Gino Strada è morto. Reazioni in Toscana alla notizia

Roma, è morto il fondatore di Emergency Gino Strada, aveva 73 anni. “La notizia ci ha colto tutti di sorpresa, lasciateci riprendere dal dolore”. È il primo commento della presidente di Emergency Rossella Miccio dopo la morte di Gino Strada. Miccio ha annunciato nelle prossime ore una nota dell’organizzazione.

“Con Gino Strada l’Italia e il mondo perdono un grande uomo che ha trascorso la vita al fianco dei più fragili. Dotato di un coraggio, di una forza e di una determinazione immensi ha portato avanti tante e importanti iniziative umanitarie, garantendo con l’associazione da lui fondata il diritto alla vita e alla cura delle vittime di guerra e delle persone più bisognose – afferma in una nota il sindaco di Firenze Dario Nardella appresa la notizia – Firenze ringrazia Gino Strada per tutto quello che ha fatto – continua il sindaco – e si stringe al dolore della sua famiglia e di Emergency, a cui rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze”. “Ricordo ancora i suoi racconti di tanti anni fa al Mandela Forum – conclude Nardella -, in occasione del tradizionale raduno dei volontari di Emergency, dai quali emergeva una grande umanità. Le sue doti umane e la sua dignità sono da prendere ad esempio nella difesa dei cittadini più deboli”.

“Un uomo che si è da sempre donato agli altri e che sicuramente mancherà a molti di noi. Grazie per ciò che ha fatto qui sulla terra, riposa in pace Gino Strada”. Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha commentato la notizia della morte del fondatore di Emergency. “Gino Strada – ha proseguito – con il suo impegno ha tolto il velo a ogni guerra mostrandocela attraverso il volto e le sofferenze delle vittime civili. Ma attraverso Emergency  ha realizzato ospedali che sono una straordinaria risorsa sanitaria nelle zone più difficili del pianeta, ospedali che danno risposte fondamentali a tante persone ferite, ma che  rappresentano anche un fondamentale presidio di umanità”.
Sono stati molti, in passato, i legami stretti fra il fondatore di Emergency e la nostra terra. Ospite di varie iniziative della Regione, tra cui il Meeting di San Rossore e quello dei Diritti umani, il fondatore di Emergency aveva ricevuto numerosi riconoscimenti sul territorio: gli era stata conferita, per esempio, la cittadinanza onoraria di Empoli e il premio “Sant’Andrea d’oro”. Ma soprattutto in passato Strada aveva ricevuto dalla Toscana il sostegno a diverse sue iniziative.  E’ il caso dell’adozione, insieme a numerosi comuni toscani,  di alcuni ospedali di Emergency in Afghanistan, in Iraq, in Cambogia, in Sierra Leone: grazie a questo accordo erano stati così stati reperiti finanziamenti per l’assistenza chirurgica e sanitaria alle vittime di guerra, per la fornitura di medicinali ed attrezzature, la formazione e l’aggiornamento degli operatori sanitari.

“Firenze saluta oggi un grande uomo di pace, un uomo che nei suoi 73 anni di vita si è adoperato, con energia, coraggio e abnegazione, alla protezione dei più deboli, in scenari di guerra drammatici, sempre esponendosi in prima persona – dichiara il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – Firenze, città di Pace, troverà sicuramente il modo migliore per ricordare il suo operato. Emergency, da lui fondata, sta continuando e continuerà il suo lavoro per proteggere le vittime delle guerre nel mondo. Questo è ciò che ci lascia Gino Strada, un semplice ma difficilissimo messaggio: operare ogni giorno per proteggere la vita, ovunque. Un monito per tutti”.

“Con Gino Strada scompare un uomo altruista e coraggioso – così il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo – che sapeva servire chi aveva bisogno di cure e di conforto senza guardare all’appartenenza nazionale o etnica, convinto del grande valore della pace. Siamo vicini in questo momento ai suoi cari e a tutta Emergency, fedele al suo prezioso impegno su tanti fronti caldi del mondo, dove domina la guerra e la violenza, con un particolare pensiero al suo Afghanistan, in queste ore drammatiche per il paese”.

