Attribuite deleghe alla Città Metropolitana di Firenze

Nel corso dell’Assemblea metropolitana in Palazzo Medici Riccardi, il Sindaco Daria Nardella ha assegnato le deleghe ai consiglieri della Città Metropolitana. Il Sindaco Nardella si occuperà anche delle Istituzioni e fondazioni culturali, le Relazioni internazionali e i Progetti Comunitari.

A Brenda Barnini Vice Sindaco metropolitano le deleghe al Bilancio, Personale e Digitalizzazione.

A Sandro Fallani la Pianificazione Strategica Metropolitana, Grande Firenze e Cooperazione internazionale.

A Francesco Casini la responsabilità del Trasporto pubblico locale e la Mobilità.
Tommaso Triberti è delegato a Sviluppo economico e turismo e ai rapporti con le aree interne.

A Monica Marini la Pianificazione territoriale di coordinamento e il Patrimonio, mentre Nicola Armentano è delegato a Promozione sociale e Sport e al Coordinamento e organizzazione dei Servizi pubblici.

Benedetta Albanese responsabile per l’Edilizia Scolastica di Firenze, la programmazione della Rete scolastica, la delega al Cal-Consiglio delle autonomie locali e Pari opportunità.

Letizia Perini  è delegata ad Ambiente,  Politiche giovanili e Cultura.

A Patrizia Bonanni la delega a Partecipazione e Beni comunitari.

Massimo Fratini, capogruppo del Pd, è consigliere delegato alla Protezione civile.

Lorenzo Zambini si occuperà di Politiche del Lavoro.

Giacomo Cucini alla guida di Polizia locale metropolitana, Rapporti con le Istituzioni Europee e Fondi strutturali.

Il Sindaco ha adottato un criterio innovativo attribuendo le deleghe dell’Edilizia scolastica e della  Viabilità sulla base della competenza territoriale interna. Sono stati cioè individuati referenti delegati per area e, specificamente, Sandro Fallani per Scandicci, Le Signe e la Piana; Francesco Casini per Bagno a Ripoli e Chianti; Tommaso Triberti per il Mugello; Monica Marini per Valdisieve e Valdarno; Giacomo Cucini per l’Empolese Valdelsa. La Viabilità di Firenze è attribuita al Sindaco Dario Nardella.

Domani a Pisa l’ultimo saluto al filosofo Remo Bodei

Nel cortile del Palazzo della Sapienza ci sarà domani (ore 11.30) l’ultimo saluto a Remo Bodei, morto ieri all’età di 81 anni. Professore emerito dell’Università di Pisa, a lungo docente di Storia della Filosofia nell’ateneo pisano e alla Scuola Normale Superiore, Bodei è stato uno studioso di fama internazionale, allievo di Ernst Bloch e Karl Loewith.

Il filosofo Bodei è stato Accademico dei Lincei e a lungo docente della Normale e prima allievo del corso ordinario e di quello di perfezionamento. Ha dedicato le sue ricerche all’idealismo classico tedesco, all’età romantica, all’estetica e al pensiero utopico. Bodei ha legato il suo nome a Empoli (Firenze) come membro della giuria del premio letterario ‘Pozzale – Luigi Russo’. “Remo Bodei – ricorda il sindaco di Empoli Brenda Barnini – grande filosofo e professore, ha saputo accompagnare alla filosofia migliaia di ragazzi affascinando con il pensiero e la riflessione”.
“Con lui ho dato tre esami all’Università di Pisa. Era un piacere ascoltare le sue lezioni affollatissime e godere del suo immenso sapere e della sua sottile ironia, della sua intelligenza critica, della sua voce lieve e roca e del suo sguardo mite”, ha scritto su Fb il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. “Addio caro professore, continueremo a leggere i tuoi bellissimi libri e, per quello che si può, ad alimentarci del tuo pensiero. Ti sia lieve la terra”, ha concluso il governatore.
“Alla sua scuola si sono formate generazioni di studenti. La sua visione, la capacità non comune per uno studioso del suo livello di divulgare e rendere accessibile a tutti il linguaggio della filosofia, vista anche come antidoto alla frammentarietà dell’informazione, ci mancheranno davvero e resteranno ineguagliati”, il cordoglio della vicepresidente della Regione Toscana e assessore alla cultura Monica Barni a nome della Giunta regionale.

