Coronavirus: Firenze, religioni in preghiera su arengario

Cristiani, ebrei e musulmani insieme, in preghiera, sull’Arengario di Palazzo Vecchio, a Firenze. A rappresentare le comunità religiose – mantenendo la distanza di sicurezza per l’emergenza Coronavirus -, il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, il rabbino Gad Fernando Piperno, l’Imam Izzedin Elzir oltre al sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha ideato questo momento, e all’assessore ai rapporti con le confessioni religiose Alessandro Martini.

Al termine della preghiera c’è stata la cerimonia di accensione del braciere proprio davanti all’Arengario.
“Stare insieme – ha detto Betori – è un messaggio di unità tra le fedi. Nelle difficoltà del presente e del futuro ‘o si sorte insieme o non avremo capacità di fare politica’, di costruire la città, come diceva don Milani. Ci ritroviamo insieme senza confusioni, ma preghiamo insieme nello stesso luogo, uno accanto all’altro. Questo pregare è un messaggio importante per tutti, significa che non siamo soli”. “Questa malattia – ha osservato Piperno – ci sta insegnando che l’errore più grande che ciascuno di noi può fare è pensare che questa malattia sia di qualcun altro. Dobbiamo considerarci tutti
malati, la mascherina che portiamo serve a proteggere gli altri. Il contagio non fa differenza, non ci sono confini. Da questa tempesta ne possiamo uscire soltanto con i nostri comportamenti, con il rispetto per il prossimo”.
Elzir ha sottolineato che “viviamo in un momento molto difficile. Spesso però quando siamo in difficoltà esce fuori la parte migliore dell’essere umano: dobbiamo lottare insieme e
sentire che siamo un unico corpo, un’unica famiglia umana. Insieme possiamo lottare per interessi non solo individuali ma collettivi”. “E’ un messaggio di speranza – ha affermato
Nardella – che vale per credenti e non credenti, nel solco della storia, della tradizione e dei valori della nostra città. Insieme ce la faremo”.

Pitti Uomo, rinviato da giugno a settembre

Firenze, il cda di Pitti Immagine presieduto da Claudio Marenzi, considerata l’evoluzione dell’emergenza sanitaria in Italia e nel mondo e le prospettive di prolungamento dei provvedimenti restrittivi delle attività produttive e commerciali e degli spostamenti, ha deciso di rimandare a settembre i saloni che erano in programma nel mese di giugno.

La decisione di rimandare i Pitti è stata presa dopo aver valutato le proposte dell’ad Raffaello Napoleone, che ha condotto nelle ultime settimane una ricognizione dei pareri di espositori e compratori.

Così Pitti Immagine Uomo n. 98 si sposta dal 2 al 4 settembre (3 giorni), a Fortezza da Basso di Firenze; Pitti Immagine Bimbo n. 91 sarà il 9-10 settembre (2 giorni) a Fortezza da Basso; Pitti Immagine Filati n. 87 è confermata ma la data verrà discussa con il Comitato Tecnico del salone l’8 aprile; Fragranze n. 18 è confermata nelle date originarie, 11-13 settembre, alla Stazione Leopolda; Super n. 16 confermata nelle date originarie, 24-27 settembre, al Padiglione Visconti a Milano;Taste n. 15, già riprogrammata per i primi di giugno, è cancellata e rinviata alle date ordinarie del 2021 (13-15 marzo). Inoltre, in accordo con le indicazioni espresse dall’amministratore di Stazione Leopolda, Agostino Poletto, il cda ha rinviato la prima edizione di Testo -evento dedicato all’editoria italiana già riprogrammato a giugno- alla seconda metà di febbraio 2021.

“Mi sono sentito con Raffaello Napoleone e ho condiviso la scelta sofferta ma di buon senso e ponderata di rinviare l’edizione di giugno di Pitti Immagine Uomo – ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella – Il posticipo a settembre rappresenta una sfida straordinaria per la ripartenza della moda italiana a livello internazionale. Dobbiamo mettere tutte le energie nel superamento di questa crisi e allo stesso tempo nella preparazione di un nuovo Rinascimento. La moda è simbolo di creatività, eccellenza e imprenditoria italiana e Firenze è il cuore di questo simbolo. Settembre può essere il momento in cui accendere la scintilla di una grande ripresa economica e culturale di tutto il Paese. Faccio un grande in bocca al lupo di tutti gli organizzatori di Pitti Immagine, garantisco la collaborazione del Comune al Centro per la moda italiana e rivolgo ad Antonella Mansi e Raffaello Napoleone il mio più grande augurio affinchè possano lavorare fin da oggi per un rilancio storico e memorabile”.

