Agli Uffizi la prima mostra al mondo a misura di bambino/a

Uffizi: “A misura di bambino”, dal 23 novembre al 24 aprile in Galleria, affronta un tema inesplorato, la vita quotidiana dei fanciulli ai tempi dell’Impero. (Intervista di Chiara Brilli al direttore Eike Schmidt)

Oltre 30 le opere, tra sculture di divinità da piccole, ‘action figures’, giochi e giocattoli di millenni fa: alcune sono state appositamente posizionate ad altezza dei visitatori più piccoli

Il direttore Eike Schmidt: l’esposizione illustra come  i bambini dell’antichità parlino a quelli di oggi, con lo stesso linguaggio

‘Action figures’, giocattoli e giochi di millenni fa, sculture di divinità rappresentate nella loro infanzia, opere collocate ad altezza bimbo, per andare incontro alle esigenze dei visitatori più piccoli. Arriva “A misura di bambino. Crescere nell’antica Roma”, mostra archeologica della Galleria degli Uffizi che affronta, con modalità innovative, un tema finora inesplorato. In un percorso di oltre trenta opere, infatti, vengono descritti diversi momenti della vita quotidiana dei fanciulli ai tempi dell’Impero Romano. La nascita, i riti di passaggio verso l’età adulta, la scuola, i divertimenti, il rapporto con gli animali, le paure, sono solo alcuni dei temi che i visitatori troveranno rappresentati in statue, sarcofagi, rilievi e oggetti quotidiani come i giocattoli.

Tra le opere più significative, una statua di Mercurio con il piccolo Bacco, restaurata per la mostra e restituita al pubblico dai depositi delle Gallerie degli Uffizi dopo decenni, una rara bambola in avorio del III secolo d.C. finora mai esposta, e una statuetta giocattolo di gladiatore dotata di accessori componibili, non diversamente da quello che accade dalle action figure di oggi. Di particolare pregio è anche una scelta di tanagrine (una particolare tipologia di statuette funebri), di epoca ellenistica e romana, mai presentate al pubblico ed entrate nelle collezioni delle Gallerie in seguito a un sequestro in un deposito di opere d’arte razziate dalle truppe tedesche.

Si dice che la Storia sia fatta dai grandi uomini, ma talvolta ci si dimentica che anche loro sono stati bambini. Allo stesso modo, anche le divinità del pantheon romano hanno vissuto infanzie talvolta avventurose e difficili, come Ercole o Bacco. A questo tema la mostra dedica una sezione nella quale il visitatore avrà la sorpresa di riconoscere in paffuti fanciulli gli dei dell’Olimpo.

L’esposizione, pur pensata per un pubblico adulto, offre anche chiavi di lettura e percorsi concepiti per i giovanissimi. A corredo dell’allestimento c’è infatti una serie di apparati didattici, come didascalie redatte con un linguaggio ‘a misura di bambino’, tavole a fumetti disegnate da Stefano Piscitelli e alcuni mp3 realizzati da Carlotta Caruso e Sara Colantonio del Museo Nazionale Romano. In linea con criteri museali già sperimentati all’interno delle Gallerie, destinati a facilitare l’inclusione dei più piccoli (la Tebaide di Beato Angelico, posizionata a 65 cm di altezza), alcune opere sono esposte più in basso, così da permettere ai bimbi di guardare negli occhi i loro coetanei di 2000 anni fa. Un filmato, a cura di Gianmarco D’Agostino per Advaitafilm Film, conclude il percorso e conduce i visitatori, attraverso suoni e immagini, in un giardino dell’antica Roma dove alcuni bambini vivono momenti della loro giornata.

Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt: “La mostra si inaugura a ridosso della giornata internazionale del Bambino, che cade il 20 novembre, e che non deve rimanere una vuota celebrazione. Per gli Uffizi è l’occasione di rivolgersi a una fascia di età poco considerata in campo artistico, sia come soggetto che come pubblico. L’arte non è solo una cosa per i grandi, e questa rassegna lo dimostra, mettendo in atto un coinvolgimento tra pari che attraversa secoli di storia. I bambini dell’antichità romana parlano ai bambini di oggi, con lo stesso linguaggio.”

