Giani: per regionali auspico coalizione larga con intera sinistra

“Con la sinistra c’è un rapporto molto costruttivo”, ha detto Giani, spiegando di voler dare “un grande valore politico al rapporto con la sinistra: al di là dei temi programmatici è importante che a queste elezioni ci si presenti con una coalizione progressista e di centrosinistra”.

“Confido che la coalizione possa essere una larga coalizione che da partiti più moderati e vicini al centro comprenda tutta la sinistra”. A dirlo Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana e candidato governatore del centrosinistra, parlando a Siena in un evento del Pd locale. “Con la sinistra c’è un rapporto molto costruttivo”, ha aggiunto Giani, spiegando di voler dare “un grande valore politico al rapporto con la sinistra: al di là dei temi programmatici è importante che a queste elezioni ci si presenti con una coalizione progressista e di centrosinistra”.

Ieri Giani ha anche incassato l’endrosement del presidente uscente della Regione, Enrico Rossi.  “Ho qui davanti, come io mi auguro, il futuro nuovo presidente della Toscana” ha detto Rossi riferendosi a Giani, con cui era ieri Pomarance (Pisa) in un incontro sul tema della geotermia.

“Sono molto contento e soddisfatto”, “è il modo per iniziare forti e uniti questa campagna elettorale” ha ribattuto  Giani.

Che è anche intervenuto sul quadro politico generale. “Ho la sensazione che nella partita per il governo della Toscana i 5Stelle non ci siano. I sondaggi non li danno nemmeno al 10 per cento” ha detto Giani “I 5 stelle li vedo molto in difficoltà, hanno perso un po’ quella dimensione valoriale che aveva affascinato la gente”, ha concluso il candidato del PD.

 

Geotermia: “A febbraio governo reintrodurrà incentivi”

Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, intervenendo oggi a Pomarance (Pisa) a un’iniziativa organizzata da Confapi e dalle organizzazioni sindacali per fare il punto sullo stato del settore della geotermia.

“Proprio stamani ho parlato con la sottosegretaria Alessia Morani del Ministero dello Sviluppo economico. Mi ha rassicurato sul fatto che a febbraio conta di approvare il decreto che reinserirà la geotermia tra le fonti di energia rinnovabili che possono accedere agli incentivi. È un provvedimento che aspettiamo da due anni”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, intervenendo oggi a Pomarance (Pisa) a un’iniziativa organizzata da Confapi e dalle organizzazioni sindacali per fare il punto sullo stato del settore della geotermia.
Rossi, spiega una nota, ha auspicato di poter firmare “prima della fine del mio mandato un accordo di programma per lo sviluppo delle aree geotermiche, sia con il Governo che con Enel, che si era detta favorevole ma che aveva congelato la sua firma fino al reinserimento della produzione geotermica tra le fonti di energia rinnovabili finanziabili attraverso incentivi, ovvero con il cosiddetto decreto Fer 2 che il Governo promette di approvare a febbraio. È una buona notizia per tutti e per il futuro di queste aree”.

“L’annuncio del reinserimento della geotermia tra le fonti rinnovabili incentivabili è una buona notizia. In attesa che torni a far sentire i suoi effetti, la Regione intende dare il via ad un pacchetto finanziario in grado di dare ossigeno a questo settore. A breve convocheremo a Firenze un incontro con Fidi Toscana, mondo imprenditoriale e Cosvig, il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche, per mettere a disposizione di questo settore un primo pacchetto di finanziamenti a condizioni vantaggiose”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi nel corso dell’iniziativa organizzata a Pomarance (Pisa) da Confapi e dalle organizzazioni sindacali sulla geotermia.
“Conto inoltre – ha aggiunto Rossi – entro la fine della legislatura di adottare due provvedimenti, uno per trasformare il Cosvig in una vera e propria Agenzia per lo sviluppo di queste aree e l’altro per dichiarare questo territorio Distretto geotermico, così da permettere un confronto tra tutti i soggetti interessati allo sviluppo della geotermia”. Il governatore, spiega una nota, ha poi sottolineato come l’industria geotermica toscana dia lavoro, direttamente e con l’indotto, a circa 5mila occupati suddivisi tra i 14 comuni dell’area e che “sarebbe un errore macroscopico sottovalutarne l’importanza per questa zona di cui rappresentano almeno il 50% del Pil e non possiamo permetterci di rinunciare a questa ricchezza”. (ANSA).

