Comunali 2024: Del Re verso lista civica. Schmidt s’indebolisce

Comunali 2024: si riaprono i giochi per il candidato alle prossime elezioni amministrative di Firenze. Per il 9 giugno 2024 la candidatura dell’ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt sembra vacillare, mentre nel centro sinistra si fatica a trovare una quadra per tenere insieme una coalizione larga.

Il servizio di Raffaele Palumbo.

Nulla di nuovo sotto il sole. A Firenze, quando c’è da votare per il sindaco ci sono troppe candidature a sinistra e troppo poche a destra. Partiamo da quest’ultima. La tanto sbandierata candidatura dell’ex Direttore degli Uffizi Eike Schmidt sembra sgonfiarsi. Ora che “il tedesco” – come viene chiamato, è diventato direttore del museo di Capodimonte, ma anche a seguito di battute infelici del tipo “in treno si lavora benissimo”. Riusciamo ad immaginarci l’appeal che possa avere sui fiorentini un candidato sindaco pendolare, tra Capodimonte e Palazzo Vecchio. I dubbi sono nati proprio nella destra, anche dopo frasi di Schmidt del tipo “sono indipendente” e “sono antifascista”. Destra fiorentina consapevole del fatto che dopo aver sbandierato una candidatura autorevole adesso si ritrova con personaggi locali, senza troppo seguito e che con poche chance di portare il centrosinistra al ballottaggio. Tanto che la parte della destra più vicina al centro – come Forza Italia – favoleggia persino di una alleanza con Renzi con Leonardo Bassilichi come candidato. Candidato inviso però al resto del centro destra per il suo passato troppo renziano. E mentre la candidatura di Schmidt vacilla, prende invece corpo l’idea di una o due liste civiche capeggiate da Cecilia del Re, composte soprattutto  da ex Pd. Ora, se il Pd ha escluso le primarie candidando seccamente Sara Funaro e la stessa idea di primarie tra l’ex assessora Cecilia del Re e la vice presidente della Regione – di Italia Viva – Stefania Saccardi perde di significato, si ritorna al punto di partenza. Sinistra Italiana sta con il Pd solo se non si allea con Renzi, dunque la cosa più facile sarà vedere un centrosinistra con tre candidate: Saccardi, Funaro, Del Re. Ed infine una candidatura della sinistra sinistra benedetta dal prof. Tomaso Montanari. Per ora sembra delinearsi un ballottaggio certo, ma tutto a sinistra.

🎧Gli ultimi giorni di Eike Schmidt agli Uffizi: “Per il momento mi concentro sulla direzione di Capodimonte poi si vedrà”

In occasione dell’ultima mostra sotto la sua direzione, dedicata a un’inedita opera pittorica di Baccio Bandinelli ritrovata negli archivi Vaticani, Eike Schmidt si è espresso sulla sua volontà, per il momento, di concentrarsi unicamente sulla direzione del Museo Di Capodimonte a Napoli, sul passaggio del testimone a Simone Verde, e sui record raggiunti dagli Uffizi negli ultimi giorni.

Audio: Eike Schmidt

Se faccio una cosa la faccio a pieno, quale sarà questa cosa si vedrà ma al momento è molto chiaro che sia la direzione del Museo di Capodimonte dove prenderò servizio tra pochi giorni”. Queste le ultime dichiarazioni di Eike Schmidt a margine della nuova mostra dedicata a un’opera pittorica inedita di Baccio Bandinelli ritrovata negli archivi Vaticani, l’ultima mostra sotto la sua direzione.
Schmidt sembra così voler smentire le polemiche dell’ala PD sul suo eventuale pendolarismo dovute alla sua possibile candidatura come sindaco di Firenze, in contemporanea alla sua nomina di direttore del Museo di Capodimonte a Napoli, ma non esclude allo stesso tempo in modo definitivo una possibile candidatura : «La mia candidatura è qualcosa di estremamente ipotetico (…) Ma ora non ho tempo per pensare a questo, Capodimonte merita tutta la mia attenzione (…) ci penserò con calma, a gennaio, sotto il sole di Napoli. Ma poi dico ai miei avversari: seppure mi candidassi chi lo dice che sarei eletto?» ha dichiarato ieri al Corriere della sera.

