Finti investimenti in criptovalute, una truffa da milioni di euro. Arrestate 4 persone

Pisa, una truffa da diversi milioni di euro è stata escogitata da un gruppo formato da quattro persone a danno di diversi investitori di criptovalute.

Attraverso un call center localizzato nella capitale albanese di Tirana, proponevano consistenti investimenti in criptovalute e una volta incassati i soldi dagli investitori li dirottavano in altre attività truffando di netto le vittime che aderivano alla proposta. Per questo i quattro uomini sono stati arrestati dai carabinieri di PIsa, in esecuzione di altrettante custodie cautelari in carcere eseguite tra Tirana, Cagliari, Padova e Piacenza, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla procura pisana, che ha portato al sequestro anche di 3 milioni di euro nei confronti dei conti correnti e depositi bancari nella disponibilità degli arrestati ai quali si aggiunge un altro soggetto collegato, ma non partecipe alla banda dedita alle truffe.

Gli indagati devono rispondere a vario titolo di associazione per delinquere, truffa aggravata ed esercizio di intermediazione finanziaria in assenza di abilitazione, connessi a investimenti di ingenti somme di denaro in titoli e cripto valute e di riciclaggio. L’indagine è stata avviata nel maggio 2019 dai militari del nucleo investigativo pisano e coordinata dal sostituto procuratore Giovanni Porpora con il supporto di Eurojust, tramite la quale è stata costituita una squadra investigativa comune italo-albanese.

L’inchiesta ha dimostrato, spiega l’Arma dei carabinieri, “un collaudato e disinvolto modus operandi, caratterizzato da una reiterazione sfrenata delle condotte criminose declinata in fasi distinte: garantire un immediato guadagno economico a fronte di un piccolo investimento delle vittime per convincerle della proficua rendita dello stesso, attraverso la consultazione di una piattaforma internet fittizia, e ad affidare somme più ingenti a un finto broker; stabilire fra gli investitori e i falsi promotori finanziari un rapporto di fiducia riuscendo, in molti casi, a convincerle a investire l’intero capitale economico nella loro disponibilità”.

Quando però i truffati scoprivano l’inganno subivano un secondo raggiro, prosegue la nota dell’Arma, “e venivano contattati da sedicenti appartenenti a società di recupero crediti che li convincevano a intestarsi quote di nuove società, costituite ad hoc dagli indagati”. Infine, l’Arma riferisce alcuni casi emblematici di truffe messe a segno dagli arrestati: “Una donna della provincia di Pisa è stata contattata telefonicamente da un primo broker, ne ha incontrati in presenza altri che le prospettavano investimenti molto vantaggiosi di trading on line in criptovaluta su una piattaforma, con la possibilità di disinvestimento in qualsiasi momento: alla fine alla donna sono stati sottratti 85 mila euro, mentre con le stesse modalità un’altra pisana ha perso oltre 250 mila euro, e così per decine di altri casi“.

Oltre alla custodia cautelare nei confronti dei quattro arrestati, i carabinieri hanno anche eseguito il sequestro per equivalente in solido dei beni nella disponibilità degli stessi – di poco superiore ai 3 milioni di euro- : 3 proprietà immobiliari e 8 terreni nella disponibilità di due e 160 pc corrispondenti ad altrettante postazioni di lavoro e 3 server gestionali del call center.

Firenze: giovane donna resiste a tentata rapina

Una giovane donna è stata vittima di una tentata rapina a Firenze

La giovane donna si è ritrovata vittima di una tentata rapina la notte scorsa, verso l’una del mattino, in via Fratelli Rosselli.

L’arma dei carabinieri di Firenze sta indagando sull’accaduto che ha coinvolto una giovane donna la notte scorsa, in via Fratelli Rosselli. La ventenne è stata coinvolta in un tentativo di rapina, alla quale ha resistito. L’uomo, da bordo di un motorino, ha provato a strapparle la borsa. La stessa ragazza, che era insieme a delle amiche, poco dopo l’episodio ha bloccato una pattuglia del Nucleo Radiomobile spiegando l’accaduto.

Le ragazze hanno riferito che mentre si trovavano sulle strisce pedonali sono state raggiunte da un soggetto a bordo di uno scooter che indossava un casco. L’uomo ha poi afferrato la borsa a tracolla della giovane donna, la quale ha saputo opporre una tenace resistenza impedendo il furto.

Il malvivente, non riuscendo nell’intento, ha dato un calcio alla giovane donna ed è scappato. La vittima, per via del calcio subito a una gamba, ha riportato un lieve ematoma. I carabinieri indagano per rapina a causa della lesione alla ragazza.

San Miniato: chiude cane in bagagliaio per un giorno, denunciato

L’Associazione italiana difesa animali ed ambiente-Italiambiente in una nota ha raccontato quanto avvenuto a San Miniato Basso (PI): un uomo ha chiuso il cane nel bagagliaio della propria vettura posteggiandola e coprendola con un telo, ma i flebili guaiti del cucciolo di meticcio sono stati sentiti dai carabinieri che hanno salvato l’animale e denunciato il proprietario.

“La cosa più sconcertante di questa vicenda – spiega Aidaa -, accaduta in provincia di Pisa, nella cittadina di San Miniato Basso, è la motivazione adotta dal giovane autore di tale
vergognoso gesto che poteva costare la vita al cane, ha sostenuto infatti di aver chiuso il cucciolo nel bagagliaio perchè guaiva e gli dava fastidio”. L’associazione ha annunciato
due azioni: “Per prima cosa oggi manderemo alla procura una denuncia per maltrattamento di animali a carico di questo personaggio che con il suo scellerato e criminale comportamento ha messo a repentaglio la vita del cucciolo che è rimasto chiuso nel bagagliaio della sua auto per un giorno intero”.

