Young Audience Award

Cercasi giovani tra i 12 e i 14 anni per partecipare allo Young Audience Award; l’appuntamento è fissato per domenica 13 novembre al cinema Stensen, in contemporanea ad altri 35 Paesi.

Hai tra i 12 e i 14 anni? Ti piace il cinema? Puoi candidarti entro il 1° novembre a partecipare alla nuova edizione dello Young Audience Award, la giuria internazionale dei ragazzi che eleggeranno il miglior film europeo per giovani (info e iscrizioni www.stensen.org). L’evento si svolgerà domenica 13 novembre al cinema Stensen, in contemporanea ad altri 35 Paesi. Dalle 9 alle 18, una giuria di circa 100 ragazzi, muniti di badge e schede ufficiali di votazione, si riunirà nella sala della Fondazione Stensen per vedere i film candidati al premio.

Dalla mattina alla sera i ragazzi vedranno i film selezionati, ne discuteranno insieme a un esperto del settore, saranno connessi in videoconferenza con i loro colleghi stranieri, faranno foto e gireranno un videoclip che verrà trasmesso in eurovisione, socializzeranno mangiando a un buffet (con uno staff a disposizione per colazione, pranzo e merenda) e voteranno con un sistema di apposite schede, che andranno sommate a quelle dei colleghi italiani ed europei. Nel pomeriggio seguiranno inoltre uno workshop musicale di Drum Circle. I risultati della votazione verranno trasmessi in eurovisione e i ragazzi avranno poi la possibilità di seguire online la cerimonia di premiazione, a conclusione dell’esperienza.

I film selezionati permetteranno di scoprire, attraverso le potenzialità visive ed emotive della sala cinematografica, storie e culture europee. Sarà un’occasione per sentirsi concretamente membri attivi dell’Unione Europea e per imparare a seguire i film su grande schermo e in lingua originale (sottotitolata in italiano).

I film selezionati di quest’anno sonno “Animal” di Cyril Dion (Francia, 105’) – documentario. Tra cambiamento climatico e sesta estinzione di massa della fauna selvatica, i sedicenni Bella e Vipulan fanno parte di una generazione convinta che il loro stesso futuro sia in pericolo. Decidono così di andare alla radice del problema: il nostro rapporto con il mondo vivente. Nel corso di un viaggio straordinario, arrivano a capire quanto profondamente gli esseri umani siano legati a tutte le altre specie. E che salvando loro, salveremo anche noi stessi. Perché gli esseri umani sono, dopo tutto, loro stessi animali.
E poi “Comedy queen” di Sanna Lenken (Svezia, 94′) – fiction. Dopo il suicidio della madre, Sasha, 13 anni, si rifiuta di piangere nonostante provi un dolore incommensurabile. Decide di diventare una cabarettista. Il suo obiettivo è far ridere di nuovo tutti, soprattutto suo padre…E infine “Dreams are like wild tigers” di Lars Montag (Germania, 95′) – fiction. Ranji, 12 anni, si è appena trasferito dall’India a Berlino con i suoi genitori. Ma il suo sogno è tornare in India e diventare una star di Bollywood. Quando gli si presenta l’opportunità di un casting a Mumbai, Ranji si troverà a dover superare molte prove per partecipare: trovare degli amici, girare un video, viaggiare fino a Mumbai senza i genitori e, non da ultimo, credere in sé stesso.

INFORMAZIONI

 

Al cinema con delitto

Al cinema con delitto. E il pubblico indovina l’assassino.  Giovedì 25 agosto alla Manifattura Tabacchi proiezione del cult  “5 bambole per la luna d’agosto” di Mario Bava ispirato ad Agatha Christie

Al cinema con delitto, con il film che si interromperà dieci minuti prima della fine per permettere agli spettatori di indovinare chi è l’assassino. Succede giovedì 25 agosto alla Manifattura Tabacchi nell’ambito del programma estivo della Fondazione Stensen.

