratuite. Dopo di lui ha preso laparola l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli: “La Regione é al fianco del Comune in questo grande piano di trasporti”, ha detto “e siamo già al lavoro per realizzarne le estensioni”.

Presente all’iniziativa anche l’arcivescovo e cardinale Giuseppe Betori, che ha poi benedetto la nuova linea: “tutto ciò che aiuta a incontrarsi, a muoversi verso l’altro, aiuta a crescere”, ha spiegato, prima della preghiera “e allora diamo con piacere il benvenuto a questo mezzo di trasporto che in quanto tale aiuta e spinge verso l’incontro delle persone”.

 

Sulla nuova linea tramviaria ha espresso la sua opinione, parlando con i cronisti a margine della cerimonia, anche l’ex ministro e attuale capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio. “Firenze da oggi è una città più vivibile, pulita, accogliente”, ha sottolineato “come ha detto l’arcivescovo la tramvia è una straordinaria occasione di incontro, di sviluppo, di relazioni. Abbiamo finanziato coi governi del centrosinistra un piano straordinario per il trasporto pubblico nelle città, proprio perchè hanno bisogno di vivere meglio, meno assediate dal traffico e i cittadini di godersi il tempo non più chiusi in auto, ma muovendosi liberamente”.

Per Delrio, l’avvio della nuova linea è da considerare “un grande successo dell’amministrazione comunale, che ha usato bene i soldi che le sono stati dati e dell’amministrazione regionale”.

“È la dimostrazione che nelle città si può far vivere meglio le persone e soprattutto parlare dei problemi veri delle persone: il traffico, le file, l’inquinamento sono i problemi veri delle persone quando si svegliano al mattino”, ha concluso.

Tramvia: in arrivo (altri) 30 mln per nuove linee

Dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti arrivano 29,9 milioni di euro per finanziare l’estensione del sistema tramviario fiorentino. Gli stanziamenti derivano dal decreto di riparto di 191,026 milioni di euro del ‘fondo per il tpl’ firmato dal ministro per le infrastrutture Graziano Delrio.

Firenze, spiega Palazzo Vecchio in una nota, è una delle sette città destinatarie di queste risorse: nel capoluogo toscano saranno utilizzate per ampliare le linee del sistema già progettate. Il finanziamento va ad aggiungersi a quello precedente di 47 milioni, assegnati con il decreto del dicembre scorso e agli ulteriori 148,4 disponibili (100 dello Sblocca Italia e 48,4 del Patto per Firenze) e agli 80 milioni di fondi comunitari per l’ulteriore sviluppo delle linee tramviarie
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha firmato un decreto di riparto di 191,026 milioni di euro del “fondo per migliorare l’offerta di servizi di trasporto pubblico locale nelle aree metropolitane, destinato alle reti metropolitane, le linee tramviarie e il materiale rotabile”. “Continuiamo a investire risorse per la cura del ferro nelle città metropolitane e per il trasporto dei pendolari – commenta in una nota Delrio – per migliorare la sostenibilità e la qualità di vita nelle città”. I 191 milioni sono stati ripartiti tra le metropolitane di sette città (Milano, Torino, Genova, Firenze, Roma, Napoli e Catania). In particolare, 40 milioni vanno alla metrotranvia Milano-Limbiate, secondo lotto, 38 milioni per la linea 6 della metro di Napoli, tratta Mostra-Arsenale-Campegna e 36,4 milioni alla metro C di Roma, tratta T3, per la fornitura di 4 treni.

Elezioni: ministri; Padoan passa, Fedeli bocciata

Nel giorno della debacle del Pd parte del dazio lo pagano anche i ministri del governo Gentiloni che, per quasi la metà, non riescono a vincere la sfida nel loro collegio. In Toscana passa Padoan ma la Fedeli resta fuori.

A portare a casa il seggio nell’uninominale, oltre al premier Gentiloni, che sfiora il 42%, anche alcuni dei più vicini al segretario Matteo Renzi, che conquista il seggio uninominale, da Maria Elena Boschi a Luca Lotti, mentre non ce la fanno né la titolare della Difesa, Roberta Pinotti né il ministro dell’Interno Marco Minniti, che perde a Pesaro contro Andrea Cecconi, al centro dello scandalo ‘rimborsopoli’ del Movimento 5 Stelle.

