Giubbe Rosse, tutti e 26 lavoratori riassunti da nuova proprietà

Siglato l’accordo per il passaggio di tutti e 26 i lavoratori del Caffè Giubbe Rosse di Firenze al Gruppo Scudieri che ha acquisito lo storico locale di Firenze. Lo rende noto la Filcams Cgil.

“Dopo anni di vicissitudini convulse intorno al futuro del Caffè storico letterario delle Giubbe Rosse, ed una travagliata acquisizione con tre aste andate deserte – ha commentato la Filcams Cgil – oggi si è aperta una nuova fase per questo importante marchio”. Il sindaco spiega che il 30 settembre scorso si è perfezionato l’accordo che prevede il passaggio dei lavoratori dalla curatela fallimentare alla Scudieri international srl. Dal momento che il locale “necessita di una fase di ristrutturazione che lo porterà a rimanere chiuso sino al 31 marzo 2020”, Filcams Cgil e gruppo Scudieri hanno poi sottoscritto, il 4 ottobre, un’intesa che “affronta la collocazione temporanea dei lavoratori e pertanto, nonostante la chiusura del Caffè, i lavoratori sono allocati nelle attività del gruppo Scudieri a Firenze”.

Filcams Cgil scende in spiaggia per diritti lavoratori stagionali del turismo

La campagna Back stage è un appuntamento organizzato da Filcams Cgil per l’8 e il 9 agosto sul litorale pisano. “Back stage: l lavoro che non vedi vale, e’ lo slogan della nuova campagna della Filcams Cgil – si legge in un comunicato del sindacato di categoria – per l’estate 2019 sul lavoro stagionale, che ha la finalità di denunciare le irregolarità e gli abusi nel settore e di informare le lavoratrici e lavoratori dei propri diritti, sia in costanza del rapporto di lavoro che alla sua cessazione, attraverso l’accesso alla Naspi.

Dopo l’iniziativa del 26 luglio nel centro storico di Volterra, la Filcams Cgil di Pisa sarà presente l’8 agosto on the road al Calambrone, facendo tappa con un camper negli stabilimenti balneari ed esercizi pubblici, e il 9 agosto in spiaggia a Tirrenia, dove verrà collocato un gazebo presso il Bagno degli americani dal quale partirà il volantinaggio lungo il litorale.

filcams cgil la campagna Back stage

Foto tratta da Facebook Filcams CGIL Pisa – la maglietta dell’iniziativa’Quest’anno – dichiara Caterina Ballanti, segretaria generale della Filcams Cgil di Pisa – vogliamo inoltre sensibilizzare e rendere consapevoli anche coloro che usufruiscono dell’offerta turistica del valore del lavoro e delle professionalità spesso non riconosciute e mortificate, che ci sono appunto ‘dietro le quinte’, nel back stage delle loro vacanze. Un esercito di 300mila lavoratori – prosegue Ballanti nella sua dichiarazione -, centinaia nella sola provincia di Pisa, tra bagnini, cuochi, camerieri, baristi, addetti alle pulizie, receptionist che vengono assunti per la stagione estiva per allietare le nostre ferie estive, ma che in molti casi si trovano in situazioni di irregolarità.’

I dati del settore, anche sul territorio, sono preoccupanti. Nel 2018 – va avanti il comunicato -, su circa 700 denunce presentate all’Ispettorato del lavoro, il 70% riguardano proprio il settore del turismo e dei servizi, dati confermati dalle vertenze attivate presso gli uffici legali della Cgil di Pisa: lavoro nero, grigio, evasione contributiva, lavoratori assunti ed assicurati part time ma che lavorano invece 60 ore la settimana, senza nessun giorno di riposo, vere e proprie forme di cottimo. E poi ci si lamenta del fatto che non si riesce a trovare la necessaria manodopera stagionale oppure che i giovani non hanno voglia di lavorare. I giovani forse non vogliono essere più sfruttati! Che si incominci ad applicare i contratti collettivi nazionali, a garantire una giusta retribuzione, a rispettare i diritti fondamentali. La qualità dell’offerta turistica non può prescindere dalla qualità del lavoro. Per non parlare dei processi di esternalizzazione e di appalti, sopratutto nelle strutture alberghiere, dei servizi di pulizia, di facchinaggio, della ristorazione con l’utilizzo di personale: si tratta di lavoratori non direttamente assunti dall’impresa proprietaria della struttura, ma da terzi soggetti che spesso applicano contratti pirata .

‘Dal nostro punto di vista – riprende la segretaria generale del sindacatodi categoria – esiste un problema culturale nel fare impresa in questo settore: troppa improvvisazione, scarsa programmazione, assenza di investimenti a lungo termine volti a qualificare anche il lavoro. Le imprese vogliono d’estate personale qualificato, ma investono poco in formazione. Si parla del turismo come volano dell’economia, ed effettivamente rappresenta il 13% del Pil nazionale, ma mancano vere politiche di settore. Vogliamo richiamare – ribadisce Ballanti -, come ogni anno, l’attenzione degli organismi istituzionali preposti, delle amministrazioni locali ed associazioni datoriali affinché ci siano maggiori controlli e maggiore responsabilità sociale delle imprese. Stiamo sperimentando in questi anni sul territorio questa forma di ‘sindacato di strada’, scendendo in spiaggia o per le vie dei centri storici per cercare di avvicinare lavoratori invisibili, parlare dei loro diritti, farli uscire dal loro isolamento. Non è sicuramente semplice superare la paura e la diffidenza lo abbiamo visto nei loro occhi. Ma noi non ci arrendiamo. I diritti per la Filcams Cgil – conclude Caterina Ballanti nel comnunicato – non vanno in vacanza e vogliamo che i lavoratori, anche stagionali, sappiano che se vogliono c’ un porto dove andare’.

