🎧Toscana, Covid, il punto sulle nuove regole e l’andamento dell’epidemia. Intervista a Renzo Berti

Da oggi 1 aprile cessa lo stato di emergenza dopo più di due anni e cambiano le regole per l’uso delle mascherine e del super Green Pass.

Per tutte le novità sulle restrizioni anti Covid-19 e anche per capire l’andamento dell’epidemia in Toscana abbiamo intervistato Renzo Berti, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana Centro. 

Dal 1 aprile, anche in Toscana, non sarà pù necessario il Super Green Pass né quello base per accedere in banca, alle poste, negli uffici pubblici, negozi e centri commerciali. Gli over 50 non dovranno più avere il green pass rafforzato sul lavoro, ma sarà sufficiente fino al 30 aprile quello base. Resta l’obbligo vaccinale fino al 15 giugno.

Superato il metodo delle regioni divise per colori, torna la capienza negli stadi al 100%. Niente Green Pass per spostarsi su mezzi pubblici locali, ma fino almeno alla fine del mese di aprile non si potrà dire addio alla mascherina FFp2 nei luoghi al chiuso. Per quanto concerne i mezzi a lunga percorrenza (treni, navi, aerei) resta l’obbligo del green pass base, sempre con obbligo di mascherina.

Un nuovo incastro di regole che vedrà gli italiani un po’ più liberi, ma non un bomba libera tutti. Come affermato anche dallo stesso Renzo Berti, il quale raccomanda di mantenere le precauzioni, “in particolare l’utilizzo delle mascherine al chiuso in luoghi affollati. E la seconda cosa altrettanto importante è completare il ciclo vaccinale per coloro che non l’hanno ancora fatto.”

Attualmente in Toscana sono 989.177 i casi di positività al Coronavirus, per un’incidenza della pandemia che ha un po’ rallentanto negli ultimi giorni. Come riportato anche dalla Fondazione Gimbe che si occupa del monitoraggio settimanale, tra il 23 e il 29 marzo il numero dei nuovi casi nella nostra Regione è sceso del 4.5%, rispetto alla settimana precedente.

 

🎧 Scuola: fine della dad per 600mila studenti. Intervista a Renzo Berti

Sono molti gli studenti che oggi dicono addio alla didattica a distanza. Entrano, infatti, in vigore le nuove regole per le quarantene a scuola dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto 4 febbraio n. 5.

In podast l’intervista a Renzo Berti Direttore del Dipartimento di prevenzione della Asl Toscana centro, a cura di Lorenzo Braccini. 

Sono circa 600mila gli studenti che oggi rientrano in aula in tutta Italia. Come spiegato nelle Faq pubblicate sul sito del Ministero dell’Istruzione, dovranno rientrare a scuola tutti gli studenti «vaccinati o guariti» delle scuole elementari che avevano in classe fino a 5 compagni positivi.

Nella scuola dell’infanzia l’attività educativa in presenza rimane fino a quattro casi di positivi; con il quinto scatta la Dad e quindi tutti i bambini che fino all’ultimo giorno di scuola erano in quarantena per due o tre compagni potranno tornare in classe. Mentre nella scuola primaria o elementare la Dad scatta al quinto caso di positivo in classe ma solo per i non vaccinati. Niente dad per vaccinati o guariti con due dosi alle superiori. La dad (con due positivi in classe) solo per chi non è vaccinato o non ha completato il ciclo.

Le nuove regole della scuola sono retroattive, nel senso che entrano in vigore già da oggi lunedì 7 febbraio e riguardano chi si trovava già in Didattica a Distanza. Non ci sarà alcuna differenza per le regioni anche se con colori diversi.

Scende in campo anche il tampone fai-da-te per i bambini che durante il periodo di autosorveglianza (dopo il contatto con positivi) accusi sintomi. Rimane attivo l’obbligo di Ffp2 per insegnanti ed educatori, fino al decimo giorno successivo della conoscenza del caso di positività. Nel caso dell’insorgenza di sintomi, sarà necessario effettuare un test antigenico.

