Livorno: picchia e droga fidanzata, ‘Ti butto giù dalla scogliera’

Una ragazza di 19 anni ha denunciato ai carabinieri il suo fidanzato, un trentenne di Livorno, accusandolo di averla picchiata, minacciata, vessata e costretta a drogarsi durante il corso della loro convivenza.

“Mi sono sentita manipolata, al punto che sono andata a vivere con lui”, ma “era come un padrone”, ha dichiarato all’Arma la 19enne che ha denunciato di aver subito aggressioni per la gelosia del fidanzato, un trentenne di Livorno, e pure minacce tipo, secondo il suo racconto, “Se mi lasci uccido te e i tuoi”, “Ti butto giù dagli scogli se non mi chiedi scusa”. I due si erano conosciuti all’inizio dell’estate in un locale: lui dipendente, lei lì per cenare con gli amici. Dopo breve tempo l’uomo la convinse ad andare ad abitare con lui.

Già verso metà agosto la giovane ha deciso di rivolgersi ai carabinieri e si è fatta assistere dall’avvocato Cristina Cerrai, specializzata nei fatti di donne vittime di violenza: la 19enne ha preso questa decisione dopo l’ultima sfuriata causata da un messaggio di saluto ricevuto sul profilo Instagram da un amico, un episodio tale da scatenare una reazione di gelosia da parte del trentenne, il quale l’avrebbe presa a schiaffi, offesa e pure, durante una gita, posizionato l’auto sul ciglio dell’Aurelia dove ci sono gli scogli sul mare minacciandola di gettarla di sotto. Dopo essere ripartiti la ragazza avrebbe aspettato che il 30enne diminuisse la velocità per tirare il freno a mano, aprire lo sportello e scappare in un bar dove chiedere aiuto ai presenti, che l’avrebbero protetta mentre il ‘fidanzato’ la stava afferrando per i capelli per riportarla dentro la macchina. I carabinieri e la procura di Livorno stanno svolgendo le indagini sui fatti denunciati.

Sospeso sciopero portuali Livorno, domani vertice

A seguito della richiesta di incontro avanzata stamani dall’Autorità di sistema portuale, le segreterie provinciali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti a partire dalle ore 12 di oggi hanno sospeso lo sciopero dei lavoratori del sistema portuale di Livorno.

Il tavolo – a cui parteciperanno sindacati, authority e organizzazioni datoriali – è stato convocato per domani mercoledì 14 settembre alle ore 10 a Livorno presso Palazzo
Rosciano, sede dell’Autorità di sistema portuale. Sempre davanti a Palazzo Rosciano, in concomitanza alla riunione, si terrà un presidio dei delegati sindacali del porto. “La decisione di sospendere lo sciopero è stata molto sofferta – si legge in una nota dei sindacati firmata da Giuseppe Gucciardo (Filt-Cgil), Dino Keszei (Fit-Cisl) e Gianluca Vianello (Uiltrasporti) – Per riaprire il tavolo di confronto l’authority ci ha però chiesto come condizione essenziale la revoca o almeno la sospensione dello sciopero. Per senso di responsabilità e per riprendere il dialogo è stato perciò deciso di sospendere lo
sciopero, in attesa di verificare quello che accadrà nel corso della riunione che si terrà domani”.

Stamani, riferiscono le sigle, i lavoratori dei primi due turni hanno scioperato per due ore, com’era previsto dal programma dello sciopero. Dalle 9.30 alle 11.30 davanti al varco Galvani del porto di Livorno si è tenuta un’assemblea con i lavoratori, per discutere sulle questioni oggetto della mobilitazione. “Al termine dell’assemblea è arrivata la richiesta di incontro avanzata dall’Authority: dopo un confronto in merito alla possibilità di riaprire il tavolo, è stato deciso di sospendere lo sciopero – concludono -. A partire dalle ore 12 i lavoratori del sistema portuale livornese hanno perciò ripreso a lavorare. Sia chiaro, si tratta di una tregua armata. Le organizzazioni datoriali hanno ben chiaro le richieste dei sindacati. Senza garanzie chiare e concrete su salute, sicurezza e salario la mobilitazione è pronta a ripartire”.

Livorno: prestiti con tassi fino al 1000%, due arresti

Due uomini di 36 anni, livornesi, sono stati arrestati dai carabinieri di Livorno, in esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere, per concorso nei reati di usura ed estorsione. I militari hanno poi denunciato un 39enne per usura.

Al centro delle indagini, svolte dal nucleo investigativo dei carabinieri di Livorno e coordinate dalla procura livornese, la concessione di prestiti con un tasso di interesse arrivato fino al 1000%. Secondo quanto spiegato dagli inquirenti, il denunciante, che ha dichiarato di essere vittima di usura dal 2019, recentemente si sarebbe rivolto ai due arrestati per far fronte a debiti personali.

Avrebbe ricevuto nei primi mesi di quest’anno due prestiti, di 3mila e 5mila euro, pattuendo tassi per il primo dell’800% e per il secondo del 350%, concordando poi, per un ulteriore prestito di 4mila euro, la restituzione della somma complessiva di 40 mila euro, pari alla corresponsione di un tasso di interesse del 1000%. Quando poi la presunta vittima, riuscita a restituire solo i capitali ricevuti, avrebbe riferito ai due arrestati di non essere più in grado di corrispondere gli
interessi richiesti sarebbe stata percossa, minacciata e intimidita con telefonate minatorie sempre più insistenti. I carabinieri hanno sequestrato anche diverse migliaia di euro in contanti, due carte di credito e alcuni dispositivi informatici.

