Torna a scorrere l’acqua alle cascate delle Rampe del Poggi

Firenze, dopo quasi un secolo, sabato 18 maggio 2019, si festeggia il ritorno delle fontane e delle cascate del Sistema delle Rampe del Poggi, sul Viale dei Colli.

Si è infatti concluso l’impegnativo restauro delle Rampe del Poggi cominciato lo scorso luglio e interamente sostenuto da Fondazione CR Firenze nell’ambito della normativa ‘Art Bonus.

Per salutare questo evento, Fondazione e Comune di Firenze hanno co-promosso una giornata di eventi gratuiti per tutti, rivolti a bambini, famiglie e a tutti i cittadini: l’avvio è alle ore 16 con l’apertura del sistema idrico, alla presenza del sindaco Dario Nardella e del Presidente della Fondazione CR Firenze Umberto Tombari, quando sarà acceso il nuovo impianto idrico che alimenterà fontane, grotte ed una grande cascata lunga otto metri e alta cinque e prosegue fino alle 19.30 con spettacoli, laboratori e attività didattiche, visite guidate al percorso restaurato, esibizioni musicali con la direzione artistica di Manu Lalli.

La giornata termina alle 21.30 con lo spettacolo ‘La fontana ritrovata’, un festival di immagini, suoni e colori con la direzione artistica di Roberto Malfatto, il regista degli spettacoli, tra gli altri, di Madonna, degli U2, di Jovanotti e della cerimonia di apertura di Matera capitale mondiale della cultura 2019. L’organizzazione generale è a cura di PRG Firenze.

Il restauro è stato curato dal Comune di Firenze con la supervisione dei tecnici dello Studio Hydea incaricato dalla Fondazione.

Tutta l’operazione, eseguita dall’Impresa Bartoli che ha vasta esperienza in opere di restauro, ha comportato per la Fondazione un impegno economico complessivo di 2,5 milioni di Euro.

L’attività di tutela è stata svolta dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e per le provincie di Pistoia e Prato.

Le varie fasi del restauro sono state anche oggetto di una campagna fotografica curata dal maestro George Tatge e di una documentazione video curata dalla società 3dSign che sta realizzando un documentario su tutto l’intervento.

Breve storia del sistema delle rampe

Il Sistema delle Rampe si sviluppa su una superficie di 6.700 metri quadrati e fu realizzato da Giuseppe Poggi tra il 1872 (l’anno successivo al trasferimento della Capitale da Firenze a Roma) e il 1876. Si articola su tre livelli o ripiani: le Grotte, situate nei primi due ripiani delle Rampe, una sul primo e cinque sul secondo, queste ultime costituite da nicchie scavate nei due muraglioni a retta e realizzate con una struttura in muratura rivestita da intonaco lavorato e da spugne; la Grande Vasca polimaterica, situata sul terzo livello delle Rampe, composta da più bacini, realizzata con una struttura in muratura rivestita da spugne, pietrame e mosaico; le Scogliere e le Piccole Grotte, posizionate lungo i percorsi, realizzate con blocchi di pietra provenienti dalle cave di Monte Ripaldi, come i ‘massi erranti’ disseminati nei luoghi dove i percorsi si allargano. Col trasferimento della Capitale a Firenze fu affidato all’architetto Giuseppe Poggi l’incarico per la realizzazione del Nuovo Piano di Ampliamento della Città che prevedeva importanti trasformazioni urbane: dall’abbattimento dell’ultima cinta muraria alla realizzazione dei grandi viali di circonvallazione, dalla nuova stazione ferroviaria alla realizzazione del Campo di Marte. Ma soprattutto grazie a quel progetto si dette vita, per la prima volta, ad un vero e organico sistema di verde urbano di respiro europeo, un patrimonio di giardini pubblici destinati e dedicati non solo alle classi privilegiate ma al benessere di tutta la comunità.
Vennero, infatti, risistemate numerose aree verdi che tuttora costituiscono l’ossatura principale della città: il Parco delle Cascine, Piazza Donatello e Piazza Savonarola, Piazza della Libertà e i Pratoni della Zecca Vecchia; ma anche i parterre e i giardini del centro storico, come Piazza d’Azeglio, il Giardino dei Semplici, e soprattutto il belvedere mozzafiato di Piazzale Michelangelo, lo scenografico Viale dei Colli (con i suoi 5,7 chilometri di lunghezza) e la sistemazione, appunto, delle Rampe e del quartiere di San Niccolò. La loro funzione doveva soprattutto assicurare la stabilità geomorfologica della collina visto che in passato si erano verificati movimenti del suolo peraltro già documentati da Leonardo da Vinci e da Giuliano da Sangallo. Le pendici avevano bisogno di essere consolidate e rafforzate, i terreni stabilizzati con la realizzazione di cisterne, condotti idrici e scoli per evitare il ristagno delle acque. Purtroppo, la difficoltà dell’approvvigionamento idrico e la mancata manutenzione dei canali fece si che, in un arco di tempo piuttosto breve, l’elemento vitale e centrale di tutta la progettazione venne a mancare e con esso le specie vegetali che avrebbero dovuto caratterizzare bacini, scogliere e grotte. Negli anni, inoltre, la mancanza di specifici finanziamenti destinati alla manutenzione ed al restauro, ha causato un deterioramento generale che ha reso necessario e urgente un programma di interventi di conservazione e di ripristino degli elementi architettonici e decorativi, dell’impianto idraulico e della vegetazione propria ed originale. Tutto il complesso è sottoposto a tutela da parte del Ministero dei Beni e delle Attività culturali.