Il curatore Fabrizio Paolucci: “Questa mostra è un’occasione straordinaria per portare i bambini al Museo. L’esperienza di visita, favorita dalle varie modalità di apprendimento proposte, li farà sentire partecipi della narrazione e stimolerà la loro curiosità senza annoiarli. Con “Scegli il tuo compagno di gioco!”, in particolare, i piccoli visitatori potranno individuare, fra le opere esposte, il ritratto di bambino che più gli è piaciuto e che diventerà l’avversario di una sfida all’ultima noce in una delle attività ludiche previste al Giardino di Boboli con l’arrivo della bella stagione. Inoltre sono state programmate visite per famiglie, tattili e in LIS (Lingua dei Segni Italiana)”.

La curatrice Lorenza Camin: “La mostra, la prima dedicata all’infanzia romana, affronta gli aspetti più diversi del vivere “da bambini” nell’Antica Roma, dai riti di passaggio, alla scuola, dai giochi al rapporto con gli animali. In un’occasione come questa, opere che prese singolarmente riescono di difficile comprensione per i visitatori, divengono pienamente apprezzabili e comprensibili in un percorso narrativo organico. Statuette, rilievi, busti, sarcofagi e giocattoli saranno quindi i protagonisti di un racconto che restituirà voce e corpo a una parte fondamentale dell’antica società romana”.

Uffizikids: addetti speciali e mostre ‘a misura’ di bambini

Uffizikids: a partire da domani, agli Uffizi ci sarà una squadra di circa cinquanta addetti speciali, riconoscibili da una spilla con uno smile come logo speciale, pronti a fornire alle famiglie tutte le informazioni necessarie per orientarsi nell’offerta della Galleria per i visitatori più piccoli.

Saranno circa 50 riconoscibili da una spilla con il nuovo logo di Uffizikids gli addetti speciali che arrivano in Galleria per aiutare i bambini alla scoperta del complesso museale fiorentino. La presentazione oggi da parte del direttore degli Uffizi Eike Schmidt che ha anche annunciato la mostra “A misura di bambino. Crescere nell’antica Roma”.

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Dal 5 dicembre via infatti al nuovo programma di visite guidate dedicate alla mostra che verrà presentata in anteprima lunedì prossimo e, a seguire, gli incontri in presenza di “Natale agli Uffizi” e quelli on line di “Natale sotto l’albero”.

A queste vanno aggiunti i piani di visita per i più piccoli in autonomia (cioè senza accompagnamento delle famiglie) da parte addetti del Dipartimento educazione ma con il supporto di appositi testi prodotti dall’ufficio: Mostri agli Uffizi, Fiori agli Uffizi, Le predelle ad altezza di bambino. Riguardo a queste iniziative il personale di UffiziKids potrà offrire ai bambini e ai loro accompagnatori tutto l’aiuto, i consigli e le informazioni necessarie a divertirsi ed appassionarsi ancora di più al loro viaggio alla scoperta della Galleria degli Uffizi.

Con la nuova offerta under 12 si ampliano dunque sul territorio fiorentino i servizi offerti alle famiglie ‘rendendo Firenze una città sempre più a misura di bambino” ribadisce l’assessora all’Educazione di Palazzo Vecchio, Sara Funaro.

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Uffizi: dieci mostre in cinque anni, intesa a Shanghai

Uffizi: firmato un accordo tra le Gallerie degli Uffizi e il Bund One Art Museum di Shanghai che getta le basi per una partnership di 10 mostre in cinque anni (2022-2027).

