Tra le strade di Aleppo in 3D, installazione virtuale allo Stensen

Domani, alle ore 17, verrà installata una postazione 3D che mostrerà agli spettatori la distruzione lasciata dalla guerra ad Aleppo. L’ incontro, promosso da Il Cuore si scioglie in collaborazione con Fondazione Giovanni Paolo II e con Arci Toscana, porterà testimonianze della situazione dei bambini di Aleppo.

Le immagini che scorrono nel visore portano il visitatore dell’installazione direttamente sulle strade della città siriana, a 360 gradi, fra i palazzi bombardati e le strade deserte, lì dove oggi vivono migliaia di bambini nati e cresciuti durante uno dei conflitti più sanguinosi degli ultimi anni.

Parteciperanno, fra gli altri, Monsignor Georges Abou Khanzen, Vicario Apostolico dei Latini ad Aleppo, Padre Firas Lufti, frate francescano direttore del Collegio di Terra Santa ad Aleppo. Sarà presente anche una delegazione di siriani che porteranno la loro testimonianza e verrà proiettato il documentario di Benedetto Ferrara e Antonio Chiavacci Sons.

L’incontro, organizzato dalla Fondazione Il Cuore si scioglie, è l’occasione per raccontare il dramma dei piccoli siriani e promuovere la raccolta fondiper garantire loro cibo, cure mediche e ogni tipo di assistenza per aiutarli a superare i gravi traumi subiti a causa del conflitto.

“Organizziamo questo incontro in un momento difficilissimo per la Siria, con altri territori e altre comunità che si trovano a vivere il dramma che ha colpito Aleppo e a pagarne le conseguenze sono spesso i più deboli – spiega Irene Mangani, vice-presidente della Fondazione Il Cuore si scioglie – Con la nostra campagna vogliamo far conoscere le loro esigenze e raccogliere fondi per aiutare i più piccoli a superare i gravi traumi subiti”.

“Barbiana 65”, la lezione di don Milani allo Stensen

Domani, in occasione della Giornata Mondiale della Giustizia Sociale, verrà proiettato alle ore 21 al Cinema Stensen ‘Barbiana ’65 – La lezione di don Milani’ di A. D’Alessandro. Al termine seguirà l’incontro con Giannozzo Pucci e un reading di ‘Lettera a una professoressa’, a cura degli studenti della Scuola Normale.

Un film che ha girato l’Italia per oltre 60 città, con risultati al botteghino ragguardevoli per un documentario. Merito delle sue immagini, del suo racconto, e soprattutto del suo irripetibile protagonista: don Lorenzo Milani, il priore di Barbiana, che a 50 anni dalla scomparsa rivive nitidamente in filmati rimasti inediti per mezzo secolo, nei quali è don Lorenzo a raccontarsi, a spiegare, a mostrarci il suo mondo e le sue idee.

 A mostrarsi come un raro esempio, ancora vivo, di giustizia sociale, di abbattimento delle barriere di censo, classe, religione, etnia, e della ricerca di un benessere diffuso, attraverso l’impegno e la partecipazione di tutti. Un esempio immortalato dall’universale iscrizione che accompagnava le mura della sua scuola: ‘ I care’. Un motto alla partecipazione e al coinvolgimento in tutte le cose umane.

Il film, prodotto dalla Felix Film con Istituto Luce Cinecittà e in collaborazione con la Fondazione Don Lorenzo Milani, nasce dal recupero del materiale girato dal regista Angelo D’Alessandro nel dicembre 1965 a Barbiana, ritrovato dal figlio Alessandro dopo la morte del padre. D’Alessandro era stato l’unico negli anni a ricevere da Lorenzo Milani il permesso di riprendere lui e la sua scuola. È l’unico documento esistente con don Milani in scena.  È lo stesso don Lorenzo che narra, che parla, che spiega.

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