Torrente esonda nel Pistoiese, allagate anche case: tutti gli aggiornamenti dalla Regione

Le piogge abbondanti hanno provocato la rottura di alcuni argini e tracimazioni di torrenti nel Pistoiese. Il particolare il torrente Acqualunga, affluente dell’Ombrone, ha rotto l’argine sinistro su via di Garcigliana a Agliana (Pistoia): l’acqua si è unita a quella del Settola,
allagando la zona industriale e interessando anche alcune abitazioni i cui residenti sono stati invitati a salire ai piani superiori come spiegato dal governatore Enrico Rossi che insieme all’assessora  all’ambiente Federica Fratoni ha tenuto un briefing sulla situazione.

In totale sono una sessantina le frane su strade comunali e provinciali e una decina gli allagamenti più importanti, secondo quanto spiegato sempre da Rossi. Per l’Arno il colmo della piena è previsto a Firenze per il primo pomeriggio ma dovrebbe rimanere sotto il secondo livello di guardia, e in nottata a Pisa dove potrebbe essere aperto lo scolmatore. Ma la situazione, ha spiegato Rossi, non è paragonabile all’emergenza del 17 novembre scorso.
Problemi poi sulla costa per il vento: 163 fino alle 11 gli interventi segnalati dai vigili del fuoco, tanti gli alberi caduti e bloccati i collegamenti con le isole. Attenzione anche per le mareggiate: onde alte fino a cinque metri a Gorgona e l’allerta arancione è valida fino a domani.
“Domani, quando avremo il bilancio del maltempo anche sulla costa aggiorneremo lo stato di emergenza regionale già proclamato ieri per il crollo verificatosi sulla Cassia nel Senese”. Già convocata una riunione. Il tempo è comunque in miglioramento e non dovrebbe piovere almeno fino a Natale.

Ad Agliana per il torrente Acqualunga un escavatore del Consorzio di bonifica è all’opera
per ripristinare l’argine. Sul posto anche Genio civile e personale del Comune. Attenzione anche ai corsi d’acqua della piana pistoiese, dove è stata aperta la cassa di Ponte alle Vanne. “La situazione è sotto controllo, ma sono già evidenti i danni alle arginature che questo ennesimo evento ha provocato” ha detto Marco Bottino, presidente del Consorzio. Domani previsto un sopralluogo di Fratoni.
Riguardo alla Sieve a Pontassieve, è esondata nello stesso tratto dove uscì il 17 novembre scorso, nel punto di confluenza con l’Arno: non interessate abitazioni.
Per il crollo sulla Cassia nel Senese, registrato ieri, Rossi ha evidenziato che è stato “l’evento più critico che si è verificato per il maltempo, dovuto al fiume Paglia che ha eroso il terreno sottostante”. E si è augurato che quanto accaduto
porti finalmente a un passaggio di competenze: attualmente la ‘gestione’ del fiume è di un Consorzio idraulico laziale che, secondo quanto risulta al governatore, “era stato ‘diffidato’ da Anas perché intervenisse per rimuovere il rischio del Paglia”,
essendo noto il problema di erosione. “Da tempo – ha spiegato – sono state avviate le pratiche per spostare la competenza per la manutenzione alla Toscana”. In zona segnalate poi frane anche sulle due provinciali che costituiscono la viabilità alternativa
alla Cassia: per valutare la situazione convocata per domani pomeriggio alle 14.30, ha spiegato Rossi, una riunione con, tra gli altri, Anas, i sindaci di Radicofani e Abbadia S.Salvatore, il presidente della Provincia di Siena e Genio civile.
Tra gli altri fiumi sorvegliato speciale la notte scorsa è stato l’Ombrone Pistoiese, che ha superato il secondo livello di guardia. Nel Grossetano Ombrone arrivato al secondo livello,
mentre il Serchio si è fermato al primo. “Abbiamo passato due notti problematiche, stiamo uscendo dall’emergenza” ha commentato Rossi, ringraziando per il lavoro svolto la protezione civile regionale e provinciali.

