Artisti di strada, selezione pubblica per avere la postazione in centro storico a Firenze

Firenze, week end di esibizioni e prove pratiche alle Murate per quasi 200 artisti di strada. I migliori avranno le postazioni in centro storico per i prossimi quattro anni. Bettarini: “Selezione aperta al pubblico”.

Non solo l’invio del curriculum o l’anzianità di lavoro, ma anche un’esibizione pratica sul campo. Per la prima volta Palazzo Vecchio ha richiesto una prova dal vivo agli artisti di strada che hanno partecipato al bando per l’assegnazione di una postazione quadriennali sulla quale esibirsi o offrire le proprie opere. La selezione – a cui tutti i cittadini possono assistere – si svolge sabato 18 e domenica 19 dicembre.

Sarà un pool di esperti a valutare le attività degli artisti di strada, che si esibiranno per settori: pittori, scultori, mosaicisti, fotografi, musicisti, madonnari, mimi mostreranno alla commissione la loro arte. I musicisti e i mimi avranno un massimo di tre minuti di tempo per esibirsi, mentre pittori scultori e madonnari potranno mostrare per tutto il pomeriggio le proprie opere.

La commissione assegnerà dei punteggi che, sommati a quelli per il curriculum, la proposta artistica e l’anzianità, porteranno a una graduatoria da cui attingere per l’assegnazione delle 197 postazioni ai migliori fra i circa 230 richiedenti, che le avranno a disposizione solo negli orari, nei luoghi e nei giorni stabiliti dal Comune.

La selezione è cominciata sabato 17 dicembre in piazza delle Murate, di fronte al Caffè Letterario, con i candidati delle espressioni artistiche di strada, ovvero quelle che non prevedono un corrispettivo predeterminato, ferma restando la possibilità di raccogliere offerte libere. Rientrano nella categoria acrobati, giocolieri, equilibristi, contorsionisti, cantastorie, attori di strada, clowns, statue viventi, mimi, fachiri, mangiafuoco, burattinai, danzatori, musicisti, one man band e street band.

La selezione, sempre aperta al pubblico, continua anche domenica 18, sempre alle Murate dalle 15 in poi, con i madonnari e i mestieri artistici di strada, fra cui pittori, ritrattisti, scultori, fotografi, mosaicisti, finger’s art e scultori di palloncini.

In base alle graduatorie che risulteranno a seguito della valutazione delle performance, ma anche all’anzianità, al curriculum e alla proposta artistica presentata in sede di domanda (il bando era stato fatto in autunno), saranno assegnate le postazioni a suo tempo individuate nell’area Unesco.

“Abbiamo aumentato la durata della concessione – ha detto l’assessore alle attività produttive Giovanni Bettarini – che passeranno da tre anni a quattro per permettere agli artisti di programmare meglio le attività e ammortizzare gli investimenti che fanno. Alla selezione abbiamo deciso di far partecipare anche il pubblico: saranno due giorni in cui tutti gli artisti di strada che vedremo nei prossimi anni in città, ma solo in determinati orari e in certi giorni, si esibiranno tutti insieme. Invito i fiorentini a partecipare”.

Accensione delle luminarie di Natale in via Tornabuoni a Firenze

Firenze, venerdì sera alle 19:00, si è tenuta la cerimonia di accensione delle luminarie e l’inaugurazione degli arredi natalizi in via Tornabuoni, che rimarranno fino al 15 gennaio 2023, proseguendo così anche nei giorni dell’edizione invernale di Pitti Uomo, il tutto curato dalla Confcommercio fiorentina e dalle imprese commerciali dell’area.

Alla cerimonia di accensione, davanti a Palazzo Strozzi, erano presenti, tra gli altri, l’assessore al commercio e attività produttive, Giovanni Bettarini, in rappresentanza del sindaco Dario Nardella, il presidente dell’associazione di categoria Aldo Cursano e il direttore Franco Marinoni.

Tra gli obiettivi che hanno ispirato l’intera operazione, spiega una nota, “la volontà di conciliare la sostenibilità economica ed ambientale con l’esigenza di regalare alla città lo scenario natalizio che merita”.

