Freddo a Firenze, ‘percepiti -5 gradi’: appello ai cittadini a segnalare chi dorme in strada

Un’ondata di freddo interesserà Firenze in queste ore. Lo evidenzia il Comune di Firenze spiegando comunque che “il Centro funzionale regionale non ha ritenuto opportuno emettere alcuna allerta meteo, valutando che i fenomeni non saranno né intensi né pericolosi”.

Gli esperti, riferisce sempre Palazzo Vecchio, “sottolineano per lunedì ‘temperature diffusamente sotto zero tra la notte e le prime ore della mattina, nelle zone di pianura e nei fondovalle’. Sarà pertanto “possibile la presenza di ghiaccio molto localizzato, in particolare nei tratti stradali più umidi e generalmente meno esposti al sole durante il giorno”. In particolare, a Firenze, le previsioni del Consorzio Lamma (https://www.lamma.toscana.it/meteo/meteo-firenze) evidenziano che le temperature percepite dalla popolazione potranno raggiungere, stanotte e nella prima mattinata di lunedì, i -5 gradi”.

Con l’arrivo del freddo intenso è stato potenziato a Firenze il servizio di accoglienza invernale per i senza fissa dimora predisposto a partire dal 4 dicembre scorso dall’amministrazione comunale e gestito da Caritas. Lo rende noto Palazzo Vecchio spiegando che oltre alle tre strutture previste per l’avvio del servizio (Foresteria Pertini e l’Ostello del Carmine per gli uomini, la struttura della parrocchia del Pignone in via dei Vanni dedicata alle donne), la Fondazione ha reso disponibile la struttura di via Corelli sempre per l’accoglienza delle donne.

Con l’abbassarsi delle temperature sono state anche raddoppiate le unità di strada e aumentati i posti letti e con il freddo pungente di questi giorni l’assessora al Welfare e presidente della Società della salute di Firenze Sara Funaro fa l’appello ai fiorentini a segnalare i senza dimora che vedono in strade, piazze e giardini per far intervenire gli operatori: “Segnalateci le persone che dormono per strada e se avete coperte o sacchi a pelo donateli alle associazioni che sono impegnate nel servizio di accoglienza invernale”.

“Il servizio di accoglienza invernale dà risposte ai cittadini più fragili, che si trovano in condizione di marginalità e hanno scelto di vivere per strada” continua Funaro che ringrazia quanti sono impegnati nel servizio. Il servizio di accoglienza invernale si svolge in collaborazione con le unità di strada, i cui operatori “usciranno 7 giorni su 7, dalle 20 alle 23 circa (e dal lunedì al venerdì anche durante le ore diurne), per distribuire ai senza dimora che scelgono di non andare in struttura sacchi a pelo, indumenti e bevande calde. Le unità di strada del volontariato coprono con turni dalle 20 alle 23 tutti i giorni della settimana. I cittadini che vogliono comunicare invece la presenza di persone senza dimora in strada possono fare segnalazioni “telefonando al Centro la Fenice al numero 055-0510241″ o inviando mail all’indirizzo lafenicediurno@coordinamentotoscanomarginalita.org oppure all’Albergo popolare allo 055/211632. Le segnalazioni possono essere fatte anche all’assessorato al Welfare, inviando una e-mail all’indirizzo assessore.funaro@comune.fi.it”.

Per l’emergenza freddo torna poi ‘Amici Fragili’, iniziativa promossa dall’associazione Tutti taxi per amore: “Dal 22 al 24 gennaio i fiorentini saranno coinvolti per la raccolta di beni di prima necessità destinati alle persone senza dimora e alle famiglie a rischio povertà. Si potranno donare: generi alimentari non deperibili, abbigliamento, prodotti di igiene personale, altri beni utili (scarpe, trolley, zaini, coperte e sacchi a pelo, asciugamani e teli da doccia)”, spiegano i promotori tra Socota Radio Taxi Firenze 4242, Cotafi Radio Taxi 4390, Sms Tassisti Fiorentini e Polisportiva Tassisti Fiorentini.

Sconto del 10% a dicembre per tutti i soci Unicoop Firenze

Far fare una buona spesa, a tutti. È la finalità dell’operazione meno 10%  promossa per il mese di dicembre da Unicoop per i soci con un investimento di 30 milioni di euro che si traduce in uno sconto su tutti i prodotti in vendita.  AUDIO Don Emanuele Morelli direttore Caritas Toscana e la presidente del consiglio di sorveglianza Daniela Mori

Per difendere la spesa, per tutto il mese di dicembre, quello delle festività natalizie, Unicoop Firenze lancia l’operazione ‘Meno 10%’ che permette un risparmio del 10% su tutti i prodotti, in aggiunta alle promozioni e alle altre iniziative in corso. L’iniziativa, destinata ai soci, nel mese delle delle festività natalizie, le per la cooperativa si traduce in un investimento di 30 milioni di euro che verranno restituiti agli stessi soci su tutto quello che acquisteranno a partire da domani.

