Brenda Barnini propone riapertura delle scuole

Firenze, candidare Empoli come “città pilota” per la ripresa delle attività didattiche in classe propone la sindaca Brenda Barnini.

Questa infatti la proposta che il sindaco, e responsabile welfare della segreteria nazionale del Pd, Brenda Barnini, che avanzerà domani con una comunicazione ufficiale al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

“La scuola deve essere il punto di partenza nella strategia di riapertura del Paese – scrive Barnini su Facebook – è stata la prima a chiudere e sembra sarà l’ultima a riaprire, con nel mezzo solo la didattica a distanza. Non va bene e non basta. Scegliamo un territorio dove poter sperimentare qualcosa di più, utilizzando gli spazi comuni degli edifici scolastici per rispettare le distanze, sfruttando tutta la giornata per poter far entrare gruppi più piccoli di bambini”.

Il sindaco propone “screening a gruppi di insegnanti, educatori e famiglie che rientrano nella sperimentazione, senza lasciar fuori i nidi e la scuola dell’infanzia, magari privilegiando le attività all’aria aperta e ricreando dei micro ambienti in termini numerici”.

Empoli, ricordo della partenza dei volontari Liberazione

Empoli, sono arrivati da ogni parte della Toscana per il settantacinquesimo anniversario della partenza dei volontari per la guerra di liberazione.

Fasce tricolori, gonfaloni e fazzoletti rossi al Pala expo di piazza Guido Guerra, per commemorare il sacrificio di 530 giovani volontari, che il 13 febbraio 1945 partirono da Empoli per unirsi agli eserciti alleati e liberare il resto dell’Italia dai nazifascisti. Empoli era stata liberata da pochi mesi eppure partirono in centinaia.

“Noi siamo qui, oggi, a onorare la storia vera di questo Paese che ha dato vita alla Repubblica italiana, alla Costituzione, a un periodo di pace e di progresso, per quanto problematico e contradditorio possa essere stato – ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi -. E lo facciamo commemorando questi giovani eroi, che hanno dato un contributo straordinario nella lotta nazifascista. C’è chiarezza nelle storie e nelle divisioni da cui è nata la Resistenza e la nostra Repubblica. Da un lato c’erano i fascisti, i repubblichini, che portarono l’esercito tedesco e nazista in ritirata a compiere le stragi che sono costate la vita di oltre 4mila 461 vittime civili e, dall’altra, vi erano giovani che spontaneamente aderivano alla liberazione del Paese, schierandosi contro il nazifascismo. In guerra possono essere stati compiuti atti esecrabili dall’una e dall’altra parte, ma occorre ricostruire la verità tenendo ben dritta la barra della ragione e dei torti. In Germania quando si discute di questi eventi, dalla Merkel alle massime cariche istituzionali, chiedono scusa e perdono. Da noi i repubblichini vogliono la pensione. Mi sembra ben diverso”.

Sono in tanti ad ascoltare e a testimoniare, con la propria partecipazione, la condivisione di valori e sentimenti che rendono oggi la città di Empoli “la capitale morale dell’antifascismo”: rappresentanti delle associazioni combattentistiche, delle forze armate e di polizia, delle associazioni di volontariato, cittadini, rappresentanti della Regione (l’assessore Vittorio Bugli), del Parlamento (il senatore Dario Parrini), dei Comuni e del Consiglio regionale della Toscana con il presidente Eugenio Giani e il consigliere Enrico Sostegni.

Ad aprire la commemorazione il saluto del sindaco di Empoli Brenda Barnini.

Migrazioni, Palazzo Medici Riccardi: presentazione del libro “Porte Aperte”

Evento speciale a Firenze, lunedì 24 febbraio 2020, alle 17, nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana. L’occasione è un libro, ‘Porte Aperte. Viaggio nell’Italia che non ha paura’ (edizioni Piemme) e l’incontro con l’autore, Mario Marazziti, la Direttrice de La Nazione Agnese Pini e altri illustri ospiti.

Saranno presenti a Palazzo Medici Riccardi, infatti, anche Brenda Barnini, vice Sindaco della Metrocittà  (che è anche Sindaco di Empoli ed è studiosa del fenomeno migratorio) e il Presidente emerito della Corte Costituzionale Ugo De Siervo. E’ stato invitato il Card. Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze.

A Firenze, dunque, una grande occasione per scoprire un’altra Italia e un’altra Firenze.