Regionali: Toscana; Giani, forze sinistra stiano con noi 

“In Toscana se si vuole buongoverno, capacità operativa ed efficienza, questa è la coalizione, e io cercherò sempre più di allargarla in questo caso con un appello che faccio alle forze di sinistra, affinché possano essere insieme a noi per costruire la Toscana del futuro”. Lo ha detto Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, il cui nome è stato indicato ieri da 15 partiti e movimenti, senza ‘2020 a Sinistra’, ‘Sinistra Italiana’ e ‘Articolo 1’, come candidato presidente della Regione per il centrosinistra.

“E’ molto importante che a fronte di questa coalizione che si è costituita ci sia non la porta aperta verso ‘2020 a Sinistra’, ma la volontà di continuare un confronto per poter arrivare a dirimere quegli aspetti che hanno impedito ieri la firma” del documento del centrosinistra, ha spiegato Giani a margine dell’inaugurazione del nuovo tratto dell’asse stradale Mezzana-Perfetti Ricasoli. “E’ stato molto bello il clima – ha aggiunto – ieri sera sono andato poi alla fine in via Forlanini, ho potuto confrontarmi. E’ vero, ‘2020 a Sinistra’ non ha sottoscritto il documento, però, immediatamente dopo la riunione, ho avuto modo anche con loro di confrontarmi”.
“Faccio un grande in bocca al lupo a Eugenio Giani affinché la sua candidatura venga a questo punto formalizzata e condivisa ufficialmente al più presto”. Lo ha affermato Dario Nardella, sindaco di Firenze, parlando degli esiti del tavolo del centrosinistra di ieri per le elezioni regionali del 2020 in Toscana, che ha visto la sottoscrizione di un documento unitario senza le firme di ‘2020 a Sinistra’, ‘Sinistra Italiana’ e ‘Articolo 1’. “Anche io purtroppo – ha ricordato Nardella, a margine dell’inaugurazione del nuovo tratto dell’asse stradale Mezzana-Perfetti Ricasoli – quando ho costruito la coalizione ho dovuto rinunciare ad un pezzo della sinistra, che tuttavia a conti fatti non è stato avvantaggiato dal risultato delle urne. Io resto dell’idea che chi lavora per l’unità, per costruire alleanze, viene sempre premiato dall’elettorato: chi ne resta fuori, non lo dico io ma lo dicono tutti i risultati elettorali che abbiamo visto in Toscana nelle amministrazioni, chi resta fuori purtroppo non viene premiato dall’elettorato”.
 “Voglio fare un appello, perché non ci si può permettere di regalare la Toscana alla destra, e credo che la presenza di una gamba anche a sinistra del Pd sia fondamentale”. Lo ha detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, commentando l’esito della riunione di coalizione del centrosinistra di ieri, con tre liste di sinistra che non hanno sottoscritto il documento finale. “Fondamentale – ha aggiunto Rossi, a margine dell’inaugurazione del nuovo tratto dell’asse stradale Mezzana-Perfetti Ricasoli che scavalca l’autostrada A1 nella Piana fiorentina – è l’unità anche con Italia Viva e il rapporto con altre liste di altra natura politica, liste civiche di sinistra e centrosinistra. Mi fermo qui, a un appello a ragionare su ciò che può accadere in questa regione”. Secondo il governatore “non sono periodi facili per la sinistra”, ma “ci sono le basi in questa regione per vincere ancora, ci sono… mi fermo qui. Se la giunta attuale si ricandidasse, i dati dicono che ci sono le basi. Non possiamo farlo e allora costruiamo un’alleanza ampia, e a partire da quello che abbiamo fatto puntiamo a riconquistare a sinistra e al centrosinistra la Regione Toscana”.

