8 marzo: Firenze intitola giardino a Tina Anselmi

Tra i principali appuntamenti previsti l’8 marzo, per la giornata internazionale della donna, dalla rassegna ‘Invisibili-Le donne nella società di oggi e di domani’

L’intitolazione di un giardino a Firenze a Tina Anselmi, la prima donna ministro della Repubblica, a cui seguiranno nel mese di marzo quelle all’attivista brasiliana Marielle Franco e alla prima donna chirurgo di Firenze, Maria Petrocini. Le chiavi della città alla giornalista Giovanna Botteri. E poi l’illuminazione speciale di giallo in sei porte storiche della città, incontri e momenti di confronto online. Sono i principali appuntamenti previsti l’8 marzo, per la giornata internazionale della donna, dalla rassegna ‘Invisibili-Le donne nella società di oggi e di domani’. Per l’intitolazione del giardino sul lungarno Colombo a Tina Anselmi (1927-2016) è stato creato uno speciale Qr code che rimanda ad un approfondimento per scoprire la sua storia (in collaborazione con ‘Vanity Fair’).

15 marzo sarà la volta di Franco (1979-2018), a cui verrà intitolata, alle 11, la terrazza della Biblioteca delle Oblate. Il 19 marzo invece (alle 11) una via in zona Careggi verrà intitolata a Petrocini (1759-1791). Botteri parteciperà all’evento ‘Invisibili-Le donne nella società di oggi e di domani’, in diretta streaming alle 18 da Palazzo Vecchio: la giornalista sarà intervista dal sindaco di Firenze Dario Nardella che poi gli consegnerà le chiavi della città. Tra gli eventi in programma l’8 marzo anche ‘Alfabeto al femminile: storie vere, storie di donne’, uno spettacolo di voci e sguardi (in collaborazione con associazione ‘Artemisia’ e Toscana Aeroporti) in cui attrici e attori di tutte le età vi condurranno in un viaggio poetico tra le pagine di un alfabeto immaginato. Anche le biblioteche comunali hanno predisposto un programma ad hoc per la giornata, dal titolo ‘Si scrive marzo, si legge donna’: percorsi bibliografici, proposte di lettura e incontri online.

Chiude dopo 65 giorni, una delle due terapie intensive Covid di Careggi

Firenze, “Oggi, dopo 65 giorni, chiude una delle due terapie intensive covid di Careggi” si legge a commento di una foto che riprende il personale del reparto di terapia intensiva Covid dell’ospedale universitario di Careggi.

La foto è stata pubblicata sulla pagina Facebook di ‘Nurse Times’, “una nuova proposta editoriale – si legge nelle informazioni della pagina – per arricchire ulteriormente la ‘circolarità’ delle informazioni di interesse professionale ad esclusivo beneficio della classe infermieristica e dei cittadini in cerca di informazioni sanitarie”.

“Sembrava non arrivare mai il giorno in cui saremo tornati alla normalità – scrive Laura una delle oss (operatore socio-sanitario) di quella terapia intensiva – Un grande gruppo di lavoro… insieme abbiamo affrontato una prova davvero difficile…e insieme ce l’abbiamo fatta”.

Coronavirus, Rossi: “230 nuovi posti in terapia intensiva”

Altri 74 posti letto in terapia intensiva individuati da allestire in Toscana, all’ospedale di Careggi: l’annuncio arriva dal presidente della Regione Enrico Rossi, con un post su facebook. Poi, in diretta al Tg3, il governatore ha affermato che il picco, secondo gli esperti, è previsto intorno alla data del 28 marzo.

Rossi ha spiegato che con i 150 trovati ieri i nuovi posti letto di terapia intensiva “sono in tutto circa 230”, che si aggiungono “ai 447 posti già attivi di terapia intensiva, che per grande parte saranno usati eventualmente per malati da Covid-19”.
Rossi ha scritto nel post, di essere stato stamani all’ospedale fiorentino di Careggi, e di aver individuato i posti letto con i dirigenti dell’azienda ospedaliera e dell’azienda sanitaria del territorio. “La particolarità di questi ultimi 74 nuovi posti – ha scritto – è che per gran parte sono possibili grazie ai grandi investimenti fatti sulle strutture che consentono di avere posti letto con un’alta strumentazione e sono facilmente trasformabili in terapie intensive”.

Il governatore toscano, Enrico Rossi, ha poi ricordato che, per far fronte all’emergenza Coronavirus, “naturalmente è necessario e importante fare altre assunzioni e chiederemo al personale medico, infermieristico e tecnici, andato in pensione di rientrare in servizio”.