Intanto gli studenti delle superiori continuano le loro proteste affermando di voler tornare in piazza per l’esame di maturità e l’alternanza scuola-lavoro. Anche in Toscana ci sono state le proteste la scorsa settimana.

 

 

Ospedali Asl Toscana centro aumentano posti letto

Firenze, entra in attuazione da venerdì il piano di espansione di nuovi posti letto negli ospedali di Firenze, Prato, Pistoia e Empoli della Asl Toscana centro: tra degenze ordinarie, subintensive, intensive e low care entro lunedì i posti letto saranno aumentati di 73 unità per un totale di 590 unità rispetto alle attuali 517.

Lo rende noto la Asl Toscana centro spiegando che “per mettere in azione il piano, gli ospedali dell’Azienda riconvertiranno aree assistenziali da dedicare ai pazienti Covid. Diversi ospedali sono oramai saturi, data la coincidenza di molti ricoveri Covid e la contemporanea occupazione quasi totale di letti da parte di pazienti no Covid”.

L’Asl spiega inoltre che “l’organico, fra l’altro, in questi giorni è messo a dura prova da quarantene, positività, assenze per malattia e dalla mancanza di personale non vaccinato. È un piano di espansione – si sottolinea – che conta esclusivamente sulle proprie risorse interne, quelle degli ospedali dell’Azienda sanitaria della Toscana centro che ancora una volta riesce a fare rete e alleanza tra i suoi presidi, non potendo contare in questo momento né sulle altre aziende sanitarie né sulle aziende ospedaliere universitarie, Careggi compreso, impegnate sul proprio territorio a dare risposta a una situazione altrettanto critica”.

“Grazie a questo piano di espansione – dichiara il dg della Asl Paolo Marchese Morello – si potenzia l’assetto organizzativo dell’Azienda, rispondendo alla domanda di ricovero e agli ingressi in ospedale anche nei Pronto soccorso che in questi giorni crescono a ritmi importanti alimentati dai contagi”.

In particolare, in “degenza ordinaria si passa da 308 posti letto disponibili, al momento tutti occupati, a 346 posti in tutti gli ospedali dell’Azienda. Si tratta di 38 unità in più che interesseranno già da domani gli ospedali dell’area fiorentina con un incremento di 24 posti letto (per un totale di 158 posti disponibili) e di 14 in area pistoiese (per un totale di 68 posti disponibili).

Nelle terapie intensive dell’Azienda si aumenta di 7 unità per un totale di 32 posti letto intensivi (attualmente sono 25). Nello specifico saranno gli ospedali di Empoli e Prato ad aggiungere posti letto. Il San Giuseppe di Empoli riapre 6 posti letto Covid intensivi, dopo la chiusura del reparto nei mesi scorsi. Di un posto letto sarà aumentata la terapia intensiva del Santo Stefano di Prato che ha attualmente 10 posti letto. Niente cambia per i letti di sub intensiva che rimangono 2 in area fiorentina e 2 in area pistoiese.

Nelle low care l’altro incremento significativo: dagli attuali 180 posti disponibili si passa a 211 con un aumento di 28 unità che riguardano l’area di Firenze, di Empoli e di Prato. In area fiorentina si cresce di 4 posti letto (attualmente sono 106), a Empoli di 14 posti letto (attualmente sono 6) e a Prato di 10 (attualmente sono 45). Ad aumentare la pressione sugli ospedali sono anche i pazienti che vengono ricoverati per altre patologie e risultano positivi, pur se asintomatici.

“Lo sforzo del personale in servizio al momento – spiega la Asl – è al massimo e a tutti gli operatori sanitari da parte dell’Azienda arriva un ringraziamento sincero per l’impegno immenso di questi giorni. L’Azienda si sta prodigando anche per assunzioni di nuovo personale, autorizzato dall’Assessorato, ma i tempi tecnici necessari non sono in linea con quelli rapidissimi dell’aumento dei contagi di questi giorni”.

