Licenziamenti Dada: Firenze, presidio dipendenti e Filcams Cgil

Presidio di lavoratori e lavoratrici di Dada Register e Filcams Cgil  questa mattina in piazza Repubblica, davanti alla sede di Confindustria, in concomitanza all’incontro tra azienda e sindacato sui 30 licenziamenti previsti dall’azienda.

Il presidio dei dipendenti di Dada Register e Filcams Cgil è iniziato in concomitanza con il primo incontro, alle 9.30, tra sindacato, Rsu e impresa dopo l’apertura della procedura di mobilità, e si protrarrà fino alla fine di esso. I lavoratori e le lavoratrici si dicono pronti a contrastare queste decisioni: “L’abbiamo già definita più volte macelleria sociale, perché i soli fini che motivano questa azione sono il raggiungimento di maggiori profitti, per un’azienda che va bene e che non sta attraversando alcuna crisi. L’unico obiettivo è quello di tagliare i costi per rendersi più appetibile. No, a questo tavolo non saremo ‘tutti insieme appassionatamente’. Non siamo tutti sulla stessa barca. Non saremo affatto compiacenti con chi è sprezzante del nostro lavoro e della nostra dignità”.

Lavoro: reintegrati 7 addetti Hotel Brunelleschi di Firenze

Con due sentenze il Tribunale di Firenze ha giudicato illegittimi i licenziamenti di 7 addetti dalla società che gestisce l’Hotel Brunelleschi di Firenze, avvenuti a fine 2016.

Lo annuncia la Filcams-Cgil provinciale, spiegando che con le decisioni del novembre 2017 e del 5 marzo 2018 il Tribunale ha disposto il reintegro degli addetti nel posto di lavoro, presso l’Hotel Brunelleschi, condannando l’azienda a pagare anche 12 mensilità a lavoratore a titolo risarcitorio. Il sindacato in una nota ringrazia i lavoratori “per il coraggio e la determinazione dimostrati” e si augura “che questa vicenda sia di esempio per tutto il comparto alberghiero, in modo da arginare il sistema delle esternalizzazioni selvagge, fatte spesso soltanto per disfarsi di lavoratori considerati scomodi. Questa vertenza dimostra inoltre l’importanza dell’articolo 18, senza il quale i lavoratori avrebbero avuto una tutela minore, per cui la battaglia della Cgil su questo tema continuerà. Auguriamo buon rientro al lavoro ai sette lavoratori”.

Empoli: centro commerciale non rinnova affitto, licenziate 5 dipendenti.

Il consorzio che gestisce il centro commerciale, la cui quota di maggioranza fa capo ad Unicoop, non ha rinnovato il contratto d’affitto ad un negozio di cartoleria perchè c’è “volontà di rinnovare i brand presenti in galleria”. Scatta il presidio Filcams Cgil: “mossa che rischia di essere ripetuta”.

Presidio questa mattina al centro commerciale di via Sanzio a Empoli (Firenze) per il licenziamento di cinque lavoratrici di un punto vendita della catena di cartoleria e articoli da regalo, che chiuderà i battenti il prossimo 7 gennaio.

Le motivazioni, spiegano Massimiliano Fabozzi e Donatella Galgani di Filcams Cgil, sono dovute al “mancato rinnovo del contratto di affitto da parte del consorzio di gestione del centro, la cui quota di maggioranza è di proprietà di Unicoop Firenze”. La scelta della proprietà del fondo commerciale, hanno proseguito i due sindacalisti, è dovuta “alla volontà, a dieci anni di apertura, di rinnovare i brand presenti in galleria: una mossa che rischia di essere ripetuta anche su altre attività”.

La Filcams Cgil Empolese Valdelsa spiega che dall’apertura del centro commerciale empolese, nel 2007, sono stati circa 50 i lavoratori che hanno perso il proprio posto per i mancati rinnovi dei contratti di affitto dei fondi commerciali. Al presidio hanno preso parte anche alcuni esponenti di rappresentanze sindacali di altre catene o negozi all’interno del ‘Centro*Empoli’.