“Lo scenario su cui stanno lavorando gli esperti prevede un picco intorno al 28 marzo che dovrebbe essere sostenuto già con le dotazioni che abbiamo, senza bisogno dei 230 posti letto di terapia intensiva aggiuntivi che abbiamo individuato ma è bene lavorare molto e prepararsi al peggio, Noi vogliamo curare tutti, è la funzione del sistema pubblico”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi intervenendo al Tgr Toscana.

“Richiameremo anche medici e infermieri pensionati – ha aggiunto – per dotare i posti aggiuntivi con personale e risorse umane adeguate. Poi cerchiamo strumentazione aggiuntiva. Ho parlato stamani con il commissario Arcuri che mi ha assicurato il suo intervento.

“Noi stiamo rifornendo di mascherine a un ritmo di 100mila al giorno più quelle mandate dalla Protezione civile nazionale. Abbiamo fatto un grande lavoro. Non avrei mai pensato di dover autoprodurre mascherine. Voglio ringraziare tutte le imprese, anche il settore della moda, che si sono adoperate per questo”, ha spiegato sempre Rossi.

“Prendiamo atto che ci sono aziende che si stanno adeguando agli standard di sicurezza delle linee guida e questo è davvero importante. Penso che cessare l’attività produttiva sia un fatto molto problematico. Per cui l’invito ad adottare la sicurezza all’interno delle aziende da parte mia è molto pressante”.

“L’assessore Bugli sta analizzando il decreto del Governo, mi dice che sono stati accolti molti suggerimenti – ha concluso Rossi -. Istituiremo un gruppo di lavoro per capire quali riflessi può avere sulla Toscana. Abbiamo dato incarico all’Irpet di verificare, settore per settore, qual’è la situazione e le criticità e capire alla fine quale sarà il conto di questa bruttissima crisi.”

Coronavirus in Toscana: 106 nuovi casi positivi

Sono 106 i nuovi casi di Covid-19 in Toscana. Ad oggi sono complessivamente 470 i tamponi risultati positivi al Coronavirus nella nostra Regione.

Rispetto all’ultimo monitoraggio comunicato ieri pomeriggio, oggi, venerdì 13 marzo, sono in tutto 106 i nuovi tamponi risultati positivi al test per il Coronavirus eseguiti nei tre laboratori di virologia e microbiologia delle tre aziende ospedaliero universitarie della Toscana: 175 nel laboratorio di Careggi, 222 nel laboratorio di Pisa, 73 nel laboratorio di Siena.

Il forte aumento è riferito in particolare al laboratorio di Pisa, in quanto nei dati trasmessi ieri molti test in quel laboratorio risultavano ancora in corso. Questi i dati comunicati alle ore 16.30 dagli uffici dell’assessorato al diritto alla salute, che verranno trasmessi al Ministero della salute, e comunicati poi ufficialmente dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli nella consueta conferenza stampa quotidiana delle ore 18. Si potranno verificare disallineamenti tra questi dati e i dati che saranno comunicati più avanti nel corso del pomeriggio dalle aziende sanitarie: come si può ben comprendere, il disallineamento dovrà essere imputato ai diversi tempi di comunicazione.

Ad oggi sono complessivamente 470 i tamponi risultati positivi al test del Coronavirus Covid-19. Questa la suddivisione per provincia di segnalazione: 101 Firenze, 48 Pistoia, 26 Prato (totale Asl centro: 175), 79 Lucca, 65 Massa Carrara, 51 Pisa, 27 Livorno (totale Asl nord ovest: 222), 16 Grosseto, 41 Siena, 16 Arezzo (totale sud est: 73). Ad oggi sono 5 le guarigioni virali (casi negativizzati), 5 le guarigioni cliniche e 455 i casi attualmente positivi. Cinque decessi. Dal 1° febbraio ad oggi, sono in tutto 3.533 i tamponi eseguiti nei tre laboratori. Dal monitoraggio giornaliero sono 6.184 le persone in isolamento domiciliare, di cui 2.582 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Sono 2.163 persone nella Asl centro (Firenze – Empoli – Prato – Pistoia), 142 persone nella Asl nord ovest (Lucca – Massa Carrara – Pisa – Livorno) e 277 nella sud est (Arezzo – Siena – Grosseto).

Coronavirus, Firenze: al via raccolta fondi per potenziare medicina d’urgenza

‘Adesso tocca a noi – Potenziamo la medicina d’urgenza a Firenze’: Nasce una raccolta fondi per sostenere la medicina d’urgenza. L’iniziativa, partita ieri, ha già raccolto oltre 15mila euro.