E’ un’attività di carattere sociale ed è destinata a produrre un importante risparmio sulla spesa delle famiglie, considerato che la cooperativa conto oltre un milione di soci nelle sette province dove opera, che il 91% dei clienti è socio e che ogni carta socio traina con sé un nucleo familiare di persone attive negli acquisti. L’iniziativa è stata presentata presso la sede di Unicoop Firenze, da Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze (rpt: presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze) e da Michele Palatresi, presidente del Consiglio di Gestione di Unicoop Firenze, insieme a don Emanuele Morelli, direttore Caritas Toscana.

“Con questa iniziativa mettiamo in campo tutte le nostre forze per dare una risposta concreta ai nostri soci e alle famiglie per le quali è sempre più difficile far quadrare i bilanci e portare in tavola cibo di qualità: i numeri Caritas ci raccontano un Paese e una Toscana dove la povertà alimentare colpisce nuove fasce di popolazione e aggrava irrimediabilmente la condizione dei più fragili, fra questi prima di tutto i più giovani e gli anziani, le famiglie numerose, i tanti precari del mondo del lavoro, ha dichiarato Mori Secondo i dati rilevati da Unicoop Firenze, da un confronto con i volumi di vendita preCovid del 2019, nel 2023 emerge un forte spostamento degli acquisti verso il prodotto a marchio che, con un’offerta sensibilmente ampliata negli ultimi due anni, registra un aumento delle vendite del 26,3%. Il confronto 2019 – 2023 porta alla luce anche una riduzione dei consumi dei prodotti a fascia alta

Omicidio-suicidio in centro rifugiati: struttura chiusa, ospiti trasferiti

Omicidio-suicidio in centro rifugiati: la Procura di Firenze indaga per capire ciò che giovedì ha spinto il profugo afgano Farad Pazhwak, 36 anni, a uccidere il connazionale Arif Sadat Sayed, di 3 anni più giovane, e poi a togliersi la vita, a Villa Monticini, centro di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati a Tavarnuzze, nel comune di Impruneta (Firenze), gestito dalla Caritas.

I carabinieri, coordinati dalla pm Ornella Galeotti, avrebbero sequestrato il pc e il telefono dell’aggressore per recuperare messaggi e telefonate che possano fare chiarezza. Non si esclude al momento che il litigio possa essere legato alle sorelle di Farad o a un video sul telefono di Arif. Da quanto emerso sembra anche che Farad Pazhwak non avesse mai avuto problemi psichiatrici.

I due afghani avevano in comune la prospettiva di fare come lavoro il pizzaiolo, ma il 33enne era intenzionato a portare avanti anche la sua passione per la fotografia e il videomaking (era conosciuto col nome di Arif Takveen). Entrambi stavano seguendo un corso proprio per poter poi trovare lavoro. Sia Arif Sadat Sayed che l’omicida avevano fatto il percorso nei Cas e il primo si trovava a Villa Monticini da maggio 2022, il secondo da settembre 2021.

Tra i due, fino a ieri, non ci sarebbero mai state liti o atteggiamenti pericolosi, secondo quanto appreso. Nell’agosto 2022 il 33enne, attraverso la Caritas, aveva così raccontato la sua fuga da Kabul: “Quando i talebani sono arrivati a Bamiyan ero lì per attività teatrali e ho visto con i miei occhi quando hanno sparato ai Buddha. Era impossibile abituarmi a vedere giovani di 16 anni girare armati di fucile e compiere reati in nome della religione, ma che in realtà sono con l’Islam: i talebani conoscono solo la lingua della violenza, non il dialogo”.

“Sono riuscito a varcare la porta dell’aeroporto, dietro di me una folla di persone invece non ce l’ha fatta”, raccontava ancora Arif ripensando a quei difficili momento all’aeroporto di Kabul. La struttura di Tavarnuzze, in seguito a quanto accaduto, è chiusa anche se non sotto sequestro e i restanti 8 ospiti trasferiti altrove. E’ da circa 15 anni che Villa Monticini accoglie richiedenti asilo e rifugiati politico con il progetto Sprar.

Omicidio-suicidio in centro rifugiati, indagini e sequestro dei cellulari

Omicidio-suicidio in centro rifugiati, indagini dei carabinieri e sequestro dei cellulari – Si chiamava Sadat Sayed Arif, il 33enne profugo afghano ucciso oggi da un connazionale nel centro di accoglienza a Villa Monticini a Tavarnuzze (Firenze).

