Mercatone Uno: Regione scriverà a Di Maio per ammortizzatori sociali ai lavoratori

La Regione Toscana scriverà al ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio per chiedere che si nominino rapidamente nuovi amministratori straordinari per Mercatone Uno, e che i lavoratori vengano reintegrati nella gestione dell’amministrazione straordinaria in modo da consentire loro di accedere ai benefici degli ammortizzatori sociali.

Questo è quanto emerso dalla riunione convocata per oggi dal consigliere per il lavoro del presidente della Regione Gianfranco Simoncini, con sindacati, istituzioni e lavoratori. per il fallimento di Mercatone Uno.

L’incontro ha consentito di mettere a punto iniziative e proposte a sostegno dei 57 lavoratori presenti nei due siti toscani di Calenzano (Firenze) e Navacchio (Pisa). Il sindaco di Calenzano Riccardo Prestini ha preso l’impegno di verificare la possibilità di sospendere la riscossione di imposte comunali e di intervenire sulle tariffe dei propri servizi. Per quanto riguarda la possibilità di sospendere il pagamento di rate di mutui da parte dei lavoratori attualmente senza reddito, Simoncini ha preso l’impegno di contattare gli istituti di crediti che verranno indicati dai sindacati.

Alinari, appello da Regione e sindacati: ‘fermare i licenziamenti’

Duplice appello alla proprietà della società Alinari: fermare le procedure di licenziamento e rispettare gli obblighi di conservazione e tutela di un patrimonio unico, di enorme valore storico e artistico.

Oggi a Palazzo Strozzi Sacrati, al tavolo di una conferenza, hanno preso parte la vicepresidente e assessore alla cultura, Monica Barni, il consigliere per il lavoro del presidente Rossi, Gianfranco Simoncini, il responsabile della direzione regionale della cultura, Roberto Ferrari, e i rappresentanti di Cgil e Cisl.

“Condividiamo le forti preoccupazioni dei lavoratori – ha detto al tavolo la vicepresidente Barni – e ribadisco l’impegno della Regione a proseguire nelle verifiche necessarie per addivenire nei tempi più rapidi possibili all’acquisizione del patrimonio archivistico Alinari”. “Su questo – ha ricordato – stiamo lavorando insieme al Ministero dei beni culturali, da cui attendiamo un riscontro, che dovrebbe arrivare a breve”.

Regione Toscana e sindacati hanno concordato che “in questo momento è assolutamente necessario che da parte della proprietà non si dia corso ad iniziative che possano compromettere l’integrità del patrimonio (peraltro vincolato) o disperdere irrimediabilmente competenze professionali preziose”.

Il tavolo, si legge in coclusione dalla nota, sarà convocato periodicamente per valutare gli sviluppi della vertenza.

L’Archivio della Fratelli Alinari dal 30 giugno 2019 non sarà più presente nella sua sede storica, nel Largo di Firenze che porta il suo nome. L’attuale proprietà ha venduto l’immobile. Per il patrimonio invece, oggetto anch’esso di trattativa per la vendita, il trasloco è già in atto e coinvolge direttamente gli stessi dipendenti, al fine di garantire la temporanea salvaguardia dello stesso, in attesa di una nuova sede. di seguito il link dell’articolo.

Scarlino: riunione in Regione per salvare i 36 lavoratori a rischio

I lavoratori sono stati licenziati a seguito della chiusura dell’inceneritore gestito da Scarlino Energia.

Il futuro dei lavoratori dell’azienda dopo lo stop all’impianto di Scarlino (Gr): è stato questo il tema al centro dell’incontro convocato oggi a Firenze dal consigliere del presidente Enrico Rossi per le politiche del lavoro, Gianfranco Simoncini, e cui hanno partecipato i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Cisal, i sindaci di Follonica (Andreea Benini) e Scarlino (Marcello Stella) e i rappresentanti dei comuni di Massa Marittima ( il vicesindaco Luana Tommi) e di Monterotondo Marittimo (il consigliere comunale Marco Cerboneschi).