Vigilanza privata, presidio e sciopero per rinnovo contratto

Per il rinnovo del contratto scaduto nel 2015, oggi secondo giorno di sciopero degli addetti della vigilanza privata e dei servizi fiduciari in attesa del nuovo contratto nazionale del settore scaduto nel 2015.

Gli addetti alla vigilanza dei siti aeroportuali, invece, si fermeranno il 6 settembre.
In Toscana, sono circa 15.000 i lavoratori interessati allo sciopero (oltre 70.000 in Italia), 5.000 settore vigilanza privata, 10.000 addetti ai servizi fiduciari. Nell’ambito dello sciopero oggi, dalle ore 10, hanno inscenato un presidio sotto la Prefettura di Firenze, in via Cavour.
La mobilitazione è stata indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per sbloccare la trattativa, ferma nonostante le proteste degli ultimi mesi e le sollecitazioni alle associazioni imprenditoriali di settore. Molti i nodi che non stati
ancora sciolti e sui quali i sindacati hanno presentato una articolata proposta di riforma: incremento salariale, cambio di appalto, bilateralità, contrattazione di secondo livello, classificazione del personale e salute e sicurezza.
Ulteriori distanze si sono registrate negli ultimi incontri sul tema dell’orario di lavoro. Secco no dei sindacati alle proposte delle imprese volte per lo più alla definizione di un sistema orario flessibile, privo di regole, a loro esclusivo appannaggio.

Stefano Nìcoli segretario generale di Filcams Cgil Toscana

 

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Madre malata ad eurospin Vinci, la denuncia di Filcams Cgil

Come riporta Filcams Cgil in una nota ‘una donna, dipendente di Eurospin Tirrenica a Vinci, invalida, assunta come categoria protetta e con un figlio, è stata licenziata. Motivo: in seguito all’aggravamento della sua patologia (patologia in base alla quale era stata assunta come categoria protetta), la lavoratrice ha superato il limite di sei mesi di malattia (previsti dal Contratto) in quanto stava effettuando terapie salva vita.’

La Filcams Cgil dell’Empolese Valdelsa annuncia una mobilitazione sulla vicenda. “Questo caso è inaccettabile e grave. C’è un pericoloso imbarbarimento della società – dice Massimiliano Fabozzi di Filcams Cgil – : sempre più spesso le lavoratrici e i lavoratori sono utilizzati come ‘merce’, e non si guarda più in faccia a nessuno, nemmeno alle persone più deboli e svantaggiate. Pertanto quanto prima decideremo e renderemo pubbliche tutte le iniziative che saranno messe in campo la prossima settimana per tutelare e difendere i diritti della lavoratrice da noi rappresentata”, conclude Massimiliano Fabozzi.

Giubbe Rosse, Filcams Cgil: “Preoccupati per futuro marchio storico”

Davanti alle Giubbe Rosse, lo storico caffè fiorentino che da mesi vede il suo destino incerto dopo il fallimento e le tre aste deserte, è in corso un presidio organizzato da Filcams Cgil.

Il presidio di Filcams Cgil è stato organizzato per “richiedere un incontro con tutte le associazioni imprenditoriali fiorentine” per “poter meglio comprendere anche dal punto di vista imprenditoriale i motivi per i quali le aste sono andate deserte” e per far luce sulle preoccupazioni che “nascono dal curatore fallimentare ovvero nonostante il ribasso del 10% della seconda asta, le garanzie per il rinnovo del contratto di locazione che la proprietà dell’immobile ha fornito e che il marchio sia compreso nella curatela fallimentare, la seconda asta è andata comunque deserta.

Il curatore incontrerà il giudice delegato per la predisposizione della terza asta e richiederà una proroga dell’esercizio provvisorio. Nella condizione data si apre una profonda e preoccupante nebulosa intorno al futuro del caffè letterario con il rischio della chiusura dello stesso”

Massimiliano Bianchi, segretario generale Filcams Cgil Firenze, ha dichiarato: “In seguito alle tre aste deserte abbiamo il sentore che dopo l’ultima, dal momento che l’esercizio provvisorio non ci sarà più, si arriverà alla chiusura delle Giubbe Rosse”

Lorenzo Braccini ha intervistato Massimiliano Bianchi

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/06/190625_01_GIUBBE-ROSSE_BIANCHI.mp3?_=2

Giubbe Rosse: deserta la 3/a asta, rischio chiusura storico caffè

A dare notizia di questo terzo fiasco è la Cgil la quale spiega che ieri a mezzogiorno è scaduto “il termine per la presentazione delle offerte e a mezzogiorno di oggi non c’era nessuna busta da aprire. Il rischio chiusura dello storico esercizio commerciale – afferma il sindacato -, non è più un rischio e una certezza a meno di miracoli, di sicuro l’attività non potrà proseguire con la curatela fallimentare”.

Nel sindacato Filcams Cgil di Firenze si respira aria di “sdegno e delusione”, proprio per l’impegno dedicato alla difesa di posti di lavoro e attività.
“Delusi, molto delusi – dichiara Massimiliano Bianchi, segretario generale della Filcams fiorentina -, mai avrei pensato che in Toscana e anche nel resto del paese stante la notorietà del marchio, non ci fosse un imprenditore, singolo o associato, interessato ad una attività imprenditoriale in pieno centro a Firenze, che avesse voglia di legare il proprio nome al rilancio di un caffè che ha attraversato la storia letteraria del novecento e che è, anche oggi, fra i più famosi non solo in Italia”.

Sdegno e delusione espresse anche da Rosa Anna Lombardo, anche lei della Filcams fiorentina, annunciando una conferenza stampa presidio, dalle 10 alle 11, per il prossimo 25 giugno davanti alle Giubbe Rosse.

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