Report Ecosistema Urbano di Legambiente: Siena al 12/o posto nella classifica nazionale

Arrivano i dati di Ecosistema Urbano, il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE, sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo italiani. Siena si aggiudica il 12/o posto in classifica nazionale.

Lo studio tiene conto di 18 indicatori, distribuiti in sei aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia e fa riferimento ai dati del 2021. Bolzano svetta al primo posto, seguita da Trento, Belluno, Reggio Emilia e Cosenza. Siena migliora la propria posizione aggiudicandosi il primo posto fra le toscane con un punteggio di 65,43% secondo i parametri di sostenibilità urbana del report di Legambiente.

Nella classifica delle città toscane seguono, con un punteggio superiore alla media italiana del 53,41%: Lucca, che si piazza al 27/mo posto con il 61,41%, Arezzo al 31/mo con il 59,60% e Livorno al 42/mo con il 57,03%. Anche Firenze risulta sopra la media nazionale con il 56,2%, ma perde 14 posizioni rispetto all’anno precedente e si attesta al 43/o posto.

Risultati meno positivi per Pisa ferma al 56/mo posto con il 52,02%, Prato al 77/mo con il 47,07% e Grosseto all’82/mo con il 46,14%. In fondo alla classifica troviamo Pistoia con il 40,72% e Massa con il 38,41% che si attestano sopra il 90/mo posto con notevoli criticità rispetto a produzione di rifiuti e offerta di trasporto pubblico.

Per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani, in Toscana solo Lucca e Pisa raggiungono l’obiettivo minimo del 65% fissato dalla legge. Lucca si posiziona in testa alla classifica italiana per estensione delle isole pedonali con un valore di 6,79 mq/abitante. Pisa è la migliore in Toscana per espansione della rete ciclabile, Prato si distingue per il verde urbano e l’uso efficiente del suolo. Infine, a Firenze diminuisce il numero di auto circolanti, 54 ogni 100 abitanti, e cresce l’uso del trasporto pubblico da parte dei cittadini, ma “continuano a impressionare gli oltre 8 morti e feriti ogni 1000 abitanti per incidenti stradali registrati”, osserva Legambiente.

Tra le note dolenti emerse dal report ci sono le perdite della rete idrica nelle città di Firenze e Massa dove si disperde più della metà dell’acqua immessa nelle condutture. A questo link è disponibile il rapporto competo.

Maltempo: onda lo trascina in mare, passante si tuffa per salvarlo

Livorno, paura lungo litorale di Quercianella per un uomo travolto da un’onda alta che lo ha trascinato in mare. L’uomo, un signore sui 50 anni, è stato salvato grazie a due passanti che si sono tuffati in acqua per recuperarlo. In particolare uno di loro, un esperto surfista, lo ha raggiunto a nuoto al largo nonostante il maltempo e le condizioni del mare.

Il fatto si è svolto nella mattina di venerdì 4 novembre, intorno alle 11.00:  il 50enne stava passeggiando sulla scogliera lungo la punta del porticciolo, quando un’onda lo ha travolto, trascinandolo in mare. A causa del maltempo, infatti, il mare era molto agitato e l’uomo, che indossava diversi vestiti tra cui un piumino che lo appesantivano, è stato subito trascinato verso il largo dalla forte corrente. A quel punto, travolto dalle onde, ha cominciato a chiedere aiuto perché non riusciva più a stare a galla.

Fortunatamente un passante, esperto surfista, Stefano Musumeci, si è tuffato in acqua, nonostante il mare mosso per il vento di ponente con onde alte due metri, ed è riuscito a raggiungere il 50enne riportandolo a riva tra le difficoltà meteo-marine. Prezioso l’aiuto di un altro passante che ha lanciato un salvagente.

Sul posto è intervenuto il 118 con due ambulanze Svs. Dopo le prime cure il 50enne, in stato di choc, è stato poi trasferito al pronto soccorso dell’ospedale di Cecina per varie escoriazioni e contusioni.

Livorno, stabilimenti balneari: evasi 400.000 euro

Negli ultimi mesi la Guardia di finanza di Livorno ha effettuato molteplici controlli sugli stabilimenti balneari regionali. A seguito di questi, si sono constatate numerose evasioni da parte di differenti stabilimenti balneari: tributi non versati nelle casse degli Enti Locali per oltre 400.000 euro.

Questo il quadro che emerge dalle indagini della stazione navale della Guardia di finanza di Livorno nell’ambito di un’ampia attività di servizio nei settori della tutela del demanio marittimo e il corretto assolvimento dei tributi locali. In particolare sono stati sottoposti a controllo numerosi stabilimenti balneari al fine di verificare il rispetto delle concessioni demaniali marittime e il corretto versamento degli importi relativi al canone di concessione marittimo, nonché il pagamento di tributi locali quali Imu e Tari e imposta regionale.

Al termine del periodo estivo appena conclusosi, gli accertamenti condotti anche con l’ausilio dei Comuni interessati, hanno consentito di constatare il mancato pagamento dell’Imu per un importo complessivo di oltre 115.000 euro, della Tari per oltre 210.000 euro e il mancato versamento dei canoni demaniali sui beni del demanio marittimo in concessione e della connessa Imposta regionale per oltre 100.000 euro al netto delle relative sanzioni amministrative accessorie. Un totale che ammonta a oltre 400 mila.

Livorno, la municipale multa gli agenti della Polizia

Livorno, durante la notte scorsa un inseguimento contromano della polizia e finito con una multa per l’auto di pattuglia.