In base all’intesa, spiega una nota, gli Uffizi collaboreranno per organizzare a Shanghai 10 esposizioni dalle proprie collezioni e predisporre scambi culturali e occasioni di studio. Già firmati contratti per la realizzazione delle prime tre mostre, che porteranno per la prima volta al museo di Shanghai alcuni fra i più celebrati capolavori della storia dell’arte, tra questi le opere di Sandro Botticelli. Oggi la presentazione dell’iniziativa in Cina.

La prima mostra, che aprirà nella primavera del 2022, sarà “Botticelli e il Rinascimento” con circa 50 opere esposte per rivelare la magnificenza dell’arte di Sandro Botticelli e di alcuni noti artisti a lui contemporanei. La seconda esposizione avrà luogo fra settembre 2022 e gennaio 2023, proponendo una delle collezioni di autoritratti più suggestive al mondo: “Autoritratti, capolavori dagli Uffizi”, una storia di protagonisti della vita culturale dal 1500 al XXI secolo. Da marzo a luglio 2023, sarà la volta di “Capolavori del Settecento dagli Uffizi”, opere classiche ed espressioni della varietà di scuole del Settecento. Il progetto pluriennale, si sottolinea, è il frutto di uno sforzo condiviso, sostenuto dal ministero della Cultura, dal ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione internazionale con l’Ambasciata d’Italia nella Repubblica popolare cinese e il consolato generale d’Italia a Shanghai e l’Istituto Italiano di cultura a Shanghai.
Per Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, “la presenza continuativa degli Uffizi a Shanghai nei prossimi cinque anni è strategica per la conoscenza diretta delle nostre collezioni – ricche, diverse e uniche al mondo – e dell’Italia stessa in Cina. Si tratta di una cooperazione reciprocamente vantaggiosa di grande rilevanza globale, in grado di aprire e sostenere dialoghi profondi tra le culture, e di saldare l’amicizia tra i nostri due popoli”
Questa iniziativa ha il valore strategico di intensificare la conoscenza e l’apprezzamento per il patrimonio culturale italiano in un hub come Shanghai, che affacciandosi sul grande palcoscenico cinese offre alla cultura italiana risonanza globale”. Così il ministro della Cultura Dario Franceschini in merito al progetto espositivo pluriennale delle Gallerie degli Uffizi con il Bund One Art museum Shangai presentato oggi in Cina.

Uffizi Diffusi: Franceschini, “Ci investiremo. Decongestionare luoghi in overbooking”

Uffizi Diffusi, il ministro alla cultura Dario Franceschini in visita a Montelupo Fiorentino  invitato dal presidente della Toscana Eugenio Giani, per una visita alla villa medicea dell’Ambrogiana, ex  sede di ospedale psichiatrico giudiziario,  candidata a diventare parte del progetto “Uffizi diffusi”.

“Ci sono tante prove in giro per l’Italia di rilancio di musei che non avevano la piena utilizzazione e di zone conosciute per i loro problemi, come Pompei, e oggi sono un riferimento per il modo di gestire le risorse pubbliche. Un disegno di valorizzazione della villa dell’Ambrogiana ci consentirebbe di rafforzare il territorio e, inoltre, di ragionare su un progetto di rafforzamento degli Uffizi che è partito con una riforma che ha unito Palazzo Pitti, il Corridoio Vasariano e Boboli in un’unica istituzione culturale, la più grande del mondo e su questo dovremo investire, lo faremo”. Così il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, a margine della visita alla villa medicea dell’Ambrogiana a Montelupo Fiorentino (Firenze).

“Ci sono almeno 100 opere che oggi giacciono nei depositi ed erano storicamente qui alla villa medicea dell’Ambrogiana: dalle nature morte del Bindi, non ovviamente quelle che già sono a Poggio a Caiano (Prato), fino ai quadri religiosi del Cinqui che decoravano quel ‘fratello’ del Corridoio Vasariano che abbiamo proprio qui all’Ambrogiana”. Lo ha detto il direttore degli Uffizi di Firenze, Eike Schmidt, a margine della visita. “Considerate quanta gente viene a Firenze per vedere il Corridoio Vasariano e questo dal 2022 sarà possibile – ha proseguito Schmidt – ma qui a Montelupo ne abbiamo un altro, nel mezzo della natura: chi ne ha visto uno vorrà vedere sicuramente l’altro, magari in un secondo viaggio. Qui c’è una grande sinergia che creerà economia e posti di lavoro”.