Firenze: edilizia sociale, 80 alloggi pronti nel 2020

Destinati all’affitto a canone calmierato gli alloggi del ‘Casone’ di via dell’Osteria alle Piagge, a Firenze. L’intervento è frutto di un’azione congiunta di Fondazione Cr Firenze e Comune di Firenze con contributo finanziario del Fondo investimenti per l’abitare, anchor investor del Fondo Housing Toscano.

L’edificio, che sarà ultimato nei primi mesi del 2020, è disposto su quattro piani. Suddiviso in 83 appartamenti di dimensioni diverse, ha un’autorimessa al piano interrato e 17 posti auto esterni. Stamani il sindaco di Firenze Dario Nardella ha visitato il cantiere per fare il punto sull’avanzamento dei lavori. “Oggi – ha commentato Nardella – abbiamo la dimostrazione che si possono fare operazioni di riqualificazione profonda contro il degrado, la delinquenza e a favore di una residenza nuova”. L’edificio ospiterà “famiglie che non sono così povere da avere il diritto della casa popolare ma neanche così abbienti da riuscire ad arrivare alla fine del mese”. La struttura si affaccia su un parco: “Qui – il sindaco ha sottolineato – il Comune ha già in progetto di realizzare giochi per bambini, panchine, alberi, in modo che sia un parco vivibile per tutto il quartiere”.

Insieme a lui erano presenti sul posto il presidente di Fondazione Cr Firenze Umberto Tombari e il direttore generale di Cdp investimenti Sgr Marco Sangiorgio. “Questo intervento – ha affermato Tombari – non è soltanto un’occasione importante di rigenerazione per il quartiere delle Piagge, e per la città nel suo complesso ma è anche un modello importante di sinergia pubblico-privata al servizio del territorio”. Sangiorgio si è detto “particolarmente orgoglioso di questa iniziativa, realizzata in una città come Firenze che vede il gruppo Cdp impegnato in progetti immobiliari di grande visione”.

Firenze: assunti 53 nuovi vigili

Si tratta della seconda tranche: salgono così a 100 i nuovi agenti assunti. Altri 47 vigili erano entrati in servizio ad inizio aprile, attingendo dalla graduatoria del concorso del 2018. Altre dieci persone saranno assunte in estate sempre dalla stessa graduatoria.

Tra i 53 nuovi agenti 30 sono toscani, 23 arrivano da altre regioni, mentre l’età media è di 28 anni. “Avevamo preso un impegno e lo abbiamo mantenuto – ha riferito il sindaco di Firenze Dario Nardella -. Non è uno spot elettorale come ha detto qualcuno, sono ragazzi che entrano a pieno diritto perché hanno vinto un concorso nell’amministrazione comunale”. Il sindaco ha poi chiarito che, sul cappello, “i vigili avranno oggi, domani e sempre il giglio” che non sarà sostituito dallo stemma del Pegaso: “Ho grande rispetto per la Regione – prosegue Nardella – ma se per avere un contributo da parte loro dobbiamo levare il giglio di Firenze dal cappello dei vigili urbani della nostra città io preferisco rifiutare il contributo. Detto questo stiamo lavorando con la Regione per trovare una soluzione che rispetti l’identità delle città toscane perché credo che questo sia una ricchezza anche per la Regione. Il giglio accanto al Pegaso ci sta benissimo”

