Filcams Cgil Firenze: alla Docomo Digital (ex Dada) aperta procedura licenziamento per 25% personale

I lavoratori riuniti in assemblea hanno votato l’apertura dello stato di agitazione con un pacchetto di 24 ore di sciopero a disposizione nel caso di totale chiusura da parte della proprietà.

A distanza di un anno dalla vertenza Dada è arrivata una nuova procedura di mobilità per l’azienda “cugina”, Docomo Digital che con Dada coabita nello stesso palazzo, a Firenze.
L’azienda ceduta da Dada al gruppo Buongiorno poi acquisita a sua volta dal colosso Giapponese Ntt Docomo è un’azienda Ict che si occupa di mobile commerce, dalle applicazioni più disparate al pagamento con cellulare, l’azienda ha sviluppato il suo business in questi anni in particolare a Firenze e Madrid.

“Oggi il gruppo che, pur non arrivando alle performance degli anni passati,  registra comunque fatturati e introiti notevoli, ha deciso di avviare la  procedura che prevede il taglio del 25% del personale, 20 lavoratori su 80. Netta la contrarietà del sindacato disponibile a condividere soluzioni altre al problema” denuncia la CGIL.

Nei prossimi giorni si svolgeranno gli incontri previsti dalla procedura in sede sindacale, la Filcams Cgil sottolinea che “ribadirà, come sempre, che non si possono accettare licenziamenti coercitivi in aziende multinazionali dove non si riscontra una crisi aziendale grave.Siamo disponibili, come sempre, a ricercare strade alternative per la soluzione al problema, dagli ammortizzatori sociali, alla riduzione dell’orario di lavoro piuttosto che l’utilizzo di incentivi all’esodo a condizione che siano volontari”.

I lavoratori riuniti in assemblea hanno votato l’apertura dello stato di agitazione con un pacchetto di 24 ore di sciopero a disposizione nel caso di totale chiusura da parte della proprietà.

Mercatone Uno: chiude anche il punto vendita di Calenzano, presidio lunedì della Filcams Cgil

Allarme per i lavoratori della Mercatone Uno. Shernon Holding, che circa un anno fa aveva acquisito 55 punti vendita del marchio, e che circa un mese fa aveva chiesto l’ammissione al concordato preventivo, è stata infatti dichiarata fallita dal tribunale di Milano. Lavoratori e punti vendita saranno riassorbiti dall’amministrazione straordinaria.

I lavoratori questa mattina hanno trovato i punti vendita chiusi in tutta Italia: così anche al punto vendita di Calenzano (che conta circa 30 addetti), dove i lavoratori e le lavoratrici hanno messo su un presidio (foto scaricabili sul profilo facebook Cgil Firenze). “Una situazione grave e inaccettabile, su cui in tanti hanno responsabilità. I lavoratori hanno fatto negli ultimi mesi anche grossi sacrifici e sarebbe gravissimo se adesso li pagassero anche in eventuali ammortizzatori sociali: su questo ci batteremo nel dialogo con l’amministrazione Sulla vertenza ora serve un confronto col Ministero dello Sviluppo economico, vanno tutelati lavoratori e marchio. Lunedì 27 maggio davanti al punto vendita di Calenzano ci sarà un presidio di lavoratori e lavoratrici con la Filcams Cgil dalle ore 10”, dice Giovanni Vangi di Filcams Cgil.

Hotel Monna Lisa (Firenze), licenziati su Whatsapp 10 lavoratori dell’appalto pulizie-bar-facchinaggio

 “Inaccettabile” per la Filcams Cgil, che prepara una vertenza e chiede di aprire un Tavolo all’Unità di crisi in Città metropolitana

Hanno appreso di essere licenziati, dall’oggi al domani, sulla chat del gruppo Whatsapp, dal loro capo area. E’ successo ieri a 10 lavoratori e lavoratrici della Mt Pulizie, azienda titolare dell’appalto di pulizia camere, facchinaggio e servizio al bar all’Hotel Monna Lisa di Firenze (in Borgo Pinti, 4 stelle). Titolare almeno fino a ieri, quando il Monna Lisa ha comunicato a Mt Pulizie la cessazione immediata del contratto di appalto (per cause non ancora ben chiare).
La Filcams Cgil, a cui si sono rivolti i lavoratori (in maggioranza con contratti a tempo determinato, il resto a tempo indeterminato), tramite l’Ufficio Vertenza della Camera del lavoro contesterà il licenziamento in quanto presenta profili di illegittimità, sia nella forma (comunicazione avvenuta via Whatsapp) che nella sostanza (i licenziamenti sono dovuti alla disdetta dell’appalto? E nel caso, quali sarebbero le ragioni di tale disdetta?).
Inoltre, secondo i primi riscontri avuti dal sindacato, ci sarebbero anomalie nel trattamento economico e normativo dei lavoratori: ad esempio, le retribuzioni non sarebbero state corrette.

Infine, la Filcams Cgil nella vertenza contesterà anche un’altra presunta irregolarità, cioè il fatto che i lavoratori di Mt Pulizie nell’hotel non avrebbero preso disposizioni da un dipendente dalla Mt Pulizie stessa, bensì da personale di Monna Lisa.
La Filcams Cgil ha già attivato le procedure per ottenere l’apertura di un tavolo all’Unità di Crisi della Città Metropolitana sulla vertenza.

