Rossi e sindaco di Piombino, preoccupa rinvio piano Jsw

Un incontro urgente con il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli dopo la richiesta di proroga di quattro mesi da parte di Jsw Steel Italy per la presentazione della cosiddetta fase due del piano industriale per il rilancio dell’impianto siderurgico ex Aferpi di Piombino (Livorno), quella per la produzione di acciaio basata su tecnologie più sostenibili. Lo chiedono il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il sindaco di Piombino Francesco Ferrari esprimendo preoccupazione per la richiesta di proroga.

Rossi e Ferrari, spiega una nota, chiedono a Patuanelli “di poter valutare la situazione e, soprattutto, precisare le modalità ed i tempi con cui dare seguito agli impegni istituzionali assunti, ad oggi più che mai necessari per il futuro dell’unico produttore italiano di acciai lunghi. Il territorio ed i sindacati sono molto preoccupati del rinvio”. Governatore e sindaco ricordano che “anche Regione Toscana e Comune di Piombino dal 2014 sono impegnati sugli aspetti ambientali, infrastrutturali, occupazionali dell’area di crisi al fine di preservarne l’attrattività per il nuovo investitore”.

Monterotondo Marittimo: sindaco licenziato, “Una vigliaccata, avevo vinto un concorso”

“E’ stato un atto veramente brutto e una vigliaccata ma contestare chi utilizza permessi come me, da destra a sinistra, contestare questo, vuol dire contestare il fatto che un cittadino possa fare politica”. Lo dice in un video su Facebook, a propria difesa, Giacomo Termine, sindaco di Monterotondo Marittimo (Grosseto) licenziato dal Comune di Piombino, dov’era dipendente, perché troppo assente dovendo seguire gli impegni istituzionali nell’altro municipio.

Alla viglia di Natale, con una lettera, il Comune di Piombino gli ha comunicato la fine del suo rapporto di lavoro presso l’ente come dipendente nel settore ambiente. Si trattava di un periodo di prova per Giacomo Termine, che si è concluso bruscamente. La causa: le troppe assenze che però erano tutti “permessi istituzionali”, per l’espletamento della carica di sindaco di Monterotondo e per svolgere altri incarichi pubblici.

Da “sei anni faccio il sindaco di Monterotondo ed è un impegno totale per la comunità”, però “ho vinto un concorso pubblico” per avere un posto di lavoro perché “chi amministra piccoli Comuni non arriva a fine mese” e “chi amministra i piccoli Comuni come il mio sa bene che se hai un lavoro utilizzi permessi retribuiti”: tuttavia dal Comune di Piombino “sono stato licenziato perché faccio il sindaco”.

Un “atto particolarmente odioso e pericoloso – aggiunge nel videomessaggio Giacomo Termine – non tanto perché mi manda a casa, ma c’è qualcosa di più importante. Attacco alla libertà e alla democrazia, ad un cittadino cui viene negata la possibilità di poter svolgere un mandato affidatogli dal popolo. Se si vuol far passare chi ha incarichi pubblici per un parassita, assenteista, persona indegna di stare sul lavoro – dice ancora – c’è una spirale perversa e pericolosa che consegna chi vuol fare attività politica solo a pensionati o a chi ha una condizione reddituale diversa da un ragazzo di 30 anni che lavora da due anni. Questa è una battaglia di tutti e “non mi fermo ai ricatti del Comune di Piombino”.

“Come tanti giovani – ricostruisce Giacomo Termine – ho avuto problemi a trovare un lavoro e due anni fa grazie a un concorso pubblico che ho vinto sono diventato impiegato al Comune di Gavorrano. Poi ho ricevuto una chiamata dal Comune di Piombino (governato dall’esponente di Fratelli d’Italia Francesco Ferrari) e ho deciso di andare là”. “In tutto questo periodo – prosegue – non ho mai avuto problemi, né contestazioni, né ordini di servizio. Mai nulla che potesse macchiare la mia condotta di lavoratore”.

“Ma – ricostruisce ancora Giacomo Termine – dopo la mia nomina a segretario provinciale del Pd ho iniziato a ricevere pressioni facendo capire che non ero ben accetto, che per svolgere la mia carica di sindaco di Monterotondo Marittimo utilizzavo troppo i permessi. Tutto lecito, ma ‘la presenza era troppo esigua ed era opportuno che io me ne andassi”. Quindi afferma ancora il sindaco “sotto Natale come regalo ho trovato la lettera di licenziamento” dal Comune di Piombino “per mancato superamento del periodo di prova”, “nella motivazione c’è scritto ‘che le mansioni assegnate non sono state regolarmente svolte in quanto il dipendente fruisce di permessi per mandato elettivo’. In sintesi sono stato licenziato perché faccio il sindaco”.

“Ma – osserva e conclude – chi amministra i piccoli Comuni non arriva a fine mese, e chi amministra i piccoli Comuni come il mio lo sa bene che se hai un lavoro utilizzi permessi retribuiti. L’unico modo se hai preso impegno con comunità è quello di utilizzare permessi retribuiti: non lo fa solo chi amministra Comuni più grandi che hanno indennità diverse e di ben altro livello”.