“Casa mia rimane a Firenze ma, Lascio gli Uffizi contento , con questa grande squadra siamo riusciti a fare molto di più di quello che pensavamo e spero che il museo continui a crescere sotto la direzione di Simone Verde”. Il direttore ha ricordato i record emersi dall’ultimo bilancio di attività degli Uffizi: quello dei visitatori, che nel weekend ha varcato i 5 milioni dall’inizio dell’anno, quello degli introiti generati dal museo da gennaio scorso che hanno superato i 60 milioni di euro, quadruplicati rispetto a otto anni fa.

Schmidt ha anche menzionato i progressi nella vita scientifica, l’educazione e l’accessibilità del museo: si celebrano la pubblicazione di 145 libri scientifici, 23 convegni, 238 conferenze, e lo sviluppo di  due spazi dedicati all’educazione per bambini, scuole, famiglie e persone disabili,  come il dipartimento dedicato ai visitatori non vedenti. 

I record degli Uffizi: 5 milioni di visitatori nel 2023

I musei delle Gallerie degli Uffizi verso gli oltre cinque milioni di visitatori nel 2023, nuovo record storico di presenze, rispetto ai circa 4,3 milioni del precedente, datato 2019, con un aumento di quasi il 50% rispetto al 2015, e un secondo record, gli oltre 60 milioni di introiti realizzati nell’ultimo anno, oltre il 70% in più a confronto dei 35 del 2022.

Sono alcune delle cifre “più significative” del bilancio complessivo degli otto anni della direzione di Eike Schmidt alle Gallerie degli Uffizi, secondo quanto reso noto dalle stesse Gallerie di cui fanno parte Uffizi, musei di Palazzo Pitti e Giardino di Boboli.

Riguardo ai visitatori “fino al 10 dicembre sono stati 4.957.678, con un +27,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e ben il 49% in più rispetto ai numeri del 2015, ma dato il raddoppio delle sale aperte l’affollamento è diminuito. In proiezione, al 31 dicembre verrà superata la soglia delle 5.150.000 presenze. In totale, le persone che dal 2016 a oggi ha varcato la soglia delle Gallerie sono state 27.677.338”. Quanto agli incassi fino al 10 dicembre raccolti “58.973.810 euro, un nuovo picco storico. La stima, per fine anno è di arrivare oltre i 60,3 milioni”. Anche il dato specifico della bigliettazione “costituisce un record: 39.829.357 euro dal 1 gennaio al 10 dicembre, +44,3% rispetto allo stesso periodo 2022, con la proiezione di arrivare oltre quota 40 milioni entro il 31 dicembre; l’aumento di ingressi venduti nel 2023, rispetto al 2015 è di 24.343.125 unità, pari al 157,2% in più”. Le altre voci degli introiti sono: Art bonus 8.500; entrate dirette 2.308.474; donazioni e sponsorizzazioni 3.612.660; Mostre e prestiti all’estero 1.858.507; entrate indirette 11.356.312. Le gallerie segnalano poi che “in riferimento alla somma di donazioni, sponsorizzazioni e incassi da prestiti di opere, i 5.479.667 del 2023 costituiscono un aumento del 618% a confronto con gli 886.951 euro del 2016”. “Tra pochi giorni – commenta Schmidt -, il numero dei visitatori delle Gallerie degli Uffizi per la prima volta varcherà la soglia dei 5 milioni dall’inizio dell’anno, e già tra oggi e domani gli introiti generati dal museo da gennaio scorso supereranno i 60 milioni di euro, quadruplicati rispetto a otto anni fa, mentre al contempo sono stati introdotti numerosi sconti per i visitatori e aumentate le occasioni di gratuità. Gli spazi espositivi e dell’accoglienza dei musei sono stati notevolmente ingranditi, oltre 80 sale sono state riaperte, o rinnovate e allestite secondo moderni criteri museologici, centinaia di opere che prima stavano nei depositi sono state restaurate e ora sono regolarmente esposte. Sono stati rafforzati i servizi educativi” “con molte offerte innovative per i visitatori con esigenze e abilità diverse. Non siamo secondi a nessuno nel campo digitale e sui social media, con circa 1,2 milioni followers su quattro piattaforme, 42 mostre virtuali e oltre 600 mila fotografie gratuitamente fruibili sul nostro sito web, fino agli oltre 400 video che includono spiegazioni delle nostre opere anche in latino, uzbeko, e nella Lingua dei segni italiana. Con un accrescimento di oltre 1.800 opere negli ultimi otto anni, abbiamo vissuto la stagione di maggiore espansione delle nostre collezioni dal periodo del granduca Pietro Leopoldo, che nel 1766 aprì al pubblico il Giardino di Boboli e nel 1769 anche gli Uffizi. Abbiamo allestito 159 mostre temporanee agli Uffizi e altrove, in particolar modo in tutto il territorio toscano e quello limitrofo nell’ambito dell’iniziativa Uffizi Diffusi”. Per Schmidt “il dato più straordinario da ricordare sono indubbiamente i 145 libri scientifici” che “abbiamo pubblicato” e altri “12 volumi sono attualmente in corso di stampa a testimonianza, insieme alla nostra rivista scientifica Imagines, alle 238 conferenze e ai 23 convegni svolti che il museo è diventato un vero e proprio centro di ricerca come non era mai stato prima. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la passione e l’abnegazione della squadra straordinaria di colleghi interni e collaboratori esterni che ringrazio di cuore per l’impegno, la serietà, la motivazione che ci ha portato insieme a questi risultati”.

