Rigassificatore Piombino, sindacati: “Serva per rilancio Jsw”

Piombino – Annunciata per venerdì 8 l’assemblea dei lavoratori di Jsw per chiedere rilancio.

Assemblea unitaria con i lavoratori della Jsw di Piombino (Livorno), in vista delle possibili novità che potrebbero aprirsi per la città in seguito l’interessamento del Governo per l’installazione di un impianto di rigassificazione, anche alla luce dello stallo del progetto di rilancio dello stabilimento piombinese. La annunciano per l’8 aprile i sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Uglm Ugl e Usb, presso lo stabilimento Jsw.

Su questi temi, spiega una nota, ieri si è svolto un incontro tra l’Amministrazione comunale di Piombino, alla presenza del sindaco Francesco Ferrari, con i sindacati metalmeccanici provinciali di Livorno. “Da un lato nell’incontro con l’Amministrazione ha riconfermato quanto già anticipatoci anche dai presidenti di Regione Toscana Giani e Autorità di sistema portuale Guerrieri a margine del loro incontro – sottolineano i sindacati in una nota -, ossia di un primo contatto per valutare il sentimento Istituzionale di tale ipotesi. Dall’altro c’è stata piena condivisione sulla necessità che il nostro territorio non possa essere considerato solamente come un territorio di servizio, e che questa necessità nazionale debba coniugarsi con un’idea complessiva nella quale deve trovare risposta anche l’idea di rilancio dello stabilimento piombinese”.

A tale proposito, aggiungono, “fermo restando che la prospettiva dello stabilimento Jsw ha la priorità”, i sindacati esprimono “apprezzamento per la sintonia di linguaggio e posizioni delle Istituzioni, proprio come le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici che in questi giorni provano a fare fronte comune, convinte come sono del fatto che soltanto parlando come un unico soggetto territoriale si possa sperare essere visti come interlocutori.

Rimateria, l’assemblea soci ne decreta fallimento

Piombino, in una infuocata assemblea, che si è tenuta venerdì, i soci di Rimateria, hanno decretato il fallimento dell’azienda partecipata pubblica, che gestiva rifiuti speciali, sia come attività di trattamento a recupero che come smaltimento in discarica e che avrebbe dovuto rappresentare il rilancio dell’economia circolare sul territorio.

A ufficializzare la notizia è stato il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, che parla del fallimento come una conseguenza inevitabile di azioni sbagliate commesse nel passato: “Rimateria era di fatto già fallita da tempo. È una questione che viene da lontano, da anni di malagestione, da decine di milioni di euro di debiti e da uno scarsissimo interesse per l’impatto ambientale”.

“L’unico modo per evitare questo epilogo – sostiene sempre il sindaco Ferrari – sarebbe stato continuare nel percorso tracciato dalle precedenti amministrazioni, concedendo il raddoppio dei volumi, incuranti delle conseguenze sulla salute e sulla tutela del territorio”.

Ma lo stesso sindaco, sottolineando come con la sua elezione Piombino abbia deciso di cambiare il futuro della città proprio a partire dalle questioni ambientali, sostiene che si sia “intrapreso una nuova via, diversa, condivisa con la Regione Toscana che, negli ultimi mesi, ha dimostrato grande attenzione per il rispetto delle norme ambientali non concedendo sconti a Rimateria e pretendendo il rispetto delle prescrizioni, solo parzialmente ottemperate, giungendo così, inevitabilmente, al fallimento dell’azienda”.

“Adesso – conclude Ferrari – si apre un nuovo capitolo in cui ci rimboccheremo le maniche, assieme altre istituzioni competenti, per affrontare la questione ambientale e quella occupazionale; per tutelare, ancora una volta, i cittadini dalle conseguenze che quella discarica ha avuto, e avrà, sul territorio.

Sull’accaduto, interviene anche l’assessora all’ambiente della Toscana Monia Monni, commentando: “La vicenda del fallimento Rimateria preoccupa sia sotto il profilo occupazionale sia ambientale, e non potrebbe essere altrimenti”.

“I soci privati – dice ancora l’assessora – avevano tutti gli strumenti per dare una prospettiva sostenibile all’impianto e ai lavoratori, non aver colto questa opportunità sostanzia una responsabilità che ho il dovere di sottolineare in considerazione del lavoro fatto. Ai lavoratori e alle loro famiglie – conclude – esprimo solidarietà, personale ed istituzionale, nella consapevolezza che faremo il massimo per attivarci con l’obiettivo assicurare ogni forma ulteriore di tutela”.

Piombino: Sindaco ogni giorno un’ora in presidio davanti a ospedale per protesta

Il sindaco di Piombino (Livorno) Francesco Ferrari e la giunta comunale svolgeranno ogni giorno, a partire da domani, un presidio di protesta di un’ora davanti all’ospedale cittadino di Villamarina “fino a quando il ministero della Salute e la Regione Toscana non chiariranno quale futuro hanno pensato” per il nosocomio. Lo annuncia lo stesso Ferrari.

Il sindaco di Piombino (Livorno) Francesco Ferrari e la giunta comunale svolgeranno ogni giorno, a partire da domani, un presidio di protesta di un’ora davanti all’ospedale cittadino di Villamarina “fino a quando il ministero della Salute e la Regione Toscana non chiariranno quale futuro hanno pensato” per il nosocomio. Lo annuncia lo stesso Ferrari.

