Trovata morta in casa a Scandicci, ipotesi overdose

Firenze, una 53enne è stata trovata morta ieri sera nella sua abitazione di Scandicci e, in base ai primi accertamenti la donna, che avrebbe avuto problemi di tossicodipendenza, sarebbe deceduta per overdose da oppiacei.

A dare l’allarme è stato lo stesso marito, e secondo quanto emerso, prima di sentirsi male la donna avrebbe assunto dell’eroina e da questa dichoarazione che si propende per l’ipotesi dell’overdose.

La salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale dell’ospedale di Careggi, mentre stanno indagando sull’episodio indagano i carabinieri.

Se le cause del decesso dovessero essere confermate, questo sarebbe il secondo caso di morte per overdose di eroina verificatosi in pochi giorni a Firenze, dove il 24 settembre scorso una studentessa 21enne è deceduta in ospedale dopo aver assunto droga nei giardini della Fortezza da Basso.

Secondo quanto spiegato dai carabinieri, dai primi accertamenti investigativi non vi sarebbero però collegamenti tra i due casi.

Sospesa la licenza alla discoteca ‘Manduca’

Firenze, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Firenze hanno notificato al legale rappresentante del noto locale pubblico ‘Manduca’, in via San Biagio a Petriolo, un provvedimento di sospensione della licenza per la durata di 15 giorni a decorrere da oggi.

Il provvedimento nei confronti della discoteca Manduca, è stato emesso dal Questore di Firenze su proposta inoltrata dagli stessi militari a seguito di una aggressione avvenuta il 15 settembre scorso da parte di due sconosciuti ai danni di un giovane avventore che nell’occasione aveva riportato 30 giorno di prognosi per “trauma facciale e fratture multiple da percosse”.

È il secondo provvedimento di sospensione notificato allo stesso locale quest’anno dai Carabinieri. Infatti, analogo provvedimento, sempre per un’aggressione avvenuta nel locale, era stato adottato il 16 maggio.

Follonica: trovato cadavere donna in mare

Il cadavere di una donna di circa 70 anni è stato recuperato in mare questa mattina a Follonica (Grosseto).

L’anziana era stata vista da alcuni bagnanti circa un’ora prima sulla spiaggia. Ancora da stabilire le cause del decesso ma non si esclude l’ipotesi di un malore. Il corpo della donna è stato portato a riva nella spiaggia nella zona centrale della città. Sul posto carabinieri, guardia costiera e polizia municipale.

Arresti in Toscana e Olanda per traffico stupefacenti

?Era in grado di portare in Italia in un anno fino a 17 chilogrammi di cocaina, l’organizzazione criminale con base operativa in un appartamento di Amsterdam, sgominata oggi dai carabinieri con l’arresto di otto persone, originarie di Albania e Kosovo, finite in cella in esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere. La droga arrivava nei porti di Rotterdam e Amsterdam, e veniva portata in Italia nascosta nelle auto. Destinazione finale della catena dello spaccio erano in particolare i pusher al dettaglio delle piazze di Firenze, dell’hinterland fiorentino e del Mugello, anche se spesso lo stupefacente veniva inviato pure in altre parti d’Italia.

Le indagini hanno permesso di documentare l’esistenza di una associazione per delinquere in grado di procurarsi ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti che venivano rivendute al dettaglio nell’area metropolitana fiorentina.

10 i soggetti destinatari di ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del capoluogo toscano, localizzati nelle province di Firenze, Lucca, Rovigo e ad Amsterdam di cui 8 già eseguiti.

Punto di partenza dell’odierno risultato è stato l’arresto, nel febbraio 2016 a Firenze, di due giovani pugliesi che rifornivano di cocaina, hashish, marijuana e MDMA ‘clienti’ del Mugello

Nel corso dell’attività investigativa sono stati, arrestati in flagranza di reato 9 soggetti, sequestrati 15 kg circa di cocaina, denunciati in stato di libertà 31 soggetti, identificati oltre 100 assuntori di sostanze stupefacenti.

Elevato il giro d’affari dell’associazione criminale, in grado di movimentare nel periodo monitorato quasi 17 kg. di cocaina, attraverso numerose cessioni di droga ad una decina di clienti che successivamente rivendevano la cocaina acquistata.

Nella mattinata odierna tutti sono stati arrestati e condotti in carcere, compreso un individuo rintracciato stamane nella città di Amsterdam, arrestato in esecuzione di Mandato di Arresto Europeo e temporaneamente ristretto in Olanda in attesa di estradizione.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/09/180920_01_TRAFFICO-DROGA_CREAZZO.mp3?_=1

Arezzo: due lavoratori morti per fuga gas in Archivio Stato

Due persone, Piero Bruni, 59 anni, di Arezzo, e Filippo Bagni, 55, anche lui aretino sono morte a causa di una fuga di gas in un locale dell’Archivio di Stato di Arezzo. La procura apre inchiesta. Sindaco proclama lutto cittadino per i funerali.

