Covid: sindaca di Empoli invita a prepararsi alla zona rossa. “Situazione non migliora”

“Credo sia giusto iniziare a preparare noi tutti a dover organizzare le vite delle famiglie a un’ipotesi di zona rossa che è oggi è sicuramente meno evitabile di due settimane fa”. Lo scrive in un post, la sindaca di Empoli (Firenze) Brenda Barnini commentando gli ultimi dati dei contagi da Coronavirus nell’Empolese Valdelsa.

Sono stati 588 i nuovi positivi negli 11 comuni del comprensorio negli ultimi sette giorni. “Stiamo monitorando settimana dopo settimana insieme ai sindaci del nostro territorio – prosegue Barnini – l’evoluzione dei casi e la pressione sulle strutture sanitarie. La situazione non migliora affatto e dopo tre settimane di lieve peggioramento adesso il contagio sembra aver accelerato. Queste considerazioni le faccio oggi che è martedì per iniziare a preparare la nostra cittadinanza a un possibile arrivo della zona rossa dalla prossima settimana”.

A oggi l’ospedale di Empoli ha 140 ricoverati Covid, di cui 20 in terapia intensiva, mentre ci sono 34 degenti alle cure intermedie di Fucecchio (Firenze) e 16 a San Miniato (Pisa) sul
versante del Cuoio.

Di seguito il post sul profilo social di Barnini:

Ho sempre attuato una scelta di massima trasparenza sulla comunicazione ai cittadini in merito alla crisi pandemica sul nostro territorio. Per questo pubblico sotto un grafico che in modo semplice dice come i casi nell’empolese Valdelsa siano cresciuti negli ultimi sette giorni. L’altra è una tabella che invece riporta la media dei casi positivi mese dopo mese a Empoli. Stiamo monitorando settimana dopo settimana insieme ai Sindaci del nostro territorio l’evoluzione dei casi e la pressione sulle strutture sanitarie. La situazione non migliora affatto e dopo tre settimane di lieve peggioramento adesso il contagio sembra aver accelerato. Queste considerazioni le faccio oggi che è martedì per iniziare a preparare la nostra cittadinanza ad un possibile arrivo della zona rossa dalla prossima settimana. Non sta a me fare valutazioni tecniche e ovviamente sarà una decisione della Regione Toscana sentito il parere dei Sindaci. Ma credo sia giusto iniziare a preparare noi tutti che dobbiamo organizzare le vite delle famiglie ad un’ipotesi di zona rossa che è oggi è sicuramente meno evitabile di due settimane fa. Evitate per favore di scagliarvi nei commenti alla ricerca dei colpevoli e dei capri espiatori. A distanza di un anno la caccia all’untore che dovrebbe avvenire su scala globale lasciamola stare e dedichiamo le nostre energie a mantenere saldi i nervi.

Città metropolitana: 208 mln per scuole, strade, viabilità

Città metropolitana di Firenze: il Consiglio e la Conferenza, su proposta del sindaco Dario Nardella e dopo l’illustrazione di Brenda Barnini, vice sindaca metropolitana con delega al Bilancio e al Personale, hanno approvato il bilancio di previsione 2021-2023.

Città metropolitana di Firenze: “Abbiamo attivato tutte le risorse possibili – spiega Nardella – Nonostante le difficoltà imposte dall’emergenza sanitaria e il calo di entrate tributarie, il nuovo bilancio triennale prevede investimenti per complessivi euro 208 milioni di euro. Di questi 101 milioni per le scuole e l’edilizia scolastica; 60 milioni circa per la viabilità e la pianificazione del territorio; 6,2 milioni di euro per la gestione di beni immobili.

Si tratta di investimenti solidi, da ricondurre a una visione complessiva di fondo che è quella del piano strategico dell’ente. La Città Metropolitana è sempre più una realtà, un punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile ed efficiente di tutto il territorio metropolitano”.