La riunione è servita a fare il punto sulla situazione: da due giorni è partita la procedura di licenziamento per i 36 dipendenti di Scarlino Energia come conseguenza della sentenza del Consiglio di Stato che ha di fatto imposto lo stop all’impianto di termovalorizzazione del Casone di Scarlino, gestito appunto da Scarlino Energia.

Nel corso dell’incontro si è deciso di procedere attivando due percorsi. Il primo prevede, come prossimo passo, una riunione in sede politica con azienda e sindacati per valutare se esistano i presupposti per la salvaguardia di tutti o almeno di una quota dei posti di lavoro. Sarà la Regione a convocare questo tavolo entro la prima settimana di marzo, durante i tempi di confronto in sede sindacale sulla procedura di licenziamento collettivo.

Il secondo riguarda l’azione che, in parallelo, potranno svolgere Comuni e sindacati per verificare l’esistenza sul territorio di possibilità occupazionali alternative.

A sostegno di questo percorso Simoncini ha ricordato che, essendo il territorio dei comuni di Scarlino, Follonica, Gavorrano, Massa Marittima e Montieri considerato “area di crisi non complessa”, possono essere utilizzati strumenti di sostegno sia ai percorsi formativi di riqualificazione dei lavoratori, sia incentivi all’assunzione che alle iniziative di autoimprenditorialità. Queste opportunità potranno essere illustrate dalla Regione anche con incontri specifici sul territorio.

Foodora-Glovo, incontro in regione per continuità occupazionale riders

Gianfranco Simoncini, consigliere per il lavoro del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, ha convocato presso la sede di piazza Duomo a Firenze i rappresentanti di Ds XXXVI Italy srl, la società ex Foodora oggi acquisita dagli spagnoli di Glovo in merito alla vicenda dei 200 riders che hanno perso il lavoro lo scorso 30 novembre a causa della scadenza dei loro contratti di lavoro e collegata al passaggio di Foodora a Glovo.

All’incontro era presente anche una delegazione del Comune di Firenze. La posizione della Regione presa all’inizio della vertenza è stata ribadita da Simoncini, forte della volontà politica del presidente che più volte ha chiesto continuità occupazionale per i 200 lavoratori e la garanzia, da estendere naturalmente a tutti i lavoratori digitali, del rispetto della legislazione nazionale a partire da un contratto e di condizioni di lavoro che tutelino diritti e sicurezza.

Il rappresentante di Ds XXXVI Italy ha informato le istituzioni presenti che la volontà di Glovo è quella di ristrutturare ulteriormente fondendo questa azienda con Foodinho, l’altra società del gruppo presente in Italia. Di tale fusione sono state informate le organizzazioni sindacali a livello nazionale a cui è stato riferito che per i dipendenti verranno rispettati gli obbigli di legge.

Il rappresentante aziendale ha inoltre informato che per i prossimi giorni è già stata fissata una riunione tra azienda e sindacati per discutere di continuità occupazionale e modalità contrattuali di tutti gli occupati collegati alle due società ed in particolare i raiders ex Foodora.

Simoncini ha auspicato che dall’incontro sindacale possa scaturire un accordo che garantisca l’occupazione e il rispetto delle condizioni contrattuali migliori per tutti i lavoratori e lavoratrici coinvolti e a nome del governo regionale, ha preannunciato che continuerà a seguire la vertenza, riservandosi di convocare anche un incontro congiunto azienda sindacati laddove ne emergesse la necessità.