“A più riprese, utilizzando i canali istituzionali – spiega il sindaco di Piombino  in una nota – abbiamo interpellato i soggetti competenti per avere risposte riguardo al futuro del punto
nascita e di tutto il nostro ospedale. Nessuno, finora, ci ha fornito le garanzie di cui tutto il territorio ha bisogno. Per questo abbiamo deciso di alzare ulteriormente il livello
d’attenzione”.

Per Ferrari, “è inconcepibile che i cittadini di un territorio come il nostro continuino ad essere ignorati quando si tratta delle scelte le cui conseguenze ricadono direttamente sul loro diritto alla salute. Mi appello al ministro Roberto Speranza e all’assessore Simone Bezzini: venite a Piombino, visitate l’ospedale e confrontatevi con i cittadini. Forse così capirete quanto Villamarina sia cruciale per garantire i servizi che la Val di Cornia merita. Forse così comprenderete quanto scellerata sia la scelta di depotenziare il nostro ospedale”.

Ferrari invita i cittadini ad “appendere sui portoni delle abitazioni, sulle vetrine dei negozi, sui balconi e ovunque sia possibile, i fiocchi nascita che per tradizione si espongono quando un nuovo membro della famiglia viene al mondo. Inoltre, per rinforzare ancora di più il nostro messaggio, invito tutti i cittadini a condividere sui social un ricordo legato al nostro ospedale utilizzando l’hashtag #natiaPiombino, taggando i profili social del ministero della Salute, del ministro Speranza, della Regione Toscana e del presidente
Giani”.

Focolaio Coronavirus a Piombino, in corso altri tamponi

Piombino, un ragazzo di ritorno da Milano ha dato origine ad in focolaio di sei contagiati da Coronavirus, tra parenti e amici, sui quali sono attualmente in corso altri accertamenti coi tamponi.

Al riguardo il sindaco Francesco Ferrari spiega che le indagini dell’Asl Toscana nord ovest “stanno continuando. A breve arriveranno risultati di altri tamponi e speriamo bene”. Il rischio che il focolaio sia più esteso e ci siano altri contagiati, conclude Ferrari, “evidentemente c’è”.

“Tre giorni fa – ricostruisce Ferrari – era risultato positivo un ragazzo di 23 anni di ritorno da Milano, città dove studia. Aveva lievi sintomi, ha fatto accertamenti ed è risultato positivo. L’Asl ha poi fatto verifiche sui suoi contatti tra familiari e amici e tra loro risultavano alcuni lievemente sintomatici. Facendo i tamponi sono stati individuati altri casi, alcuni tra i familiari e altri tra i giovani amici”.

Sindaco Piombino, consente sbarco pazienti Coronavirus

Piombino, “È un gesto di responsabilità cui non ho voluto sottrarmi”, “su richiesta esplicita del Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli, come sindaco di Piombino ho acconsentito affinché la nave da crociera Costa Diadema, battente bandiera italiana e con a bordo un equipaggio di 1.250 persone, attracchi nelle prossime ore al porto della nostra città e permetta le operazioni di sbarco dei pazienti affetti da Coronavirus”.

Lo ha detto Francesco Ferrari, sindaco di Piombino (Livorno), riguardo la comunicazione del ministro De Micheli sul prossimo attracco della nave Costa Diadema nel porto della città.

“Sono convinto che si tratti un gesto di responsabilità importante cui non ho voluto sottrarmi – afferma -: l’emergenza che stiamo vivendo dev’essere un’occasione, seppur tragica, per farci capire quanto siamo dipendenti l’uno dall’altro e che dobbiamo essere generosi nei confronti di chi è in difficoltà. Piombino ha deciso così di fare la propria parte e dare il suo fattivo contributo alla battaglia che tutti gli italiani stanno affrontando”.

“Ho avuto rassicurazione da parte del Ministro che i malati saranno immediatamente trasferiti negli ospedali nazionali con mezzi idonei e dedicati – ha postato il sindaco sulla sua pagina Facebook – I restanti membri dell’equipaggio, parte dei quali di nazionalità italiana, rimarranno in quarantena obbligatoria a bordo, quotidianamente monitorati da personale medico sanitario. Ho avuto rassicurazioni dal Ministro che nessun passeggerò entrerà a contatto con la nostra comunità. Sarà mia cura, nelle prossime ore, comunicare i tempi e le modalità dell’operazione”.

Coronavirus, Piombino: due famiglie lombarde in quarantena volontaria

Due nuclei familiari di origine lombarda sono in quarantena volontaria sotto monitoraggio attivo a Piombino (Livorno) e non presentano i sintomi della malattia.

La notizia è stata annunciata dal sindaco di Piombino Francesco Ferrari, con un post sul proprio profilo facebook.

“Le famiglie, di rientro da una vacanza, resteranno a Piombino a causa dell’impossibilità di rientrare nella loro città di provenienza, interdetta a causa della diffusione del Coronavirus. Sono in quarantena volontaria sotto monitoraggio attivo da parte di Asl e non presentano i sintomi della malattia.” Il primo cittadino raccomanda poi ai suoi concittadini “di seguire le buone pratiche indicate dal ministero della Salute”.

Sempre in provincia di Livorno, nel comune di Rosignano Marittimo (Livorno), c’è da alcuni giorni un’altra famiglia, originaria di Casalpusterlengo (Lodi), sotto sorveglianza attiva volontaria.”

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