“Approvare il bilancio durante l’emergenza Covid non era scontato – ha sottolineato Brenda Barnini – Ringrazio tutti gli Uffici della Città Metropolitana, in particolare la Direzione risorse finanziarie, perchè consegniamo un bilancio in equilibrio formale e sostanziale”.

Per l’edilizia scolastica’ stanziati 101 milioni di euro: l’adeguamento sismico e antincendio e la riqualificazione di spazi degli istituti superiori; la realizzazione della nuova sede dell’Istituto Pascoli (polo di San Salvi) per 4 milioni; la realizzazione del nuovo Liceo artistico Virgilio (8 milioni di euro – come richiesta di finanziamento al Ministero); nuovo polo Istituto Meucci: 39,3 milioni di euro; nuovo istituto scolastico di Campi Bisenzio per 17 milioni di euro (come richiesta di finanziamento al Minstero); 2,7 milioni per strutture sportive: secondo lotto del Campo da Rugby (917 mila euro), palestra del Chino Chini (400 mila euro), nuovo campo sportivo della succursale del Marco Polo (150 mila euro), nuovo campo sportivo esterno polivalente del Buontalenti (150 mila euro).

Alla voce edilizia scolastica deve essere ricondotto anche il finanziamento complessivo del nuovo Istituto Agnoletti per il quale restano da investire nel 2021 oltre 6 milioni e 100 mila euro. Per il Patrimonio: 5,9 milioni dal 2021 al 2023 sono destinati a Palazzo Medici Riccardi per il restauro conservativo della facciata (2 milioni di euro) e per il completamento di una scala interna (3,9 milioni di euro); 253 mila euro nel triennio saranno investiti rispettivamente per 133 mila nel Parco Mediceo di Pratolino (consolidamento del versante sud) e per 120 mila nel centro operativo ‘La Chiusa’.

Per quanto riguarda la viabilità e le infrastrutture: 29,8 milioni di euro (di cui 20,7 fondi Mit, gli altri 9,1 dalla Regione) sono destinati alla manutenzione ordinaria delle strade di competenza. Discorso a parte per la manutenzione straordinaria di ponti e viadotti, per la quale sono stanziati complessivamente 8.825.000,00 euro, destinati tra l’altro ai ponti della Srt 302 “Brisighellese Ravennate” e alla Sr 2 ‘Cassia’. Finanziate le piste pedociclabili il lotto A della Signa-Montelupo per 385.160,82 euro e il lotto B per 330.218,18; quindi la superstrada ciclabile Firenze-Prato per 8.468.933,84; la pista ciclabile Bagno a Ripoli-Pontassieve-Rignano per 4.200.000,00.

In ordine alla pianificazione territoriale e alla viabilità, inoltre, sono in corso di completamento opere per cui è stato attivato il commissariamento: la Cassa di espansione di Fibbiana per 13,3 milioni di euro; il completamento della nuova Srt 429 i cui lotti sono stati finanziati per il IV, appena inaugurato, per 15,7 milioni; il V per 13,5 milioni; gli altri lotti per 14,1 milioni. Altri interventi in corso sono la variante al Srt 222 (Chiantigiana) per la quale sono investiti complessivamente 27,7 milioni di euro (9 milioni circa nel 2021 e oltre 11 milioni e 400 mila nel 2022). Alla Cultura e ai progetti delle associazioni culturali sono destinati nel 2021 contributi per 2,1 milioni di euro.

Nel 2021 sono previste entrate dai tributi (Ipt, Rc Auto e Tefa) per 97 milioni di euro di cui 49,1 da rimborsare allo Stato. Altre entrate sono calcolate per sanzioni al Codice della Strada per 9,6 milioni di euro e 400 mila euro dagli ingressi al Museo di Palazzo Medici Riccardi (con una sensibile flessione rispetto agli 1,4 milioni del 2019 dovuta ai provvedimenti adottati per l’emergenza sanitaria). Da registrare che complessivamente tra il 2019 e il 2020 le entrate tributarie hanno registrato un calo di 25,8 milioni.

