Bekaert: Ferragosto, a presidio anche sindaco Nardella

Dario Nardella, nella sua veste di sindaco della Città metropolitana di Firenze, domani pomeriggio alle 15.30 sarà alla Bekaert di Figline Valdarno (Firenze) dove dal 4 agosto scorso è in corso un presidio dei lavoratori dello stabilimento del fiorentino che la multinazionale belga ha annunciato di voler chiudere per trasferire all’estero la produzione.

Per domani i lavoratori, che stanno presidiando la fabbrica per paura che durante la pausa estiva dello stabilimento siano portati via i macchinari, hanno organizzato anche una cena di solidarietà con 270 persone.

Nei giorni scorsi “abbiamo già fatto alcune cene”, sempre con centinaia di persone, “ma c’è anche chi organizza corsi di pilates nel piazzale davanti allo stabilimento o chi viene a tenere gratis ripetizioni ai figli degli operai”. “C’è davvero un senso forte di solidarietà da parte di tutta Figline e non solo – racconta Marcello Gostinelli, operaio Bekaert e rappresentante Fiom -. Pur nel dramma che stiamo vivendo questa vicinanza che riceviamo è una cosa bellissima”. Per questo, per il 19 agosto “stiamo pensando di organizzare un grande corteo per il paese facendo sfilare un grosso striscione con la scritta ”Grazie””. Da festeggiare, conclude, “non c’è molto ma anche oggi abbiamo sentito il ministro Di Maio parlare della reintroduzione della Cigs per cessazione di attività. Per noi è una misura importantissima e se arrivasse domani o comunque a breve sarebbe bellissimo. Alla cena di Ferragosto faremo un grande brindisi” di buon auspicio.

Bekaert, Di Maio: “ottimista che troveremo nuovi investitori”

“Possiamo trovare investitori che assicurino lavoro e continuità produttiva” dice il ministro del lavoro che oggi è a Figline. “Le delocalizzazioni -ha aggiunto”  sono un’emergenza, ma con le nuove leggi non potrà più accadere a altri lavoratori che una multinazionale cessi di colpo l’attività e lasci tutto per la strada”

“Sono ottimista possiamo trovare investitori che assicurino lavoro e continuità produttiva, non possiamo però dimenticarci cosa ha fatto la Bekaert. Il 3 settembre ci rivediamo al tavolo e magari portiamo qualche novità risPetto all’opera di sondaggio che tutti insieme, con sindacati, Comune e Regione, stiamo facendo”. Lo ha detto il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio incontrando i lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno (Firenze), in presidio permanente davanti alla fabbrica.

“Le delocalizzazioni sono un’emergenza, ma con le nuove leggi non potrà più accadere a altri lavoratori che una multinazionale cessi di colpo l’attività e lasci tutto per la strada”, perché “se te ne vai ti prendi una penale pari a quattro volte quello che hai preso e ci rendi tutto quello che ti abbiamo dato”. Lo ha detto il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ai lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno (Firenze): la multinazionale ha annunciato la chiusura dello stabilimento per trasferire la produzione all’estero.”

”La questione Bekaert è la fiera delle ingiustizie – ha aggiunto Di Maio -, l’azienda è venuta 3-4 mesi al ministero dicendo che andava tutto bene, che stavano facendo investimenti, poi annuncia che chiude e se ne va in un altro paese”. Per il vicepremier, “poi bisogna cambiare un sacco di cose a livello europeo, e lo faremo a partire da settembre, perché molte cose che lo Stato non può fare sono legate a una serie di leggi europei che non solo sono anacronistiche ma stanno continuando a svendere il futuro dell’Italia. Stiamo pensando all’ingresso di Invitalia, alla compartecipazione di uno strumento che è dello Stato, insieme a un investitore privato”.

“Anche il presidio e le azioni che state facendo servono a muovere l’attenzione di Bekaert, grazie di quello che state facendo- ha proseguito il vicepremier- lo Stato è con voi. Sono venuto qui perché comprendo che basta qualche settimana di silenzio per sentirsi abbandonati ma questo rischio non voglio correrlo. Tenete duro, noi ce la metteremo tutta e anche a livello istituzionale c’è la massima coesione”.

“La Bekaert – scrive poi Di Maio su Fb – è una delle troppe aziende che dopo aver preso i soldi dello Stato ha deciso di chiudere, licenziare e andarsene. Tutto questo con il decreto dignità non accadrà più. Come Ministro dello sviluppo economico e del lavoro farò il possibile per risolvere le tante crisi aziendali stando sempre dalla parte dei lavoratori e degli imprenditori onesti. Ovunque avranno bisogno della presenza dello Stato, io ci sarò”.

