Dom 13 Ott 2024
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ToscanaCronacaArezzo: due lavoratori morti per fuga gas in Archivio Stato

Arezzo: due lavoratori morti per fuga gas in Archivio Stato

Due persone, Piero Bruni, 59 anni, di Arezzo, e Filippo Bagni, 55, anche lui aretino sono morte a causa di una fuga di gas in un locale dell’Archivio di Stato di Arezzo. La procura apre inchiesta. Sindaco proclama lutto cittadino per i funerali.

Una terza persona, un 57enne di Bucine, è stata soccorsa dal 118, rimasto intossicato è stato trasferito in codice giallo all’ospedale San Donato di Arezzo dove ora è ricoverato.
L’allarme è scattato intorno alle otto nella sede dell’Archivio in piazza del Commissario, nel centro di Arezzo, al momento dell’entrata dei dipendenti al lavoro. Sul posto polizia, carabinieri, vigili urbani e del fuoco.
E’ stato il 57enne di Bucine a dare l’allarme appena si è reso conto che i due colleghi erano a terra nel locale dove erano entrati per verificare la causa dell’allarme scattato nell’edificio. L’uomo è riuscito ad uscire dal palazzo e ha chiesto aiuto a un netturbino che stava lavorando in strada. Con lui ha prestato anche i primi soccorsi ai due colleghi mentre nella zona arrivavano i mezzi del 118 e i vigili del fuoco.
“Le due persone”, scese per verificare cosa avesse fatto scattare l’allarme nel locale-ripostiglio, “si sono trovate in un ambiente saturo di argon rimanendo intossicati: il gas non provoca scoppi ma brucia l’ossigeno”. Lo ha spiegato il dirigente dei vigili del fuoco di Arezzo Roberto Tommasini aggiungendo che “le nostre indagini dovranno appurare cosa sia accaduto”. I vigili del fuoco, appena arrivati sul posto, hanno subito transennato la zona, facendo evacuare il palazzo ma anche invitando tutti i residenti a tenere le finestre aperte per evitare che nei locali si accumulasse il gas. L’intero centro storico, a due passi dall”Archivio di Stato, dove ci sono le sedi della biblioteca, del comune, della provincia e il cuore di Arezzo l”antica Piazza Grande, è stato messo in allarme, che poi è rientrato appena è stato accertato quanto successo.

 “Ho immediatamente disposto un’ispezione interna al ministero che possa eventualmente anche essere di ausilio alla procura che ha già doverosamente aperto un’indagine. Ho già disposto l’invio di funzionari ad Arezzo e, insieme con i vertici del ministero, stiamo seguendo in tempo reale la vicenda”. E’ quanto dichiarato dal ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli in relazione alla “tragica morte” dei due dipendenti dell’Archivio di Stato di Arezzo. La pm incaricata, Laura Taddei, ha effettuato anche un sopralluogo.
“Sono costernato e profondamente addolorato”, le parole del ministro “Voglio porgere le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime, Filippo Bagni e Piero Bruni e un augurio di pronta guarigione alla terza persona coinvolta nell’incidente”. L’edificio è stato intanto posto sotto sequestro.

Nel fascicolo aperto dalla procura di Arezzo per omicidio colposo plurimo dopo la morte dei due dipendenti dell’Archivio di Stato, Filippo Bagni e Piero Bruni, al momento, non ci sono nomi iscritti nel registro degli indagati. A confermarlo il procuratore Roberto Rossi che ha affidato l’incarico di portare avanti le indagini al pm Laura Taddei. Il lavoro della procura si baserà sui riscontri dei vigili del fuoco che stanno effettuando accertamenti tecnici sul funzionamento e la manutenzione dell’impianto antincendio, sulla formazione dei dipendenti (sia Bagni sia Bruni l”avevano fatta) e sulla dinamica dell’accaduto. Per questo dovranno essere sentiti i dipendenti presenti, le persone che erano all”esterno e chiunque possa fornire elementi per ricostruire quanto successo. A far chiarezza servirà anche l’autopsia che potrebbe essere eseguita già nel pomeriggio di domani. Al momento, ha spiegato il procuratore, non siamo in grado di accertare con estrema precisione cosa sia realmente successo. Per i riscontri serviranno alcuni giorni.

Sarà lutto cittadino nel giorno dei funerali dei due dipendenti morti stamani ad Arezzo. A confermarlo il sindaco Alessandro Ghinelli, “profondamente addolorato. La situazione si era rivelata subito molto grave ma, come tutti, ho sperato fino all’ultimo in un epilogo non così drammatico e definitivo”. A Roma, per impegni istituzionali, Ghinelli subito informato di quanto accaduto, è stato aggiornato momento per momento su quanto avveniva in piazza del Commissario. “Sono davvero giorni molto tristi per la città, sconvolta in poche ore da eventi tragici e dolorosi. Attendiamo tutti la ricostruzione definitiva di quanto accaduto questa mattina. Adesso, a nome mio personale e della città tutta, esprimo il mio cordoglio più sincero alle famiglie colpite dal lutto”, ha aggiunto. Per quanto riguarda il lutto cittadino il sindaco ha disposto l”esposizione delle bandiere a mezz”asta negli edifici comunali e invitato gli esercizi commerciali ad abbassare le saracinesche contestualmente alle celebrazioni delle esequie.

 

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