Schmidt: Salvini agli Uffizi? Non siamo in dittatura

Così il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, ai cronisti che gli hanno chiesto delle polemiche sulla visita del vicepremier Salvini.

“Qui tutti possono entrare, siamo felici che tutti entrino. Fa bene vedere l’arte e questo mi rende molto felice. Tutti hanno la possibilità di entrare nei musei. Solo nelle dittature non è così e noi non siamo una dittatura. In questi giorni abbiamo avuto un numero considerevole di visitatori in cui siamo già in bassa stagione, ma i nostri numeri sono quasi più da alta stagione che da bassa stagione. Se oltre alle famiglie e ai visitatori stranieri vengono anche i politici mi fa solo piacere”. Lo ha detto il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, ai cronisti che gli hanno chiesto delle polemiche sulla visita del vicepremier Salvini.

Schmidt ha precisato di aver parlato con Salvini “esclusivamente di arte, abbiamo parlato e ammirato poche opere insieme perché poi lui aveva i suoi ospiti e io avevo un altro appuntamento a Palazzo Pitti”.

“Così come in passato abbiamo accolto capi di Stato sia di destra che di sinistra”, ha aggiunto Schmidt, stavolta “abbiamo accolto politici del Senato e della Camera sia di destra che di sinistra ho trovato molto ben scelto da parte di Salvini l’idea di iniziare la convention con qualcosa che non è politica, ma con l’arte e la cultura. E’ un bel segnale”.

“Ho personalmente salutato e accolto il vicepremier e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini – ha poi  spiegato Schmidt – che è venuto al museo e poi ha portato i saluti alle varie delegazioni che avevano prenotato una visita serale secondo le nostre normalissime regole. Sono molto contento dell’interesse della politica per questi capolavori perché questa è la nostra cultura”.

Da oggi Schmidt è cittadino italiano

Il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt  oggi pomeriggio a Palazzo Vecchio ha ricevuto la cittadinanza italiana.  Nardella non c’era…

“Dalla mezzanotte sarò cittadino italiano, questa con me è la Costituzione della Repubblica. Il sindaco non c’era, ma c’era un funzionario molto simpatico, efficace, efficiente, con la doppia cittadinanza svizzera e italiana. Ho iniziato questo percorso ormai quasi cinque anni fa, subito dopo la mia riconferma quando ho deciso di non andare in Austria”. Lo ha dichiarato il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt  che oggi pomeriggio a Palazzo Vecchio ha ricevuto la cittadinanza italiana. “È durato più a lungo rispetto al previsto, è coinciso con la pandemia, avevo bisogno di tante carte nei tanti luoghi dove ho vissuto e questi in genere scadevano in sei mesi” ha aggiunto Schmidt.