Alle 21.15 sarà proiettato 5 bambole per la luna d’agosto, film cult del 1970 di Mario Bava ispirato a Dieci piccoli indiani di Agatha Christie. La proiezione sarà accompagnata da un gioco investigativo che coinvolgerà il pubblico: riuscirete a indovinare l’assassino prima che sia troppo tardi? Il film sarà interrotto poco prima della fine, per dare modo agli spettatori di scrivere il nome del sospettato. I vincitori riceveranno un biglietto omaggio per l’arena di Manifattura o per il cinema Stensen.

Il film vede come protagonista il professor Frick Hangel, inventore di una nuova e rivoluzionaria resina sintetica, che viene invitato insieme alla moglie a passare un weekend nella villa di un ricco industriale in un’isola deserta, dove sono ospiti altri uomini d’affari interessati alla scoperta e la loro accompagnatrice. Durante la permanenza in villa, un assassino si diverte a uccidere uno dopo l’altro gli invitati, senza un movente apparente. Un thriller diretto dal maestro Mario Bava (omaggiato anche da Tarantino, che ne ha riprodotto una scena in Kill Bill Volume 1). Musiche sontuose ad opera di Umiliani.

Ucraina, la vita quotidiana nel Donbass in guerra

Venerdì 25 marzo al Cinema Stensen è in programma una serata per l’Ucraina con film e dibattito. Si proietta alle 21.00 il documentario “The Earth Is Blue As an Orange” di Iryna Tsilyk. L’incasso sarà devoluto al progetto Emergenza Ucraina-Donazioni Unhcr e alla Croce Rossa Italiana

Venerdì allo Stensen una serata di solidarietà con dibattito sulla storia ucraina
Ucraina, la vita quotidiana nel Donbass in guerra. Un documentario racconta una famiglia tra bombardamenti e voglia di vivere.

Appuntamento alle 21 con il documentario The Earth Is Blue As an Orange di Iryna Tsilyk (Ucraina, Lituania 2020, 74’) – versione originale sott. ita. 

Il documentario è la storia della madre single Hanna e i suoi quattro figli che vivono nella zona di guerra del Donbass, in Ucraina. Mentre il mondo esterno è fatto di bombardamenti e caos, la famiglia riesce a mantenere la propria casa come un rifugio sicuro, pieno di vita e di luce. Ogni membro della famiglia ha una passione per il cinema, che li spinge a girare un film ispirato alla loro vita in tempo di guerra. Il processo creativo solleva la questione di quale tipo di potere possa avere il magico mondo del cinema in tempi di disastro. Come immaginare la guerra attraverso la finzione? Per Hanna e i bambini, trasformare un trauma in un’opera d’arte è il modo migliore per rimanere umani.

Al termine del documentario interviene il professor Stefano Bottoni, docente di Storia dell’Europa orientale presso l’Università di Firenze. L’incasso sarà devoluto al progetto Emergenza Ucraina-Donazioni Unhcr e alla Croce Rossa Italiana.
La serata è promossa dall’Ambasciata della Repubblica di Ucraina in Italia, dall’Ambasciata della Repubblica di Lituania in Italia, dall’Istituto della Cultura Lituana, dal Consolato Onorario della Repubblica di Lituania in Toscana e dalla Comunità Lituana in Toscana in collaborazione con Cineteca di Milano e Fondazione Culturale Niels Stensen
INFO Ingresso: € 8,00 intero, € 6,00 ridotto (giovani under 30, convenzioni); € 5,00 (Firenze al Cinema e comunità lituana).

“Il male non esiste” allo Stensen di Firenze

Allo Stensen di Firenze il film iraniano censurato in patria “Il male non esiste”. Vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino senza che il regista potesse ritirare il premio. Giovedì 10 marzo alle 21.00

“Il male non esiste”, ultimo film del pluripremiato regista iraniano Mohammad Rasoulof, vincitore dell’Orso d’Oro come miglior film alla Berlinale 70 senza che il regista potesse ritirare personalmente il premio a causa di restrizioni politiche al suo visto ed è tuttora un film a cui il regime iraniano non permette di circolare in patria. Giovedì 10 ore 21.00 Stensen Firenze

Il male non esiste è un film simbolo, che solleva dilemmi morali universali che scuotono le coscienze e impongono una riflessione profonda sul tema della pena di morte e della responsabilità delle persone coinvolte nella sua esecuzione.

