Sindaco Piombino su rigassificatore: “È arrivato il momento di gestire la contropartita per compensare i lavori che la Società si appresta ad eseguire”. Inizio di cambio di rotta?

In un post sulla sua pagina Facebook ufficiale, il sindaco di Piombino , Francesco Ferrari, informa i suoi cittadini del fatto che “Snam ha comunicato l’avvio del cantiere del rigassificatore”.

Ma in un paio di frasi del post, sembrerebbe trasparire un cambio di rotta nei riguardi della vicenda da parte dello stesso Sindaco di Piombino: “È arrivato il momento di gestire la contropartita per compensare i lavori che la Società si appresta ad eseguire”, scrive infatti prendendo in esame per la prima volta dall’inizio di questa vicenda, la possibilità di accettare delle ‘compensazioni’.

Il tono del post del sindaco non è sfuggito al segretario del Pd di Piombino e componente della segreteria regionale Pd, Simone De Rosas, che dopo le dichiarazioni di Ferrari sull’imminente avvio dei lavori di Snam afferma: “Partono i lavori del rigassificatore di Piombino, lo annuncia oggi il sindaco. Le sue parole stridono però con l’atteggiamento tenuto fino ad oggi. La sua battaglia contro il rigassificatore ha sempre minimizzato il tema delle compensazioni, le ha più volte definite una presa in giro per i cittadini. Ora vorrebbe riconoscere goffamente al governo un’attenzione al ‘tema Piombino”.

“Ma se oggi esiste un memorandum già pronto prima dell’avvio dei lavori – aggiunge De Rosas – che mette nero su bianco opere e fondi per il rilancio di Piombino e il dimezzamento delle bollette per residenti e imprese, è stato grazie alla Giunta regionale della toscana. Nessun contributo è arrivato da Ferrari che, solo dopo essere stato sconfessato dal governo nazionale guidato dal suo stesso partito che ha confermato il rigassificatore, parla di compensazioni e chiede di sedersi ai tavoli dove si discutono”.

In Parlamento, continua De Rosas, è “anche già depositata una proposta di legge del Pd che contiene voce per voce lo stanziamento degli oltre 800 milioni del memorandum e anche opere per l’Isola d’Elba e tutto il golfo di Follonica. Vedremo se Fdi imprimerà accelerazione all’iter di questa legge per quel pezzo di costa della Toscana”.

Rigassificatore Piombino, Giani: “Esito positivo rispetto alla sua collocazione”. Ferrari: “Noi faremo ricorso”. Comitati: “Venduti e buffoni”

Firenze, il presidente della Regione toscana Eugenio Giani al termine della riunione, ha comunicato il risultato dell’ultima riunione della conferenza dei servizi per il via libera al rigassificatore di Snam.

“Alle 14 si è conclusa la conferenza dei servizi sul rigassificatore con parere con prescrizioni quindi con esito positivo rispetto alla sua collocazione. – ha detto il presidente Giani – La nave resterà” nel porto di Piombino “tre anni ed entro 45 giorni Snam dovrà indicare dove montare la piattaforma offshore dove la nave fornira servizio nei 22 anni successivi.”

Il governatore toscano Eugenio Giani “ha preannunciato che martedì firmerà l’autorizzazione e noi faremo ricorso”, ha dichiarato da parte sua il sindaco di Piombino Francesco Ferrari uscendo della conferenza.

Mentre, appresa la notizia della conclusione dell’ultima riunione della conferenza dei servizi, i manifestanti dei comitati contrari al progetto, in presidio da stamani davanti alla sede della Regione, hanno iniziato a urlare: “Venduti e buffoni” rivolgendosi alle finestre della presidenza della Giunta della Toscana dove si è svolto l’incontro.

Insieme ai comitati, erano in presidio di fronte alla sede della Regione Toscana, anche esponenti di Italia Nostra, dell’Usb e dell’Ugl che ieri, in occasione della manifestazione a Piombino, avevano indetto lo sciopero provinciale.

I manifestanti hanno appoggiato numerosi cartelli sul muro della Regione Toscana con scritte come ‘Giani e Cingolani da Piombino giù le mani’, ‘Piombino è nostra e non si tocca’, ‘non è transizione ecologica ma solo transizione economica’, ‘rigassificatore lontano dalle nostre case e dalle coste di tutti gli italiani’, ‘il mare è vita e il rigassificatore è morte’, ‘la tragedia del Vajont non insegna nulla?’.

Tra gli esponenti politici presenti la consigliera regionale del M5s, Silvia Noferi, il consigliere regionale della Lega, Marco Landi e il consigliere comunale a Firenze per Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi. Intanto dentro la sede della Regione Toscana è in corso l’ultima riunione della conferenza dei servizi con gli enti regionali e statali che stanno esprimendo il loro parere sull’opera.