Tra i ‘bocciati’ nella sfida del maggioritario anche Dario Franceschini, che perde nella sua Ferrara, e il ministro del Mezzogiorno Claudio De Vincenti, ‘catapultato’ a Sassuolo e arrivato solo terzo, così come Valeria Fedeli. Conquistano il seggio alla Camera nella sfida uninominale Beatrice Lorenzin a Modena e Graziano Delrio a Reggio Emilia. Boschi, anche lei ‘catapultata’ tra le polemiche anche interne a Bolzano, vince con il 41% dei voti, superando di gran lunga la sua principale sfidante, Michaela Biancofiore, che si ferma a poco più del 25%. Supera il 40% anche Luca Lotti, candidato ad Empoli, mentre Marianna Madia, capolista nel collegio di Roma2 ha circa il 37,48% quando sono state scrutinate 180 sezioni su 201. La spunta nel collegio di Siena anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che vince la sfida, raggiungendo il 36,17%, con l’economista della Lega, Claudio Borghi.

Infrastrutture, Renzi: da nostro governo rivoluzione

Il segretario del PD, Matteo Renzi, oggi a Firenze per un’iniziativa elettorale, ha sottolineato l’ottimo lavoro svolto dal suo governo sulla realizzazione di infrastrutture. Commentando l’operazione di questi giorni contro la ‘ndrangheta, Renzi ha ribadito di non abbassare la guardia, le infiltrazioni mafiose sono presenti in tutto il paese.

Matteo Renzi, a margine dell’iniziativa elettorale a Firenze col ministro Graziano Delrio, ha dichiarato: “Il nostro governo sulle infrastrutture ha fatto il più grande lavoro in Italia. Noi abbiamo fatto un lavoro straordinario, abbiamo fatto una rivoluzione straordinaria. Noi abbiamo sbloccato le opere pubbliche, non quanto avremmo voluto ma è stata comunque una rivoluzione. Molto di quello che noi abbiamo fatto sulle infrastrutture non lo vediamo a queste elezioni ma alle prossime elezioni e bisogna che la legislatura duri cinque anni”, ha aggiunto Renzi.

Il segretario Pd ha poi ricordato il ‘contratto con gli italiani’ firmato sulla scrivania di Porta a Porta da Silvio Berlusconi. “Lui ci ha messo un sacco di numeri in quel contratto e poi non ha fatto i lavori promessi. Noi invece non abbiamo fatto promesse ma abbiamo sbloccato i cantieri e fatto un lavoro straordinario. Dal 2001 al 2006 le opere pubbliche concluse sono state lo 0,6%, Berlusconi aveva detto che ne avrebbe sbloccate 50 miliardi. Tutte le opere che aveva detto che avrebbe inaugurate lui, invece le abbiamo inaugurate noi. Come la Salerno Reggio Calabria”.

Renzi, commentando gli esiti dell’operazione ‘Vello d’oro’ della Dda di Firenze contro la ‘ndrangheta, che ieri ha portato a 14 arresti per reati fra cui riciclaggio e usura, ha detto ai giornalisti: “La Toscana non è immune” dalle infiltrazioni della criminalità organizzata, un problema “grande e significativo” che “riguarda tutto il Paese”. Secondo Renzi l’allarme lanciato dai magistrati “bisogna prenderlo sul serio” perché “il problema è grande e significativo, riguarda tutto il Paese, ci sono infiltrazioni dalla Calabria alla Lombardia. Credo sia particolarmente importante che non abbassiamo la guardia. Dopodiché, bisogna stare attenti al ladro di orecchini e alla sicurezza internazionale”.

Il segretario del Pd, ha annunciato un evento di campagna elettorale nel collegio dove è candidato per l’uninominale al Senato: “Venerdì sera saremo all’Obihall” di Firenze, e “faccio un appello: portate un indeciso. Sarà un’occasione per ragionare e riflettere di buona politica”.  Proprio all’Obihall il leader democratico festeggiò le vittoriose primarie del 2013 per la segreteria del Pd, e nel settembre 2016 aprì la campagna “Basta un Sì” per il referendum costituzionale.

 

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