E’ la faccia poco conosciuta dei’ Corridoi Umanitari’, tenuta in ombra da un dibattito pubblico che è riempito dai toni forti che calcano sulle paure e la rappresentazione dell’altro come un concorrente o un nemico che viene da fuori.

Al contrario, come nel viaggio di Guido Piovene negli Anni ’50, che rilevava le trasformazioni economiche e sociali profonde del Paese, in 29 tappe, dal Trentino a Scicli, in Sicilia, la Vigata di Montalbano, ma passando per Lucca, Salerno, Genova, in un’Italia di grandi bellezze sociali, artistiche e umane, mai minore, in ‘Porte Aperte’ prende vita e si scopre un Paese che si sta già ricostruendo, proprio attorno all’arrivo dei profughi, giunti in maniera sicura, grazie all’intuizione della Comunità di Sant’Egidio dei Corridoi Umanitari.

L’iniziativa, raccolta dalla Federazione delle Chiese Evangeliche e dalla Tavola Valdese e che con la Conferenza Episcopale Italiana, la Caritas e Migrantes, si è allargata dai profughi siriani a quelli che fuggono dal Corno d’Africa e dal Nordafrica, passando per Addis Abeba.

Un libro di storie vere, di gente comune: sono molti, infatti, i credenti e non credenti che, ispirati dall’esempio di Papa Francesco, costruiscono l’accoglienza e l’integrazione che funzionano, a proprie spese: di tempo, soldi, risorse umane. E così facendo, si ricostruisce un tessuto sociale, si rianimano quartieri, piccoli centri, città. Un modello che può aiutare anche le amministrazioni pubbliche a costruire più integrazione nell’ospitalità di seconda accoglienza, che invece segna un po’ il passo ed è a volte in difficoltà proprio sul terreno dell’integrazione.

E’ un libro che aiuta a scoprire la storia, l’arte, ma anche il patrimonio unico di umanità di parti d’Italia che non si conoscono appieno. Un libro che aiuta ad essere “più italiani”, meno spaventati, quando ci si mette in rete con altri, magari aiutati dalla Comunità di Sant’Egidio  e da altri a costruire un’accoglienza per i profughi che comincia subito dalla scuola, dalla spesa al mercato, da chi accompagna. Un incontro per parlare degli “Italiani” e di come costruire un territorio più solidale prendendo ispirazione dai tanti, di ogni età e ceto sociale, gente comune e non organizzata, che già lo fanno. Non solo un libro, ma un antidoto alla rassegnazione e alla frammentazione sociale.

Nell’ultimo capitolo, anche pagine che offrono soluzioni possibili sul tema delle migrazioni, oltre i luoghi comuni, oltre le frasi fatte.

 

 

Stanziati 2 milione e mezzo per cassa espansione a Fibbiana

 L’obiettivo è ultimare entro il 2020 la cassa di espansione di Fibbiana a Montelupo Fiorentino, Capraia e Limite sull’Arno (Firenze).

Le risorse saranno così ripartite: 2 milioni ce li metterà la Regione (l’assessore Bugli, per conto della giunta, presenterà un emendamento alla legge finanziaria regionale 2020-2022), altri 500 mila euro arriveranno dalla Città metropolitana. Lo riporta una nota. Il punto sugli interventi da mettere in opera è stato fatto nel corso di un incontro a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze fra l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli e la vice della Città metropolitana Brenda Barnini, sindaco di Empoli, assieme ai rispettivi tecnici.
La cassa di espansione di Fibbiana – si ricorda – è un’opera già finanziata a suo tempo dalla Regione Toscana per 10,8 milioni, ma che richiede adesso ulteriori risorse per essere portata a termine e resa operativa, con lo scopo di raccogliere oltre tre milioni di metri cubi di acqua in caso di bisogno. Negli anni ci sono stati vari passaggi di competenza e adesso l’appalto dell’opera è gestito dalla Città metropolitana di Firenze. Durante il vertice – aggiunge la stessa nota – è stato deciso di sottoscrivere un accordo di programma che, sulla base delle risultanze tecniche del commissario incaricato dell’attuazione dell’intervento, individui le risorse necessarie per i rimanenti lavori dell’opera idraulica e la sua conclusione nel corso del 2020. Da qui gli impegni di Regione Città metropolitana per due milioni e mezzo di euro complessivi.
“Questa opera è strategica, garantirà un ulteriore e efficace presidio idraulico nella zona empolese – spiega l’assessore alla presidenza e al bilancio, Vittorio Bugli -. Dopo l’ultima piena dell’Arno ed il sopralluogo effettuato nei giorni successivi, ci siamo dati da fare per arrivare in tempi rapidi alla conclusione dei lavori, come ci eravamo impegnati. Mi pare quindi che, grazie anche alla collaborazione della Città metropolitana, abbiamo dato una risposta veloce, che probabilmente consentirà di completare l’opera entro il 2020, aumentando il livello di sicurezza dei cittadini”. “Ringrazio – dichiara Brenda Barnini- l’assessore Bugli e i tecnici di Regione e Città Metropolitana che si sono adoperati per trovare la strada giusta, al fine di concludere, nel più breve tempo possibile, un’opera strategica per la messa in sicurezza idraulica del nostro territorio. Non era scontato, né facile, riprendere in modo positivo questo cammino e, se ci siamo riusciti, si deve in gran parte allo spirito di collaborazione istituzionale con cui abbiamo proceduto in queste settimane”.