Toscana, dal 16 agosto accesso libero negli hub vaccinali ai 12-18enni

Firenze, da lunedì 16 agosto anche in Toscana, la fascia d’età 12-18 anni potrà vaccinarsi anche senza prenotazione. È quanto indicato dal generale Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza, in una lettera inviata alle Regioni e alle Province Autonome, per dare ulteriore impulso alla vaccinazione dei più giovani, in previsione della riapertura delle scuole e anche dell’avvio della prossima stagione sportiva.

Da lunedì prossimo, dunque, i giovani tra i 12 e i 18 anni di età potranno recarsi senza preventiva prenotazione negli hub della Toscana, di riferimento territoriale, per richiedere la somministrazione della prima dose di vaccino.  I minori interessati dovranno presentarsi a uno qualsiasi dei centri vaccinali aziendali secondo i consueti orari di apertura con documento di identità e tessera sanitaria, accompagnati da entrambi i genitori oppure da uno solo con delega o autocertificazione dell’impossibilità per il secondo genitore di essere presente come da nuovo modulo regionale disponibile sul portale di prenotazione della vaccinazione anti-Covid19 https://prenotavaccino.sanita.toscana.it.

“I giovani stanno dando un grande esempio di responsabilità e di predisposizione verso la vaccinazione, esprimendo conseguentemente una funzione  di stimolo verso anche le età più mature, che erano rimaste un po’ più indietro su questo fronte – commenta il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – E’ giusto, quindi, agevolarli e consentire loro di richiedere la somministrazione del vaccino anche senza prenotazione, prima dell’inizio dell’anno scolastico, mentre sono ancora in vacanza. Vaccinarsi è al momento l’unico strumento che abbiamo, per proteggere la nostra salute, e quella degli altri, dalle insidie del Covid. Se l’accesso libero negli hub può favorire maggiormente la loro vaccinazione, ben venga, anche se questo dovesse richiederci un maggiore sforzo organizzativo”.

In Toscana, che si è mossa in anticipo su questo fronte, la vaccinazione ai giovanissimi è offerta in contemporanea dai pediatri di libera scelta (già operativi a seguito dell’accordo siglato con la Regione la settimana scorsa), dalle aziende sanitarie negli hub, dai medici di medicina generale (dal prossimo 17 agosto in seguito all’intesa firmata ieri con le organizzazioni sindacali Fmmg, Snami e Smi) e anche attraverso la recente iniziativa di ‘GiovaniSìVaccinano in spiaggia’, che consente – per tutto il mese di agosto, lungo la costa toscana – la presenza di un camper, adeguatamente attrezzato, offerto da vari donatori (Toscandia spa, Vangi, Orion, Confartigianato Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze).

Liberazione, Firenze ricorda con Comuni eccidi nazifascisti

Firenze, “Il nostro impegno deve essere rivolto a rinsaldare una volta di più un legame ideale tra chi ha vissuto il dramma delle stragi e chi oggi custodisce la memoria dei valori di libertà e democrazia”. Così Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha aperto oggi la cerimonia pubblica per i 77 anni dalla Liberazione della città, l’11 agosto 1944.

Quest’anno hanno partecipato alla cerimonia per la Liberazione, anche quattro sindaci di comuni teatro di stragi nazifasciste: Cavriglia (Leonardo Degl’Innocenti), Marzabotto (Valentina Cuppi), Monsummano Terme (Simona De Caro), Stazzema (Maurizio Verona).

“Li ringrazio per aver accettato il mio invito – ha detto Nardella, sull’Arengario davanti a Palazzo Vecchio – ed essere presenti e portare una testimonianza delle immani tragedie che la ritirata del regime nazifascista ha provocato nei nostri territori. E’ nostro dovere, infatti, ricordare con sempre più forza ciò che è stato quel regime, cosa ha rappresentato per le tante vittime innocenti e cosa ha lasciato il suo passaggio”.

Vania Bagni, presidente di Anpi Firenze, ha annunciato che stamani una delegazione Anpi è andata al cimitero di Trespiano per deporre fuori sulle tombe dei partigiani “che lottarono – ha sottolineato – per il ritorno della libertà in questa città. Perché solo ricordando chi siamo stati e cosa abbiamo sofferto possiamo proseguire sulla strada della democrazia e dell’unità nazionale”.