Livorno: decine di segnalazioni per odore di gas a sud, sopralluoghi

Livorno, sopralluoghi di vigili del fuoco, carabinieri e guardia costiera sono in corso a sud della città  per il forte odore di gas segnalato alle autorità in ambienti all’aperto, da zone diverse e con decine di chiamate da parte dei cittadini.

Le prime segnalazioni sono arrivate da Quercianella e Chioma, sul litorale costiero, in provincia di Livorno, poi con il passare del tempo le solite segnalazioni sono pervenute da diversi chilometri più a sud, da Castiglioncello e da Rosignano.

Nelle ore sono continuate ad arrivare segnalazioni da altre località del litorale rispetto alle precedenti, tra cui Vada e Marina di Cecina. C’è stato, anche rispetto a queste richieste, il controllo da parte dei vigili del fuoco di Cecina, sia nell’abitato della cittadina, sia sul litorale con una unità navale. Il sopralluogo marittimo ha riguardato le acque antistanti Vada, Rosignano e Cecina, un tratto di diversi chilometri.

In generale le segnalazioni di gas sono state finora mappate tra l’ultima periferia sud di Livorno e Cecina, circa 25 km di distanza. Decine e decine le telefonate, provenienti da punti diversi della fascia costiera, con cui i cittadini dicevano di sentire un forte odore di gas senza spiegarsene la provenienza.

Il gas, secondo quanto riferiscono le persone, viene percepito sempre in ambienti aperti ma non è stata individuata la causa della provenienza, la ‘sorgente’. Gli accertamenti sono in corso così come, riferiscono i vigili del fuoco di Livorno, continuano ad arrivare chiamate.

Rider muore in incidente stradale a Livorno

Livorno, è morto poco dopo essere arrivato all’ospedale, venerdì’ sera, William De Rose, il rider di 31 anni che era rimasto coinvolto in un incidente stradale mentre era alla guida di un motorino in viale Marconi.

“Apprendiamo con sconcerto e dolore la notizia di un’ennesima morte sul lavoro – fa sapere la Cgil di Livorno in una nota – A pagare con la vita questa volta è stato un rider 31enne, morto a seguito di un incidente stradale in viale Marconi. Un nuovo morto sul lavoro, una nuova tragica ferita per l’intera città”.

“L’auspicio – hanno sottolineato Fabrizio Zannotti, segretario generale Cgil provincia di Livorno e Filippo Bellandi, segretario generale Nidil-Cgil provincia di Livorno – è che le autorità preposte facciano al più presto chiarezza sulla dinamica dei fatti. Al Comune di Livorno chiediamo l’apertura di un tavolo per confrontarci sulle misure eventualmente applicabili al fine di migliorare la sicurezza dei rider all’interno del traffico cittadino”.

“Da tempo a livello nazionale ci stiamo battendo in prima fila per garantire a questi lavoratori maggiori tutele e maggiore sicurezza ma si può e si deve fare di più: questo particolare modello produttivo deve davvero iniziare a mettere al centro di tutto la persona e la sua incolumità – hanno concluso Zanotti e Bellandi -. Ai familiari e agli amici della vittima le più sentite condoglianze di tutta la Cgil”.

“Basta parole. Tutti dobbiamo adoperarci per garantire più sicurezza e dignità a tutti i lavoratori. Se gli interventi normativi, come quello assunto dalla Toscana proprio per i lavoratori delle piattaforme digitali, sono un primo passo necessario, serve che tutti lavoriamo ad azioni ancora più incisive. Una società civile può dirsi davvero tale se difende e tutela l’accesso al lavoro ma anche e soprattutto la dignità della persona e il suo diritto alla sicurezza, quale che sia l’occupazione che svolge”. Così, in una nota, il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, appresa la notizia che nell’incidente stradale di oggi pomeriggio a Livorno a perdere la vita è stato un giovane rider di poco più di trent’anni.

L’amministrazione comunale di Livorno oltre ad esprimere il cordoglio e la vicinanza alla famiglia del rider morto oggi in un incidente stradale, come assessorati al Lavoro ed al Traffico fa sapere che accoglierà la richiesta della Cgil di convocare il tavolo richiesto”. Cosi’, in una nota, l’amministrazione comunale di Livorno.

Operaio morto investito da auto in cantiere stradale dove era al lavoro

Vada, in provincia di Livorno, si è verificato ennesimo incidente mortale sul lavoro in Toscana, questa volta è avvenuto in un cantiere su una strada, dove è morto un operaio di 55 anni, che mentre era impegnato nella costruzione di una rotatoria, è stato investito da un’auto che lo ha compresso contro un mezzo pesante della ditta, che era posteggiato all’interno dello stesso cantiere.

Oltre all’operaio morto, anche un suo collega è rimasto travolto nello stesso incidente, ma fortunatamente le sue condizioni non sarebbero gravi, anche se l’operaio è comunque stato trasferito all’ospedale di Cecina.

Secondo una ricostruzione dei fatti, fatta dalla polizia municipale, una vettura non avrebbe rispettato il diritto di precedenza ed un altro veicolo, un Suv che stava sopraggiungendo in direzione mare, per evitarla il conducente del Suv, avrebbe perso il controllo del mezzo andando a investire i due operai.

Sul luogo dell’incidente mortale sono intervenuti gli ispettori della Medicina del lavoro della Asl, oltre ai Carabinieri e alla polizia municipale che ha effettuato i rilievi insieme ai vigili del fuoco di Livorno.

Sul luogo dell’incidente sono arrivate tre ambulanze del 118 con la Pubblica assistenza di Rosignano (Livorno). A uno di questi equipaggi del soccorso sanitario appartiene il medico che ha constatato il decesso dell’operaio.

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