Riders Foodora-Glovo, nuovo incontro in Regione

Convocato un incontro presso la sede di Piazza Duomo a Firenze tra i rappresentanti della ex società Foodora e di Glovo, in riferimento ai 200 riders che hanno perso il lavoro

La vicenda dei 200 riders che hanno perso il lavoro lo scorso 30 novembre a causa della scadenza dei loro contratti di lavoro e collegata al passaggio di Foodora a Glovo torna d’attualità. Nei giorni scorsi il presidente Enrico Rossi ha scritto al ministro del lavoro Luigi Di Maio affinché la vertenza sia affrontata a livello nazionale garantendo contratti e dignità ai lavoratori e oggi il suo consigliere per il lavoro, Gianfranco Simoncini, ha convocato presso la sede di Piazza Duomo a Firenze i rappresentanti di DS XXXVI ITALY Srl, la società ex Foodora oggi acquisita dagli spagnoli di Glovo. Era presente anche una delegazione del Comune di Firenze.

La posizione della Regione presa all’inizio della vertenza è stata ribadita da Simoncini, forte della volontà politica del presidente che più volte ha chiesto continuità occupazionale per i 200 lavoratori e la garanzia, da estendere naturalmente a tutti i lavoratori digitali, del rispetto della legislazione nazionale a partire da un contratto e di condizioni di lavoro che tutelino diritti e sicurezza.

Il rappresentante di DS XXXVI ITALY ha informato le istituzioni presenti che la volontà di Glovo è quella di ristrutturare ulteriormente fondendo questa azienda con Foodinho, l’altra società del gruppo presente in Italia. Di tale fusione sono state informate le organizzazioni sindacali a livello nazionale a cui è stato riferito che per i dipendenti verranno rispettati gli obbigli di legge.

Il rappresentante aziendale ha inoltre informato che per i prossimi giorni è già stata fissata una riunione tra azienda e sindacati per discutere di continuità occupazionale e modalità contrattuali di tutti gli occupati collegati alle due società ed in particolare i raiders ex Foodora.

Simoncini ha auspicato che dall’incontro sindacale possa scaturire un accordo che garantisca l’occupazione e il rispetto delle condizioni contrattuali migliori per tutti i lavoratori e lavoratrici coinvolti e a nome del governo regionale, ha preannunciato che continuerà a seguire la vertenza, riservandosi di convocare anche un incontro congiunto azienda sindacati laddove ne emergesse la necessità.

Il 12 dicembre nuova asta per la Ulivelli di Sesto Fiorentino

Il 12 dicembre nuova asta per la Ulivelli di Sesto, Regione e Comune: “Opportunità da cogliere per le aziende del settore”

Nuova asta il 12 dicembre per la Ulivelli di Sesto Fiorentino, l’azienda di accessori per pelletteria guidata attualmente da un curatore fallimentare. Una realtà di eccellenza, che lavora per marchi di grande prestigio e che nonostante il fallimento sta continuando ad acquisire ordinativi e a produrre.

Al tavolo riunito stamani dal consigliere del presidente Enrico Rossi per il lavoro, Gianfranco Simoncini – presenti l’assessora sestese allo sviluppo economico, Gabriella Bruschi, il curatore, dottoressa Federica Feci, e i rappresentanti della Fiom di Firenze – si è fatto il punto sulla procedura di vendita e preso atto delle prospettive di ripresa dell’azienda.

Sia Regione che Comune hanno sottolineato il positivo lavoro del curatore che ha dato mandato di valorizzare le qualità produttive della Ulivelli. Un percorso sostenuto dall’atteggiamento di grande responsabilità dei 13 lavoratori e dei sindacati. Questi, accettando l’attivazione del part-time con la conseguente riduzione dei salari, hanno consentito all’azienda di proseguire l’attività.

L’asta del 12, ha sottolineato Simoncini, costituisce una grande opportunità per le aziende del settore, in particolare quelle del territorio. Attraverso l’acquisizione potranno integrare le loro attività con quelle di una società in grado di offrire tutte le fasi di produzione, compresa quella del trattamento galvanico, che non tutte le ditte di accessori hanno.

Simoncini e Bruschi hanno quindi espresso l’auspicio che la prossima asta veda una forte e qualificata partecipazione. Hanno assicurato che Regione e Comune attiveranno tutti gli strumenti previsti per sostenere l’azione degli acquirenti.

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