Minacce al sindaco di Empoli, la solidarietà di Nardella e Bugli

Il Sindaco di Empoli, Brenda Barnini, dichiara di aver sporto denuncia alle autorità e avviato delle indagini contro chi l’ha minacciata attraverso due lettere cariche di parole d’odio e lo fa pubblicando un post sul suo profilo facebook.

Si legge infatti sulla pagina facebok del sindaco di Empoli: “Ricevere due lettere di minacce per due giorni consecutivi non fa piacere. Soprattutto quando i contenuti sono palesemente istigati dall’odio razziale e se la prendono con me come rappresentante di una parte politica che si oppone a quel pensiero. Non so chi le ha scritte, ho fatto denuncia alle autorità e sarà compito loro indagare.”.

Brenda Barnini sostiene inoltre che l’autore del gesto, essendo consapevole del fatto che lei stessa sia una donna di sinistra antifascista, sia qualcuno che vorrebbe un Governo nazionale che faccia pulizia politica ed etnica: “Aprite gli occhi per favore, iniziate a pensare che ogni parola scritta su questo social contro gli stranieri e per mettere prima gli italiani in realtà non è altro che la prosecuzione di un disegno ideologico di destra, fascista e nazionalista.”

La sindaca mette in guardia, inoltre, su chi professa di voler dare protezione e sicurezza, poichè quelli che dicono di volersi occupare soltanto di sicurezza in realtà aggiungono anche razzismo, violenza e odio per alimentare le paure degli italiani.

Il Sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessore Vittorio Bugli hanno subito dimostrato vicinanza e solidarietà nei confronti di Brenda Barnini, Nardella protesta contro queste parole piene d’odio dicendo: “Sono vicino a Brenda Barnini e condivido con lei la preoccupazione per una grammatica piena di parole di odio, di sospetto e di insinuazioni, che finiscono per legittimare direttamente o indirettamente persone violente e armate di pregiudizi razzisti”. Nardella aggiunge poi: “Credo che chiunque conosca Brenda e, in ogni caso, chiunque ami la democrazia, possa condividere concretamente ed esplicitamente vicinanza e rifiuto di parole armate di disprezzo”.

Anche Vittorio Bugli, assessore alla presidenza, esprime tutta la sua solidarietà e la sua disapprovazione: “Voglio esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza a Brenda Barnini per le minacce di cui è vittima in questi giorni. I messaggi istigati dall’odio razziale che ha ricevuto sono il frutto di un clima che in questo Paese è sempre più avvelenato da attacchi, verbali e spesso purtroppo non solo verbali, di tipo razzista e fascista”. Aggiunge poi: “Sono attacchi inaccettabili e vergognosi, gli stessi che che abbiamo visti rivolti contro la senatrice Segre e contro quanti si sono adoperati per arginare la campagna negazionista e degli istigatori all’odio razziale. Le sentiamo, queste parole cariche di odio, urlate da chi invoca pulizia etnica e limitazioni delle libertà. Il nostro compito – conclude Bugli – è non abbassare la guardia e impegnarci a diffondere una cultura della legalità e dell’antifascismo soprattutto tra i più giovani”.

Resistenza: morta la partigiana Vera Michelin Salomon

E’ morta all’ospedale di Lucca, Vera Michelin Salomon, 96 anni, combattente della Resistenza romana, processata e deportata in Germania dalle SS. Lo rende noto il Comune di Empoli ricordando che era presidente onoraria dell’Associazione Nazionale Ex Deportati (Aned) nei campi nazisti.

Vera Michelin Salomon, viene spiegato, era iscritta all’Aned nella sezione di Empoli da quando si era trasferita da Roma a Lucca. Nel tempo ha partecipato a molti incontri nelle scuole empolesi raccontando la sua esperienza di deportata.