Prima della discussione sul bilancio di previsione, il Consiglio metropolitano ha preso in esame e approvato atti ad esso propedeutici, quali una variazione al Documento unico di programmazione 2020-2022, una nota di aggiornamento al Dup 2021-2023, una determinazione delle misure e delle aliquote dei tributi Ipt, Rc Auto e Tefa dal 2021, il Regolamento su modalità, tempi di riversamento e rendicontazione della Tefa, l’utilizzo di entrate vincolate per l’esercizio finanziario 2021, le somme non soggette ad esecuzione forzata nel primo semestre 2021.

Il bilancio di previsione è stato approvato con i voti del Pd. Contrari Centrodestra per il cambiamento e Territori beni comuni.

Multi-utility Toscana, al via il progetto della nuova holding

🔈Firenze, I sindaci di Firenze, Prato ed Empoli sottoscrivono una lettera di intenti per dare il via ad una holding che performare una Multi-utility che aggreghi le aziende che gestiscono i servizi pubblici. Obiettivo creare un soggetto unico, controllato e guidato dai Comuni che aumenti gli investimenti e renda la Toscana la regione più green d’Europa.

Quello di una Multi-utility Toscana è un progetto presentato e sottoscritto stamani dai Comuni di Firenze, Prato e Empoli che, alla presenza del Presidente della Regione Toscana, con il quale i sindaci hanno annunciato l’avvio di un percorso che porti alla creazione di una grande azienda di gestione dei servizi pubblici locali controllata e guidata dai Comuni. Obiettivo dell’aggregazione possono essere i servizi pubblici ambientali, idrici ed energetici a livello locale.  Alla presentazione hanno preso parte il sindaco di Firenze Dario Nardella, il sindaco di Prato Matteo Biffoni, la sindaca di Empoli Brenda Barnini e il presidente della Regione Eugenio Giani.

La proposta
I sindaci ritengono necessario realizzare un processo di aggregazione nel campo dei servizi pubblici locali con la creazione di una Multi-utility per avere un soggetto industriale forte con maggiore capacità di investimento e, dunque, di erogazione dei servizi in favore dei cittadini. I Comuni che lanciano il progetto, lo guideranno e controlleranno esprimendo la governance dell’azienda che sarà aperta anche al mercato per reperire risorse da investire nei servizi.
Un’operazione che vuole dotare i territori di un soggetto unico capace di competere con le realtà più avanzate del Paese e di offrire alle comunità locali una maggiore capacità in termini di finanziamenti e quindi di investimenti sul territorio, oltre a migliori standard per i servizi in favore dei cittadini, senza aumentare le tariffe ma anzi lavorando persino per una riduzione. Il progetto mette al centro i principi e i valori dell’Economia Circolare applicata alla gestione di energia, acqua e rifiuti che porti ad un modello sostenibile e “green”.

La situazione attuale
Attualmente la Toscana risulta un territorio ricco di aziende operanti nelle attività sopra citate, che, pur esprimendo buona qualità dei servizi pubblici, si caratterizzano per frammentazione gestionale. Queste realtà organizzative riflettono oggi modelli che possono non permettere gestioni efficaci ed efficienti a causa dei loro limiti dimensionali. Ne conseguono limiti e ostacoli nell’adozione delle migliori soluzioni tecnologiche ed organizzative necessarie per l’ottenimento di livelli massimi di efficienza. Oltre che risultare terra di conquista per i grandi gruppi nazionali.

Obiettivi
In virtù di tale consapevolezza i sindaci di Firenze, Prato ed Empoli intendono dare il via ad un processo di aggregazione già realizzato altrove e che realizzi in Toscana una holding che sappia posizionarsi tra le prime cinque a livello nazionale. E che possa realizzare importanti obiettivi tra cui più servizi e di migliore qualità per il territorio, stabilità e riduzione delle tariffe, aumentando gli investimenti e rendendo la Toscana tra le regioni più green d’Europa. Per questo i Sindaci danno avvio ad un processo finalizzato a mettere insieme le partecipazioni societarie nelle aziende pubbliche oggi presenti in questi territori.

