Rigassificatore Piombino: comune si arrende: non presenterà ricorso a CdS

Il Tar del Lazio avevo bocciato il ricorso presentato dall’amministrazione comunale contro la decisione di installare il rigassificatore a Piombino. Ieri sono scaduti i termini per l’eventuale ricorso al Consiglio di Stato. Il sindaco di Piombino: “abbiamo ritenuto che la chance di successo di fronte al Consiglio di Stato fossero particolarmente basse “

Lo scorso 23 gennaio, il Tar del Lazio avevo bocciato il ricorso presentato dall’amministrazione comunale contro la decisione di installare il rigassificatore che si trova nel porto cittadino da circa un anno. Ieri sono scaduti i termini per l’eventuale ricorso al Consiglio di Stato. Il Comune di Piombino non ha presentato ricorso: Il sindaco Francesco Ferrari, come riporta l’edizione odierna del Tirreno, ha deciso di interrompere la battaglia legale avviata contro l’iter autorizzativo che ha portato la nave Golar Tundra nella darsena nord del porto.

“Abbiamo ritenuto che la chance di successo di fronte al Consiglio di Stato fossero particolarmente basse – spiega Ferrari al Tirreno -, anche le tempistiche hanno giocato un ruolo: la decisione del Consiglio di Stato sarebbe arrivata, probabilmente, al termine dei tre anni di permanenza del rigassificatore nel nostro porto”. Bocciando il ricorso del Comune di Piombino, il Tar del Lazio lo aveva anche condannato a pagare 90mila euro di spese legali sostenute da Governo, Regione e Snam. La società Snam e il Governo, secondo quanto spiega il sindaco, hanno deciso di rinunciare alla richiesta delle spese e l’esecutivo sarebbe anche disponibile ad avviare un tavolo di confronto su interventi a favore della città.

“Il Comune di Piombino era stato condannato a pagare le spese legali e quindi non facendo ricorso” al Consiglio di Stato “pone le condizioni perché non vi sia alcun ulteriore strascico. E si afferma quello che ho sempre detto: che tutto il procedimento era fatto con la massima aderenza alla legalità”. Così il presidente della Toscana Eugenio Giani, commentando a decisione del Comune.

“Dopo aver avuto ragione in primo grado – ha poi aggiunto Giani – il fatto che non vi siano ricorsi in secondo grado per me rappresenta la conferma di aver fatto tutte le cose nel modo migliore. Ora c’è l’atto che come commissario avevo firmato, ovvero l’autorizzazione all’attività del rigassificatore per tre anni dietro compensazioni. A questo punto – ha continuato – io sono convinto che il Governo debba sedersi intorno a un tavolo per quelle dieci prescrizioni che avevo indicato, a cui se ne possono aggiungere altre. Io sono ben lieto che il Comune di Piombino da un atteggiamento di frontale opposizione possa ora adoperarsi perché possano arrivare delle compensazioni” per la città di Piombino”

Rigassificatore Piombino, Tar boccia il ricorso del Comune che dovrà pagare 90 mila euro

Rigassificatore Piombino – Il Tar Lazio ha emesso la sentenza sul ricorso avanzato dal Comune di Piombino contro la decisione di installare un rigassificatore nel porto cittadino. Il tribunale ha respinto le motivazioni del Comune condannandolo al pagamento delle spese processuali per un totale di 90mila euro. Lo rende noto il Comune di Piombino (Livorno).

“È una sentenza punitiva nei confronti di un Comune che ha avuto la sola colpa di difendere la propria città. La condanna al pagamento delle spese legali, inoltre, è assolutamente ingiustificata: il ricorso è stato considerato ammissibile in ogni sua parte e una sentenza simile non ha precedenti. Come non ha precedenti l’analoga condanna al pagamento delle spese anche a carico di Usb, Wwf e Greenpeace che avevano spontaneamente affiancato il nostro ricorso”. Così il sindaco di Piombino (Livorno) Francesco Ferrari per la decisione del Tar del Lazio sul rigassificatore: i giudici hanno respinto il ricorso del Comune contro l’impianto condannando l’amministrazione a pagare 90.000 euro di spese processuali come riferisce lo stessa amministrazione.

“Evidentemente il Tar – aggiunge Ferrari – ha voluto fare del Comune di Piombino un esempio per tutti gli enti che, in futuro, si troveranno in una circostanza simile alla nostra e chiarire che, per quanto le motivazioni di opposizione a una certa scelta siano fondate, le esigenze dei cittadini non sono una priorità. Abbiamo perseguito ciò che credevamo giusto, combattuto una battaglia doverosa da affrontare, raggiungendo, a prescindere da questa sentenza, risultati importanti in termini di garanzie sulla sicurezza e sull’impatto ambientale. Se non fosse stato per l’opposizione di questo Comune, di questa comunità, di certo quel rigassificatore sarebbe rimasto nel nostro porto molto più di tre anni e senza le tutele che siamo riusciti ad ottenere”.