Fra i presenti alle celebrazioni, anche il vicepresidente del Csm David Ermini e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

Il Pegaso, simbolo della Regione Toscana, “il cavallo alato segno di libertà, di dinamismo, di sguardo verso il futuro”, simboleggia “quello che dobbiamo prendere” a esempio come “segno di una ripartenza dopo la terribile emergenza sanitaria che abbiamo vissuto – ha detto Eugenio Giani, ed ha poi ricordato che il simbolo del Pegaso fu utilizzato “dal presidente del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, un grande intellettuale che si era impegnato nell’azione partigiana, Carlo Ludovico Ragghianti, come simbolo del comitato nella presa del potere che dagli Alleati veniva a loro consegnato, dopo la caduta della dittatura fascista”.

Legge regionale per casco su monopattini elettrici

Firenze, il  prossimo Consiglio regionale, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, proporrà una legge che, in nome della sicurezza stradale, preveda in Toscana l’obbligo del casco per chi utilizza il monopattino elettrico anche oltre la maggiore età (non solo fino a 18 anni, come già stabilito dalla legge nazionale  Comma 75- quater art. 1 Legge nr. 160/2019).

La promulgazione di una legge regionale sull’obbligatorietà del casco sui monopattini elettrici, secondo la regione, è fattibile sulla base delle competenze di legge concorrente in materia di polizia locale e in materia sanitaria, con l’auspicio che anche una legge a livello nazionale possa arrivare a prevedere l’uso del casco per i monopattini nel codice della strada.

“La legge regionale è ormai imprescindibile – ha detto Giani – di fronte a fatti che vedono l’uso e abuso di monopattini che sfrecciano a velocità incompatibili in zone pedonali, o ancor più con monopattini che si avventurano in assi stradali che li portano a contatto con mezzi di ben altra velocità e solidità”.

Giani si riferisce in particolare all’ultimo grave incidente, avvenuto alcuni giorni fa, che ha purtroppo causato la morte di un uomo di 27 anni, che è infatti deceduto dopo essersi scontrato, con una moto, mentre era a bordo del suo monopattino elettrico.

Il presidente Giani porterà la proposta di legge nella seduta di Giunta del 30 agosto, con l’auspicio che possa essere affrontata ed approvata dal Consiglio regionale nel mese di settembre.

Salvini a Firenze: “Giani si occupi di garantire una sanità di qualità”

Firenze, Matteo Salvini, segretario della Lega, nel capoluogo toscano per la raccolta firme per il referendum sulla giustizia, ha commentato le dichiarazioni del presidente della Toscana, Eugenio Giani, che nei giorni scorsi ha parlato del Green pass come di un premio per coloro che si sono vaccinati.

“Il presidente Giani si occupi di garantire una sanità di qualità ai toscani senza decidere i buoni e i cattivi – ha detto Salvini – Gli italiani stanno decidendo in totale libertà, in totale scienza e coscienza. Abbiamo bisogno di governatori che assumono medici e infermieri, non che diano lezioni”.

“Il collegio di Siena è assolutamente contendibile – ha poi detto Matteo Salvini, parlando delle suppletive a Siena – A Siena, sulla pelle dei senesi, penso a Mps, il Pd ne ha combinate di tutti i colori. Penso che ciò sarà un bel segnale di cambiamento”. Lo “Stanno distruggendo una banca che ha sei secoli di storia – ha aggiunto Salvini riferendosi a Mps – Conto che i senesi scelgano il futuro, non chi ha fatto disastri in passato”.

“Io mi domando come a Siena si possa ancora votare per il Pd che ha distrutto la banca più antica del mondo – ha aggiunto Salvini parlando al gazebo per la raccolta firme -. Sapete perché si torna a eleggere il parlamentare di Siena? Perché si è dimesso Padoan per andare a fare il presidente della banca Unicredit. E la banca che qualcuno vorrebbe comprasse Mps è Unicredit. Io vengo eletto con il Pd, mi dimetto, vado a fare il presidente di una banca che dovrebbe comprare la banca di Siena che io del Pd ho distrutto. C’è qualcosa che non funziona”.