Il 33enne, con il sogno di fare il videomaker, aveva la qualifica di pizzaiolo. Stava seguendo un corso per diventare pizzaiolo anche il suo omicida, Farad Pazhwak, profugo afghano di 36 anni, che dopo il delitto si è ferito al collo e gettato da una finestra, ed è morto poche ore dopo all’ospedale di Careggi dove era stato ricoverato in prognosi riservata. Nessuno avrebbe assistito alla scena ma alcune persone presenti nel centro sarebbero subito accorse dopo aver sentito urla, e avrebbero dato l’allarme.

Ai loro occhi sarebbe subito apparsa una scena grave con molto sangue ovunque e la vittima che è stata colpita più volte al collo e all’addome. Sul posto i carabinieri, il 118 e la pm Ornella Galeotti. Nel centro, fanno sapere dalla Caritas che gestisce la struttura, non si erano mai verificati attriti e tensioni, anche tra i due, e nulla avrebbe fatto presagire un simile accaduto. I carabinieri indagano sulle cause che avrebbero fatto scattare il litigio tra i due connazionali e poi l’omicidio, ed hanno sequestrato i cellulari di entrambi.

Omicidio/suicidio in centro di accoglienza a Tavarnuzze

Omicidio a Villa Monticini, struttura gestita dalla Caritas nell’ambito del progetto Sprar a Tavarnuzze, nel comune di Impruneta, in provincia di Firenze. Secondo quanto ricostruito un cittadino afghano al culmine di un litigio ha ucciso un connazionale colpendolo con un coltello e poi si è lanciato da una finestra. E’ morto all’ospedale fiorentino di Careggi.

Farad Pazhwak, 36enne afghano che questo pomeriggio ha ucciso con una coltellata un connazionale in una struttura della rete Sprar a Tavarnuzze (Firenze). Il 36enne, dopo aver colpito a morte il connazionale, si sarebbe ferito sempre con il coltello al collo, e poi si è lanciato da una finestra, ed era stato ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Careggi. Il connazionale deceduto era nato nel 1990.

L’immobile della parrocchia del Sacro Cuore a Tavarnuzze (Firenze) è gestito dalla Caritas e fa parte della rete Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, cui partecipano anche gli enti locali per la realizzazione di progetti di accoglienza.

“Nel centro non si erano mai verificati attriti e tensioni”, “siamo sconvolti”. Così Vincenzo Lucchetti, presidente di Fondazione solidarietà Caritas Firenze, giunto nel centro di accoglienza, gestito dalla Fondazione a Tavarnuzze (Firenze). “Siamo a disposizione dell’autorità giudiziaria per le indagini – conclude Lucchetti -. Ora prevale in noi il dolore e lo sgomento”

La Fiorentina femminile in campo per i poveri alla mensa Caritas

Le ragazze della Fiorentina femminile impegnate nei confronti dei più bisognosi. Hanno aiutato a preparare e servire i pasti per i poveri, lavorando insieme ai volontari che ogni giorno cucinano il pranzo a chi ha più bisogno nella mensa della Caritas in via Baracca a Firenze.

Protagoniste le calciatrici Viola, guidate dalla capitana Alice Tortelli. Prosegue così, con la squadra Femminile, la collaborazione tra la Acf Fiorentina e la Fondazione solidarietà Caritas di Firenze, inaugurata ad aprile. Le giocatrici hanno visitato la mensa cittadina gestita dalla Fondazione, dove ogni giorno vengono offerti 300 pasti, dando il loro contributo nel servizio, dalla selezione degli alimenti, alla preparazione di frutta e insalata fino alla distribuzione delle pietanze.

L’iniziativa, si spiega, ha lo scopo di sensibilizzare ancor di più i tifosi viola sull’essenzialità e necessità dei servizi volti ad aiutare le frange più a rischio della comunità cittadina, attraverso l’impegno degli atleti e delle atlete e delle persone che lavorano in Fiorentina. Un mese fa a vestire i panni di volontari alla mensa erano stati la calciatrice della Fiorentina femminile Sarah Huchet e una rappresentanza del settore giovanile del club, con Ernestas Gudelevicius e William Alejandro Padilla Mendoza della Fiorentina under 18 e un gruppo di dipendenti del club.

“Spero sia il primo passo di una lunga collaborazione, che ci vedrà uniti per essere vicini agli ultimi”, commenta il presidente di Fondazione solidarietà Caritas di Firenze Vincenzo Lucchetti.

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