Cingolani: “Il rigassificatore di Piombino si deve installare assolutamente”. Sindaco: “Opera per il rigassificatore nel porto di Piombino quantomai sbagliata”

Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, è tornato a parlare, durante un’intervista televisiva, sulla necessità dell’istallazione della nave rigassificatrice nel porto di Piombino.

“Il rigassificatore di Piombino si deve installare assolutamente – ha detto Cingolani – Dall’inizio dell’anno prossimo è imperativo, non negoziabile, cominciare a rigassificare la metà del primo blocco di Gnl che ci arriverà. Così faremo gli stoccaggi con sicurezza, e nel 2024 sarà installato il secondo rigassificatore, con cui saremo totalmente indipendenti dalla Russia”.

“Spero che si possa al più presto liberare il provvedimento sulla gas release – ha aggiunto il ministro – che dà due miliardi di metri cubi di gas alle imprese, potenziando la produzione di gas nazionale, a spese dell’importazione. In tempi molto rapidi si può fare un’azione non ciclopica, migliorando un po’ le nostre performance”.

Dall’altra parte il sindaco Piombino, Francesco Ferrari, continua ad insistere sul fatto che l’ancoraggio di una nave metaniera nel porto della sua città sia una scelta ” quantomai sbagliata”.

“Oggi facciamo esercizio di trasparenza, per illustrate il lavoro che abbiamo fatto e che continueremo a fare. – ha detto il sindaco di Piombino aprendo un convegno al Teatro Metropolitan organizzato per spiegare ai concittadini le analisi realizzate dai consulenti tecnici del Comune – Per illustrare i tanti motivi tecnici, giuridici e scientifici per cui riteniamo che l’opera per il rigassificatore nel porto di Piombino sia quantomai sbagliata. Lo abbiamo già fatto nei nostri pareri e lo faremo nei prossimi giorni”.

“E’ un momento – ha detto poi il sindaco – per far vedere a tutta la città il grande lavoro che la task force, quel gruppo di consulenti di tecnici di altissimo profilo, ha fatto insieme alla macchina amministrativa”.

“Il tempo – ha aggiunto Ferrari – ci ha fatto abbandonare la posizione politica che avevamo affrontato con decisioni nella prima fase di questo percorso. Nonostante l’impegno di tutti quel percorso non è servito e siamo arrivati oggi a dover guerreggiare da un punto di vista tecnico, non più politico, ma non ci arrendiamo. I tecnici spiegheranno che ci sono tante, troppe ragioni tecniche che sono in totale contrasto con l’ipotesi di parcheggiare una nave metaniera all’interno del porto di Piombino”.

Sindaco di Piombino, la protesta è trasversale a tutti partiti: “Il prossimo Governo dovrà verificare le circostanze”

Questa mattina in un intervista radiofonica il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, ha rilanciato il tema del rigassificatore. Il primo cittadino ha affermato di aver parlato del problema anche con Giorgia Meloni, leader del suo partito.

“Il prossimo Governo dovrà verificare le circostanze. Noi seguiamo attentamente il procedimento amministrativo, non è più una questione politica. Credo che ci sia consapevolezza del fatto che i territori non sono luoghi su cui imporre decisioni dall’alto. C’è da capire da parte di tutti l’importanza di quest’opera, e noi ne siamo consapevoli, ed è consapevole il mio partito di quanto è importante una protesta, a maggior ragione visto il fatto che questa protesta è totalmente trasversale e mette insieme tutte le forze politiche, penso che questo sia sintomatico”.

Ferrari ha poi spiegato che quella del Comune di Piombino “non è una battaglia ideologica, né politica, è solo un procedimento amministrativo in cui il Comune di Piombino sta vigilando con grande attenzione perché il sindaco ha una alta preoccupazione per la salute pubblica e l’incolumità dei propri cittadini. Giani – ha aggiunto Ferrari – è stato nominato commissario straordinario per l’opera e dovrà prendere una decisione”, ma “non è stato nominato per autorizzare l’opera, ma per valutare se quell’opera è applicabile a Piombino oppure no, ci auguriamo che sia una valutazione serena, che tenga conto della questione di salute”.

Sindaco di Piombino: “Giorgia Meloni ha ritenuto sottolineare, che Piombino ha già dato e quindi non merita la collocazione di un rigassificatore all’interno del suo porto”

Nella sede della Regione Toscana a Firenze si è svolta la seconda riunione della conferenza dei servizi per il rigassificatore di Piombino. Presenti il presidente della Toscana e commissario straordinario dell’opera, Eugenio Giani, i rappresentanti degli enti chiamati a dare il parere e due dirigenti di Snam.

Fuori dalla Regione un piccolo presidio di protesta con il presidente dell’associazione Idra e una cittadina di Piombino con un cartello con scritto che un rigassificatore “vicino a un centro abitato è una bomba”.