“Ma soprattutto – scrivono gli animalisti- chiediamo che il cucciolo ora affidato ad una associazione e rinchiuso per il momento in un canile non sia più restituito a questo personaggio al quale in futuro non deve essere concesso di possedere alcun animale. Se serve noi come Aidaa siamo pronti a fare la nostra parte per togliere il cucciolo dal canile ed affidarlo ad un’altra famiglia, ovviamente senza voler prevaricare nessuno tantomeno i volontari dell’associazione che siamo certi con amore ora si stanno prendendo cura di quella meravigliosa bestiola”.

Firenze: ragazzina aggredita, era tentata rapina non violenza

Firenze, la ragazzina di 17 anni aggredita mentre stava andando a scuola, cambia l’ipotesi di reato. Non più tentata violenza ma tentata rapina.

Lo scorso 4 ottobre, una ragazzina di 17 anni, mentre stava andando a scuola venne aggredita. Ad oggi è cambiata l’ipotesi di reato.

Ricordiamo che lo scorso 7 ottobre fu anche il consigliere Matteo Chelli a denunciare la presunta aggressione sessuale tramite un post Facebook in cui dichiarava, come riportato dal quotidiano La Nazione: “Ho ricevuto una telefonata che non avrei mai voluto ricevere da parte di una mamma. In lacrime mi ha raccontato che sua figlia è stata aggredita sotto il portone di casa in zona Ponte di Mezzo mentre stava recandosi a scuola. L’autore del fatto l’ha gettata a terra con il chiaro intento di violentarla. È stata la forza di questa ragazzina (appena diciassettenne) che l’ha portata a gridare con tutto il fiato che aveva in gola per cercare di attirare l’attenzione. E così è stato: un compagno di classe che abita poco distante, sentendo le urla lancinanti, ha avuto la prontezza, la freddezza e il coraggio di correre giù dalle scale e contemporaneamente avvisare i Carabinieri, riuscendo a far desistere il soggetto in questione. Tutto è stato denunciato alle autorità competenti che mi auguro riescano quanto prima ad assicurare alla giustizia il responsabile, purtroppo fuggito”.

Le indagini portate avanti dall’arma dei carabinieri hanno fatto emergere nuovi fatti secondo i quali si è portato all’esclusione di un’aggressione a scopo sessuale.

Secondo quanto ricostruito la ragazzina di 17 anni era uscita di casa e si stava incamminando verso la sua scuola, quando fu avvicinata da uno sconosciuto. L’aggressore, da quanto riportato nel comunicato ansa, “ha cinto la ragazza con le braccia, facendola anche cadere per terra, l’ha bloccata con il proprio peso, nell’evidente tentativo di sottrarle il cellulare, e forse, altri oggetti”.

L’uomo è fuggito subito, dopo l’immediata reazione della ragazzina e dei passanti che hanno assistito alla scena. L’iniziale ipotesi di violenza sessuale era stata presa in considerazione dai carabinieri che hanno seguito tutte le piste prima di arrivare alla conclusione che si trattasse di una tentata rapina.

Firenze, tentata violenza a ragazza di 17 anni

A Firenze un uomo ha tentato di violentare una ragazza di 17 anni. L’accaduto è avvenuto mentre la giovane stava andando a scuola.

La tentata violenza sessuale a una diciassettenne, mentre stava andando a scuola, in una strada alla periferia di Firenze, è avvenuta il 4 ottobre scorso.

E’ quanto raccontato ai carabinieri che stanno svolgendo accertamenti. L’aggressore sarebbe stato messo in fuga dalla stessa ragazza: la sua reazione e le sue grida hanno fatto scappare l’uomo.

In soccorso della minorenne è poi intervenuto un compagno di scuola che ha chiamato i militari. L’intervento dei carabinieri risale alle 7:15 di martedì scorso. La vittima, visitata all’ospedale Careggi, non presentava segni di lesioni. Indagini in corso per identificare l’autore.

20enne si toglie braccialetto elettronico e scappa, arrestato

Un 20enne nordafricano, sospettato di aver commesso alcune rapine, era agli arresti domiciliari nella sua casa di Pistoia ma, disfattosi del braccialetto elettronico che gli era stato applicato, è scappato: i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia carabinieri si Prato sono riusciti a rintracciarlo e ad arrestarlo.

In una nota i militari fanno sapere che il giovane si era disfatto del braccialetto elettronico circa una settima fa e il suo rintraccio era la conseguenza a specifici approfondimenti compiuti dagli investigatori, intervenuti per una banale lite condominiale nella zona est della città di Prato. Secondo quanto ricostruito si evince che la lite era scaturita dalla ricerca di una ‘casa sicura’ da parte del 20enne, che confidava nell’aiuto di alcuni connazionali. Durante le verifiche lo straniero è stato anche trovato in possesso di un piccolo quantitativo di hashish, per il quale è stato segnalato alla prefettura di Pistoia.

Come disposto dalla procura di Prato, il giovane è stato ricondotto presso la residenza di
Pistoia e ricollocato ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Oltretutto il giovane, al momento del controllo, era in compagnia di una coetanea sulla quale pendeva un rintraccio per “allontanamento volontario”, segnato dalla famiglia, che è stata tempestivamente informata del ritrovamento.

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