Banditi dunque, sempre secondo la nota, “sprechi ed eccessi, palazzi antichi e vetrine sono comunque avvolti nello scintillio festoso delle luci grazie all’uso di led a bassa tensione”.

Ritoccato anche l’orario di accensione, dalle 12 alle 24, con una riduzione di quattro ore rispetto gli anni precedenti (quando l’orario era 10-2). L’allestimento prevede anche la presenza di sette alberi, tre dei quali alti 10 metri e quattro alti 8, completamente rivestiti di microluci a led di colore bianco caldo, con flash in toni freddi, posizionati ad intervalli regolari lungo l’intera via Tornabuoni con vele luminose larghe 10 metri che partono dalla loro sommità verso gli edifici situati sulla parte opposta, in modo da raccordare entrambi i lati della strada.

“Per quanto possa essere difficile la situazione, le imprese non possono permettersi di venir meno a quegli standard di accoglienza, eleganza e servizi ai quali il mercato e i consumatori sono abituati. Tanto più se si tratta di attività ubicate in una delle strade più famose al mondo per lo shopping di alta moda”, sottolinea Marinoni.

Per Cursano “l’accensione delle luminarie in Tornabuoni è ormai un punto fermo nel calendario dell’Avvento fiorentino, un momento per fare festa e dare alla città un segnale di calore e speranza, è stato così anche in tempo di Covid e continua ad esserlo”.

Firenze: il comune stanzia 200mila euro per sostenere progetti per il Natale 2022

Firenze, il Natale è alle porte ma quest’anno sarà un po’ meno luminoso, con una particolare attenzione al risparmio energetico.

Per questo il Comune del capoluogo toscano, con una delibera della vicesindaca Alessia Bettini condivisa con l’assessore alle attività produttive Giovanni Bettarini, ha stanziato 200 mila euro per sostenere i progetti e le iniziative dei centri commerciali naturali e dei mercati storici per il Natale 2022, risorse che consentiranno di aiutare la ripartenza delle botteghe e illuminare le strade e le piazze cittadine durante il periodo di queste festività.

I centri commerciali naturali e i mercati storici possono partecipare a partire da oggi al bando presentando progetti rivolti a visitatori e cittadini. Il contributo massimo, si legge in una nota di Palazzo Vecchio, è di 7.500 euro a progetto e può arrivare a coprire fino all’85% delle spese effettivamente sostenute.

“Con questo stanziamento straordinario vogliamo aiutare botteghe e associazioni di negozi di tutti i quartieri a realizzare i progetti che li valorizzino e che promuovano la loro attività durante queste feste natalizie – ha detto Bettarini -. Dopo due anni di pandemia e in un momento di crisi energetica vogliamo sostenere le attività ma anche fiorentini e turisti a vivere un Natale festoso e con tante iniziative, anche attraverso luminarie a bassissimo consumo energetico”.

“Andiamo a sostenere progetti per valorizzare anche in chiave turistica il nostro prezioso tessuto commerciale, rendendo botteghe e mercati sempre più belli – ha aggiunto l’assessore -. Anche questa è una modalità per raccontare Firenze sotto un altro punto di vista e proporre a chi arriva uno storytelling inedito che consenta una gestione sempre più sostenibile dei flussi turistici”.

Bettarini sostituisce Gianassi in Palazzo Vecchio. Felleca passa a Iv

Bettarini sostituisce Gianassi in Palazzo Vecchio. Il sindaco Nardella comunica la sostituzione dell’assessore diventato parlamentare.

“Questa mattina – ha detto il sindaco Nardella – mi sono incontrato con l’onorevole Gianassi e ho condiviso la sua decisione di dimettersi dall’incarico di Assessore della nostra Città per dedicarsi al ruolo di Deputato della Repubblica.

La decisione è sopraggiunta al termine delle ultime attività che Federico ha svolto per l’avvio del progetto della Multiutility, la definizione del Piano del Commercio, e la predisposizione dell’ultima variazione di Bilancio. Ringrazio Federico per il grande lavoro svolto al servizio dell’Amminiatrazione e della Città, pertanto comunico di avere individuato in Giovanni Bettarini la persona che subentrerà nelle stesse deleghe. Con Giovanni, che ha già ricoperto il ruolo di assessore nella mia Giunta, garantiremo una piena continuità del lavoro dell’Amministrazione nell’interesse della Città.
Ho già dato mandato al Segretario Generale di provvedere a redigere gli atti necessari”.