Strage di piazza Dalmazia, il corteo antirazzista e antifascista oggi a Firenze

“Venerdì 13 dicembre ricorre l’ottavo anniversario della strage di Piazza Dalmazia, dove una mano razzista e fascista uccise Samb Modou e Diop Mor e ferì Moustafà Dieng, colpevoli solo di essere senegalesi. Da allora gli atti razzisti e fascisti nella nostra città e in tutta la provincia si sono moltiplicati. Gli ultimi in ordine di tempo: l’atto vandalico che ha danneggiato la targa su Ponte Vespucci che ricordava l’omicidio di Idy Diene (anche lui colpevole di essere senegalese) e l’ennesima lettera minatoria inviata alla sindaca di Empoli Brenda Barnini.”

La CGIL di Firenze aderisce al progetto: “La Camera del Lavoro di Firenze da sempre è impegnata contro ogni forma di intolleranza, di razzismo e fascismo e agisce quotidianamente per difendere i valori democratici e costituzionali, in nome della libertà e della dignità del lavoro. Per questo venerdì 13 dicembre alle ore 11 saremo al fianco della Comunità Senegalese che in piazza Dalmazia ricorderà gli omicidi del 2011. Inviamo tutti a partecipare e a diffonderne la notizia. E per questo consideriamo importanti e utili tutte le altre iniziative che in quella giornata, e non solo, verranno organizzate per ribadire lo spirito antirazzista di Firenze.”

Il comunicato della CGIL riporta anche un messaggio scritto a nome della comunità senegalese, da parte del presidente dell’Associazione dei Senegalesi Mamadou Sall: “L’Associazione dei Senegalesi di Firenze e Circondario informa la comunità senegalese e tutta la cittadinanza che venerdì 13 dicembre, alle ore 11.00 in Piazza Dalmazia a Firenze, verranno commemorati i tragici avvenimenti del 2011, che portarono all’uccisione di Mor e Samb. Saranno presenti le autorità locali. Vi aspettiamo numerosi.”

Empoli: Lettera minacce a sindaca Barnini

Una lettera con minacce è stata ricevuta ieri mattina dal sindaco di Empoli (Firenze) Brenda Barnini. La notizia è stata riportata dal quotidiano ‘La Nazione’.

La polizia ieri ha acquisito la missiva e sta compiendo le indagini. La lettera scritta a penna, sempre secondo quanto riportato dal quotidiano, condanna la scelta del Comune di assegnare la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, accusando la giunta di aiutare prima gli stranieri e sollecitando per la riapertura del ponte di Marcignana, chiuso da quasi un anno per lavori statici. Il sindaco Barnini è stata di recente oggetto di altre lettere minatorie recapitate in municipio. La missiva non è firmata ma è siglata ‘Empoli fascista non dimentica’. Intanto solidarietà al primo cittadino di Empoli è stata espressa da Jacopo Mazzantini, segretario Pd Empolese Valdelsa. “Vogliamo innanzitutto dire a Brenda che ha la solidarietà di tutto il Partito democratico della Toscana per questo nuovo episodio di gravissime minacce.

“Auspichiamo che le autorità preposte al più presto individuino e fermino chi ha commesso queste azioni. Così come non vanno sottovalutati rigurgiti fascisti preoccupanti che anche in questa occasione sono emersi” questo il commento della segretaria del Pd toscano Simona Bonafè. “Brenda, che conosciamo per la sua determinazione, siamo certi proseguirà la sua azione nell’interesse della comunità che guida”, ha concluso Bonafè.

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