“L’edizione di quest’anno – aggiunge l’assessore a cultura e moda Tommaso Sacchi – sarà un’edizione particolare e inedita anche perché inevitabilmente condizionata dal momento storico che stiamo vivendo. Sarò al fianco della Presidente Mansi e dell’AD Napoleone per fare tutto il possibile per renderla una vera e propria occasione di ripartenza, una occasione per il settore della moda ma soprattutto per Firenze e per l’Italia intera. Confermare le tre fiere della moda (Pitti Uomo, Pitti Bimbo e Pitti Filati) oltre a Fragranze, tutte nel mese di settembre, è segno di grande responsabilità e spirito giusto per ricominciare. A Pitti, vanto della nostra città noto in tutto il mondo, va il nostro grazie”.

Coronavirus, arrivati al tempio crematorio di Trespiano 50 salme da Bergamo

Arrivati  nel pomeriggio  di oggi al tempio crematorio di Trespiano, a Firenze, 50 salme da Bergamo di pazienti deceduti per coronavirus. A causa dell’elevato numero di feretri è stato autorizzato il trasporto in altre regioni, tra cui appunto la Toscana. Oltre a Firenze anche le città di Pisa e Siena hanno dato la disponibilità ad effettuare cremazioni di defunti da fuori regione.

Al tempio crematorio di Trespiano sono arrivate da Bergamo le salme di 50 persone morte a causa del Coronavirus. Per la cremazione gli operatori del Tempio sono operativi h24, a fronte dei normali turni diurni quotidiani.
“Firenze è vicina al dolore di Bergamo e delle altre città del Nord fortemente colpite dal Coronavirus – ha detto il sindaco Dario Nardella -. Dare la disponibilità a cremare in città le salme bergamasche è il minimo che potevamo fare per aiutare Bergamo e il suo sindaco Giorgio Gori”. “È come se il nostro Paese fosse in guerra – ha continuato Nardella -. Stiamo combattendo tutti contro il virus ed è importante aiutare coloro che sono più colpiti e stanno peggio di noi. Per come possiamo, abbiamo deciso di aiutare le città che sono più in difficoltà. Nessuna città deve essere lasciata sola”.
“Grazie al Crematorio di Firenze, e in particolare agli operatori che sono al lavoro, per la grande disponibilità dimostrata in questo momento così difficile e drammatico per il nostro Paese – ha detto l’assessore a Welfare Andrea Vannucci -. Sono giorni duri, di grande impegno per tutti, in cui la società di gestione ha deciso di rendere operativi i propri operatori giorno e notte per dare un aiuto alle città in difficoltà”. “A Trespiano la cremazione delle salme che arrivano da fuori città – ha precisato Vannucci – si aggiunge al consueto servizio per i fiorentini e toscani, che verranno regolarmente cremati nell’arco delle 24 ore”. “Come Comune, nel caso ce ne sia bisogno – ha concluso l’assessore Vannucci -, possiamo mettere a disposizione anche le celle frigorifere del cimitero di Trespiano. Necessità che al momento non si ravvisa. Vorrei rivolgere un ringraziamento anche ai dipendenti e agli operatori cimiteriali e obitoriali del Comune per quanto stanno facendo in questi giorni di emergenza”. Il deposito del Tempio crematorio può ospitare fino a 36 salme.

Calcio Storico Fiorentino verso rinvio

Firenze, il rinvio del Calcio Storico Fiorentino, a causa dell’emergenza Coronavirus, “è molto probabile” anche se ancora “non è” una decisone presa in via ufficiale.

A dirlo il presidente del Calcio Storico Fiorentino, Michele Pierguidi, in riferimento al torneo che si svolge ogni anno in piazza Santa Croce e si conclude il 24 giugno, per la festa di San Giovanni Battista, patrono della città. Pierguidi ha detto che una “decisione definitiva” sarà presa “la settimana prossima” ma che appunto si va verso il rinvio.

