Sfondano con l’automobile il casello A1 a Chiusi per fuggire

Chiusi, in provincia di Siena, non si fermano all’alt della polizia sull’A1 e sfondano la barriera del casello, quindi vengono inseguiti e rintracciati la notte scorsa dopo quattro ore di ricerche.

I due protagonisti del fatto di cronaca sono due stranieri domiciliati a Milano, non parlano italiano, e al momento della cattura non avevano documenti di identità. Poi in seguito ad accertamenti è stato stabilito che uno ha 32 anni ed è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione, il minore è stato affidato a una comunità.

Sono stati trovati in possesso di cacciaviti di grosse dimensioni, bigiotteria e gioielli in oro, probabile provento di furto, che sono stati sequestrati, oltre a un passamontagna e un cappellino scuro.

La vicenda inizia mercoledì sera. Viaggiavano su un’auto Renault con targa francese. Quando una pattuglia della Polstrada si è affiancata per un controllo, i due anziché arrestare la marcia, hanno iniziato a compiere manovre evasive cercando anche di speronare l’auto della polizia.

Al casello di Chiusi hanno anche impattato contro il muro di una cabina elettrica, pertanto sono scappati a piedi nelle campagne di Querce al Pino. I poliziotti del commissariato locale verso mezzanotte li hanno trovati nella stazione ferroviaria di Chiusi.

Vigili del fuoco a lavoro per domare incendio edificio industriale

I Vigili del fuoco del comando di Siena, distaccamenti di Montepulciano e di Montalcino, stanno intervenendo dalle ore 23:00 di ieri sera, nel comune di Chiusi in Via Montelunghino, per domare un incendio di un edificio industriale adibito alla produzione di calzature.

I Vigili del fuoco sono a lavoro con due squadre, un’autoscala, due autobotti, il carro aria, per un totale di 20 unità e 7 automezzi. L’incendio al momento è generalizzato.

Sul posto anche i funzionari per il coordinamento delle squadre.

E in viaggio dal comando di Firenze il mezzo per portare ulteriori bombole di aria per l’autoprotettori.

Grave incidente su A1 tra Fabro e Chiusi: due morti e due feriti gravi

Tre mezzi pesanti e tre auto sono coinvolti in un incidente avvenuto lungo la carreggiata nord dell’A1 tra Fabro e Chiusi, temporaneamente chiuso al traffico. Lo si apprende da Autostrade per l’Italia.

Sul posto sono intervenuti soccorsi sanitari, la polizia stradale e il personale della Direzione di Tronco di Firenze. Attualmente, all’interno del tratto interessato della A1, il traffico è bloccato e vengono segnalati tre chilometri di coda in direzione Firenze. Per gli utenti diretti verso il capoluogo toscano – riferisce Autostrade -, dopo l’uscita obbligatoria a Fabro, viene consigliato di rientrare in autostrada a Chiusi dopo aver percorso la viabilità ordinaria.

Da segnalare che ci sono almeno due morti nell’incidente che ha coinvolto tre mezzi pesanti e tre auto. E’ quanto apprende l’ANSA dal personale sul posto. Ci sarebbero inoltre sette o otto feriti. Le cause dell’incidente sono al vaglio della polizia stradale. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Orvieto insieme alle squadre dei comandi di Siena e Perugia. Quattro feriti sono stati estratti dai veicoli e stabilizzati dal 118.

Sono invece giunti questo pomeriggio con l’elisoccorso di Grosseto all’ospedale Le Scotte di Siena due uomini, di 38 e 42 anni, rimasti feriti nell’incidente in A1 sulla carreggiata nord tra Fabro e Chiusi costato la vita a due persone. Da quanto appreso i due feriti trasferiti a Siena hanno riportato fratture multiple ma non sarebbero in pericolo di vita. Sono in osservazione.

Ferrovie, continuano i disagi per linee Siena – Chiusi e Pisa – Aulla

L’assessore ai trasporti Baccelli: “E’ l’ora delle soluzioni, delle risposte. Convocherò i gestori e gli amministratori”.

Continuano i disagi sulle linee ferroviarie Siena-Chiusi e Pisa-Lucca-Aulla. Per entrambe nel mese di aprile è scattato il bonus destinato agli abbonati come risarcimento ritardi e soppressioni dei treni. Sulla linea Siena-Chiusi, la peggior linea del 2021 con 6 mesi su 12 di bonus, il servizio è tornato ai bassi livelli dello scorso anno con ritardi pesanti, composizioni decurtate anche sui treni di maggiore interesse pendolare e molte soppressioni, con una programmazione del servizio sostitutivo emergenziale. Questo è quanto spiega la Regione in una nota.

“Urge un deciso cambio di passo, il livello di criticità è troppo alto, – avverte l’assessore ai trasporti Stefano Baccelli– . Rfi e Trenitalia devono fare uno sforzo perché la situazione è intollerabile e finisce sulle spalle dell’utenza che va salvaguardata, tutelata, avvertita. L’andamento è insoddisfacente anche i sindaci sono preoccupati. E’ l’ora delle soluzioni, delle risposte. La prossima cabina di regia dovrà essere operativa in questo senso. Anche sulla Lucca-Aulla nel mese di aprile il servizio è stato insoddisfacente, con guasti infrastrutturali e problemi ai materiali che hanno causato troppo spesso soppressioni di treni fondamentali per lavoratori e studenti, anche in questo caso con disfunzioni del servizio bus sostitutivo. Sollecitato anche dei sindaci lungo la tratta convocherò i gestori e gli amministratori”.