Dichiarazione del segretario generale della Fiom Cgil di Firenze, Daniele Calosi “Apprezziamo che il Ministro si sia assunto il duplice impegno di garantire la cassa integrazione straordinaria entro i termini della procedura, come da noi richiesto con la proposta di decreto, e di lavorare per trovare un soggetto imprenditoriale credibile, un investitore che permetta ai 318 dipendenti di continuare a lavorare. Come Fiom abbiamo sottolineato la necessità che sia convocato un nuovo incontro al tavolo del Ministero entro la fine del mese di agosto”.

“La visita di oggi rappresenta un segnale di vicinanza del Governo e delle istituzioni tutte ai lavoratori. Nonostante il mese di sospensione della procedura, infatti, l”attenzione sulla vertenza resta alta e come Comune, insieme proprio al Ministero, alla Regione e ai sindacati, stiamo lavorando per cercare soluzioni per assicurare un futuro a questo stabilimento”. Così il sindaco di Figline Valdarno e Incisa (Firenze) Giulia Mugnai, commenta la visita del vicepremier Luigi Di Maio. “Su questo punto, il ministro Di Maio ha assicurato il suo impegno in prima linea alla ricerca di investitori credibili per avviare la reindustrializzazione del sito produttivo – sottolinea Mugnai in una nota -, oltre ad aprire alla possibilità della cassa integrazione per i lavoratori”. Per il sindaco, “in attesa del nuovo incontro tra le parti, fissato a Firenze per il 3 settembre, continueremo tutti ad appoggiare e a promuovere le manifestazioni e le iniziative degli operai, in presidio fino al 20 agosto in via Petrarca, per continuare a far sentire loro la vicinanza della comunità tutta”. Nell’occasione, Mugnai ha consegnato a Di Maio la maglietta della raccolta fondi che il Comune e altre realtà locali hanno organizzato per finanziare le manifestazioni e le iniziative dei lavoratori Bekaert. Inoltre, durante la visita, il Ministro ha indossato la spilletta relativa alla stessa raccolta fondi intitolata ”Io sto con i lavoratori Bekaert”.

 

 

Bekaert: domani Di Maio in visita al presidio dei lavoratori

Il vicepresidente del Consiglio e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio sarà domani, alle 9:30, a Figline Valdarno (Firenze) al presidio costante dei lavoratori della Bekaert fuori dai cancelli dell’azienda.

Lo annuncia il Movimento 5 stelle della Toscana che domani sarà presente con i propri portavoce. Dal 5 agosto, in occasione della chiusura estiva, i lavoratori stanno portando avanti un presidio davanti ai cancelli dello stabilimento Bekaert di Figline Valdarno, al centro di una vertenza dopo che il gruppo belga ha annunciato la chiusura della fabbrica, con il conseguente licenziamento di 318 operai, per portare la produzione di steel cord all’estero. I licenziamenti, inizialmente annunciati per i primi di settembre sono stati spostati al 3 ottobre.

Bekaert: raccolta fondi per lavoratori supera i 10mila euro 

In meno di 20 giorni la raccolta fondi a sostegno dei lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno ha superato i 10.500 euro, la metà dei quali provenienti da una donazione da parte del Comune di Figline e Incisa Valdarno.

A fare il punto sulla campagna di raccolta fondi, oggi, è stato il sindaco Giulia Mugnai insieme ai sindacati impegnati nella vertenza, i quali collaborano col Comune insieme ad Arci e Mcl per la campagna che consiste nella distribuzione di gadget a tema (magliette e spille) dietro il versamento di un’offerta.

“Questa campagna di raccolta fondi ha superato le nostre aspettative in pochissimo tempo”, ha affermato Mugnai, rimarcando “l’affezione del nostro territorio nei confronti di questo sito produttivo e dei suoi lavoratori, e ringraziando le aziende che hanno contribuito alla ristampa delle magliette, rapidamente esaurite.

“Un grazie, inoltre, va a tutti i cittadini e ai volontari di tutte quelle realtà valdarnesi che, spontaneamente, sono venuti a bussare in municipio per offrirsi di dare il loro contributo”.

