Centrodestra smentisce di aver ‘licenziato’ associazione per aver usato un’asterisco invece della vocale finale, per non indicare il genere dei bambini

Grosseto, un asterisco invece della vocale finale, per non indicare il genere, e Fondazione Grosseto Cultura, che ha la maggioranza dei componenti espressione del Comune di Grosseto, a guida centrodestra, non rinnova la convenzione all’associazione giovanile “Clan” (acronimo di Collettivo libero anti-noia).

La parola “bambin*”, come riportato in questi giorni sui quotidiani locali, utilizzata, in “assoluta buonafede”, per comprendere i due generi in una newsletter da parte dell’associazione che gestiva le attività del polo culturale cittadino Clarisse Arte, sarebbe bastata per mettere l’associazione giovanile nel mirino del cda di Fondazione Grosseto Cultura, che ha la maggioranza dei componenti espressione del Comune di Grosseto aguida centrodestra.

L’ente ha deciso di chiedere spiegazioni all’associazione, successivamente non è stata rinnovata a Clan la convenzione per la gestione della struttura, che scadeva il 31 di dicembre, con la conseguente perdita di alcuni posti di lavoro. Il Pd locale ha chiesto le dimissioni in blocco del cda di Fondazione Grosseto Cultura, accusandolo di aver compiuto una “scelta politica”.

Secondo il cda di Fondazione Grosseto cultura “nessun licenziamento è imputabile alla vicenda dell’asterisco, che ci stupisce essere stata così erroneamente interpretata. Smentiamo con decisione che il mancato rinnovo della convenzione sia dovuto all’asterisco inserito in una parola” e la scelta di non rinnovare le convenzioni giunte a scadenza è dettata da “un cambio di gestione per motivazioni esclusivamente legate al miglioramento dei servizi museali. Spiace molto che qualcuno abbia voluto strumentalizzare in chiave politica una scelta esclusivamente tecnica e organizzativa”.

Offese su Facebook al sindaco di Grosseto Vivarelli. Condannato docente universitario

“Opportunista, pusillanime e arrogante”, queste le parole utilizzate in un post su Facebook da un professore dell’Università di Siena per definire il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna.

I fatti risalgono alla vigilia dell’elezioni comunali del settembre dello scorso anno e in seguito a queste dichiarazioni Vivarelli aveva sporto denuncia nei confronti del docente. Oggi si è conclusa la vicenda: il Tribunale di Grosseto ha condannato il professore al pagamento di una multa di 300 euro e sospensione condizionale della pena.

“Una sentenza del Tribunale di Grosseto, in mio favore, testimonia ancora una volta quello che ho sempre pensato e dichiarato: un conto è la critica, un conto è lasciarsi andare, credendosi impuniti, a offese e tentativi di discredito che mirano non all’esposizione di un punto di vista ma alla demolizione di chi viene considerato come un nemico”. Queste le parole scritte sul proprio profilo FB dal sindaco di Grosseto.

“Il giudice – riporta sempre il sindaco Vivarelli Colonna – stavolta, si è pronunciato con una sentenza di condanna nei confronti di un personaggio che ha occupato e occupa posizioni da cui non ci si aspetterebbe tale comportamento, che non ha esitato, immotivatamente, visto il mio sempre corretto comportamento nei suoi confronti e nei confronti di ciò che rappresentava, a definirmi nel peggiore dei modi”. “Ora è arrivato il momento di rendere conto di quanto fatto – prosegue il primo cittadino -. L’importante è aver dato ancora una volta un segnale chiaro: la critica è sempre legittima, l’insulto mai. Grazie al mio avvocato (e amico) Roberto Bacco Baccheschi per il suo impegno e lavoro”.

Grosseto: bimbo disabile bullizzato, condannato Ministero dell’Istruzione

Grosseto: un bambino disabile bullizzato per anni in una scuola elementare  e il tribunale condanna il ministero dell’Istruzione a risarcire la vittima e la famiglia per 95mila euro, per i danni fisici e morali causati dal bullismo.

Dal 2012 al 2016, come riporta oggi Il Tirreno, il bambino, oggi 15enne, con un grave problema fisico di deambulazione, è stato preso di mira da alcuni compagni che sistematicamente lo picchiavano e offendevano durante le pause delle lezioni, a ricreazione, e anche fuori dalla scuola: calci e pugni, anche quando la vittima era a terra, arrivando perfino a fratturargli una mano, oltre alle tante ‘ferite’ psicologiche.

Nel 2016 i genitori hanno deciso di promuovere una causa contro la scuola sostenuti dal loro legale Serena Iazzetta, dopo l’episodio della mano fratturata. In ospedale il personale
medico rilevò i segni di violenze sul bambino, che allora aveva 10 anni, facendo scattare il Codice rosa.