Infatti, per schivare un pedone, l’auto della polizia è finita contro un veicolo parcheggiato. I poliziotti, dopo aver chiamato i vigili per segnalare il sinistro, sono stati multati: 29 euro all’agente che era al volante.

Ai poliziotti non è stato contestato l’imbocco della strada in controsenso, dato che la volante era impegnata in un inseguimento, ovvero una causa di forza maggiore legata al servizio che rappresenta un interesse superiore, bensì la perdita di controllo del mezzo.

Secondo la ricostruzione dei fatti, un motorino non si era fermato all’alt della volante e ha cercato di far perdere le sue tracce fuggendo a tutta velocità nelle strade del centro di Livorno. Da lì è partito l’inseguimento, una gimkana del fuggitivo fino a via Meyer: strada stretta, a senso unico, con le auto dei residenti e anche dei frequentatori del lungomare parcheggiate su entrambi i lati perché è una zona residenziale.

Nell’inseguire il fuggiasco, una volta imboccata via Meyer in controsenso, l’auto della polizia è finita contro un’automobile parcheggiata per scansare una persona che stava attraversando. Diversi i danni riportati al veicolo e anche alla vettura della polizia. L’inseguimento si è quindi concluso con l’urto, e gli agenti hanno chiamato la polizia municipale per i rilievi del sinistro. Così è scattata la multa.

Il motivo della sanzione, come spiega la questura, è dovuto al fatto che quando si causa danno a un altro veicolo spunta l’interesse di un terzo e dunque emerge un problema assicurativo. I poliziotti, per un fatto di correttezza nel loro agire, hanno chiesto essi stessi l’intervento della municipale. Dalla questura emergerebbe però un evidente fastidio sull’accaduto, rispetto a una norma che penalizza un operatore di polizia e mette la municipale nelle condizioni di multare chi sta facendo il proprio dovere.

Livorno: moria di pesci. Arpat indaga

Livorno, un moria di pesci si è verificata nel tratto stombato del Rio Maggiore nei pressi dello stadio. Chiamata L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (Arpat) per scoprirne le cause.

In seguito a una segnalazione della Polizia Municipale di Livorno, nel pomeriggio del 15 ottobre il personale di Arpat ha effettuato un sopralluogo lungo il tratto del Rio Maggiore. Nei pressi del ponte di Via dei Pensieri sono stati ritrovati diversi pesci morti di piccola taglia, della specie nota comunemente come Rovella.  I tecnici dell’agenzia hanno quindi prelevato un campione di acqua per poter effettuare i controlli, ma sembra non sia possibile stabilire la causa precisa della moria degli animali,  se non quella ipotizzata di uno sversamento di acque di scarico non depurate.

Infatti, l’ispezione svolta da Arpat non ha potuto identificare univocamente la causa della moria dei pesci in quanto l’evento era già avvenuto da varie ore e, nel momento del sopralluogo, non erano in atto scarichi anomali nel Rio. Nonostante questo, i valori rilevati dalle analisi – spiegano dall’agenzia – fanno ipotizzare un apporto di acque reflue non depurate.

Per poter svolgere al meglio le indagini, il 17 ottobre i tecnici dell’agenzia hanno prelevato degli ulteriori campioni delle acque. I risultati analitici di entrambe le giornate, come rilevano sempre da Arpat, mostrano per il campione del 15 ottobre un basso valore di ossigeno disciolto ed elevati valori di contenuto organico, di azoto ammoniacale, di carica microbica, tutte condizioni non adatte alla vita dei pesci. Il campione prelevato in data 17 ottobre presenta invece valori decisamente più bassi dei contaminanti chimici e microbiologici.

Lavoro: Cgil, situazione critica per ex addetti Mt Logistica

Irene Avanzoni della segreteria Filt-Cgil provincia di Livorno, riporta l’attenzione sulla situazione dei lavoratori della Mt Logistica.

La situazione dei 25 ex dipendenti della Mt Logistica sta diventando sempre più critica: per la maggior parte di essi la Naspi scadrà infatti a fine anno, e dunque queste persone resteranno senza reddito. Tutto ciò è inaccettabile, soprattutto in un momento così delicato e alla luce della grave crisi occupazionale in cui si trova da tempo la nostra città”.

Mt Logistica lavorava in appalto (movimentazione auto) per Bertani Trasporti ma a fine 2021 ha dichiarato la propria volontà di recedere dal contratto non ritenendolo più sostenibile a quelle condizioni e così ha licenziato i suoi 25 dipendenti.

Avanzoni spiega che “Nel corso degli ultimi mesi a Bertani Trasporti abbiamo chiesto più volte un atto di responsabilità nei confronti di queste 25 persone: l’azienda però si è sempre rifiutata di prendere in considerazione l’idea di internalizzare gli ex Mt Logistica. Un atteggiamento che non possiamo accettare: stiamo infatti parlando di personale serio e qualificato”.

Per AvanzoniLa cosa oltremodo inaccettabile è che Bertani Trasporti stia continuando ad avvalersi di personale interinale per far svolgere quel lavoro che fino a qualche mese fa veniva svolto dal personale della Mt Logistica. L’azienda sostiene inoltre di essere in trattativa con una nuova ditta per affidargli l’appalto” e “abbiamo chiesto più volte chiarimenti ai dirigenti della stessa Bertani Trasporti senza però ottenere mai risposta: il nostro timore è che si tratti solo di un bluff“.

“Serve una svolta – conclude -, ad alcuni di questi ex dipendenti la Naspi scadrà infatti già nelle prossime settimane mentre per la maggior di essi scadrà a fine 2022. Ci appelliamo pertanto alle istituzioni locali e alla Bertani Trasporti affinché si trovi una soluzione concreta”.

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