Maltempo, stanziamento di 500.000 euro per spese relative ai soccorsi

Un primo stanziamento di 500.000 euro. Lo ha deciso la giunta regionale in relazione all’ondata di maltempo che ha colpito anche la Toscana a inizio settimana

Le risorse serviranno a far fronte alle spese sostenute dalla macchina dei soccorsi che ha dovuto attivarsi in varie zone della regione per far fronte ai danni del vento, delle mareggiate, delle intense e violente precipitazioni. Lo stanziamento sarà ratificato nella delibera attuativa dello stato di emergenza regionale.

“E’ un primo intervento – ha spiegato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – per dare una risposta alla complessa macchina di protezione civile che si è mobilitata in maniera capillare in Toscana, permettendo di far fronte a questa emergenza. Nell’attesa che sia rapidamente stabilita l’entità precisa dei danni provocati dal maltempo, martedì prossimo andrò a Grosseto per compiere un sopralluogo nelle aree più colpite”.

Maltempo: Provincia di Grosseto chiede lo stato di calamità

La Provincia di Grosseto ha chiesto lo stato di calamità naturale dopo il maltempo che si è abbattuto in Maremma

“Da una prima stima, basata sugli interventi fatti fino a questo momento dai vari soggetti preposti e incaricati, emerge che numerosi sono state le attività per la messa in sicurezza di strade ed edifici pubblici e privati – ha detto il presidente della Provincia Antonfrancesco Vivarelli Colonna -, con la chiusura di dodici strade provinciali e tante strade comunali nei centri di Grosseto, Follonica e Monte Argentario. Chiusure dovute principalmente alle condizioni delle alberature con crolli e problemi di stabilità”.

Gli interventi, spiega una nota, si sono protratti per tutta la giornata e durante la notte con squadre di operatori comunali, provinciali e ditte esterne incaricate dagli Enti al lavoro. Sugli edifici sono stati registrati danni all’edilizia scolastica e agli impianti sportivi a Grosseto, e anche alla sede istituzionale della Provincia, a Palazzo Aldobrandeschi.
Danneggiamenti anche alle strutture portuali pubbliche e private della provincia e soprattutto agli stabilimenti balneari e spiagge attrezzate della costa e del Giglio.

I servizi di trasporto pubblico hanno subito notevoli disservizi e interruzioni nei Comuni di Follonica e Castiglione della Pescaia. Sono state oltre 10mila le utenze disattivate per l’interruzione dei servizi elettrici. “Ovviamente si tratta di un bilancio molto provvisorio – ha concluso Vivarelli Colonna – perché prevediamo che tante richieste di aiuto arrivino anche oggi e nei prossimi giorni, con i tecnici alle prese con le valutazioni generali e dei singoli casi”.

Maltempo: da Comune Castiglione avviso a non uscire di casa

Avviso dal Comune di Castiglione della Pescaia a non uscire di casa, sono attese raffiche di vento con punte di 110 chilometri orari. Fermi anche i traghetti per le isole

Il Comune di Castiglione della Pescaia (Grosseto) ha diramato un avviso alla popolazione invitando a non uscire di casa per il forte vento.
“Le raffiche – ha detto il sindaco Giancarlo Farnetani -, sono attese con punte di 110 chilometri orari. A rischio non solo alberi ma anche tetti, cassonetti della spazzatura, comignoli, cornicioni e antenne”. Diramato anche dal Comune di Follonica un avviso alla popolazione perché eviti parchi e giardini per l’intera giornata.

A causa del forte vento e delle mareggiate sono fermi i traghetti per l’Isola del Giglio (Grosseto), per quella di Giannutri (Grosseto) e da Piombino (Livorno) e Livorno verso l’Isola dell’Elba.
Problemi sul lungomare di Porto Ercole all’Argentario (Grosseto) dove, a causa di una forte mareggiata, la polizia municipale è stata costretta a chiudere la viabilità. Nel Livornese, inoltre, chiuse alcune strade provinciali sia per caduta alberi che in maniera precauzionale.

Barontoli e Carpineto nel comune di Sovicille e Belcaro e Terrazzano nel comune di Siena sono le zone maggiormente colpite dal maltempo nel Senese. Lo fanno sapere i vigili del fuoco che sono a lavoro dalla scorsa notte per interventi legati al vento forte e alla pioggia intensa che hanno provocato la caduta di diversi alberi.

La principale strada di accesso a Carpineto, viale Europa, é stata liberata in mattinata da diversi tronchi di albero mentre al momento i vigili stanno lavorando su due grossi tronchi caduti su una abitazione. Nessuna persona, al momento, risulta coinvolta e non è stato necessario ricorrere all’evacuazione dello stabile. Il Centro operativo comunale di protezione civile è stato istituito a Sovicille.

A Massa Carrara, invece, uno degli alberi che costeggiano il viale XX Settembre che collega Carrara a Marina di Carrara è crollato stamani distruggendo un’auto in sosta. Anche qui non si registrano feriti. L’albero, un ippocastano spezzato dalle forti raffiche di vento, è caduto sulla strada verso le 8.20 nei pressi di un istituto superiore venti minuti dopo l’ingresso degli studenti. Crolli di alberi si segnalano anche sulla strade di montagna che conduce a Campocecina. Al lavoro i vigili del fuoco.