Francesco Ferrari, sindaco di Piombino, prima di entrare nella sede della Regione ha ribadito: “Noi siamo contrari alla nave in porto, ne abbiamo spiegato tecnicamente le ragioni, e siamo contrari alla collocazione per 25 anni di un impianto offshore, in considerazione del fatto che è illogico porre quella nave in un impianto fisso tra le isole dell’Arcipelago toscano, nel Santuario dei cetacei”.

E ai giornalisti che gli chiedevano un commento alla posizione della leader del suo partito nei mesi scorsi: “Giorgia Meloni ha ritenuto sottolineare, e per questo gliene sono grato, -ha detto il sindaco Ferrari – che Piombino ha già dato e quindi non merita la collocazione di un rigassificatore all’interno del suo porto, detto questo ha anche affermato che i rigassificatori sono fondamentali su questo sono anche io molto d’accordo e che se c’è un’alternativa a Piombino va perseguita”.

Le dichiarazioni del sindaco di Piombino si riferivano ad un’intervista dell’8 settembre scorso, in occasione del comizio elettorale a Firenze di Giorgia Meloni, nella quale la leader di Fratelli d’Italia, aveva affermato di essere “in piena sintonia” con Ferrari, spiegando che “abbiamo l’obbligo di verificare se negli stessi tempi, quindi senza allungare i tempi, possa esistere una sede più adeguata di quella di Piombino per non far ricadere tutti i sacrifici sulla stessa città”.

Poi, aveva proseguito Meloni, “se quella alternativa non esistesse, poiché noi abbiamo il problema di liberarci dalla dipendenza russa il prima possibile e di essere indipendenti, allora bisognerà una volta tanto dimostrare che c’è una politica diversa nell’offrire le compensazioni necessarie alla città, giuste per la città, e nel coinvolgere anche l’amministrazione che finora non è stata coinvolta molto, e secondo me anche quello è un grande errore del governo precedente”.

Gas, Ferrari: “Snam ha escluso off shore a Piombino e nel golfo Follonica”

La seduta di oggi della Conferenza dei servizi per l’autorizzazione al rigassificatore a Piombino si è conclusa con un’importante novità che il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, ha definito una “grande conquista”: “il rigassificatore off shore non sarà fatto né a Piombino, né nel golfo di Follonica, Snam ce lo ha formalizzato”. Rimane invece ancora da stabilire la localizzazione dell’impianto in alto mare (che dovrebbe essere attivato nel 2026), Snam dovrebbe comunicarla nella prossima seduta del 21 ottobre.

“Abbiamo preteso che Piombino uscisse dalle ipotesi di un impianto offshore e oggi Snam formalmente in conferenza dei servizi ha ammesso che Piombino non è tra le collocazioni papabili per l’impianto offshore. Questo ci porta ad essere soddisfatti, a gioie, a ritenere che il buonsenso ha prevalso”. Questo il commento del sindaco di Piombino Francesco Ferrari dopo la riunione della conferenza dei servizi per il rigassificatore di Piombino che si è svolta oggi a Firenze. Ferrari prima della riunione aveva ribadito la contrarietà alla nave in porto per 3 anni e alla successiva collocazione per 25 anni di un impianto offshore nel mare al largo di Piombino “Noi siamo contrari alla nave in porto, ne abbiamo spiegato tecnicamente le ragioni, e siamo contrari alla collocazione per 25 anni di un impianto offshore, in considerazione del fatto che è illogico porre quella nave in un impianto fisso tra le isole dell’Arcipelago toscano, nel Santuario dei cetacei”.

“Un impianto nel golfo di Follonica – ha poi spiegato Ferrari – avrebbe minato l’attività produttiva dell’itticoltura, un impianto più lontano nel mezzo del canale di Piombino avrebbe minato sotto un profilo ambientale il nostro mare, il Santuario dei cetacei e avrebbe avuto un impatto negativo enorme sotto il profilo del rilancio turistico. Snam ci ha assicurato, senza dirci quali saranno le ipotesi di collocazione dell’impianto offshore, che Piombino non è tra quelle ipotesi. Tiriamo un sospiro di sollievo, la città intera e anche i comuni limitrofi. Penso anche al Comune di Follonica che aveva assunto una posizione di contrarietà che personalmente ho apprezzato. Credo che a gioire non sia solo la città di Piombino, ma tutto il comprensorio”. Per Ferrari questo è “anche il frutto della presa di posizione delle istituzioni locali e della città intera. E’ una prima conquista, ma questo non toglie che continuiamo ad essere contrari anche all’ipotesi di una nave, per tre anni, all’interno del porto per ragioni tecniche, scientifiche e giuridiche”.