Lo stesso sindaco di Piombino, Ferrari ha ammesso che le assenze erano “legittime”; e quindi alle proteste si sono uniti Cgil, Pd e Italia Viva, convinti che si tratti di una faida politica, di “un’illegittima cattiveria contro un esponente dem da parte di un sindaco di destra”. Il senatore del Partito Democratico, Dario Parrini, ha pronta un’interrogazione urgente al Ministro dell’Interno.

La colpa di Giacomo Termine è “di aver usufruito di permessi previsti dalla legge per esercitare le funzioni e i doveri di primo cittadino. Siamo davanti a un sindaco che accusa un altro sindaco di un piccolo comune di avere fatto il proprio dovere. O per Fdi solo i cittadini economicamente facoltosi possono diventare sindaci, o sorge il sospetto che si tratti di un’azione punitiva per le idee e le iniziative politiche del primo cittadino del Pd”. Così la segreteria del Pd toscano Simona Bonafè su facebook in merito alla vicenda.

“In entrambe i casi – conclude Bonafè – solidarietà al sindaco di Monterotondo e a tutti i sindaci di tutti i colori politici dei piccoli comuni che tra mille difficoltà portano avanti un lavoro importante per le loro comunità”

La destra Toscana dal canto suo, difende Ferrari: da Susanna Ceccardi a Vivarelli Colonna e il deputato di Fratelli d’Italia Donzelli che sta preparando un “dossier sui furbetti del permessino del Pd”.

Il sindaco Termine non resterà comunque disoccupato in quanto, per legge, può tornare a lavoro nel Comune di Gavorrano, dove era stato assunto e da cui si era licenziato per effettuare la prova a Piombino.

“Abbiamo provato a spiegare a Termine che avrebbe potuto mettersi in aspettativa non retribuita o almeno accettare un part time”, spiega Ferrari, ma il primo cittadino di Monterotondo non è dello stesso avviso. “Mi hanno ricattato – rilancia -: se accetti l’aspettativa ritiriamo il licenziamento. Ed io ho rifiutato”.

 

Piombino: il Comune conferisce la cittadinanza onoraria a Liliana Segre

Il consiglio comunale di Piombino (Livorno)  ha approvato all’unanimità la cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Nel corso della seduta, deciso il ritiro della mozione presentata dai gruppi di maggioranza di centrodestra e approvata la proposta del consigliere comunale Fabrizio Callaioli, esponente di Rifondazione Comunista.

“La senatrice Segre – ha detto il sindaco Francesco Ferrari, (Fdi) – ha vissuto un dramma che tutti noi non possiamo far altro che riconoscere: ricordare la tragedia dell’Olocausto, come ogni strage perpetrata dai totalitarismi, è l’unico modo per far sì che un errore del genere non si ripeta più. Liliana Segre – continua il primo cittadino – ha speso la sua vita per questo, per testimoniare quel dramma, per insegnare a giovani e a meno giovani il rispetto del diverso attraverso la sua storia. Ha trasformato il suo dolore in forza, per difendere il futuro di tutti noi tramite l’educazione e la sensibilizzazione.  Avevamo invitato la senatrice a partecipare alla ricorrenza della Giornata della memoria che si terrà a Piombino il 27 gennaio, ma sarà impegnata in Quirinale.”

La senatrice ha risposto ricordando che “siamo noi ora le nuove sentinelle della democrazia, perchè è a questo che serve la memoria: è una stringa che collega il passato al futuro con lo scopo di mantenere in buona salute il consorzio civile.” “Non possiamo far altro che ringraziare la senatrice Segre per il suo impegno e le parole che ci ha dedicato- conclude il sindaco- e accoglierla nella nostra comunità come cittadina onoraria, impegnandoci a portare avanti il percorso da lei iniziato anche con gli studenti e i cittadini.”

 

 

 

 

 

Segre: scontro tra sindaci Pisa e Piombino per cittadinanza onoraria

Il sindaco di Pisa Michele Conti, ha annunciato di voler proporre a la cittadinanza onoraria a Liliana Segre.  Francesco Ferrari, primo cittadino di Piombino, è contrario: lo abbiamo intervistato.

La decisione di proporre la cittadinanza onoraria a Segre “non è solo per onorare la storia personale della senatrice – ha detto Conti – ma anche perché le istituzioni devono essere in prima linea su tutto quello che si può fare ancora, e che va fatto, sul tema della lotta all’antisemitismo”. A detta del primo cittadino pisano, la città si deve impegnare in modo deciso su questo argomento, poiché il nome della nostra città, seppur per una casualità della storia, è purtroppo legato alla firma delle leggi razziali che il Re Vittorio Emanuele promulgava dalla residenza di San Rossore. “In Toscana anche il Comune di Pieve a Nievole, nel Pistoiese, attiverà al più presto le procedure formali per il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita”, dichiara ancora Conti.