Due persone disabili sono state evacuate in maniera precauzionale, a causa delle pericolosità dei fabbricati nei quali vivevano rispettivamente a Falcone Portoferraio (Livorno) e a Rosignano Marittino (Livorno) mentre il sindaco di Portoferraio (Livorno) ha disposto la chiusura del centro storico al traffico veicolare e pedonale.
Al momento sono 52 gli interventi di soccorso finora eseguiti dai vigili del fuoco nel Livornese. Crollata anche la pensilina di un distributore di carburante in località Perelli a Piombino (Livorno).

Grosseto: perquisizioni in sede acquedotto e altre società

Sono in corso da stamani perquisizioni, disposte dalla procura di Grosseto, alla sede di Acquedotto del Fiora. Presunti appalti “pilotati”

Presunti appalti dell’Acquedotto del Fiora ‘pilotati’: è questa in sintesi l’accusa che stamani ha portato, su ordine della procura grossetana, a perquisizioni nella sede a Grosseto dell’azienda che gestisce il servizio idrico, società a partecipazione pubblica, e in altre ditte.

Polizia stradale, municipale e guardia di finanza sono nella sede grossetana di via Mameli dove l’ingresso al pubblico è interdetto. Anche i dipendenti sono bloccati all’ingresso principale. Da quanto appreso perquisizioni sarebbero in corso anche in altre società e in altre città.

Notificati contestualmente 14 avvisi di garanzia per corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio e turbata libertà degli incanti.
Tra le altre ipotesi di reato su cui indaga la procura ci sono il falso ideologico e la truffa ai danni dello Stato. In totale sono 4 le società coinvolte.

L’inchiesta, denominata ‘Black Water’, è condotta dalla polizia stradale e da quella municipale. Ad eseguire le perquisizioni anche la guardia di finanza. “Allo stato dell’indagine – spiega una nota diffusa dalla procuratore di Grosseto Raffaella Capasso – è emerso che gli indagati, in concorso tra loro, avrebbero pilotato gare di appalto della società a partecipazione pubblica Acquedotto del Fiora affinchè le gare venissero aggiudicate alle società Newlisi spa (Milano), Ecospurghi Amiata (Siena), Ecospurgo di Emanuele Casprini (Siena), Fratelli Marconi (Grosseto) e Autospurgo Labianca (Grosseto)”.

Toscana e Lazio: assalti in banche, arrestato a Catania

Arrestato Sebastiano Chiarenza, dopo una condanna dovuta ad assalti in banche della Toscana e  del Lazio, era un componente di una banda di rapinatori

Sebastiano Chiarenza, 53 anni, è stato condannato dal Tribunale di Cassino (Fr) a 8 anni e 4 mesi di reclusione per rapine commesse da una banda in banche della Toscana e del Lazio tra il 2008 e il 2011.

Lo ha catturato il personale del commissariato di San Cristoforo a Catania, in esecuzione di un ordine di carcerazione, emesso lo scorso 24 settembre, dalla Procura di Cassino per danneggiamento, furto aggravato e rapina aggravata.

Tra i colpi messi a segno dalla banda spicca quello ai danni della filiale di Grosseto della Banca Etruria che fruttò un bottino di circa 300.000 euro.

Confagricoltura: pomodoro da salsa, produzione in calo del 40%

Confagricoltura, produzione in calo del 40% e una perdita di oltre cinque milioni di euro. Si teme l’aumento dei prezzi al consumo

Il raccolto non è ancora terminato, ma il risultato finale non presenterà grandi sorprese per i coltivatori di pomodoro da salsa, che in Toscana si concentrano prevalentemente sulla costa tra Livorno e Grosseto. Si stima infatti che il prodotto lordo vendibile possa arrivare a 126 mila quintali: il 40% in meno rispetto al 2017.

“Un calo significativo che si traduce in una perdita di fatturato di circa 5,4 milioni di euro» denuncia Antonio Tonioni, presidente della sezione di prodotto ortofrutta di Confagricoltura Toscana. “Grazie al prolungamento dell’estate, la raccolta si è potuta protrarre fino a settembre inoltrato, ma questo non sarà sufficiente a compensare i danni di una primavera eccessivamente piovosa”.

A causa delle abbondanti precipitazioni di aprile e maggio, le piantine di pomodoro sono potute andare a dimora solo a giugno. Il ciclo produttivo dunque è stato troppo corto, e molti pomodori non hanno raggiunto la giusta maturazione.

“I pomodori rimasti verdi sono una perdita totale perché non possono essere commercializzati, rimangono sull’impianto di produzione” spiega ancora Tonioni.

Il danno dunque è notevole per l’agricoltura toscana, soprattutto se si pensa che la coltivazione di pomodori da salsa, cioè quelli destinati all’industria della trasformazione per sughi e pelati, copre 1800 ettari e rappresenta oltre il 90% della coltivazione totale di pomodori. Anche il consumatore ne risentirà. “La scarsità del prodotto, infatti, potrebbe portare ad aumento del prezzo finale” conclude Tonioni.

Fonte: Confagricoltura Toscana

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