“Quella di cui parliamo è solo un’altra delle tante situazioni intollerabili che vivono i lavoratori dentro tanti hotel della città, anche di lusso – dice Maurizio Magi di Filcams Cgil Firenze -. Il sistema degli appalti fa sì che le persone siano usate e gettate a piacimento: il turismo fa fatturare molto ma alla qualità del lavoro degli addetti da questa ricchezza viene poco o nulla. Questo è inaccettabile e perciò continueremo a batterci, e a farci sentire da controparti e istituzioni”.

Agenzia delle Entrate: sciopero-presidio lavoratori pulizie per ritardo stipendi

Stamani, davanti alla sede dell’Agenzia delle Entrate, le lavoratrici di Cr Appalti hanno fatto uno sciopero con presidio per protestare a fronte dei ritardi nel pagamento degli stipendi ai lavoratori che svolgono le pulizie dei locali.

Stipendi pagati in ritardo anche di oltre 20 giorni (situazione che perdura ormai da mesi): le lavoratrici di Cr Appalti (appalto delle pulizie dell’Agenzia delle Entrate di Firenze e Prato, 10 addette interessate) sono in stato di agitazione e oggi hanno fatto uno sciopero con presidio (con la Filcams Cgil) stamani davanti alla sede dell’Agenzia delle Entrate in via Santa Caterina d’Alessandria.

Le lavoratrici si riservano nuove giornate di protesta se i pagamenti degli stipendi non dovessero nuovamente rispettare le scadenze previste dalla legge. La vertenza, che ha carattere nazionale, in tutto coinvolge circa mille lavoratrici e lavoratori italiani.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Rosa Anna Lombardo della Filcams Cgil Firenze

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/04/190419_04_PRESIDIO-PULIZIE-ENTRATE_LOMBARDO.mp3?_=1

Vertenza Opera: Cgil-Uil chiedono tavolo al Ministero

Ieri in Palazzo Vecchio si è tenuto l’incontro tra Filcams Cgil e UilTucs e l’assessore Federico Gianassi, che ha riferito i contenuti del vertice col ministro Bonisoli di lunedì scorso.

Bonisoli si sarebbe impegnato a cercare, in tempi ristretti, le soluzioni tecnico-giuridiche che raccolgano le esigenze manifestate dai lavoratori (i 300 dipendenti da tempo protestano perché i bandi di gara Consip non garantirebbero il mantenimento delle attuali condizioni economiche e normative), sia per quanto riguarda la gara già espletata del museo dell’Accademia sia per quanto riguarda le gare successive degli Uffizi e degli altri musei statali.

Nonostante il lavoro svolto dall’Amministrazione comunale, Filcams Cgil e UilTucs chiedono l’apertura in tempi certi di un tavolo ministeriale sul tema, al fine di concordare le soluzioni tecnico-giuridiche evocate dal ministro. Nel caso in cui ciò non si verificasse di dichiarano pronti a indire uno sciopero.

Firenze, presidio lavoratori museali: “Senza risposte sarà sciopero”

Lavoratori dei servizi museali di Firenze a rischio: stamani presidio con Cgil-Uil di categoria. Venerdì incontro a Palazzo Vecchio con l’amministrazione comunale

Stamani decine di lavoratori di Opera, con Filcams Cgil e UilTucs, hanno fatto un presidio e un volantinaggio a Firenze davanti alla Galleria dell’Accademia.

“L’agitazione è dovuta al fatto che – spiega un comunicato di Cgil Toscana – le gare d’appalto per i servizi museali fiorentini, definite da Consip e relative alle biglietterie, accoglienza e bookshop di Uffizi, Palazzo Pitti, Accademia e Museo di San Marco, “mettono a rischio occupazione, diritti e salario (che potrebbe calare del 30%) dei circa 300 dipendenti di Opera. Una situazione già denunciata dai lavoratori attraverso volantinaggi e altre iniziative di sensibilizzazione di cittadini e visitatori (sul tema c’è stato anche un incontro col direttore degli Uffizi Schmidt). Per il presidio di oggi è stata scelta l’Accademia anche perché la direttrice Cecilie Hollberg, sulla questione dei rischi occupazionali, tace. Al presidio di stamani è arrivato anche l’assessore comunale Federico Gianassi in segno di solidarietà: venerdì 8 marzo lavoratori e sindacati saranno ricevuti alle 10:45 a Palazzo Vecchio da lui e dal sindaco Nardella per discutere della vertenza.”

“Il sindacato – continua Cgil Toscana -, rivendicando il rispetto di quanto sottoscritto con il Mibac stesso in materia di clausole sociali, chiede l’intervento diretto del Ministro per beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, per evitare che queste gare di appalto, già bandite da Consip o in via di definizione, possano peggiorare le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici impiegati e conseguentemente i servizi per i cittadini. Il sindacato in tal senso fa appello anche al sindaco Nardella e alle sei ditte che hanno superato la preselezione del bando Consip e corrono per l’assegnazione del servizio. Senza risposte, sarà proclamato lo stato di agitazione e successivamente all’orizzonte c’è un grande sciopero dei musei fiorentini”.

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