Covid: controlli Asl Firenze rilevano troppa Co2 respirata a scuola

Covid: il costante ricambio di aria è una delle migliori misure di prevenzione contro il Covid anche negli ambienti scolastici, secondo quanto verificato dall’indagine degli ultimi mesi effettuata dai tecnici dell’Asl Toscana Centro, impegnati nell’attività di vigilanza dei protocolli anti contagio Covid nelle scuole fornendo supporto alle istituzioni
scolastiche.

In un primo bilancio la Asl Tc rende noto che in 84 aule controllate su 16 scuole analizzate, nelle province di Firenze, Prato e Pistoia, è stata rilevata almeno un’aula con valori superiori a 1000 ppm di anidride carbonica Co2, emessa con la respirazione da studenti e docenti presenti in aula.

Lo studio ha riguardato un totale di 1.519 alunni, 98 tra docenti e personale Ata, tutti coinvolti nelle fasi di misura e informazione sulle metodiche per realizzare una corretta ed
efficace aerazione.

Il valore di 1000 ppm di Co2, spiega la Asl, rappresenta il livello, seppur indicativo, oltre il quale l’aria diventa viziata aumentando le concentrazioni di inquinanti e contaminati sia chimici che biologici come batteri o virus. Da qui la necessità di aerare i locali in modo programmato. La riduzione del rischio di contaminazione e diffusione si basa proprio sull’attuazione integrata e organica di misure personali e collettive, che rimangono tuttora le più efficaci e nessuna singola misura può ridurre da sola il rischio.

Nel dettaglio, finora in 30 aule su 83 è stata rilevata una concentrazione di Co2 > 1000 ppm (36%). In sette aule su 83 sono stati riscontrati valori superiori a 2000 ppm, il doppio
del valore indicato come soglia di riferimento. Nelle 30 aule dove è stato riscontrato un valore maggiore di 1000 ppm è stato avviato un ricambio dell’aria realizzando la ventilazione con corrente d’aria, ripristinando valori inferiori a 1000 ppm,
mediamente in meno di cinque minuti.

I tecnici della Prevenzione hanno dato indicazioni di aerare le aule prima dell’inizio delle
lezioni al mattino e al pomeriggio, a metà dell’ora di lezione, al cambio insegnante e all’intervallo della ricreazione. Nelle giornate con avverse condizioni meteo e temperature rigide, resta fondamentale areare per almeno 5 minuti l’aula ogni 20-30 minuti al massimo, realizzando la ventilazione con corrente d’aria.

Covid: a Firenze test per senza fissa dimora e irregolari

Covid – E’ iniziata l’attività del progetto ‘Secondi’ – acronimo di Sorveglianza Epidemiologica del Covid nelle popolazioni difficili da monitorare – per controllare la diffusione del Covid e dell’epatite B e C nelle persone che vivono nel territorio della Asl Toscana centro ma non hanno una regolare assistenza sanitaria.

L’attività è appena iniziata sul territorio fiorentino. La stima è di sottoporre in un anno e mezzo a test di screening in tutto il territorio della Asl Toscana centro, circa 1.200 cittadini in gravi condizioni sociali e abitative, tra cui i senza fissa dimora e senza tetto, gli stranieri irregolari, i Rom, i sex workers di strada, i tossicodipendenti e gli psichiatrici senza abitazioni fisse. Persone a rischio per la propria salute e per quella della collettività.

Se su Firenze si è già partiti, in stretto collegamento con le attività per l’emergenza freddo organizzate da dicembre da molti anni dal Comune e dalla Società della Salute fiorentina, da gennaio l’attività di ‘Secondi’ e ‘ICare’ si estenderà anche sull’area metropolitana tra Prato, Pistoia ed Empoli. Il progetto è arrivato primo tra i molti partecipanti al bando lanciato dalla Regione Toscana per l’emergenza Covid. E’ coordinato dall’ufficio di Epidemiologia ed è condotto sul campo dalle Associazioni di strada che hanno una lunga esperienza nei contatti con soggetti difficili: Croce Rossa Italiana di Firenze, Medu-Medici per i diritti umani, Cat-Cooperativa Sociale, Ambulatorio Stenone, Anelli Mancanti, Fondazione Bartolomei Corsi, Cisom-Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. In campo anche il team dell’Ambulatorio Masve dell’Aou di Careggi e l’Agenzia regionale di sanità della Toscana (Ars).