Bekaert, sospesi licenziamenti per un altro mese. Uliano (CISL): ora negoziato serio

Il sì di Bekaert alla proroga dei termini della procedura di licenziamento degli operai dello stabilimento di Figline Valdarno (Firenze) del gruppo belga, è arrivato oggi in occasione del primo incontro in sede istituzionale, presso l’Agenzia regionale Toscana per l’impiego a Firenze, sulla procedura di licenziamento. In occasione della riunione è stato concordato che le parti si ritroveranno il 3 settembre, data dalla quale ripartiranno i termini della procedura.

Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim-Cisl, ha commentato così il risultato ottenuto: “Siamo riusciti ad evitare che il 4 settembre partissero le lettere di licenziamento per i 318 dipendenti” della Bekaert. “Ora si apra un negoziato serio”.

“Non era scontato- prosegue Uliano- l’azienda aveva rifiutato anche davanti al Ministro Di Maio la richiesta di sospensione. Ora in sede regionale, grazie alle iniziative dei lavoratori e alla nostra pressione, ha accolto la richiesta di allungare la fase di confronto con le organizzazioni sindacali fino al 3 ottobre 2018”.

“I problemi rimangono, la vertenza è difficile e molto complicata per il rilevante impatto occupazionale e perché l’azienda non ha modificato la propria posizione. L’azienda – sottolinea il sindacalista – non può pensare di scaricare addosso ai lavoratori gli effetti delle sue scelte, deve aprire con il sindacato un confronto vero ed assumersi tutte le responsabilità sociali verso i lavoratori e verso il territorio”- ha concluso Uliano.

Anche il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi ha commentato la vicenda: “Siamo di fronte ad una prima, se pur insufficiente, apertura da parte di Bekaert. Una dilazione che era dovuta, anche solo per buon senso, dato che si evita il confronto a Ferragosto”.

“Ora – aggiunge Rossi – ci aspettiamo che al prossimo incontro, con ragionevolezza e senso di responsabilità verso un territorio e lavoratori che tanto hanno dato in termini di competenza e impegno lavorativo, alla Pirelli prima ed alla Bekaert dopo, venga accolta la richiesta che ripropongo, e che è presente nella posizione dei lavoratori e dei sindacati, per una sospensione più lunga della procedura che possa permettere di verificare e costruire soluzioni serie e credibili per un futuro produttivo del sito di Figline e per il lavoro dei dipendenti coinvolti dai licenziamenti. La Regione come sempre farà la sua parte”.

Le organizzazioni sindacali, si legge inoltre in una nota della regione, pur concordando sulla dilazione di un mese, hanno ribadito che si tratta di tempi non congrui per un vero progetto di reindustrializzazione del sito di Figline.

“Lo  slittamento di un mese è  utile ma non sufficiente” dichiara invece Daniele Calosi, segretario fiorentino della Fiom, “Si tratta comunque della prova che la determinazione della Fiom e dei lavoratori paga e che la procedura può essere modificata o anche ritirata. Il nostro obiettivo, come sosteniamo coerentemente dal 22 giugno, resta la reindustrializzazione del sito produttivo e la salvaguardia dell’occupazione. La Fiom chiederà un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico prima del 3 settembre ed esorta sin da ora il Governo ad utilizzare il tempo guadagnato per giocare un ruolo vero in questa trattativa. Se il Ministro Di Maio è davvero contro le delocalizzazioni metta da parte gli slogan, si presenti al tavolo e ce lo dimostri coi fatti. La Fiom siederà al tavolo per contrattare il lavoro, non le buone uscite.

Chiusura estiva Bekaert, ma il presidio dei lavoratori non va in ferie

Dal 5 al 19 agosto i cancelli della Bekaert di Figline Valdarno chiuderanno per la consueta pausa estiva. Ma i lavoratori non andranno in vacanza, manterranno un presidio fisso di fronte allo stabilimento.

“E’ nostra intenzione – dicono i sindacati Fim, Fiom e Uilm Firenze – presidiare l’ingresso dello stabilimento per scongiurare qualsiasi atto ostile nei confronti dei lavoratori quale ad esempio lo svuotamento dello stabilimento che determinerebbe una chiusura definitva anticipata dell’attività, come verificato in altre vertenze”.

Grazie alla concessione degli spazi esterni da parte dell’American Diner è stato possibile allestire di fronte all’azienda un punto di raccolta utile ad ospitare un presidio intorno al quale i lavoratori potranno riunirsi ed organizzare iniziative di piccolo intrattenimento in sostegno alla vertenza.

I sindacati invitano i cittadini continuare a manifestare la loro solidarietà ai lavoratori portando la loro vicinanza di fronte ai cancelli che nelle prossime due settimane saranno luogo di incontro e aggregazione.

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