“Il catastrofismo del sindaco di Piombino alla fine ha prodotto un danno solo alle casse del suo Comune. Il rigassificatore alla fine è servito alla politica energetica nazionale e non ha creato problemi al porto della città toscana. La sentenza del Tar archivia l’opposizione forsennata del primo cittadino ed il tentativo maldestro di Fratelli d’Italia di cavalcare contemporaneamente il via libera all’impianto e l’opposizione”. Lo afferma l’eurodeputato Nicola Danti, vicepresidente di Renew Europe e coordinatore toscano di Italia Viva, riguardo alla decisione del Tar.

“La bocciatura del Tar del Lazio sulla realizzazione del rigassificatore a Piombino certifica la completa disfatta del sindaco Francesco Ferrari. Il primo cittadino ha perso tempo e sperperato soldi dei cittadini per una causa controproducente, mentre avrebbe dovuto salvaguardare la popolazione convincendo il governo Meloni a concedere le compensazioni promesse da tempo e mai attivate per il territorio”. Lo dichiarano in una nota Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio, e Emiliano Fossi, deputato nonché segretario regionale del Pd della Toscana.

Piombino, sindaco contro Giani : il rigassificatore? Danneggerà la città

ll sindaco di Piombino Francesco Ferrari commentando la visita di Giani al cantiere alcuni giorni fa afferma: Giani ha dimostrato ancora una volta di vivere in un mondo tutto suo. È venuto a Piombino, peraltro senza darne notizia a nessuno se non a cose fatte, esclusivamente per regalare a Snam uno spot spudorato”

La visita di Giani al cantiere del rigassificatore è  “un’operazione che ha come unico obiettivo il tentativo di gettare fumo negli occhi dei cittadini: va dicendo che l’opera significa un grande ritorno economico e occupazionale per la città quando non un solo piombinese lavora nel cantiere e non prende in considerazione i danni che la presenza della nave causerà alle aziende insediate nel porto e all’immagine di una città che sta lavorando per rilanciare la sua economia”. Lo afferma in una nota il sindaco di Piombino Francesco Ferrari sulla visita di Giani al cantiere alcuni giorni fa.

“Giani – aggiunge  il sindaco di Piombino – sottoscrive un vero e proprio endorsement per il progetto del rigassificatore, come se non fosse chiaro da sempre che ne è il primo e più impegnato sostenitore” e “tira in ballo ancora una volta immaginifiche compensazioni per i cittadini”. “Attendiamo – conclude – la risposta del Tar, l’unico soggetto titolato a impedire un progetto sciagurato per un territorio le cui istanze la Regione continua senza vergogna a ignorare”.

“Il memorandum sulle compensazioni per piombino- prosegue Ferrari-  di Giani non è che un mero allegato a un’autorizzazione che fa acqua da tutte le parti e che non vincola in nessun modo le istituzioni superiori. Non parla dei problemi di sicurezza  dell’operabilità del porto, dei ritardi annunciati di un cantiere gravato da oltre un centinaio di prescrizioni. Menziona la 398, un’opera che la città invoca a gran voce da decenni e che, finalmente, è già stata parzialmente cantierizzata e finanziata per la parte restante. Menziona un non ben precisato rilancio della siderurgia quando è evidente che la questione è totalmente svincolata dall’opera del rigassificatore”.

“Potrei andare avanti – conclude  il sindaco di Piombino- ma, a differenza di Giani, non vivo nel Paese delle Meraviglie e ho troppo rispetto dell’intelligenza dei miei concittadini. Il presidente mi ha più volte accusato di fare l’avvocato più che il sindaco: se lui facesse il Presidente della Regione e difendesse i territori invece di perdere tempo con passerelle inutili non sarei costretto a difendere la città dagli attacchi ai quali contribuisce”.

Concessa Autorizzazione integrata ambientale a Snam per rigassificatore Piombino. Sindaco contrario

La Conferenza dei servizi tenutasi questa mattina ha concesso a Snam l’Aia, Autorizzazione integrata ambientale, per l’installazione del rigassificatore nel porto di Piombino.

Il Ruas e la Regione Toscana hanno espresso parere favorevole con prescrizioni, mentre il Comune di Piombino ha espresso parere contrario, per la Autorizzazione integrata ambientale per la nave rigassificatrice.