La consigliera comunale di Firenze Barbara Felleca, vicepresidente dell’Assemblea fiorentina, lascia invece il Pd per aderire a Italia Viva. Lo annuncia la stessa Felleca in una lettera aperta. Iv, che gia’ esprime un assessore nella Giunta di Dario Nardella, potra’ cosi’ contare anche su una rappresentanza in Consiglio comunale di Firenze, con Felleca che fara’ parte del gruppo misto. Felleca spiega di aver trovato “il coraggio, con dolore ma per necessita’, di lasciare il Pd, che per quasi un decennio e’ stata la mia casa politica, una casa sicura, a Firenze, che oggi pero’ non sento piu’ la mia. Mi rimetto in gioco, senza paracadute ne’ santi protettori, in una nuova avventura politica, nella casa del Terzo Polo-Iv, dove il riformismo democratico sostiene idee e programmi, e uomini e donne”.

Il leader Iv Matteo Renzi si dice “felice di dare il benvenuto in Italia Viva e nella grande famiglia del terzo polo a Barbara Felleca, donna coraggiosa e libera. Nei prossimi giorni altre amiche e altri amici si uniranno al nostro cammino dimostrando una volta di piu’ che il progetto Renew Europe e’ attrattivo sui territori, anche in vista dei prossimi impegni europei e comunali”. Plauso anche dal coordinatore regionale Iv Nicola Danti, insieme al coordinatore cittadino Francesco Grazzini e a quello metropolitano Tommaso Triberti. “Felleca, che godra’ del sostegno di tutti noi, portera’ la nostra voce nel Salone de’ Dugento – sottolinea Danti -. Ce ne sara’ un gran bisogno, come dimostra la nostra battaglia contro il multificio cittadino. Siamo certi che la nostra proposta e la nostra linea politica chiara saranno sempre piu’ attrattive nel corso del tempo”.

Italia Nostra non si arrende, ricorre al Consiglio di Stato contro la variante al regolamento urbanistico

Firenze, da un articolo pubblicato mercoledì, sul Sole 24 ore, apprendiamo che Italia Nostra, avrebbe presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar della Toscana, che nel dicembre scorso aveva dato ragione al Comune di Firenze, validando la cosiddetta “Variante Bettarini” al regolamento urbanistico, che consentiva il frazionamento di appartamenti, il cambio di destinazione d’uso degli immobili e l’aumento della superficie utile lorda negli involucri esistenti nel centro storico di Firenze tutelato dall’Unesco.

Con la con la sentenza 1694/2019 il Tar della Toscana aveva infatti respinto il ricorso di Italia Nostra sentenziando: “Vero è che i centri storici sono aggettati alla disciplina dei beni paesaggistici, ma ciò significa soltanto che gli stessi possono essere sottoposti a vincolo da parte dell’Autorità preposta”.

“Se non vi è dubbio che una disciplina urbanistica ragionevole del centro fiorentino debba inevitabilmente tenere conto della particolarità storica e artistica dello stesso, anche in relazione alla sua inclusione nell’elenco Unesco – aveva inoltre affermato il Tar” e perciò non possa indiscriminatamente consentire operazioni di radicale trasformazione del suo volto anche laddove non sussistano specifici vincoli di carattere culturale o paesaggistico, ciò non significa affatto che le uniche forme di intervento ammissibile per tutti gli immobili ricadenti nel perimetro qui considerato debbano essere di manutenzione o di risanamento conservativo; né significa che debbano considerarsi vietati in assoluto i mutamenti di destinazione o i recuperi di superficie o volume all’interno delle sagome esistenti”.

Il precedente ricorso al Tar di Italia Nostra aveva creato delle forti polemiche in città, in quanto per mesi si era verificato quello che l’Ordine degli Architetti di Firenze aveva definito il “Blocco delle ristrutturazioni”  che aveva causato “la preoccupazione a Firenze – si leggeva in un comunicato dell’ordine del 10 luglio scorso – tra gli architetti, geometri e costruttori che lanciano un vero e proprio allarme per il settore edile e residenziale”.