Se effettivamente il Calcio Storico verrà annullato, seguirebbe l’annullamento dell’altro grande evento storico fiorentino, lo Scoppio delm Carro, il volo della ‘Colombina’ infatti, quest’anno non si farà. Il tradizionale ‘Scoppio del Carro’ che si svolge il giorno di Pasqua è stato annullato in via eccezionale a causa della pandemia da Covid-19. Lo aveva annunciato giorni fa il sindaco Dario Nardella in accordo con il Cardinale Betori intervenendo in consiglio comunale, riunito in via telematica. “Devolveremo le risorse risparmiate – aveva detto il sindaco – ovvero circa 50 mila euro, in progetti sociali legati all’emergenza Coronavirus”.

Nardella, “Situazione economica Comune Firenze drammatica”

Firenze, “In questo momento abbiamo in cassa” al Comune di Firenze “80 milioni di euro e ogni mese ne dobbiamo spendere 25 di stipendi per i nostri 4.000 dipendenti. Nel frattempo, dobbiamo pagare i contratti vincolati, come la gestione dei rifiuti. La situazione è drammatica e deve essere risolta subito”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, collegato con la trasmissione ‘Omnibus’ su La7, in riferimento alle conseguenze economiche del Coronavirus.

Tra le necessità, ha continuato Nardella “concretizzare la decisione di Cassa depositi e prestiti di sospendere le rate dei mutui dei Comuni per quest’anno, lo stesso vale per la Bei”, “un piano” specifico “nel decreto aprile” e “l’erogazione di liquidità immediata alle” amministrazioni “per far fronte alla sospensione delle tasse”.

Secondo il sindaco “ci vuole un piano radicale di semplificazione burocratica: i 400 mln” di euro per i generi alimentari “ci sono stati dati senza alcun tipo di vincolo, in modo da poterli spendere subito: questa deve essere la regola, non l’eccezione. Quando ci sarà immissione di liquidità non possiamo passare mesi e forse anni per poterli utilizzare. E’ il momento di mettere in campo un bilancio di guerra”.

“L’imposta di soggiorno – ha aggiunto – non la vedremo nel 2020, e non possiamo far pagare più tasse ai cittadini” visto che non arrivano queste risorse. “Ben venga il piano di emissione di titoli europei – ha concluso Nardella -. L’Europa ha un bilancio che è l’1% del Pil europeo, è niente: può essere aumentato, emettere titoli per finanziare il bilancio europeo attraverso l’indebitamento e consentire agli stati nazionali di avere risorse e finanziare i Comuni”.

Inoltre, gli enti locali “saranno spinti a vendere il proprio patrimonio, ma dalla vendita degli immobili” si ottengono “risorse che però non” possono essere messe “sulla spesa corrente”.

Nardella, “Oggi distribuzione pacchi alimentari per famiglie in difficoltà”

Firenze, “Non può che essere graduale il processo di uscita, oggi non possiamo ancora dichiararci fuori dall’emergenza – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, in collegamento con la trasmissione ‘Omnibus’ su La7 commentando la decisione da parte del Governo di rinnovare le restrizioni per contrastare il Coronavirus – Credo che Conte abbia fatto bene a dire c’è una prospettiva positiva ma noi dobbiamo ancora stringere i denti”.

“Ora è necessario continuare con la strategia dell’isolamento, dobbiamo dare alle strutture sanitarie la possibilità di assorbire tutto quello che sta succedendo – ha aggiunto Nardella – Nel frattempo mettiamo in pratica le misure economiche”.

Proprio in riferimento alle misure economiche a Firenze parte oggi la distribuzione dei pacchi alimentari per le famiglie in difficoltà: “Il resto – ha precisato Nardella – verrà erogato sotto forma di buoni pasto a partire da martedì: abbiamo studiato un meccanismo semplice, un buono cartaceo che può essere speso sia nella grande distribuzione che nella piccola. Possiamo coprire diverse centinaia di nuclei familiari” e il fatto che i buoni potranno essere spesi anche nei piccoli negozi permetterà di “dare una boccata di ossigeno anche a questi ‘alimentari'”.

Sulla situazione sanitaria il primo cittadino di Firenze ha ribadito la necessità di dare attenzione “ai più anziani” e in generale di aumentare i tamponi: “Anche noi sindaci – ha concluso – abbiamo chiesto di farlo”.

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