Zingaretti a Firenze: “Città governata bene. Votare Nardella”

“Rivotare Nardella a Firenze? E’ una cosa semplice ma rivoluzionaria: bisogna rivotare chi ha governato bene, e ve lo dice il cittadino di una città che non è governata bene e che rappresenta invece la differenza. Mi permetto di dire, conoscendo bene l’Italia, che non è vero che la crisi è stata vissuta dai cittadini allo stesso modo, c’è chi l’ha vissuta di più e chi l’ha vissuta di meno, e la differenza spesso l’hanno fatta le amministrazioni comunali, cioè quel livello di comunità che quando sei solo e hai un problema, hai più vicino. Nelle città governate bene la crisi è stata meno sentita”. Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ieri a Firenze, a margine di un’iniziativa a sostegno della campagna elettorale del sindaco Dario Nardella che è in corsa per un secondo mandato.

“In questi anni difficili per i sindaci, a Firenze con Nardella – ha aggiunto Zingaretti -, c’è stata una comunità che ha combattuto non tanto o solo per difendersi, ma per immaginare un futuro che ha fatto la differenza. E se io guardo a 11 mesi di governo populista e alla catastrofe sociale che sta provocando, o a cinque anni di amministrazione con Dario in questa città, la differenza si vede tutta”.

“Mi permetto di dire, quindi, che scommettere su Firenze vuol dire difendere questo grande patrimonio – ha concluso Zingaretti – Ripeto, lo dice il cittadino di un’altra città nella quale si è fatto l’errore di metterla nelle mani di persone incapaci e non portatori di un modello di sviluppo”.

“Bisogna combattere. Questa campagna elettorale non si vince nei talk show televisivi, in cui comunque andremo, si vince se tutti insieme, con l’unità bellissima che abbiamo ritrovato. Dobbiamo capire una cosa: negli ultimi dieci giorni ci dobbiamo sentire importanti e protagonisti di una battaglia politica per le strade”. Ha aggiunto il segretario del Pd.

Nardella, rifiuti: porta a porta per 75% differenziata 

Sui rifiuti “noi abbiamo un obiettivo ambizioso ma raggiungibile – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella – ovvero entro il prossimo mandato arrivare al 75% di raccolta differenziata”.

“Per arrivare a questo dobbiamo aumentare in modo considerevole la raccolta porta a porta, cassonetti interrati e superamento del meccanismo tradizionale della chiavetta, insieme alle nuove tecnologie, sono sicuro ci porteranno a questo obiettivo del 75%” ha dichiarato il sindaco.

Primi interessati alla raccolta porta a porta, ha spiegato Nardella, “saranno i quartieri più lontani dal centro, perché noi dobbiamo introdurre il porta a porta nelle zone confinanti con i comuni dove c’è già – e continua – si deve evitare un fenomeno che i cittadini purtroppo conoscono, cioè quello della migrazione dei rifiuti da una zona dove c’è il porta a porta a una zona dove ci sono i cassonetti”.

Quindi, ha affermato il sindaco, “cominceremo dalle aree periferiche per avvicinarci progressivamente al centro, mentre nel centro e nelle zone semicentrali consolideremo il meccanismo dei cassonetti interrati”. Il piano, ha concluso, “dovrà essere attuato in modo graduale, con progressività, perché non sono operazioni che si possono fare da un mese all’altro”.

Firenze: striscione ironico “anti-Salvini” in zona Santa Croce

‘Portatela lunga la scala… Sono al quinto piano’. Per Nicola Melloni, l’autore dello striscione, è un gesto ironico “anti-Salvini”.

Lo striscione è stato affisso stamani, sotto la finestra di un palazzo nel centro di Firenze in zona Santa Croce. Così si è espresso Melloni in proposito: “Avevo visto che alcuni striscioni” contro il ministro dell’Interno “erano stati rimossi addirittura con la scala dei vigili del fuoco, allora mi è venuta in mente questa frase da esporre, utilizzando un po’ di ironia”.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha postato su Facebook la foto dello striscione, commentando: “L’ironia dei fiorentini è insuperabile”.

Poco più tardi si esprime in merito anche il senatore del Pd Matteo Renzi “Salvini vuole rimuovere gli striscioni? E questa è la risposta di Firenze! – commenta su Facebook sotto la foto dello striscone – A chi sparge odio, rispondiamo con l’ironia. Questa è Firenze #PortatelaLunga”.

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