In merito alla posizione espressa dalla leader del suo partito (FdI), il sindaco ha specificato che “Giorgia Meloni ha ritenuto sottolineare, e per questo gliene sono grato, che Piombino ha già dato e quindi non merita la collocazione di un rigassificatore all’interno del suo porto, detto questo ha anche affermato che i rigassificatori sono fondamentali su questo sono anche io molto d’accordo e che se c’è un’alternativa a Piombino va perseguita”. “Noi facciamo il nostro – ha aggiunto Ferrari – rappresentiamo la comunità, cerchiamo di tutelarla. La questione è tecnica e non politica, poi se la politica dovesse tornare indietro sui passi fatti dal Governo Draghi dal ministro Cingolani e da Giani tanto meglio per Piombino”. La leader di Fdi, l’8 settembre, in occasione del suo comizio elettorale a Firenze, dopo aver affermato che con il sindaco di Piombino “siamo in piena sintonia”, aveva spiegato che “abbiamo l’obbligo di verificare se negli stessi tempi, quindi senza allungare i tempi, possa esistere una sede più adeguata di quella di Piombino per non far ricadere tutti i sacrifici sulla stessa città”. Poi, aveva proseguito Meloni, “se quella alternativa non esistesse, poiché noi abbiamo il problema di liberarci dalla dipendenza russa il prima possibile e di essere indipendenti, allora bisognerà una volta tanto dimostrare che c’è una politica diversa nell’offrire le compensazioni necessarie alla città, giuste per la città, e nel coinvolgere anche l’amministrazione che finora non è stata coinvolta molto, e secondo me anche quello è un grande errore del governo precedente”.

“Oggi è chiamato a decidere tecnicamente il commissario straordinario, – ha aggiunto il sindaco – va da sé che il futuro Governo dovrebbe essere investito di una decisione che è stata presa dal precedente”. Rispondendo poi a una domanda se si ritiene soddisfatto delle opere di compensazione per la città, a cui sta lavorando la Regione Toscana nell’ottica di autorizzare il rigassificatore a Piombino (Livorno), Ferrari ha detto: “Mi sia consentito di non parlare di compensazioni mettendoci opere che già sono finanziate, addirittura già cantierizzate. Il primo lotto della strada statale 398 è cantierizzato oltre che finanziato. Se voi venite a Piombino trovate il cantiere. Il secondo lotto è già finanziato con fondi del Pnrr”. “Ho sempre detto che le compensazioni possono compensare problematiche di natura economica – ha aggiunto -. Oggi siamo a discutere della sicurezza, del garantire l’incolumità pubblica dei miei concittadini e quindi oggi io non posso parlare di compensazioni. Nel momento in cui dovesse arrivare l’autorizzazione e dovesse essere fugato qualsiasi dubbio in ordine alla sicurezza di quell’opera, allora e solo allora potremmo parlare di compensazioni”. Per Ferrari “le compensazioni possono compensare gli aspetti economici dell’aggravio del peso della nave all’interno del porto, non possono compensare una diminuzione della sicurezza pubblica o un rischio di incidente rilevante”.

Eugenio Giani presidente della Toscana e commissario straordinario per il rigassificatore di Piombino (Livorno) ha commentato dicendo: “Io sto vedendo un lavoro molto costruttivo, molto serio, tutti coloro che partecipano si stanno impegnando nell’interesse generale del buon andamento di una vicenda che tocca tutti gli italiani, e quindi sono davvero ottimista sul fatto che possano sbrogliarsi uno per uno tutti i nodi, e si possa arrivare alla realizzazione non tanto dell’opera, ma di tutto quello che significa il progetto Piombino, quindi da un lato la nave, dall’altro lo sviluppo di una piattaforma offshore nei restanti anni, e poi tutte le opere complementari che sono di grande importanza per il futuro di Piombino e della Val di Cornia”. Giani ha poi spiegato che durante la riunione è stato affrontato il tema dell’intesa della Regione Toscana con lo Stato che “è elemento qualificante della autorizzazione, dove mettiamo le opere complementari al rigassificatore, ovvero le opere per la città di Piombino: le bonifiche, le infrastrutture, le energie rinnovabili, gli sconti in bolletta per le imprese, lavoratori e famiglie”.

Tra queste, Giani ha ricordato “la bonifica della falda dal valore di 88 milioni su cui sta
lavorando la nostra direzione ambiente con quella del Mite”, la “bonifica dei cumuli delle attività siderurgiche, anche in questo caso si parla di cifre oltre 100 milioni”, la
realizzazione della strada 398 che “porti direttamente al porto”, il posizionamento degli “impianti di energia rinnovabile” e “il taglio delle bollette che abbiamo proposto al 50% che è importante per imprese e cittadini, per tutti gli anni in cui il rigassificatore sarà in città”.

Simona Gentili ha intervistato il sindaco di Piombino Francesco Ferrari e il presidente della regione Toscana Eugenio Giani.

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