Prostituzione, scoperta una rete a Grosseto e nel Livornese

Due persone, un uomo e una donna, sono stati accusati di reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in due centri massaggi a Piombino e a Follonica.

Secondo i gip del tribunale di Grosseto, i due indiziati sarebbero titolari di due centri massaggi, uno a Follonica e l’altro a Piombino, all’interno dei quali era pratica comune far prostituire giovani ragazze cinesi. Sono intervenuti i carabinieri.

Dalle indagini sono emersi indizi schiaccianti di colpevolezza per reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento dell’attività di prostituzione. Proprio come nella non così fervida immaginazione del Martin Scorsese di Taxi Driver, che catapulta De Niro in una New York peccaminosa e disillusa della rettitudine morale della guerra in Vietnam, la donna gestiva l’intera attività illecita occupandosi del reclutamento delle ragazze, della pubblicazione degli annunci sui web, della gestione degli appuntamenti con i clienti, ma anche degli orari di lavoro e del tariffario delle diverse prestazioni, nonché della divisione dei profitti. L’uomo, invece, collaborava occupandosi delle necessità quotidiane materiali delle ragazze, come l’approvvigionamento di generi alimentari e altri beni di prima necessità, ma anche di garantirne la sicurezza e la protezione, e del reperimento di clienti. I due avevano profitti tra i 7mila e i 10mila euro mensili.

Un vero e proprio business costruito, però, sulle spalle di giovani ragazze selezionate perché in difficoltà o perché dotate di quelle caratteristiche fisiche che la generazione di Taxi Driver trova magari più appetibili.

I due al momento sono agli arresti domiciliari.

Livorno: la prefettura si prepara ad accogliere i migranti della Sea Eye 4

Livorno, la mattina del 23 dicembre è previsto l’arrivo nel porto cittadino della Sea Eye 4, la nave con a bordo 108 migranti.

La prefettura livornese sta infatti approntando la macchina organizzativa per preparare l’accoglienza delle persone che si trovano a bordo dell’imbarcazione; la Sea Eye 4 è la prima delle due navi che sbarcheranno in città dopo che lo scalo toscano è stato individuato come porto sicuro. Le notizie sono in continua evoluzione, come spiega il prefetto Paolo D’Attilio, tanto che l’altra nave Ong prevista, la Life Support, con 142 migranti a bordo, non si sa ancora quando potrà attraccare.

Un altro dato non ancora certo è quello della composizione delle 108 persone che si trovano a bordo della Sea Eye 4: allo stato attuale non è ancora chiaro quante siano le donne, gli uomini o i bambini da accogliere. Quello che è certo è che le operazioni di sbarco verranno effettuate tutte in ambito portuale, su una banchina che dovrà essere individuata in collaborazione con Autorità portuale e Capitaneria.

Una prima verifica sanitaria da parte dell’Usmaf – l’Ufficio di sanità marittima di Livorno –  sarà fatta a bordo, dopodiché, una volta scesi si procederà all’accoglienza e alle varie necessità: cibo, vestiario e l’identificazione dell’ufficio immigrazione della questura. Una volta terminate queste operazioni i migranti verranno trasferiti a destinazione con l’ausilio di pullman e distribuiti in percentuale su tutto il territorio. Infatti, solo il 10% dei migranti rimarrebbe a Livorno e provincia.

“Le notizie che ci arrivano sono in evoluzione – conferma il sindaco Luca Salvetti – tanto che non abbiamo ancora un quadro preciso. Le operazioni sono coordinate dalla prefettura e noi ci siamo subito attivati per quello che concerne la nostra parte con protezione civile, sociale e volontariato. Livorno è stato scelto come porto sicuro e farà il meglio per accogliere queste persone che poi dovranno essere gestite dal sistema sovracomunale“.