“Ma teniamo duro – ha concluso Salvini – perché tra qualche mese, o al massimo un anno, si va a votare e le elezioni le vince il centrodestra e per cinque anni questo paese lo prendiamo per mano senza trattare con Pd e M5s”.

Salvini ha anche fatto una battuta sullo stadio della Fiorentina: “Mi sembra che tra Commisso e Nardella non so chi ha più colpe. Puntiamo a venire a vederci Fiorentina-Milan in uno stadio nuovo il prima possibile”.

Solidarietà a Controradio per le minacce subite

Firenze, oltre ai commenti dei nostri ascoltatori che ringraziamo per la solidarietà dimostrata alla nostra emittente, sono arrivate anche i messaggi di solidarietà per le minacce ricevute delle autorità locali.

La mia massima solidarietà alla redazione di Controradio e la più ferma condanna delle minacce ricevute con l’accusa di fare un’informazione ‘vaccinista’- scrive in una nota l’On. Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo Pd in commissione Cultura – Controradio è da sempre un’emittente attenta al pluralismo ed al confronto delle idee, che ha svolto, anche in questi mesi, il proprio compito con rigore e puntualità, dando conto di tutte le posizioni in campo.
Bisogna vigilare con la massima fermezza perché in un paese democratico non possiamo accettare che, come purtroppo accade sempre più spesso anche in Italia, i giornalisti siano minacciati se non attaccati.
Per questo sono e sarò a fianco del sindacato e dell’ordine dei giornalisti per qualsiasi iniziativa intendano prendere.

“Esprimo vicinanza e solidarietà a nome mio personale e dell’amministrazione comunale ai giornalisti e ai lavoratori di Controradio per la grave e inaccettabile minaccia che hanno ricevuto”. Lo afferma il sindaco Dario Nardella appresa la notizia delle minacce di morte a Controradio in un messaggio audio arrivato oggi pomeriggio al numero Whatsapp della radio.
“Si tratta di un episodio da condannare con forza, senza se e senza ma – continua il sindaco -. Mi auguro che gli inquirenti individuino il responsabile di questo gesto grave e allarmante compiuto verso un’emittente che ogni giorno svolge il proprio lavoro di informazione nel rispetto della pluralità delle idee”.

“Ho appreso con colpevole ritardo solo adesso delle minacce pervenute alla redazione di Controradio, composta da professionisti che da anni con passione , approfondimento e competenza costruiscono quotidianamente un punto di vista insostituibile e vitale per tutti coloro che hanno a cuore la bellezza, la libertà, l’intelligenza critica – scrive il Sindaco di Scandicci Sandro Fallani – Oggi invece le parole che riempiono le nostre giornate sono imbevute di autocelebrazioni, superficialità, ignoranza e aggressività che arriva a episodi aberranti come quello che oggi vi ha toccato, su un argomento delicato e fondamentale come la salute e i vaccini. Sul crinale di questa differenza si gioca molto del nostro futuro e per questo bisogna continuare a lavorare per costruire un’opinione pubblica ed un paese più civile, informato, serio e responsabile. Vi abbraccio tutti sicuro di interpretare anche il sentimento della mia comunità”.

Solidarietà e una netta presa di posizione arriva dal presidente della Toscana, Eugenio Giani. “Sono mesi – commenta – che si ripetono episodi sempre più gravi di minacce e intimidazioni a chi, come i giornalisti, fa semplicemente il proprio lavoro, dando quotidianamente conto della pluralità di voci su questo come su altri argomenti. Si tratta di segnali preoccupanti, che non possono più essere sottovalutati, anche se fossero parole sfuggite per la facilità con cui sui social  troppo spesso si attacca oramai tutto e tutti come se nulla fosse. L’informazione è infatti un caposaldo della democrazia ed attaccarla o metterla in discussione è ancora più grave in questo caso, visto che si parla di vaccini, di un’emergenza sanitaria ancora in corso e quindi della salute di tutti i cittadini”.

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