“Il prossimo step è quello di definire esattamente lo strumento amministrativo più idoneo per andare avanti e questo finalmente succede a livello politico. I tecnici sono pronti a eseguire i lavori, i primi stanno già per partire e grazie a questo progetto avremo non solo un grande volano per tutta la Toscana e per tutto il Paese. Le cose fondamentali sono l’antisismica e questo sta per partire, i lavori sono a carico della Sovrintendenza”. Ha sottolineato Schmidt, relativamente all’avanzamento del progetto ‘Uffizi diffusi’. “I grandi progetti sono sempre composti da molti passi e quello di oggi è importantissimo per l’Ambrogiana – ha aggiunto -. Per quanto riguardano le concrete tempistiche, posso dire che serviranno degli step. Lo abbiamo visto anche negli Uffizi in cui abbiamo inaugurato una serie di nuove sale, se si pensa di ragionare in termini di punti di partenza e di arrivo non riusciremo mai a raggiungere l’obiettivo”.

“Questo progetto nato come intesa da Stato, Regione e Comune di Montelupo Fiorentino, offre una nuova visione al turismo e alla cultura del nostro territorio”. Lo ha detto il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, a margine visita. “Qui siamo nel cuore della Toscana, a non piu’ di 40-50 km ci sono Firenze, Pistoia, Lucca, Pisa, Livorno, Siena-ha aggiunto Giani-. Questo e’ il vero baricentro della Toscana e quindi il fatto di pensare a quegli Uffizi che io chiamo Toscana, del resto il palazzo degli uffizi fu fatto da Cosimo dei Medici nel 1560 quando la Toscana si costituiva, e’ un progetto che puo’ dare davvero un senso a quella volonta’ di rendere piu’ capillare una presenza turistica che oggi segna un fatto storico”. “E’ la prima volta di un ministro della Cultura qua e quindi ringrazio Franceschini-ha concluso Giani-. Intorno a questo luogo, la villa Ambrogiana, la preferita di Ferdinando dei Medici che si fermava qui dal suo traghetto lungo l’Arno, puo’ trovare davvero uno destinazione culturale che da il senso di Uffizi Toscana”

Schmidt: torna turismo mordi e fuggi, stop a affitti brevi

“Uffizi boom visite Ognissanti. Abbiamo però anche visto certi meccanismi che ritornano ai vecchi vizi; il ‘mordi e fuggi’ è sicuramente il problema più grande da affrontare e si può fare solo in maniera sistematica”. Lo ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt.

“Abbiamo visto numeri straordinari anche per la nostra iniziativa Uffizi Diffusi questo è importante per portare il turismo fuori dal centro storico nelle periferie e addirittura nelle montagne tosco-romagnole. Questo ha funzionato: in una realtà che normalmente ha poche decine di visitatori al mese ha avuto più di 2.100 visitatori”. Lo ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt in occasione del convegno “Firenze e Venezia nel day after #covid” oggi nel capoluogo toscano.

“Quest’estate abbiamo avuto numeri straordinari agli Uffizi con una percentuale di oltre il 75% di italiani, un dato che non avevamo mai visto prima. E poi solo sabato e domenica agli Uffizi abbiamo avuto più di 7.200 visitatori al giorno quindi siamo ai livelli del 2015-2016 per quanto riguarda il numero di visitatori” ha aggiunto Schmidt.

Che ha sottolineato  “abbiamo però anche visto certi meccanismi che ritornano ai vecchi vizi; il ‘mordi e fuggi’ è sicuramente il problema più grande da affrontare e si può fare solo in maniera sistematica”.