“La lotta contro l’odio, il razzismo e l’antisemitismo è un tema che mi sta a cuore come persona e come cittadino prima ancora che come sindaco. Il mio è un no alla strumentalizzazione della sua vita e del suo percorso per meri fini politici e non alla proposta di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre”. Queste le parole del sindaco Ferrari che vuole chiarirre le sue dichiarazioni sulla proposta di conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre.

“La senatrice Segre, alla luce di quello che ha subìto e del coraggio e la forza dimostrati in questi anni passati a testimoniare l’orrore dell’Olocausto, meritamolto di più di una cittadinanza onoraria. Credo molto più utile un momento d’incontro e di dialogo sia con la senatrice, se vorrà, che con i rappresentanti della comunità ebraica”, ha replicato Ferrari.

“Rimango stupito, in ogni caso – conclude -, davanti alla reazione di un parlamentare che mai è intervenuto finora riguardo i problemi di Piombino, vedi la questione ambientale o quella occupazionale, e improvvisamente s’interessa a tale vicenda. Evidentemente, è più semplice intervenire quando non ci sono soluzioni da trovare ma solamente posizioni politiche da assumere”.

Rifiuti: raddoppio discarica Piombino, protesta a Firenze

Un presidio di protesta organizzato da partiti e comitati contrari al progetto di raddoppio dei volumi della discarica di Ischia di Crociano, a Piombino (Livorno), si sta svolgendo in piazza dell’Unità Italiana a Firenze, davanti a un palazzo della Regione Toscana dove si sta tenendo la riunione della conferenza dei servizi chiamata a pronunciarsi proprio sul progetto presentato dalla società Rimateria, che gestisce la discarica stessa.

Insieme ad abitanti della Val di Cornia, venuti a Firenze con alcuni pullman, anche il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, che partecipa alla conferenza. “La discarica – ha spiegato Ferrari – non può essere raddoppiata: ci sono tanti centri abitati intorno, problematiche di natura ambientale e di tenuta dei teli di contenimento della discarica, tutti elementi che per noi sono ostativi al raddoppio”. In piazza, ha osservato il sindaco Ferrari, “ci sono esponenti politici di partiti di centrodestra, sinistra, Movimento 5 Stelle, comitati, un gran numero di cittadini di Piombino e della Val di Cornia: una città intera, trasversalmente, dice ‘no’ al raddoppio”.

“Laddove ci dovesse essere una decisione tecnica di consentire, pur con grosse prescrizioni, il raddoppio dei volumi della discarica, dovremmo fare appello alla politica, al governo della Regione Toscana. Se intende far questo si deve assumere la responsabilità di andare contro la volontà di un’intera città”, ha affermato Ferrari.

“E’ passato il concetto – ha spiegato il primo cittadino – che di fronte a una delibera di giunta quale quella che noi abbiamo adottato sul riconoscimento dei centri abitati di Colmata e Montegemoli, la conferenza dei servizi non può che prenderne atto. Dobbiamo però capire se la conferenza sarà orientata a considerare la distanza tra il centro abitato e il perimetro dell’intera discarica, o rispetto invece ai volumi di discarica che il soggetto proponente chiede”.

Piombino: investiti 15mln nella neo Liberty Magona

La Liberty Magona riceverà un investimento di 15mln da Liberty Steel. Sanjeev Gupta, presidente esecutivo del gruppo internazionale Gfg Alliance, lo ha annunciato oggi a Piombino. L’incontro ha visto la presenza di Gupta, il presidente della Regione Enrico Rossi e il sindaco di Piombino Francesco Ferrari.

La cerimonia ha decretato l’ingresso della Magona (Piombino), il più antico stabilimento siderurgico della città, nel gruppo Gfg Alliance, con il nuovo nome di ‘Liberty Magona’. L’investimento di 15 milioni avrà lo scopo di aumentare la produzione e garantire la sostenibilità di lungo periodo dell’impianto. Esso consentirà inoltre di produrre circa 800mila tonnellate annue di acciaio zincato e preverniciato, a fronte delle attuali 550mila tonnellate.

“Attualmente è in corso la fase di revisione dei 100 giorni in cui i manager stanno presentando le diverse idee che dovranno essere discusse e poi sarà presa una decisione nel giro di un mese per un piano che durerà due anni. Pensiamo di completare l’integrazione entro quest’anno, lentamente ma con molta attenzione”, ha spiegato Gupta. “Il gruppo – ha continuato – sta già facendo un importante investimento di 5 milioni per riavviare le linea di decapaggio che ci rende indipendenti”.

Il presidente di Gfg Alliance ha spiegato che il gruppo cercherà di produrre acciaio zingato sostenibile, ridurre a zero gli infortuni sul lavoro e incrementare la produzione del 50%. “Sono fiducioso che Piombino resterà un’importante realtà siderurgica. E questo anche grazie agli investimenti della Liberty Magona“, ha commentato Enrico Rossi.

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