Lo fa sapere lo stesso Comune di Piombino in una nota. “Le nostre argomentazioni sono le medesime fin dall’inizio di questa vicenda – spiega il sindaco Francesco Ferrari – e non c’è ancora chiarezza sulle molte criticità che abbiamo sollevato. Ad oggi, si discute di una nave sulla quale sono in corso significative opere che ne modificheranno sostanzialmente l’assetto: quella che rischia di arrivare a Piombino non sarà la nave che è stata fin qui oggetto di studi e valutazioni.

Snam stessa ha ammesso di non conoscere molti aspetti essenziali e che l’impianto non è ancora stato testato”. Inoltre, aggiunge il sindaco, “si continua a non affrontare i temi degli incidenti rilevanti, dell’impatto dell’impianto sulla salute pubblica e dell’operatività del porto una volta installato il rigassificatore. Tutte questioni profondamente legate alla sicurezza della città e dei cittadini che non possono continuare ad essere ignorate. Attendiamo l’udienza del Tar e, intanto, valuteremo con la task force di legali e tecnici se impugnare anche questo ennesimo atto”.

Snam, replica al sindaco di Piombino: “Gestione degli scavi avviene nel pieno rispetto del piano delle attività e delle prescrizioni”

Piombino, la Snam replica con una nota a quanto dichiarato dal sindaco, Francesco Ferrari, in merito alle modalità di gestione del cantiere di Snam per il rigassificatore, che aveva dichiarato: “Non rispettano le prescrizioni impartite dai vari enti e volte a tutelare salute e ambiente”.

“La gestione degli scavi – spiega nel comunicato Snam – avviene nel pieno rispetto del piano delle attività e delle prescrizioni indicate da tutti gli enti preposti, nonché delle misure cautelative”.

“In merito al tema degli inquinanti, già presenti in area Sin – prosegue Snam -, i dati a cui ci si riferisce riguardano le indagini ambientali propedeutiche agli scavi che Snam deve ancora eseguire, secondo il Piano terre e rocce da scavo approvato lo scorso ottobre. Si tratta di operazioni concordate con Arpat, presente anche alla raccolta di alcuni campioni lo scorso novembre. Nessuna novità imprevista è emersa durante questi accertamenti: i risultati delle indagini di laboratorio sono pienamente in linea con i dati registrati in passato e con altri campionamenti fin dal 2009. Come previsto Snam provvederà a portare a discarica tutto il materiale i cui valori risultassero superiori alle soglie di utilizzo”.

“Va invece positivamente sottolineato che nelle medesime aree diversi tratti risultano non contaminati e potranno essere riutilizzati per le operazioni di rinterro. La società, in ogni caso – conclude la nota -, si riserva di valutare ed attivare opportune azioni a tutela del proprio corretto operato”.

Piombino: sindaco “Snam non rispetta le prescrizioni”

Piombino: Ferrari, “Chiederemo al commissario Giani e agli altri enti preposti di sospendere immediatamente il cantiere e avviare un percorso di verifica della sussistenza dei criteri imposti per la realizzazione dell’opera e la tutela dell’ambiente”.

“Tutto ciò che avevamo pronosticato si sta purtroppo avverando: le modalità di gestione del cantiere di Snam non rispettano le prescrizioni impartite dai vari enti e volte a tutelare salute e ambiente”. Lo afferma, in una nota, Francesco Ferrari, sindaco di Piombino, a proposito dei lavori in corso per l’installazione del rigassificatore nel porto. “I giorni scorsi, di intensa pioggia, hanno lasciato emergere una gestione degli scavi che sembra essere contraria non solo alle prescrizioni poste dalle amministrazioni, ma anche alle misure cautelari che la stessa Snam aveva dichiarato di adottare nel proprio progetto, al fine di evitare il dilavamento e la diffusione degli inquinanti presenti in area Sin – spiega Ferrari – Peraltro, ieri la stessa Snam ha comunicato di avere accertato un superamento della soglia di contaminazione per gli inquinanti arsenico e zinco.

Chiederemo dunque al commissario Giani e agli altri enti preposti di sospendere immediatamente il cantiere e avviare un percorso di verifica della sussistenza dei criteri imposti per la realizzazione dell’opera e la tutela dell’ambiente”. “Tutte queste argomentazioni – conclude Ferrari – si aggiungono alle molte valide ragioni che supportano la richiesta di sospensiva che abbiamo già presentato al Tar del Lazio; quel Tar che dovrà anche pronunciarsi sulla scellerata proroga di cento giorni concessa dal commissario Giani a Snam per la presentazione del progetto dell’off-shore, atteso che il Comune di Piombino ha deciso di impugnare anche quell’atto di proroga all’interno del procedimento in essere”.

Exit mobile version