“Non ho sentito il sindaco. Ho letto che lui ha dichiarato più volte ai giornali che con me non voleva parlare perché ero un semplice funzionario. Io al contrario ho iniziato la mia vita come funzionario, ora sono un dirigente dello Stato, parlo con tutti, con i funzionari, con gli assistenti. Mi ha fatto molto piacere di avere un funzionario così competente del Comune di Firenze davanti a me” dichiarato ancora  Schmidt che è di origine tedesca. il direttore degli uffizi ha poi precisato che  le carte in regola per candidarsi a sindaco le aveva anche prima di oggi in quanto cittadino comunitario. “E ora mi prenderò un caffè”, ha detto, come primo gesto da italiano.

“Io sono appassionato d’Italia, di cultura italiana”, ha anche detto Eike Schmidt parlando coi giornalisti dopo aver ricevuto la cittadinanza italiana in Palazzo Vecchio. Sulla candidatura a sindaco per il centrodestra “deciderò a gennaio. Potrebbe essere un sì o un no, non lo escludo ma non lo confermo nemmeno”. Sul come festeggerà, “al mio interno sto già festeggiando, poi mia moglie ha organizzato una festa con amici, parenti”, anche dichiarato.

“Sono molto felice e fiero di essere concittadino di personalità grandi come Dante Alighieri, San Francesco, San Tommaso, Benedetto Croce, nel mio campo Luigi Lanzi, Antonio Paolucci – ha aggiunto -. L’Italia ha anche la tradizione di Roma antica: sono anche concittadino di Giulio Cesare, Virgilio, Properzio. In questo momento nemmeno durante la notte penso a una vita lontana dall’arte, ho l’arte nel cuore”. Sullo stadio Artemio Franchi di Firenze e il restyling “essendo parte della commissione che ha lavorato e ha avuto il compito di valutare i progetti in base a un capitolato molto preciso non posso esprimere altro” se non “che sono pienamente d’accordo con la scelta collettiva della commissione, altrimenti avrei dovuto dimettermi”. Schmidt ha anche risposto a chi gli chiedeva un giudizio sulla città di Napoli, altra opzione in ballo per il suo futuro da direttore museale: “Mi è sempre piaciuto, soprattutto il golfo di Napoli. Il golfo è bellissimo ma Firenze è altrettanto bella”.

Schmidt: io candidato per cdx a Firenze? Non confermo…

Ma nemmeno smentisce:  il direttore degli Uffizi, chiamato in causa come possibile candidato per il centrodestra a Firenze, non si sbottona e dice: Firenze in questi anni è peggiorata”

Sporca, insicura, malgestita: il ritratto di una città se non allo sbando, quasi. Eike Schmidt non si candida ma di certo parla da politico quando si riferisce alle  condizioni di Firenze. intervistato dal Corriere Fiorentino non le manda a dire e, nella schiettezza e nella precisione chirurgica che gli è connaturata, dice: In questi otto anni di mia permanenza in città, purtroppo, Firenze è cambiata e in peggio. È più sporca e la questione sicurezza si è aggravata. Io negli anni 90 studiavo all’Archivio di Stato e all’Istituto Germanico e la sera si poteva camminare tranquillamente. Ora sentiamo sempre più spesso di assalti a donne e bambini”.

“Tutti dicevano che dopo il Covid nulla sarebbe più stato come prima. E invece, come avevo previsto, nel 2023 i turisti sono in aumento. E la situazione in città non migliora:  tutto dipende da come vengono gestiti, dalla loro distribuzione” aggiunge il direttore degli Uffizi, prlando sempre di Firenze.

” Prendiamo gli Uffizi,non direi mai che ci sono troppi turisti, però appunto bisogna saperli gestire. Da noi alla mattina passano due o tre ore prima che si arrivi al massimo delle presenze consentite, e cioè 900. Lo stesso vale per la stagionalità. Sappiamo che a Firenze  ci sono momenti di super afflusso e momenti di calo. Ma le cose ora stanno cambiando: lentamente nei mesi autunnali crescono le presenze. Tra cinque o dieci anni non ci sarà più una bassa stagione tra il giorno dei Santi e Natale. Resterà dopo il 6 gennaio. Ma non è male. In quel periodo si possono fare altre proposte”.

Sul suo rapporto con Nardella, Schmidt dice “io non sono mai stato il primo a rompere i suoi giocattoli. Però ad attacco rispondo:  sul mangificio di via de’ Neri, mi sono espresso perché era attinente al mio museo. oltre l’80 per cento delle persone che vengono a Firenze vengono agli Uffizi”.

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