“Banksy Realismo Capitalista”, la mostra dello street artist sbarca a Livorno

Livorno, arriva Banksy Realismo Capitalista, la mostra che porta nella città portuale fino al 19 marzo 2023 una selezione delle opere dell’artista inglese conosciute in tutto il mondo per la loro carica dirompente e per i loro messaggi trasversali, politici e sociali, capaci di interpretare con i tratti veloci e intuitivi della street art la realtà complessa dei nostri tempi.

A fare visite in città presso i Bottini dell’Olio una ricca selezione di opere, tra cui alcuni dei lavori più noti di Banksy come Girl with Balloon, da tutti conosciuta come “la bambina con il palloncino rosso” e Love is in the Air, il “lanciatore di fiori”. La rassegna, organizzata dal Comune e MetaMorfosi Eventi, tratta per la prima volta Banksy come se fosse un grande artista classico. Grazie a una collezione di pezzi originali e autenticati, gli spettatori possono addentrarsi nell’immaginario artistico di un autore che ormai da oltre un ventennio attraversa la scena culturale mondiale e che ha scelto anche gli attuali scenari di guerra come palcoscenico per i suoi messaggi artistici, mostrando ancora una volta la sua capacità di stare in mezzo al presente.

“Un’altra grande mostra – dichiara il sindaco Luca Salvetti – approda a Livorno. Dopo quella su Modigliani che ha registrato 110mila presenze in tre mesi, Livorno ospita le opere del maggiore esponente mondiale della street art, l’artista Banksy, la cui identità è sconosciuta, anche se si presuppone che sia inglese e sia nato a Bristol nel 1974. Banksy ha un grande appeal sui giovani e sono certo che molti di loro si recheranno a visitare la mostra. Per questo l’amministrazione comunale ha deciso di organizzare, a corollario della mostra, una serie di eventi che coinvolgano giovani, appassionati di street art e gallerie”. Si può ormai dire, viene fatto infine fatto notare, che la città di Livorno abbia una tradizione consolidata di street art, “visto che i muri dei quartieri della Venezia, Pontino, Borgo e anche via Roma, sono decorati con splendide opere alcune commissionate, altre improvvisate da artisti sconosciuti”.

Legacoop Toscana, in 10 anni salari -9%

Livorno, sono stati presentati oggi in un’iniziativa organizzata da Legacoop Toscana al palazzo del Portuale i dati della ricerca “La cooperazione di lavoro in Toscana. Analisi delle condizioni lavorative 2010-2020”, curata dal coordinatore di Generazioni Legacoop Toscana Giovanni Chiesi.

Da quanto è emerso dalla ricerca nelle cooperative di lavoro più esposte verso gli appalti pubblici si è assistito tra il 2010 e il 2020 a un calo del 9% dei salari di soci e dipendenti: nonostante questo, la cooperazione di lavoro aderente a Legacoop Toscana garantisce ancora remunerazioni medie superiori del 17% rispetto alle imprese private. Ad oggi, ricorda una nota, sono 550 le cooperative di lavoro che aderiscono a Legacoop Toscana, per un totale di 22mila occupati e 1,3 miliardi di valore della produzione.

“In questi anni le cooperative hanno tutelato l’occupazione e il salario dei propri soci scontrandosi con un mercato del lavoro al ribasso che riduce diritti e tutele – sottolinea il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini -. Il sistema pubblico, se da un lato ha aiutato i lavoratori con bonus e con una diminuzione della tassazione sui redditi medio-bassi, dall’altro con le politiche degli appalti genera una politica ribassista dei prezzi che deprime il mercato sia pubblico che privato. Sono quanto mai necessari una politica di detassazione del lavoro e un ampliamento della no tax area, nonché forti investimenti pubblici sui servizi per migliorare le condizioni dei lavoratori degli appalti, raggiungendo la parità salariale con i lavoratori del pubblico”.