Apertura ai sindaci toscani
Il progetto lanciato dai sindaci di Firenze, Prato ed Empoli, con l’apprezzamento della Regione Toscana, è aperto alla partecipazione di tutti i Comuni della Toscana con i quali nei mesi scorsi è iniziato un confronto.

Lo strumento
Tale percorso si realizzerà con la guida degli enti locali sulla nascente realtà, attraverso la valorizzazione di forme attive e privilegiate di partecipazione di cittadini, utenti e lavoratori. Lo strumento per realizzare questi obiettivi industriali contempla la quotazione in borsa che sarà realizzata con processi innovativi come il coinvolgimento di investitori locali (come consumatori, lavoratori, fondazioni e forze economiche toscane) per attrarre le risorse per investire nei servizi. Solo per fare un esempio sulla crescita potenziale degli investimenti si può citare la prospettiva per Publiacqua. In un contesto di Multi-utility Publiacqua, che serve 45 Comuni per oltre 1 milione e 200mila abitanti, può più che raddoppiare l’investimento medio annuo potendo attingere ad una maggiore capacità di indebitamento, offrire migliori servizi ai cittadini e contemporaneamente contenere le tariffe.

Le dichiarazioni
“Parte il progetto della prima grande Multi-utility Toscana – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella – che permetterà di avere vantaggi straordinari: innanzitutto per i cittadini perché ci permetterà di avere più risorse per gli investimenti, si calcola un miliardo e mezzo di euro in più. Inoltre il pubblico, tramite i Comuni, crea, costruisce, controlla e guida e con una dotazione di risorse economiche straordinaria saremo più forti e offriremo servizi di alta qualità, con una elevata attenzione ai temi ambientali e alla circular economy”. “Vogliamo trasformare la Toscana nella Regione più green d’Europa – ha aggiunto –  senza indebitare i Comuni ma rafforzandone la centralità nelle decisioni e mantenendo l’indirizzo pubblico con una holding capace di misurarsi con le più importanti d’Italia. Lavoriamo in questa direzione con un progetto che è aperto a tutti i Comuni della Toscana”.

“Prende gambe oggi un percorso ponderato da tempo – ha detto il sindaco di Prato Matteo Biffoni – che dovrà portare alla nascita di un soggetto unico toscano per i servizi in grado di incidere su investimenti, impiantistica, abbattimento delle tariffe e qualità del lavoro. È un percorso che in altre parti di Italia già è stato realizzato e noi sindaci, che teniamo innanzitutto al radicamento territoriale e al mantenimento del controllo pubblico delle imprese di servizi, abbiamo posto come priorità nel lavoro sinergico tra territori. Un percorso che serve alle imprese e ai cittadini”.

“La storia del nostro territorio porta Empoli e tutto l’Empolese Valdelsa a sostenere questo progetto” ha detto la sindaca di Empoli Brenda Barnini . “Non potevamo non esserci. Oltre venti anni fa l’Empolese Valdelsa aveva individuato proprio nella costruzione di una holding pubblica, Publiservizi, lo strumento con cui gestire la partecipazione pubblica nelle aziende di gestione dei servizi pubblici locali. Oggi questa sfida, lanciata dal sindaco di Firenze Dario Nardella, ci vede quindi coerentemente soggetti attenti e interessati. Dopo questo passaggio dovremo entrare nel merito e individuare gli elementi di dettaglio che salvaguardino le specificità dei territori. Gli anni che abbiamo alle spalle hanno fatto crescere aziende diverse e divise nei vari settori con grandi capacità. Adesso però è il momento di provare a fare un salto nella dimensione industriale dei servizi. Questa è l’ultima occasione per provare a far nascere un soggetto tutto toscano”.