Una terza persona, un 57enne di Bucine, è stata soccorsa dal 118, rimasto intossicato è stato trasferito in codice giallo all’ospedale San Donato di Arezzo dove ora è ricoverato.
L’allarme è scattato intorno alle otto nella sede dell’Archivio in piazza del Commissario, nel centro di Arezzo, al momento dell’entrata dei dipendenti al lavoro. Sul posto polizia, carabinieri, vigili urbani e del fuoco.
E’ stato il 57enne di Bucine a dare l’allarme appena si è reso conto che i due colleghi erano a terra nel locale dove erano entrati per verificare la causa dell’allarme scattato nell’edificio. L’uomo è riuscito ad uscire dal palazzo e ha chiesto aiuto a un netturbino che stava lavorando in strada. Con lui ha prestato anche i primi soccorsi ai due colleghi mentre nella zona arrivavano i mezzi del 118 e i vigili del fuoco.
“Le due persone”, scese per verificare cosa avesse fatto scattare l’allarme nel locale-ripostiglio, “si sono trovate in un ambiente saturo di argon rimanendo intossicati: il gas non provoca scoppi ma brucia l’ossigeno”. Lo ha spiegato il dirigente dei vigili del fuoco di Arezzo Roberto Tommasini aggiungendo che “le nostre indagini dovranno appurare cosa sia accaduto”. I vigili del fuoco, appena arrivati sul posto, hanno subito transennato la zona, facendo evacuare il palazzo ma anche invitando tutti i residenti a tenere le finestre aperte per evitare che nei locali si accumulasse il gas. L’intero centro storico, a due passi dall”Archivio di Stato, dove ci sono le sedi della biblioteca, del comune, della provincia e il cuore di Arezzo l”antica Piazza Grande, è stato messo in allarme, che poi è rientrato appena è stato accertato quanto successo.

 “Ho immediatamente disposto un’ispezione interna al ministero che possa eventualmente anche essere di ausilio alla procura che ha già doverosamente aperto un’indagine. Ho già disposto l’invio di funzionari ad Arezzo e, insieme con i vertici del ministero, stiamo seguendo in tempo reale la vicenda”. E’ quanto dichiarato dal ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli in relazione alla “tragica morte” dei due dipendenti dell’Archivio di Stato di Arezzo. La pm incaricata, Laura Taddei, ha effettuato anche un sopralluogo.
“Sono costernato e profondamente addolorato”, le parole del ministro “Voglio porgere le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime, Filippo Bagni e Piero Bruni e un augurio di pronta guarigione alla terza persona coinvolta nell’incidente”. L’edificio è stato intanto posto sotto sequestro.

Nel fascicolo aperto dalla procura di Arezzo per omicidio colposo plurimo dopo la morte dei due dipendenti dell’Archivio di Stato, Filippo Bagni e Piero Bruni, al momento, non ci sono nomi iscritti nel registro degli indagati. A confermarlo il procuratore Roberto Rossi che ha affidato l’incarico di portare avanti le indagini al pm Laura Taddei. Il lavoro della procura si baserà sui riscontri dei vigili del fuoco che stanno effettuando accertamenti tecnici sul funzionamento e la manutenzione dell’impianto antincendio, sulla formazione dei dipendenti (sia Bagni sia Bruni l”avevano fatta) e sulla dinamica dell’accaduto. Per questo dovranno essere sentiti i dipendenti presenti, le persone che erano all”esterno e chiunque possa fornire elementi per ricostruire quanto successo. A far chiarezza servirà anche l’autopsia che potrebbe essere eseguita già nel pomeriggio di domani. Al momento, ha spiegato il procuratore, non siamo in grado di accertare con estrema precisione cosa sia realmente successo. Per i riscontri serviranno alcuni giorni.

Sarà lutto cittadino nel giorno dei funerali dei due dipendenti morti stamani ad Arezzo. A confermarlo il sindaco Alessandro Ghinelli, “profondamente addolorato. La situazione si era rivelata subito molto grave ma, come tutti, ho sperato fino all’ultimo in un epilogo non così drammatico e definitivo”. A Roma, per impegni istituzionali, Ghinelli subito informato di quanto accaduto, è stato aggiornato momento per momento su quanto avveniva in piazza del Commissario. “Sono davvero giorni molto tristi per la città, sconvolta in poche ore da eventi tragici e dolorosi. Attendiamo tutti la ricostruzione definitiva di quanto accaduto questa mattina. Adesso, a nome mio personale e della città tutta, esprimo il mio cordoglio più sincero alle famiglie colpite dal lutto”, ha aggiunto. Per quanto riguarda il lutto cittadino il sindaco ha disposto l”esposizione delle bandiere a mezz”asta negli edifici comunali e invitato gli esercizi commerciali ad abbassare le saracinesche contestualmente alle celebrazioni delle esequie.

 

Bilancino, cadavere a pochi metri dalla riva

I Vigili del Fuoco del Comando di Firenze, distaccamento di Borgo San Lorenzo ed il nucleo sommozzatori, sono intervenuti nel Comune di Barberino di Mugello, lungo la sponda dell’invaso di Bilancino, per il recupero di un cadavere.

Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della Stazione di Barberino del Mugello, dopo che alla Centrale Operativa della stazione di Borgo San Lorenzo, era stata segnalata, intorno alle 19:00 di venerdì, la presenza di un cadavere nel lago di Bilancino, a pochi metri dalla riva.

Da un comunicato dei Carabinieri si apprende che i primi accertamenti “Consentivano di verificare che trattasi del corpo di un uomo, in avanzato stato di decomposizione con abbigliamento da canoista. Tale circostanza lascia presumere che trattasi dell’uomo, originario di Prato, scomparso a marzo 2016”.

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