Baccelli fa inoltre riferimento ai lavori di manutenzione straordinaria previsti da Rfi fra poche settimane sulla Lucca-Aulla. “L’incontro – prosegue l’assessore – sarà anche occasione per illustrare i lavori previsti e la programmazione del servizio ferroviario regionale che per l’intero periodo 13 giugno-31 agosto si svolgerà solo sulla tratta Lucca-Fornaci di Barga”, su cui circoleranno bus sostitutivi. “Sono lavori importanti – si spiega dalla Regione -, fra cui il consolidamento statico, l’adeguamento simico e la messa in sicurezza del Viadotto sul Tassonaro, interessato dal sisma che colpì la zona qualche anno fa, ma è indubbio che anche quest’anno ci saranno disagi per i pendolari”.

Allevatore che mise taglia sui lupi denunciato per istigazione a delinquere

Chiusi, in provincia di Siena, è stato convocato dai carabinieri in caserma un allevatore, Mario Mori, 75 anni, che nell’ottobre scorso annunciò di voler mettere una taglia da 3.000 euro come ricompensa a chi gli avesse portato un esemplare di lupo.

Lunedì 24 gennaio, riferisce Fedagripesca – Confcooperative Toscana, l’allevatore dovrà comparire di fronte al maresciallo del Corpo Forestale di Chiusi, a causa di una denuncia per istigazione a delinquere che gli venne fatta contro, proprio a seguito di quell’annuncio.

L’allevatore, ricostruisce l’associazione di categoria, intanto rischia di perdere il lavoro di una vita: negli ultimi 10 anni è stato prima costretto a chiudere l’allevamento di pecore di famiglia dopo che erano state uccise da continui assalti di lupi della zona di Palazzone ai San Casciano Bagni (Siena) e ora rischia di perdere pure il secondo, di bovini.

“A fine ottobre – racconta lo stesso Mori – ho dichiarato alla stampa che avrei dato una ricompensa di 3.000 euro a chi avesse catturato un lupo. Si trattava soltanto di una provocazione, invece mi sono ritrovato con una denuncia penale. Il mio obiettivo era riportare la questione all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni, perché non è possibile avere ogni anno una perdita del 15 o 20 per cento dei nuovi nati perché mangiati da un lupo. È una totale assurdità”.

“Nel 2013 abbiamo chiuso il primo allevamento – prosegue – perché i lupi avevano eliminato anche le ultime 70 pecore rimaste, e siamo andati avanti soltanto con quello di mucca chianina. Nel 2015, invece, ci siamo accorti della prima uccisione di una nostra vacca. Ecco, da quel giorno a oggi abbiamo perso, ufficialmente, 24 vitelli e tre vacche, oltre a tutti quelli che sono spariti. Solo nel 2021, ad esempio, sono stati 12 i vitelli che non abbiamo più ritrovato”.

Così, esasperato dagli attacchi di lupi, ha annunciato la ‘taglia’. “Un tempo – spiega ancora Mori – venivamo ascoltati. C’era dialogo con la Regione e io stesso sono stati invitato a qualche incontro con funzionari ed esperti del settore, mentre quello che percepisco adesso è assoluta indifferenza. Il lupo è protetto dalla direttiva ‘habitat’ alla quale, però, diversi Paesi europei hanno concesso deroghe per venire incontro agli allevatori. Io ho provato a riportare l’attenzione su questo problema, seppur con una provocazione, e ne ho risposto personalmente. La verità è non è più possibile sostenere danni economici così rilevanti”.

Chiusi lascia zona rossa e ritorna zona arancione

Chiusi, in provincia di Siena, da lunedì 15 febbraio il comune di Chiusi, confinante con l’Umbria, lascia la zona ‘rossa’ ritagliata dal 7 al 14 febbraio per alcuni casi di variante ‘brasiliana’ del Covid, e sarà zona arancione come il resto della Toscana.

In questi giorni a Chiusi lo screening di massa disposto dalla Regione ha evidenziato 46 poisitivi un totale di 5.469 tamponi molecolari effettuati in cinque giorni (su circa 8.000 abitanti).

Nello stesso screening, altri 27 tamponi sono risultati debolmente positivi e quindi per queste persone il test dovrà essere ripetuto. Riguardo al ritorno in zona arancione da domani, il sindaco di Chiusi Juri Bettollini ha firmato un’ordinanza con ulteriori misure restrittive: sono sospese fino al 20 febbraio le attività in presenza di asili, scuole dell’infanzia e secondarie di primo grado, elementari, medie e superiori.

Rimangono chiusi i parchi pubblici, i giardini e le aree gioco del territorio comunale oltre al divieto in qualsiasi orario di consumo di alimenti e bevande nelle altre aree pubbliche o private aperte al pubblico.

La Zona Rossa era scattata domenica scorsa, su ordinanza della Regione Toscana, con chiusura delle attività commerciali – a eccezione dei negozi di generi alimentari e di beni di prima necessità – bar, ristoranti e parchi. Consentiti gli spostamenti solo per necessità, lavoro o salute.

“Varianti al virus più aggressive e di rapida trasmissione – aveva scritto il presidente Giani – sono state registrate al confine con la regione Umbria, nel comune di Chiusi. Con il sindaco Juri Bettollini abbiamo concordato, in modo preventivo e precauzionale, le misure della zona rossa per una settimana all’interno del territorio municipale da domenica 7 al 14 febbraio”.

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