Durante l’incontro, Legacoop Toscana ha presentato tre proposte: piena equiparazione salariale tra i lavoratori impiegati nel settore pubblico e quelli impiegati nelle esternalizzazioni; limiti chiari al part-time a livello legislativo; e superamento della logica degli appalti, prediligendo coprogettazione, coprogrammazione, accreditamento e project financing come modalità principali di esternalizzazione.

Incidente a Livorno. Muore un 76enne

Livorno, un altro incidente finito in tragedia per le strade della città portuale toscana. La polizia polizia municipale del comune indaga sulla morte di un uomo alla guida di uno scooter.

Nella mattina di martedì 15 novembre nei pressi della rotatoria dei Quattro Mori a Livorno è avvenuto un incidente. Un uomo di 76 anni si trovava alla guida di uno scooter quando si è scontrato con un auto. A causa dell’impatto con l’automobile il signore è caduto a terra, riportando una contusione alla spalla. Sul posto sono intervenuti i soccorsi. Al momento dell’incidente, il 76enne è stato subito soccorso dall’equipaggio di un’ambulanza del 118 ma, dalle sue prime reazioni, non mostrava aver riportato gravi conseguenze. La situazione sembra sia precipitata nel tragitto in ambulanza. Infatti da quanto riportato risulterebbe che purtroppo, una volta arrivato in ospedale, le sue condizioni si siano  aggravate: poco dopo l’arrivo al presidio ospedaliero di Viale Alfieri, intorno alle 12.30, l’uomo è deceduto.

Al momento sul caso stanno effettuando gli accertamenti gli agenti della polizia municipale di Livorno che già erano intervenuti sul luogo dell’incidente per i rilievi. Spetterà a loro ricostruire con esattezza la dinamica dell’evento tragico sul quale potrebbero fare chiarezza anche le telecamere della zona.

Livorno, aggrediti controllori e autista di Autolinee Toscane

Livorno, nuova aggressione ai danni di alcuni controllori e di un’autista di un pullman di linea del trasporto pubblico in Toscana.

A rendere noto l’accaduto i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl trasporti parlando di “ennesima aggressione nei confronti del personale di Autolinee Toscane” ed esprimendo solidarietà ai colleghi. L’episodio, ricostruiscono le sigle, è accaduto nel pomeriggio di domenica lungo la linea 102 da Cecina per Livorno dopo che a Castiglioncello saliva a bordo un uomo di circa 25-30 anni in stato di alterazione. Sul mezzo erano presenti due controllori che hanno chiesto all’uomo di mostrare il suo biglietto. Alla seguente richiesta, il passeggero ha dato in escandescenza insultando prima e sputando poi nei confronti dei due verificatori, che sono riusciti a gestire la situazione e ad avvisare le forze dell’ordine.

“I controllori – proseguono i sindacati – venivano informati di proseguire la corsa fino alla ‘Baracchina Bianca’ a Livorno, dove il bus si sarebbe incontrato con una volante”, ma “l’uomo a bordo continuava a mostrare agitazione e nervosismo, fino a che, giunto ad alcune centinaia di metri dalla fermata in questione, senza nessun preavviso si scagliava contro l’autista, tentando di colpirla con una testata per poi afferrarla ad un braccio, lasciandole vistosi segni e cercando di arrivare alla strumentazione di bordo”. Non essendo riuscito nell’intento, “l’uomo correva verso la porta centrale del bus, che sfondava con un calcio, per poi darsi alla fuga. Le forze dell’ordine intervenivano di lì a breve, ma l’aggressore si era ormai dileguato”.

“Purtroppo tali episodi si stanno ripetendo con sempre più allarmante frequenza ed è necessario che vengano presi immediati provvedimenti per tutelare l’incolumità di tutto il personale a contatto con il pubblico“, affermano i sindacati chiedendo il montaggio di cabine di guida chiuse, l’installazione di telecamere e di pulsanti per l’attivazione dell’ascolto silente da parte dei centri di controllo e numeri dedicati per l’intervento rapido delle forze dell’ordine.

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