“Abbiamo scelto di essere Amici di Firenze e della Toscana attraverso una donazione (anche piccola) alla Onlus “Gli Amici del Pronto Soccorso” rappresentata dal prof. Stefano Grifoni, primario del Pronto Soccorso – Medicina di urgenza e accettazione dell’Ospedale Careggi di Firenze – si legge sulla pagina per la donazione -. Perchè non possiamo più perdere tempo: il virus è arrivato anche da noi e adesso siamo tutti preoccupati. Ma c’è qualcuno, là fuori, che quotidianamente e incessantemente si preoccupa per tutti: sono i nostri medici, i nostri infermieri, il cuore della macchina sanitaria italiana, ‘eroi silenziosi’ che giorno e notte cercano, con i mezzi che hanno a disposizione, di salvare vite.”
“Quegli stessi mezzi, come gli indispensabili respiratori, che oggi non bastano più. Il 15-20% dei contagiati da Coronavirus sviluppano forme gravi che richiedono l’ospedalizzazione e che devono essere curate in terapia intensiva per diversi giorni con l’ausilio della respirazione assistita. Tutto questo accade mentre gli ospedali hanno già i loro pazienti in rianimazione per infarti, ictus, malattie gravi. Servono ecografi per la diagnosi e respiratori per poter mantenere in vita i casi più gravi. Lo ripetiamo: i respiratori sono pochi, non ce ne sono abbastanza per tutti. Obiettivo della raccolta:  acquistare il maggior numero di respiratori e ecografi I fondi verranno direttamente devoluti, tramite la Onlus ‘Gli Amici del Pronto Soccorso’, all’Ospedale di Careggi per potenziare la Medicina di urgenza e accettazione e sconfiggere il Covid-19.”

“Dona anche tu: basta un piccolo importo per aiutare tutti noi, per garantire a tutti di poter respirare. Insieme ce la faremo e saremo AMICI davvero.”

“Importante: Mentre effettuate la vostra donazione per la raccolta fondi, potrete scegliere se e quanto far trattenere alla piattaforma come contributo per la gestione: si tratta di un contributo NON OBBLIGATORIO che può essere ridotto fino a 0€ (se lo si ritiene giusto) permettendo cosi di donare il 100% all’associazione che si sta cercando di aiutare . Dopo aver inserito l’importo che si vuole donare basta cliccare sul riquadro in basso dove appare la percentuale preimpostata e cliccando su ALTRO si potrà immettere qualsiasi importo si voglia far recapitare al sito per la sua gestione. Vi diamo queste informazioni perchè ci sembra giusto che possiate donare in modo consapevole sapendo di avere la libertà di devolvere come ritenete più opportuno (se si vuole aiutare anche la piattaforma è possibile farlo altrimenti la cifra totale andrà solo all’obiettivo della raccolta fondi).”

Questo il link dove poter fare la donazione per la raccolta fondi.

https://www.gofundme.com/f/covid19-potenziamo-la-terapia-intensiva-a-firenze

Careggi, caso coronavirus non fu subito isolato: 23 sanitari in quarantena

Quarantena domiciliare per 23 sanitari del policlinico fiorentino di Careggi: si tratta di medici, infermieri e operatori entrati in contatto con il 65enne che figura tra i 4 casi toscani la cui positività al Coronavirus è in attesa di conferma da parte dell’Iss.

A renderlo noto, l’Aou di Careggi, spiegando che il 65enne, presentatosi il 24 febbraio al pronto soccorso, sottoposto al previsto pre-triage presentava febbre e raucedine, per questo era stato dotato di mascherina. Ma avendo gli esami mostrato “una modesta malattia respiratoria” e non emersi inizialmente contatti o provenienze a rischio, il 65enne era stato poi trasferito in osservazione breve. A un altro paziente che ha diviso con lui la camera effettuato il tampone: è risultato negativo.

E’ stato lo stesso 65enne, il 25 febbraio, nel corso del ricovero, spiega il direttore del pronto soccorso Stefano Grifoni, a riferire al medico immediatamente dopo averlo appreso che un suo vicino di casa era positivo al coronavirus: si tratta dell’imprenditore fiorentino di 63 anni di cui il cui caso è stato reso noto martedì scorso. L’ospedale ha così effettuato un tampone per Coronavirus al 65enne. Contemporaneamente l’uomo è stato isolato mentre scattavano tutte le misure precauzionali del caso e le indagini per risalire a pazienti e sanitari con cui era stato in contatto. “Questa vicenda conferma la validità delle indicazioni regionali e la correttezza della loro applicazione da parte del personale di Careggi che ringrazio per l’impegno. Le attività del pronto soccorso sono proseguite e continuano regolarmente” commenta il dg di Careggi Rocco Damone invitando chi ha sintomi para influenzali o malattie croniche a rivolgersi al medico di famiglia o ai numeri di telefono attivati dalle Asl.

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