“Ci lascia anche Vera. Dopo Dario Del Sordo, qualche giorno fa, dopo Ugo Morchi a maggio, dopo Silvano Sarti e Gianfranco Carboncini, la memoria della lotta di Liberazione perde un’altra colonna fondamentale – commenta il sindaco di Empoli, Brenda Barnini -. Come tutti gli altri che se ne sono andati in questi ultimi mesi, Vera rappresentava la passione per la libertà, era lei stessa testimonianza. E il fatto che avesse vissuto quel terrore e quella sofferenza con la sensibilità di donna la rendeva ancora più comunicativa ed efficace nel raccontare la sua esperienza”.

Vera Michelin Salomon, nata a Carema (Torino) il 4 novembre 1923, antifascista, fu arrestata a Roma, studentessa, il 14 febbraio 1944 per la sua attività di propaganda tra i giovani contro il fascismo e contro l’occupazione nazista. Fu incarcerata in via Tasso e poi a Regina Coeli. Processata e condannata dalle SS a tre anni di carcere duro da scontarsi in Germania, passa una notte nel lager di Dachau il 24 aprile 1944 prima di essere trasferita in vari campi. Sarà liberata dagli alleati nel 1945, dal carcere di Aichach. Presidente della sezione romana dell’Aned per diversi anni, dal marzo 2016 era presidente onoraria.

“Una testimone lucida e preziosa, non la ringrazierò mai abbastanza”, il commento della vice presidente ed assessore alla cultura della Toscana, Monica Barni. “Vera – aggiunge – è stata capace sempre di trasmettere il coraggio, la forza e l’apertura della mente e del cuore. Testimone della deportazione politica, è stata un grandissimo esempio di vita e di lotta contro l’ingiustizia”.

Regionali, Nardella: “Non esiste un partito dei sindaci”

“Non esiste un partito dei sindaci. I sindaci si sono ritrovati a Livorno per parlare di idee e non di nomi”. Queste sono le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Vecchio. Il primo cittadino fiorentino ha risposto alle domande sul convegno del 28 settembre che si è tenuto a Livorno tra i sindaci di centro-sinistra della Toscana in vista delle Regionali 2020.

“Spero che non si torni più su questo tema perché si sminuisce il senso dell’iniziativa, che è quello di portare idee al progetto del centro sinistra. Lasciamo la discussione e le polemiche sui nomi e sui partiti – ha continuato -, come sindaci vogliamo dare una mano a costruire un’agenda per il programma delle elezioni del 2020 in Toscana”.
Alla domanda sull’eventualità di una candidatura dell’attuale sindaco di Empoli Brenda Barnini, Nardella ha risposto: “L’obiettivo non era questo, i sindaci non hanno da fare i candidati”.

Empoli: ragazzo in bici investito da pirata della strada

Un ragazzo 23enne in bicicletta è stato investito in strada a Molin Nuovo, nel comune di Empoli (Firenze). Sul posto sono arrivati un’ambulanza e l’automedica del 118, oltre alla polizia municipale che sta compiendo accertamenti.

Il giovane è stato trovato vicino al parapetto della strada, un tratto di via di Molin Nuovo di recente costruzione, parallelo alla strada regionale 429, in cui possono circolare sia mezzi a motore che biciclette. Gli accertamenti sono condotti dalla polizia municipale. Il tratto di strada coinvolto è stato riaperto al traffico intorno alle 11.15.

A dare l’allarme, poco prima delle 7.30 di oggi, sono stati i dipendenti di un’azienda che si trova nelle vicinanze del luogo dove è stato trovato l’uomo riverso per strada già morto. Gli agenti hanno trovato segni evidenti di impatto rilevati sulla bicicletta trovata a una decina di metri dal corpo del giovane. Il 23enne, secondo quanto appreso, viveva in zona  e lavorava in un’azienda di Campi Bisenzio, dopo essere stato ospite, negli anni scorsi, di un centro di accoglienza a Molin Nuovo.

“Il Comune di Empoli sta valutando la possibilità di costituirsi parte civile in un eventuale processo a carico del responsabile dell’incidente”, annuncia il sindaco Brenda Barnini in una nota. La polizia municipale dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa è intervenuta per compiere i rilievi del tragico sinistro. Si cercano eventuali testimoni che abbiano assistito all’incidente per far luce sulla morte di questo ragazzo. Sul caso sta indagando, per conto della procura della Repubblica di Firenze, il pm Sandro Cutrignelli.

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