Quattro storie, collegate da un sottile filo rosso, affrontano una questione fondamentale della società iraniana e di tutti quei paesi costretti, da imposizioni governative, ad accettare la pena di morte come pratica costante e consolidata. 

Il film, distribuito da Satine Film, arriverà nelle sale italiane il prossimo gennaio.

SINOSSI
Iran, oggi. Quattro storie, quattro ritratti della fragilità dell’ essere umano di fronte a scelte obbligate e alle responsabilità che ne derivano.  Il 40enne Heshmat  marito e padre esemplare, è un uomo generoso e accomodante con tutti, ma svolge un lavoro misterioso per il quale ogni notte esce di casa. Pouya  ha da poco iniziato il servizio militare e si ritrova subito ad affrontare una scelta drammatica: come obbedire a un ordine dei superiori contro la propria volontà. Javad  è un giovane soldato che conquista a caro prezzo tre giorni di licenza per tornare al paese della sua amata e chiederla in sposa. Bharam è un medico interdetto dalla professione, che decide finalmente di rivelare alla nipote un segreto doloroso che lo accompagna da vent’anni. Quattro storie diverse ma inesorabilmente legate che, pur essendo ambientate nella società iraniana, toccano profondamente la coscienza e la storia di ognuno di noi ponendoci di fronte a una domanda alla quale tutti dobbiamo rispondere: al posto loro, tu cosa avresti fatto?

Stensen

“Pasolini 100”

A cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, a Firenze la più importante retrospettiva italiana dedicata al regista. Dal 5 marzo al 9 giugno, il Gabinetto Vieusseux, cinema Stensen, cinema La Compagnia, con il sostegno della Cineteca di Bologna e in collaborazione con il cinema Odeon dedicano all’artista un grande omaggio, con un programma di 13 film 

Il 5 marzo 1922 nasceva a Bologna Pier Paolo Pasolini, regista, sceneggiatore, scrittore, critico e poeta italiano, oltre che pittore, drammaturgo, traduttore e docente. Un genio ribelle, controcorrente, narratore delle periferie urbane, dei ragazzi di strada, delle persone ai margini, polemico testimone del suo tempo, dell’ipocrisia della borghesia perbenista e del capitalismo imperante, e critico anche nei confronti del Sessantotto e della sinistra.

Osservatore attento delle società, nelle quali indagava senza fare sconti, Pasolini metteva a nudo, nelle sue opere, le contraddizioni del suo tempo. La sua importante produzione artistica – realizzata nonostante una vita piena di difficoltà, familiari, economiche e derivanti dalla sua omosessualità dichiarata in anni di pregiudizi, repressione e condanna – è oggi un’eredità artistica da conoscere e riscoprire, valorizzare e tramandare ai giovani, per l’originalità e la modernità dei messaggi che ancora oggi trasmette.

Il Gabinetto Vieusseux di Firenze, insieme al cinema Stensen, al cinema La Compagnia, con il sostegno della Cineteca di Bologna e in collaborazione con il cinema Odeon, dedicano quest’anno un grande omaggio a Pier Paolo Pasolini, nel centenario dalla nascita, dal titolo “Pasolini 100”.

In programma allo Stensen (viale Don Minzoni), a La Compagnia (via Cavour 50/r) e al cinema Odeon (Piazza Strozzi), in un succedersi di date alternate, un cartellone di 13 film, restaurati, messi a disposizione dalla Cineteca di Bologna. Dal suo primo successo, Accattone, del 1961, fino a uno dei film che più hanno diviso e fatto discutere la critica, Salò o le 120 giornate di Sodoma, del 1975. Passando per alcune delle sue più importanti pellicole, come Mamma Roma, Comizi d’amore, Edipo Re, La Ricotta, Decameron, Il Vangelo secondo Matteo, Porcile, Uccellacci uccellini, I racconti di Canterbury, Il fiore delle mille e una notte, Appunti per un’Orestiade africana.