Richrad Ginori: siglato atto costitutivo Fondazione

Riaprirà entro fine 2022, con un immobile restaurato e un nuovo allestimento, il Museo Archivio Richard-Ginori della Manifattura di Doccia Sesto Fiorentino: questa la data prevista nel cronoprogramma per la riapertura del museo chiuso nel 2014, in seguito al fallimento della vecchia proprietà Richard Ginori.

La nuova Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia, nata oggi a Sesto Fiorentino, è “un modello positivo”: Lo ha affermato Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali e del Turismo, che oggi ha siglato l’atto costitutivo della Fondazione insieme a Regione Toscana e Comune di Sesto Fiorentino. Il Mibact, ha ricordato Franceschini, “si è impegnato consistentemente” per l’operazione, versando oltre 6 milioni di euro “per l’acquisizione dell’immobile, della collezione e per il restauro” del Museo della Porcellana, coinvolto nel fallimento della vecchia proprietà di Richard Ginori e chiuso dal 2014.

“Parte della corresponsione del pagamento è avvenuta attraverso opere d’arte, quindi abbiamo utilizzato quella norma – ha spiegato il ministro, riferendosi alla cosiddetta ‘legge Guttuso’ – che è utilizzata poco, ma è una norma molto intelligente che c’è nel nostro ordinamento per cui si possono pagare tasse con opere d’arte anziché in denaro”.

Intanto si viene a sapere che riaprirà entro fine 2022, con un immobile restaurato e un nuovo allestimento, il Museo Archivio Richard-Ginori della Manifattura di Doccia Sesto Fiorentino: questa la data prevista nel cronoprogramma per la riapertura del museo chiuso nel 2014, in seguito al fallimento della vecchia proprietà Richard Ginori, e che sarà gestito dalla nuova Fondazione costituita oggi con un atto firmato dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e dal sindaco di Sesto Lorenzo Falchi.

Con 1,9 milioni di Fondi Cipe per il restauro e risanamento conservativo del museo, 3,9 milioni per l’acquisto della collezione di opere in porcellana, e somme inferiori per interventi di conservazione, si tratta di un’operazione da 6,15 milioni. La Fondazione ha come soci fondatori il Mibact, che conferisce al fondo di dotazione 100mila euro oltre al diritto d’uso dell’immobile e della collezione; la Regione Toscana, che conferisce al fondo di dotazione 200mila euro oltre a 300mila euro per il 2020 e per il 2021 per la gestione e funzionamento; il Comune di Sesto Fiorentino che conferisce al fondo di dotazione 100mila euro per il 2020 e 100mila per il 2021 per la gestione e funzionamento.

“La firma di oggi rappresenta un ulteriore tassello della strategia che in questi anni, grazie ai governi di centrosinistra, ha  scongiurato la chiusura dello stabilimento e la dispersione di un patrimonio culturale, oltre che manifatturiero, di straordinaria importanza” questo il commento della parlamentare PD Rosa Maria Di Giorgi. Che aggiunge “ora possiamo guardare con fiducia al futuro prossimo di una delle eccellenze del nostro territorio, nella convinzione di aver posto le basi per un ulteriore potenziamento del marchio e della governance aziendale. Di grande importanza l’attenzione ed il coinvolgimento in prima persona del ministro Franceschini che, come la firma di oggi testimonia, non ha fatto mai mancare il proprio sostegno, accompagnando le richieste che provenivano dal territorio e dai lavoratori. Un grande lavoro di squadra  cui sono orgogliosa di aver preso parte sin dai momenti o più bui”.

“E’ una bella mattinata, la conclusione di una vicenda che abbiamo seguito in tante tappe e che adesso sembra stabilizzarsi bene” ha detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana.  Grazie anche all’impegno della Regione – ha spiegato Rossi – e alla disponibilità della società Kering, i rapporti con il Ministero hanno consentito l’acquisto del Museo della porcellana, con un patrimonio inestimabile dal punto di vista storico, perché è una cosa che nasce nel Settecento e ci sono tutti i prototipi, i gessi, il valore è veramente impressionante”.  L’azienda Richard Ginori, ha ricordato il governatore, “vive una fase non semplice ma di rilancio, c’è intesa con le organizzazioni sindacali: sono tornati a produrre, e a produrre in modo appropriato per il mantenimento di questa eccellenza, di questo prodotto straordinario che qui si fa. Bisogna ringraziare la nuova proprietà Kering che su questo si è impegnata e sta investendo con un management di assoluta qualità”.

