Amici della Musica, Presentazione Stagione 2019-2020

?Firenze, presentata al Teatro della Pergola, la Stagione 2019-2020 dell’associazione “Amici della Musica”, una delle più antiche e prestigiose realtà concertistiche in Italia.

Gli Amici della Musica di Firenze nascono infatti nel 1920, e da allora organizzano ancora oggi in Italia appuntamenti concertistici paragonabili a quelli delle più prestigiose istituzioni europee, con protagonisti i maggiori interpreti del panorama internazionale.

Le numerose manifestazioni si svolgono nello storico e centrale Teatro della Pergola, a cadenza settimanale (il sabato pomeriggio e la domenica sera), nel periodo ottobre-aprile.

I programmi presentano una variegata gamma di proposte, dai classici della musica cameristica alle espressioni musicali contemporanee (spesso con prime esecuzioni assolute), da pagine per formazioni orchestrali raccolte a pezzi solistici, dal jazz alla musica di tradizione.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il Presidente Stefano Passigli:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/06/190618_03_AMICI-MUSICA_PASSIGLI.mp3?_=1

INFO: https://amicimusicafirenze.it/

Gli ultimi appuntamenti di Amici della musica Firenze!

Ultimi appuntamenti della Stagione Concertistica degli Amici della Musica di Firenze; nei concerti di domenica 14 e lunedì 15 aprile alle 21, Lorenza Borrani propone al Saloncino della Pergola due programmi con i Quintetti di Mozart.

Nei concerti di domenica 14 e lunedì 15 aprile alle 21, Lorenza Borrani propone al Saloncino della Pergola due programmi con i Quintetti di Mozart. The Mozart Quintets Project, oltre alla Borrani vedrà sul palco Maia Cabeza al violino, Simone Jandl e Max Mandel alle viole, Luise Buchberger al violoncello e Alec Frank-Gemmill al corno (“sostiruito dal clarinetto di Lorenzo Coppola il 15 aprile). Ecco come Lorenza Borrani spiega cosa la affascina della musica di Mozart: “C’è una magia che la avvolge, che le dà quella lucentezza che forse solo Mozart riesce a dare. Però forse il lato che più mi attrae è la sua teatralità, il fatto che anche nella musica strumentale ci sia questo continuo riferimento all’opera, al gesto, all’aria, al recitativo… e che gli strumenti siano chiamati ora a cantare, ora a parlare, ora a danzare. C’è una varietà che si combina di battuta in battuta. Non si può nemmeno parlare di “sezioni” diverse: il carattere in questa musica cambia continuamente”.

Biglietti da 17 a 28 euro. Tutte le info e il programma completo della stagione su www.amicimusicafirenze.it.

Al Teatro della Pergola la pianista canadese Angela Hewitt per una nuova tappa della sua Bach Odyssey

Ultimi appuntamenti della Stagione Concertistica degli Amici della Musica di Firenze che sabato 13 aprile alle 16.00 portano al Teatro della Pergola la pianista canadese Angela Hewitt per una nuova tappa della sua Bach Odyssey.

Un mastodontico e affascinante progetto su Bach che la musicista da tre anni sta presentando in tutto il mondo e che è lei stessa a spiegare: “Quando il direttore della Wigmore Hall di Londra mi ha contattata per propormi di eseguire l’opera integrale di Bach per tastiera in dodici recital in quattro anni, la mia prima reazione è stata di dire di no. C’è ancora così tanto repertorio che voglio fare prima che sia troppo tardi! Ma non ho impiegato molto a cambiare idea e rendermi conto di quale meravigliosa cosa sarebbe stata rivisitare tutta l’opera in un arco di tempo definito. So che questi concerti saranno momenti salienti della mia vita, e non vedo l’ora di condividere la gloria di Bach con voi tra adesso e il 2020!”

In questa tappa della sua Odissea intorno al repertorio di Bach, Angela Hewitt presenterà un concerto dedicato alle Toccate del compositore, ovvero forme musicali per strumento solista, caratterizzate da una forma libera e virtuosistica. Nel suo concerto, Angela Hewitt eseguirà 7 Toccate per tastiera, in diverse tonalità: in chiusura del concerto, è in programma anche la Fantasia cromatica e Fuga in re minore, composta da Bach nel 1720.

Biglietti da 17 a 28 euro. Tutte le info e il programma completo della stagione su www.amicimusicafirenze.it.

Amici della Musica Firenze, gli appuntamenti del fine settimana

Amici della musica presenta sabato 30 marzo (alle 16 al Teatro della Pergola) il giovane pianista americano George Li. Domenica 31 ore 21, al Saloncino della Pergola, la star del violino Boris Begelman proporrà un programma che rappresenta l’essenza della musica barocca.