L’omaggio al cinema di Pier Paolo Pasolini prevederà inoltre due incontri di approfondimento: presso la sede della Mediateca Regionale Toscana (via San Gallo, 25), lo Storico del Cinema e critico, prof. Stefano Socci, lunedì 21 e lunedì 28 marzo, alle ore 16.00, terrà due lezioni dal titolo “La lezione di Pasolini”, aperte al pubblico.

PROGRAMMA DEL MESE DI MARZO:

5 marzo, ore 15.30, Mamma Roma (Italia 1962, 102’) –  STENSEN.

Nell’opera letteraria di Pasolini, le madri sono spesso ferali divinità incombenti sul destino dei figli. Non fa eccezione Mamma Roma, ex prostituta che sogna per il figlio adolescente Ettore un avvenire conformista e piccolo-borghese. Senza accorgersene, lo spinge verso l’infelicità e la morte. Uno dei nodi drammatici più intensi del film è il contrasto, anche fisico, fra la vitalità irruenta e sanguigna di una grande Anna Magnani e l’apatia opaca del non attore Ettore Garofolo. Dietro la tragedia di madre e figlio, il film descrive i primi segni della trasformazione di un paese che sta perdendo e corrompendo i suoi caratteri originari”. (Roberto Chiesi)

10 marzo, ore 21.00,Accattone (Italia 1961, 116’) – ODEON (versione originale, con sottotitoli in inglese)

15 marzo, ore 18.30, Comizi d’amore (Italia 1964, 89’)LA COMPAGNIA

24 marzo, ore 20.30, Edipo Re (Italia 1967, 104’) – STENSEN

29 marzo, ore 19.00, La ricotta (Italia 1963, 40’) – COMPAGNIA

31 marzo, ore 21.00, La Ricotta e, a seguire, Mamma Roma, ODEON (versione originale, con sottotitoli in inglese)

INFO Prezzo per gli spettacoli allo Stensen e a La Compagnia: intero 6 euro – ridotto under 30 euro 4,00 Per gli spettacoli al cinema Odeon: euro 10,00

Gkn, evento al cinema Stensen di Firenze

A cinque mesi dalle lettere di licenziamento dei 422 lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio al Cinema Stensen  giovedì 9 dicembre viene proiettato “Un altro mondo”. Alla presenza del Collettivo di Fabbrica della GKN di Campi Bisenzio e del distributore italiano Stefano Jacono

Giovedì 9 dicembre presso lo Stensen di Firenze alla presenza degli operai, in anteprima nazionale il film sul mondo del lavoro “Un altro mondo” di Stéphane Brizé. Il film, in concorso all’ultimo festival di Venezia, riguarda da vicino la vicenda Gkn. E’ la storia di Philippe Lemesle e della moglie che si stanno per separare: il loro amore è irrimediabilmente logorato dalle pressioni del lavoro di lui.

Dirigente di un impianto produttivo facente parte di un grande gruppo industriale multinazionale, l’uomo non sa più come soddisfare le richieste incoerenti dei suoi superiori: “ieri volevano che fosse un manager che massimizzasse la produttività, oggi vogliono un tagliatore di teste ubbidiente e senza scrupoli”. I suoi capi gli chiedono di licenziare, senza un motivo che non sia il profitto fine a sé stesso, un certo numero di dipendenti. Una scelta che ricade sia sulle persone che sulla stessa qualità del lavoro. Per Philippe arriva il momento in cui decidere cosa fare della propria vita.

Stéphane Brizé è al terzo film di una ideale trilogia sul mondo del lavoro, realizzata sempre con lo stesso attore, Vincent Lindon, che nel primo (La legge del mercato) interpretava un 50enne disoccupato, ricollocato presso un supermercato dove ha il compito di controllare i clienti e i suoi stessi colleghi, diventando parte di un sistema che non ha la minima umanità. Nel secondo (In guerra) fa la parte di un sindacalista che combatte contro la chiusura di uno stabilimento automobilistico. In questo terzo film affronta il punto di vista dei dirigenti e si chiede come sia possibile che persone che hanno una vita, affetti, esperienza e studi d’eccellenza si prestino a schiacciare senza remore altre persone.

Ingresso gratuito, è necessario esibire il greenpass e tenere la mascherina per tutta la durata dell’evento. INFO

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