Per questo, dice Schmidt serve lo stop affitti turistici “selvaggi” privati, rimodulazione Tari con sconti per negozi alimentari che non fanno asporto e tengono pulita la città, più servizi pubblici e blocco all’apertura di nuovi minimarket!

“Ci vuole un regolamento per gli affitti da privati – ha detto Schmidt – non è possibile che i privati affittino in maniera selvaggia mentre gli alberghi sono sottoposti ad una serie di regole e anche contributi economici e tributari. Ci vuole un riequilibrio della Tari, non è possibile che chi produce soltanto immondizia e non pulisce, paghi meno. Ci vuole una rimodulazione della Tari in cui viene premiato chi pulisce dopo il passaggio dei propri ospiti. Ci vuole anche un sistema congiunto di accoglienza per tutta la città e tutta la regione. Non è concepibile che ci siano alcuni punti strategici dove non ci sono bagni pubblici, per esempio, che ce ne sia solo uno al punto informazioni degli Uffizi e un altro in Santa Maria Novella”.

Poi – ha aggiunto Schmidt – ci vuole anche uno stop a nuovi minimarket, ne abbiamo visti sin troppi. I minimarket hanno la caratteristica che vendono e generano l’immondizia ma poi non puliscono”. Parlando poi di coloro che vendono panini in centro a Firenze Schmidt ha ironizzato: “Ci vuole competenza nella gestione delle file, noi abbiamo file più corte dei paninai ma più visitatori” nelle gallerie

 

🎧 Uffizi, la mostra: ‘No alla violenza contro le donne’

Firenze, agli Uffizi la mostra “No alla violenza contro le donne”, dallo sfregio seicentesco del Bernini ai volti invisibili delle donne aggredite con l’acido.

La mostra viene organizzata simbolicamente nel mese in cui ricorre la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, la mostra pone in dialogo le fotografie di Ilaria Sagaria con il capolavoro di Gian Lorenzo Bernini, in prestito dal Museo Nazionale del Bargello e restaurato da Maura Masini con un finanziamento delle Gallerie degli Uffizi.

©Controradio

In podcast una breve presentazione alla mostra del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schimdt.

Il busto di Costanza Piccolomini Bonarelli, realizzato dal suo amante Gian Lorenzo Bernini, che per gelosia la fece poi sfregiare dà voce a un dramma senza tempo dialogando con gli scatti di Ilaria Sagaria che raccontano poeticamente il dolore e la solitudine delle vittime degli attacchi con sostanze corrosive.

Nel busto in marmo (databile al 1637-1638) lo scultore ritrae la donna con naturalezza e intimità: la camicia aperta, la pettinatura mossa, lo scatto del collo, la bocca socchiusa quasi a suggerire un dialogo. Nella tarda estate del 1638 Bernini, scoperto il legame di

Costanza con il fratello Luigi, pazzo di gelosia, fa sfregiare il volto della donna.

Bernini fu graziato e proseguì la sua brillante carriera senza conseguenze, mentre Costanza venne reclusa in un monastero per quattro mesi. Fece poi ritorno dal marito, Matteo Bonarelli, con il quale dette vita a un fiorente commercio di sculture: in lei oggi è riconosciuto un emblema della capacità di riscatto che si ritrova oggi in tante vittime di violenza, alle quali le fotografie di Ilaria Sagaria, dedicate alle donne che hanno subito attacchi con acido, danno liricamente voce. Il ciclo di scatti Il dolore non è un privilegio ricorda infatti come il crimine subito da Costanza si riattualizzi oggi nei casi ancora più efferati degli attacchi con l’acido. Ad essere preso di mira, esattamente come allora, è il volto delle vittime, investito da sostanze corrosive che bruciano la pelle ed erodono ossa e cartilagini, condannando ad un calvario fisico e psicologico.

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