“E’ un ottimo progetto del quale mi compiaccio con i sindaci Biffoni Nardella e Barnini – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani -. Un progetto che consente un orizzonte di gestione più efficiente ed efficace nell’interesse dei cittadini, per i servizi pubblici locali che partendo dalla Toscana centrale può offrire omogeneità alla gestione in tutta la Regione”.

Risultati
La Multi-utility sarà quindi creata e saldamente guidata dai Comuni i quali procederanno ad una quotazione fino al massimo del 49% delle azioni: gli azionisti saranno selezionati in base a requisiti di sensibilità ambientale e ottica di lungo termine, allargando la platea anche a cittadini, consumatori, dipendenti e fondazioni territoriali. Sarà garantito il livello occupazionale, che anzi potrebbe essere potenziato, la capacità di investimento sarà notevolmente maggiore, i servizi offerti saranno più moderni e di migliore qualità e le tariffe scenderanno.

Il percorso
Il percorso avviato con la firma di oggi prevede che entro gennaio siano fatti gli atti di indirizzo dei Comuni coinvolti e siano discussi nei consigli comunali dei Comuni che partecipano al progetto, coinvolgendo tutti i Comuni della Toscana interessati. Ne seguirà la ridefinizione dell’accordo con Acea e l’apertura al mercato dei capitali per il reperimento delle risorse. L’obiettivo è arrivare alla creazione della Multi-utility Toscana nel gennaio del 2022.  Per la gestione tecnica di questo percorso Firenze, Prato ed Empoli hanno individuato in Alberto Irace, per la sua esperienza nel settore della gestione dei servizi, le sue capacità tecniche e il suo profilo manageriale, la figura responsabile dell’avvio e della gestione per i primi anni della nuova Multi-utility, mentre si impegneranno in prima persona nell’attività di direzione politica, fissando e presidiando missione e obiettivi.

Quale primo tassello per la realizzazione di questo progetto, Alberto Irace sarà nominato Amministratore delegato della Società ALIA S.p.A. in occasione della prossima Assemblea dei Soci che si terrà entro Natale.   “Sono onorato della fiducia dei sindaci – ha detto Alberto Irace – e credo molto in questo progetto che è molto complesso e articolato. Mi impegnerò con tutte le mie energie al servizio delle comunità della Toscana per far evolvere con uno sforzo corale le già ottime realtà dei servizi pubblici verso l’eccellenza”.

Uno stralcio delle dichiarazioni del sindaco Nardella:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/12/201210_00_MULTY-UTILITY-TOSCANA_NARDELLA.mp3?_=1

Covid: prefettura Firenze,più controlli e ok chiusura piazze

E’ quanto deciso oggi nel corso del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica riunitosi in prefettura a Firenze.

Maggiori controlli delle forze dell’ordine per il rispetto delle norme anti Covid, in particolare nei fine settimana, e via libera anche a eventuali misure più restrittive per prevenire gli assembramenti, compresa la chiusura delle strade e delle piazze maggiormente frequentate. E’ quanto deciso oggi nel corso del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica riunitosi in prefettura a Firenze. “Alla luce del perdurante incremento della curva epidemiologica – spiega la prefettura in un comunicato -, e del conseguente inserimento della Regione Toscana nella cosiddetta. ‘area arancione’, sono state valutate anche eventuali misure maggiormente restrittive, come previsto dal Dpcm del 3 novembre 2020”.

Per quanto riguarda il comune di Empoli, si precisa nel documento, “il comitato ha reputato proporzionata l’adozione di un provvedimento del sindaco di divieto di stazionamento in piazza della Vittoria”, ordinanza non ancora emessa da parte del primo cittadino Brenda Barnini. Riguardo a Firenze, il comitato “ha disposto una significativa implementazione dei controlli da parte delle forze di polizia nelle aree a maggior rischio di assembramenti specie nel centro storico cittadino, in particolare nei fine settimana, sia in chiave preventiva che repressiva. Inoltre, “sarà successivamente valutata l’eventuale necessità di provvedimenti maggiormente restrittivi per le aree ove il fenomeno degli assembramenti risulti ‘cronicizzato'”.