“Un patto per San Lorenzo e Sant’Orsola”

“Domani, 5 dicembre, al primo piano di Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana di Firenze, nella Sala Pistelli, dalle 16.00 alle 19.00, si svolgerà l’incontro conclusivo del «Laboratorio San Lorenzo», il progetto partecipativo che ha coinvolto oltre duecento cittadini, rappresentanti di enti culturali, istituzioni e più di venti realtà associative, nell’elaborazione collettiva di un programma di interventi per la rigenerazione di un’importante porzione dell’area Unesco del centro storico fiorentino.”

Secondo quanto riporta il comunicato stampa del Santorsolaproject: “Dopo più di sette mesi di ascolto territoriale, workshop interattivi, incontri con esperti e amministratori, interviste agli stakeholder, raccolta e rielaborazione dei dati socio-economici e urbanistici del rione, nell’incontro “Un patto per San Lorenzo e Sant’Orsola” di giovedì 5 dicembre, il «Laboratorio San Lorenzo» giunge alla fase di restituzione finale dei suoi risultati.

La prima parte dell’incontro sarà aperta dai saluti di Giovanni Bettarini, Capo di Gabinetto della Città Metropolitana, ente proprietario dell’ex convento di Sant’Orsola. Subito dopo, i rappresentanti dei soggetti promotori del «Laboratorio San Lorenzo», il Prof. Francesco Alberti e il Prof. Goffredo Serrini per il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e per il Santorsolaproject, l’Arch. Marzia Magrini per l’Ordine degli Architetti di Firenze, illustreranno le azioni strategiche e le proposte progettuali emerse dal percorso partecipativo e sviluppate nell’ultimo laboratorio interattivo di co-progettazione “Progetti_amo San Lorenzo”.

Seguiranno i contributi dell’Arch. Chiara Pignaris, di Cantieri Animati, esperta di processi partecipativi, che illustrerà gli aspetti metodologici del progetto; e di Francesca Gelli, docente dell’Università Iuav di Venezia e direttore del Master ProPART, che descriverà i diversi strumenti in uso nel panorama europeo per la definizione di patti, protocolli d’intesa e sistemi di monitoraggio per la rigenerazione urbana partecipata.

Quindi, sarà presentato alla città e all’amministrazione il Protocollo di intesa “Verso un contratto di rione per la rigenerazione di San Lorenzo e del complesso di Sant’Orsola a Firenze”: l’accordo con cui i promotori del progetto, le amministrazioni pubbliche, le istituzioni e le realtà associative coinvolte nel corso del progetto partecipativo si impegnano a dare esecuzione, sviluppare e monitorare le azioni strategiche individuate dal percorso come necessarie per la rigenerazione degli spazi pubblici del rione di San Lorenzo e del complesso di Sant’Orsola.

Seguirà la tavola rotonda tra i rappresentanti dei diversi comparti dell’amministrazione pubblica per discutere gli aspetti delle azioni strategiche prodotte dal progetto partecipativo in base alle specifiche competenze di ciascun ente. Parteciperanno alla discussione: Vittorio Bugli, Assessore alla Partecipazione della Regione Toscana; Cecilia Del Re, Assessora all’urbanistica, ambiente e turismo del Comune di Firenze; Alessia Bettini, Assessora ai lavori pubblici, manutenzione e decoro, partecipazione, cittadinanza attiva, beni comuni del Comune di Firenze; Monica Marini, Delegata alla pianificazione territoriale di coordinamento e al patrimonio della Città Metropolitana di Firenze; Giacomo Parenti, Direttore generale della Città Metropolitana di Firenze.

Prima delle conclusioni, affidate al Dott. Emanuele Salerno, del coordinamento Santorsolaproject, ci sarà ampio spazio per gli interventi del pubblico e dei rappresentanti delle associazioni firmatarie del protocollo d’intesa.”

Tutti i materiali del progetto partecipativo sono consultabili sul sito Open Toscana Partecipa, alla pagina dedicata al «Laboratorio San Lorenzo»: http://open.toscana.it/web/laboratorio-san-lorenzo/home

Exit mobile version