Con queste iniziative – afferma Francesco Cipriani, direttore del servizio di Epidemiologia della Asl Toscana centro e responsabile scientifico del progetto SECONDI – si rafforza lo scudo protettivo della rete anti-Covid, mettendo in sicurezza settori della popolazione che hanno oggettive difficoltà a mantenere comportamenti adeguati alla situazione pandemica”.

 

Controradio Infonews: le principali notizie dalla Toscana, 18 novembre 2021

Controradio Infonews: ultim’ora, aggiornamenti, cronaca ed eventi in Toscana nella sintesi mattutina di Controradio. Per iniziare la giornata ‘preparati’

CONTRORADIO INFONEWS – Sono oltre 150 i tamponi rapidi eseguiti ieri in Toscana e registrati dagli operatori tramite l’app #testascuola, entrata in funzione insieme alla piattaforma informatica della Regione Toscana per la gestione dei test rapidi e delle quarantene in caso di contagi da Covid nelle scuole. Nel pomeriggio, spiega la Regione, la piattaforma ha inviato 3.364 voucher con Qr code per l’esecuzione del tampone rapido, che corrispondono agli elenchi di contatti caricati dai dirigenti scolastici o dalle centrali di tracciamento negli ultimi cinque giorni.

CONTRORADIO INFONEWS – Altre 18 delibere di sospensione sono state firmate dalla Asl Toscana Centro (area Firenze, Prato, Pistoia, Empoli) per inadempimento dell’obbligo vaccinale. Coi nuovi provvedimenti che entrano in vigore oggi, riporta una nota, l’attuale totale è di 257 sospensioni deliberate, di cui 190 effettive.

CONTRORADIO INFOEWS – Prosegue la protesta degli studenti dell’università di Firenze che hanno occupato un’aula del polo scientifico di Sesto Fiorentino e il plesso ‘la Torretta’ della scuola di Psicologia. Tra le richieste avanzate dai giovani, sostenuti anche da ‘Studenti di Sinistra’, la rete dei collettivi dell’ateneo fiorentino, ci sono l’utilizzo di spazi per la socialità e per poter consumare il pranzo, la modifica del sistema di prenotazione delle lezioni e l’aumento dei trasporti tra il polo di Sesto fiorentino (Firenze) e la città.

CONTRORADIO INFONEWS – Tre manifestazioni di interesse per il piano di reindustrializzazione della fabbrica Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), in attesa di avviare le procedure di due diligence sul sito, sarebbero sul tavolo dell’azienda. Le ha ricevute l’advisor incaricato dalla proprietà. Gkn ha comunicato tutto questo in una lettera inviata ai ministeri, alla Regione, sindacati e Rsu. “Il rischio di trovarsi di fronte all’ennesimo raggiro da parte di Melrose e in generale da parte di una multinazionale verso il nostro territorio è altissimo”, ribatte il Collettivo di Fabbrica. Confermata la manifestazione a Firenze insieme agli studenti per la mattina di sabato 20 novembre e l’assemblea davanti alla fabbrica fissata per il giorno successivo.

Riunito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presso la prefettura di Firenze. All’ordine del giorno la situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica nelle piazze del centro storico del capoluogo. Nel corso dell’incontro, sono stati concordati contro la “malamovida” “interventi coordinati delle forze di polizia statali e della polizia locale, in
modalità interforze e random, nelle principali piazze cittadine, da svolgere nei fine settimana da qui alla fine dell’anno, nelle ore serali e notturne”.

Exit mobile version