Ai medici il piccolo raccontò che quelle ferite derivano dalle botte subite dai compagni di scuola. “C’è una sentenza di primo grado del tribunale civile di Firenze che condanna il ministero dell’Istruzione e l’assicurazione dell’istituto a risarcire la vittima e la famiglia per un totale di 95mila euro – spiega l’avvocato Iazzetta -. Il ministero ha accettato la pronuncia. L’assicurazione dell’istituto scolastico delegata al pagamento
dei danni, invece, ha deciso di ricorrere in appello”. Per Iazzetta “è stata riconosciuta dal tribunale per la prima volta la ripetitività di queste condotte. Ecco perché si parla di
bullismo e non di lesioni a scuola. Fortunatamente, almeno per il momento, è stata fatta giustizia”.

Costa Grosseto: via libera piano regionale prevenzione antincendi pinete

La Regione Toscana ha adeguato il proprio Piano specifico di prevenzione antincendi boschivi (Aib) per le pinete litoranee di Grosseto

L’adeguamento del piano antincendi segue una serie di indicazioni contenute nel parere del Consiglio di Stato del giugno 2020 e con l’approvazione del piano arrivata nella scorsa giunta regionale, spiega una nota, sarà adesso possibile dare seguito agli interventi previsti, già in parte realizzati, nell’area di Marina di Grosseto e Principina a Mare.

Si tratta in particolare di interventi selvicolturali a carico del sottobosco in una fascia ristretta a ridosso degli abitati e delle strutture ricettive, in particolare campeggi, che caratterizzano quel tratto di costa.

L’obiettivo è di evitare il ripetersi di quanto avvenuto anche recentemente, nel 2017, quando le fiamme di uno spaventoso rogo arrivarono a lambire le case distruggendo le autovetture nei pressi delle abitazioni.

“E’ un passo importante lungo la strada della prevenzione imboccata già da qualche anno da Regione Toscana – ha detto la vicepresidente della Regione e assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi – una strada che consente di coniugare la difesa del patrimonio forestale con quella degli insediati abitativi e delle infrastrutture in maniera puntuale e non invasiva. Quello dalla prevenzione antincendi è un tema che richiede conoscenze, professionalità e innovazione, un tema difficile perché significa lavorare in tempo di pace per far sì di ridurre il rischio di eventi che, sempre più frequentemente negli ultimi anni, si vanno verificando a causa del mutare delle condizioni climatiche e del progressivo abbandono delle foreste”.

Uomo accoltellato in centro a Grosseto, aggressore ricercato

Un 36enne è stato accoltellato all’addome nel centro di Grosseto e sarebbe in gravissime condizioni all’ospedale Le Scotte di Siena, dove è stato trasportato con l’elicottero per essere operato.

L’aggressione è avvenuta intorno alle 18 di ieri  nel centro cittadino. L’uomo era in compagnia di una ragazza quando, per cause al vaglio  dei carabinieri, è stato raggiunto da un fendente.  L’aggressore sarebbe fuggito a piedi ed è tutt’ora ricercato. La giovane ascoltata in caserma non avrebbe fornito elementi utili per il riconoscimento dell’aggressore.  I militari stanno anche visionando le telecamere di videosorveglianza della zona.

L’uomo di origine libica  è stato accoltellato all’addome  in via Damiano Chiesa. L’aggressore è scappato a piedi e i militari lo stanno cercando. La vittima sarebbe stata trovata riversa a terra poco distante dal luogo dell’aggressione, non lontano dalla prefettura. La ragazza, grossetana, che era in compagnia del 36enne è stata portata in caserma per essere ascoltata ma, secondo quanto appreso, non avrebbe fornito elementi utili a individuare l’aggressore e a spiegare le cause dell’accaduto. Il ferito è stato trasportato all’ospedale di Grosseto e successivamente alle Scotte di Siena con l’elicottero.

Dopo l’aggressione il 36enne, sanguinando copiosamente, ha provato a raggiungere la vicina via Oberdan ma è crollato a terra privo di sensi. All’arrivo dei carabinieri uno dei militari ha cercato di fermare l’emorragia utilizzando la giacca della sua divisa, in attesa dell’arrivo del 118.

Teatro: sagome di cartone al posto del pubblico a Grosseto

E’ il progetto intitolato ‘Il pubblico di domani’, che il Comune di Grosseto rivolge alle scuole e più in generale ai giovani, in previsione delle dirette streaming della stagione teatrale.

La partecipazione consiste nel fornire disegni, foto o altro a piacere di loro stessi, dalla testa fino alle spalle, su carta, cartoncino o cartone. Queste sagome verranno poi adeguatamente rinforzate dal personale del teatro e verranno collocate sulle poltrone della platea e dei palchi, a simulare il pubblico.

“Con questa iniziativa – commentano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il vicesindaco e assessore alla cultura, Luca Agresti – vogliamo rendere meno triste l’assenza di spettatori in teatro e il modo migliore per farlo ci è sembrato coinvolgere bambini, bambine, ragazzi e ragazze, che rappresentano il pubblico di domani. In questo momento di grande difficoltà vogliamo comunque sostenere il mondo dello spettacolo e andare avanti grazie alle dirette online”.

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