Commercio, domani sciopero e presidi in tutta la Toscana

L’agitazione indetta da Cgil-Cisl-Uil di categoria per il rinnovo del Contratto nazionale. I sindacati: “Non fate la spesa in questo giorno”

Domani, Venerdì 22 dicembre, le lavoratrici ed i lavoratori della Distribuzione Cooperativa e della Distribuzione Moderna Organizzata saranno in sciopero per il rinnovo del Contratto nazionale (agitazione indetta a livello nazionale da Cgil-Cisl-Uil di categoria).
Sono oramai quasi 4 anni che i lavoratori delle Cooperazione, oltre 12mila in Toscana, sono senza Contratto Nazionale per la pretesa della controparte di trovare una soluzione che peggiorerebbe diritti e retribuzione, a partire dal non pagamento dei primi tre giorni di malattia, a fronte di un aumento salariale complessivamente più basso di quello già siglato con Confcommercio, archiviando la Distintività cooperativa valore fondante del movimento.
Le aziende associate a Federdistribuzione, invece, da oltre 4 anni impongono unilateralmente l’applicazione, nei fatti, di un “regolamento associativo”, non sottoscrivendo un nuovo Contratto nazionale di settore e neppure riconoscendo il rinnovo del Contratto nazionale TDS siglato con Confcommercio nel 2015, producendo un danno retributivo e contributivo alle lavoratrici e ai lavoratori, circa 15 mila in Toscana.
Situazione aggravata ulteriormente dai comportamenti di molte singole aziende che in questi anni hanno operato disdette dei contratti integrativi, aperto procedure di licenziamento e, soprattutto, pretendendo aperture per le Festività, massima flessibilità degli orari, peggiorando le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori.
Lo sciopero sarà articolato per l’intero turno di lavoro di venerdì 22 dicembre con presidi e volantinaggi che si terranno in alcune province: a Firenze presìdi davanti a Zara e La Rinascente (ore 11, piazza Repubblica) e davanti a Legacoop Firenze (ore 9:30 fino alle 10:30, Largo Alinari 21); a Pisa con un presidio in mattinata davanti ad Ikea; a Prato con un presidio in mattinata davanti a Pam e a Parco Prato; a Lucca con un presidio in mattinata davanti a Carrefour e Esselunga; nelle altre province verranno effettuati volantinaggi davanti ai vari punti vendita.
Per le province della costa, i lavoratori saranno in presidio in mattinata a Vignale Riotorto, nel piazzale davanti alla sede di Unicoop Tirreno, dove si terrà una manifestazione nazionale a sostegno della difficile vertenza.
Chiediamo sostegno e solidarietà, che potrà manifestarsi non andando a fare la spesa il 22 dicembre nei punti vendita di Unicoop Tirreno, Unicoop Firenze, Coop Centro Italia, Carrefour, Coin, Decathlon, Despar, Esselunga, Ikea, Leroy Merlin, Metro, OVS, Upim, Zara, eccetera.
Firmato: i segretari generali toscani Cinzia Bernardini (Filcams Cgil), Carlo Di Paola (Fisascat Cisl), Marco Conficconi (UilTucs)

Hotel ex Sheraton (Firenze Sud), annunciata la chiusura, “Ma i clienti ci sono”

Ex Sheraton (oggi Conference Florentia Hotel), annunciata la chiusura del rinomato albergo a Firenze Sud: a rischio 60 posti di lavoro, oggi sciopero, incontro istituzionale e presidio a Firenze  con Filcams Cgil e Fisascat Cisl

Ex Sheraton, oggi Conference Florentia Hotel (davanti al casello autostradale di Firenze Sud): è stata annunciata la chiusura dell’albergo a partire dal 20 dicembre, a rischio ci sono 60 posti di lavoro tra dipendenti diretti e lavoratori in appalto. Per oggi la Filcams Cgil e la Fisascat Cisl hanno indetto uno sciopero dei lavoratori per difendere l’occupazione con presidio a Firenze.

Il rinomato hotel situato a Firenze Sud, al centro di una complicata vicenda giudiziaria che dura da anni, è tornato alla curatela fallimentare dopo la sentenza della Cassazione che ha annullato l’atto di compravendita avvenuto negli anni passati. La curatela ha deciso di sospendere l’attività e i rapporti di lavoro in attesa che altri soggetti imprenditoriali possano rilevare l’attività. Filcams Cgil e Fisascat Cisl ritengono tale decisione legittima ma estremamente rischiosa per il mantenimento dei livelli occupazionali.

Su richiesta delle organizzazioni sindacali, oggi c’è stato un incontro presso il tavolo istituzionale della Città metropolitana di Firenze con tutti i soggetti coinvolti, per provare a trovare le giuste soluzioni. In contemporanea, Filcams Cgil e Fisascat Cisl hanno proclamato uno sciopero per evidenziare la gravità della situazione e consentire la partecipazione dei lavoratori al presidio sotto gli uffici di via Cavour.

Le interviste di Chiara Brilli

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