Concordato infine un incremento dei controlli in alcune aree verdi del comune di Campi Bisenzio, dove di recente sono stati segnalati assembramenti. “Questa – afferma il prefetto Laura Lega – è la stagione nella quale ciascuno di noi è chiamato ad assicurare con il proprio comportamento responsabile la sicurezza sanitaria dell’intera comunità”.

Fisac Cgil: “Firenze cambi modello di sviluppo, si usino i fondi europei”

?Firenze, la Fisac Cgil ha organizzato un convegno dal titolo“La Città Metropolitana che vogliamo – Quale finanza per lo sviluppo del territorio? Nuovi fondi europei e strumenti privati a sostegno dell’economia e dell’occupazione”, durante il quale il sindacato ha lanciato questo appello alla Città Metropolitana: “Il modello di sviluppo di Firenze basato su turismo ed export è in crisi, ne serve uno nuovo, più sostenibile. Per la ripresa, puntiamo su fondi europei e sul ruolo del settore finanziario privato nel rilanciare gli investimenti privati”.

Secondo lo studio Lab Fisac Cgil, l’area metropolitana di Firenze è uscita bene dalla precedente crisi, ma quella attuale colpisce soprattutto export e turismo che erano i settori trainanti. Nel lockdown, in provincia di Firenze il dato dell’incremento della Cig è uno dei più alti d’Italia: +2223,7% di ore autorizzate tra aprile 2020 e la media di aprile 2009-2014. I rischi per l’occupazione a Firenze, in assoluto, sono i più alti della Toscana: tra 2019 e 2020 si potrebbero perdere circa tra i 20mila e i 25mila posti di lavoro. Sempre nel lockdown, i depositi a Firenze tra marzo e aprile sono cresciuti di 804 milioni di euro, mentre l’incremento pro capite dei depositi tra marzo e aprile è salito da 692 milioni del 2018 a 795 quest’anno.

Infine, il Decreto liquidità del Governo: sono 23.855 le operazioni coi fondi che tramite le banche hanno finanziato le imprese, per un importo di circa un miliardo e 800 milioni di euro (l’importo finanziato medio è sui 76mila euro, inferiore solo a Prato e Pisa in Toscana).

Sono intervenuti al convegno: Roberto Errico (Lab Fisac Cgil nazionale), Elena Battaglini (ricercatrice senior Fondazione Di Vittorio), Yuri Domenici (Fisac Cgil Firenze), Brenda Barnini (vicesindaca Città Metropolitana fiorentina), Paola Galgani (segretaria generale Cgil Firenze), Elena Aiazzi (Cgil Firenze).

Gimmy Tranquillo ha intervistato Paola Galgani, segretaria generale Cgil Firenze, e Brenda Barnini, vicesindaca Città Metropolitana fiorentina:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/09/200929_00_CGIL-SVILUPPO-FI_GALGANI-BARNINI.mp3?_=2

Chiudono reparti Covid-19 all’ospedale di Empoli

Empoli, questa mattina chiude l’ultimo dei tre reparti aperti all’ospedale di che erano stati allestiti per l’emergenza Coronavirus.

Lo comunica la sindaca di Empoli Brenda Barnini sul suo account Facebook, scrivendo che “questo risultato è merito di un grande lavoro di squadra che ha visto in prima linea per due mesi tutto il personale sanitario ospedaliero e territoriale, tutti i sindaci dei 15 Comuni dell’Empolese Valdelsa e del Valdarno” e “soprattutto tutti i cittadini che hanno usato il massimo senso di responsabilità”.

“Adesso che siamo entrati pienamente nella fase due di riapertura dobbiamo far tesoro di ciò che abbiamo imparato nella fase uno – conclude il post Brenda Barnini – perché nessuno di noi si renda colpevole dell’eventuale e funesta riapertura di quei reparti che oggi vengono chiusi”.

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