Sanità: Toscana 3a in Italia per Livelli Assistenza

Toscana di nuovo sul podio della Griglia Lea, al terzo posto, dopo Veneto ed Emlia Romagna. La certificazione dei Livelli essenziali di assistenza è avvenuta stamani al ministero della Salute.

L’anno scorso la Toscana era al quarto posto, con 216 punti, dopo Piemonte, Emilia Romagna e Veneto; quest’anno è salita in terza posizione, con 220 punti (su un totale di 225), a un solo punto di distanza dall’Emilia Romagna (221) e due dal Veneto (222). “La sanità pubblica della Toscana si mantiene ai vertici, la nostra Regione da ormai dieci anni è tra le più virtuose d’Italia”, il commento del presidente della Regione Enrico Rossi. I risultati presentati stamani sono relativi al 2018.
Per la prevenzione in Toscana si evidenzia un miglioramento rispetto al 2017: la percentuale di bambini vaccinati per polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Hib, conferma il valore degli ultimi anni, superando la soglia del 95% in tutte le aziende sanitarie; così come la copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per una dose di vaccino contro morbillo, parotite, rosolia (MPR), che fa registrare un miglioramento rispetto al 2017; la copertura vaccinale per vaccinazione antinfluenzale negli anziani non fa registrare miglioramenti significativi e rimane una criticità.
Sull’assistenza distrettuale, gli unici indicatori che non hanno raggiunto il punteggio massimo sono quelli relativi ai posti in strutture residenziali che erogano assistenza ai disabili, per i quali il valore si attesta immediatamente sotto lo standard massimo.
Per quel che riguarda l’assistenza ospedaliera, la Toscana si conferma al vertice, gli indicatori contenuti nella griglia confermano il raggiungimento degli standard previsti, ad eccezione dei parti cesarei in maternità di I livello: per questo indicatore la percentuale massima prevista è del 15%, nel 2018 la Toscana si è attestata a 17,6%.

Per il governatore toscano “i risultati di oggi confermano la costante qualità delle performance del Servizio sanitario regionale dal 2012 ad oggi. Se tutto funziona, nonostante i problemi e la mancanza di risorse adeguate, dobbiamo ringraziare anzitutto gli operatori e i produttori di sanità, chi quotidianamente la tiene in piedi e la mantiene come la più colta e accogliente struttura sociale e scientifica del Paese: medici, infermieri, tecnici, operatori. Un patrimonio professionale unico. Come ripeto spesso, non siamo perfetti nell’erogare ai cittadini i servizi sanitari e di questo ce ne scusiamo con tutti. Ma è indubbio che siamo da tempo tra i migliori nel garantire le cure. Questi risultati sono il frutto di scelte di governo: sostegno del la sanità pubblica, costruzione di nuovi ospedali, ingenti investimenti in tecnologia. Per mantenere questi livelli abbiamo varato un piano di investimenti per i prossimi anni da 1,5 miliardi per una sanità pubblica, universale e per tutti”. Di risultato “Un risultato davvero importante, che ci ripaga dell’impegno e delle risorse profusi in questi anni per migliorare il nostro Servizio Sanitario – così esprime la propria soddisfazione l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi – Un risultato che prima di tutto va a merito degli operatori e dei professionisti della sanità toscana, che nonostante la scaristà di risorse riescono a garantire prestazioni di alto livello, insieme alla sostenibilità del sistema. Confrontando i risultati di tutti, vedo che tra le Regioni della fascia alta della classifica siamo quella che ha migliorato di più. Questo riconoscimento dimostra che una sanità pubblica, di qualità, per tutti è possibile. Ma non vogliamo adagiarci su questo risultato, che invece vogliamo sia di stimolo per tutti per migliorare ancora, lavorando sulle criticità che comunqaue ci sono, e che conosciamo”.

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