La Stagione Concertistica degli Amici della Musica di Firenze prosegue sabato 30 marzo alle 16 al Teatro della Pergola con il giovane pianista americano George Li che sarà a Firenze per la prima volta ospite degli Amici della Musica. Lodato dal Washington Post per l’abilità nell’unire “un’impressionante bravura tecnica, un senso di padronanza e profondità espressiva”, George Li spicca per la disinvoltura aggraziata, il virtuosismo brillante e il portamento sicuro che lo avvicinano, nonostante i suoi appena ventitré anni, ai grandi nomi del panorama musicale internazionale. Bostoniano di nascita, debutta in pubblico all’età di 10 anni alla Boston Steinway Hall e nel 2011, a soli quindici anni, viene invitato dal Presidente Obama ad esibirsi alla Casa Bianca. Vincitore nel 2015 della Medaglia d’Argento al prestigioso Concorso Čajkovskij, si è imposto come uno degli artisti più interessanti dell’ultima generazione, invitato regolarmente a collaborare con orchestre e direttori rinomati, quali Gergiev, Dudamel, Honeck, Petrenko, Tilson Thomas and Long Yu. Per gli Amici della Musica di Firenze proporrà una delle sonate più virtuosistiche e moderne di Beethoven e il Carnaval, composizione autobiografica di Schumann considerata tra le opere maggiormente originali della letteratura del romanticismo tedesco.

Domenica 31 marzo, ore 21, al Saloncino della Pergola la star del violino Boris Begelman proporrà un programma che rappresenta l’essenza della musica barocca. Insieme a lui l’ensemble Arsenale Sonoro, formato dal violoncellista Ludovico Takeshi Minasi e dalla cembalista Alexandra Koreneva, due fra i migliori interpreti Barocchi della nuova generazione, che fin da subito si sono affermati con la registrazione delle Sonate per violino e basso continuo di Telemann (Deutsche Harmonia Mundi) accolta della stampa internazionale con critiche entusiastiche. Telemann è anche uno degli autori che Arsenale Sonoro eseguirà per gli Amici della Musica di Firenze presentando alcune delle Sonate che il compositore pubblicò a Parigi nel 1715, oltre ad una Sonata di Carl Philipp Emanuel che per lungo tempo è stata erroneamente attribuita al padre e una Sonata proprio di Johann Sebastian che è di incerta datazione, essendo collocata da alcuni proprio nel periodo 1714-17.

Biglietti concerti da 17 a 28 euro. Tutte le info e il programma completo della stagione su www.amicimusicafirenze.it.

Cuarteto Quiroga ospite per la prima volta degli Amici della Musica di Firenze

Con Beethoven si apre il concerto di domenica 24 marzo alle 21, che vede ospite il Cuarteto Quiroga, giovane e promettente quartetto spagnolo, ospite per la prima volta degli Amici della Musica di Firenze. Lunedì 25 il Calidore String Quartet,

Ancora con Beethoven si apre il concerto di domenica 24 marzo alle 21, che vede ospite il Cuarteto Quiroga, giovane e promettente quartetto spagnolo, ospite per la prima volta degli Amici della Musica di Firenze. La particolarità di questo quartetto è il magnifico violino suonato da Cibrán Sierra, uno dei due violinisti del gruppo: questo incredibile strumento è stato realizzato dal liutaio Nicola Amati nel 1682, ed è appartenuto in passato a uno dei violinisti più influenti della storia: Arnold Rosé, primo violino dell’Orchestra Filarmonica di Vienna ai tempi di Brahms e Mahler. Arnold Rosé fu anche violinista del quartetto Rosé, importantissimo a Vienna in quel tempo. Il Cuarteto Quiroga aprirà il concerto con il Quartetto n. 18 op. 5, composto da Beethoven fra il 1798 e il 1800. A seguire il secondo quartetto del compositore ungherese Béla Bartók, vissuto fra il 1881 e il 1945. In chiusura, il primo quartetto del compositore argentino Alberto Ginastera, nato a Buenos Aires nel 1916 e morto a Ginevra nel 1983. Il suo quartetto, composto nel 1948, è ricco di sonorità che richiamano il folklore argentino. Ascoltiamo il primo movimento, Allegro violento ed agitato. Teatro della Pergola – Saloncino ore 21

Lunedì 25 marzo alle 21 sarà la volta di un altro quartetto, il Calidore String Quartet, formazione americana, fra le giovani promesse della musica da camera mondiale. Oltre a un Quartetto di Beethoven e uno del compositore romantico Felix Mendelssohn, il Calidore String Quartet eseguirà i Cinque Pezzi op. 5 del compositore austriaco Anton Webern, vissuto fra il 1883 e il 1945. Webern è considerato uno dei padri della musica del secondo novecento: la sua attenzione a considerare il suono come il risultato della somma di diversi parametri (l’altezza, l’intensità, il timbro, la durata) ha influenzato la ricerca musicale dei suoi predecessori e, in un certo senso, ha portato alla nascita della musica elettronica, quindi alla possibilità di creare il suono artificialmente. Altro lavoro in programma è il Quartetto n. 1 di Leoš Janáček, compositore ceco vissuto fra il 1854 e il 1928. Janáček compone il suo Quartetto n. 1 nel 1924, ispirato dalla lettura del racconto La Sonata a Kreutzer di Tolstoj. Il racconto narra di come, durante un viaggio in treno, un passeggero condivida lo scompartimento con un uomo, Podnizicev, che gli rivela di avere ucciso la moglie, sospettandola di avere una relazione con un violinista che si faceva accompagnare dalla donna per eseguire la celebre Sonata a Kreutzer di Beethoven. Podnizicev era stato assolto per questo “delitto d’onore”, ma l’uxoricidio aveva completamente stravolto la sua vita, portandolo a considerazioni ciniche e nichiliste sul matrimonio, e a una generale agitazione e nevrosi nei confronti di ogni aspetto della vita. Non è mai stato chiaro se e quali legami biografici potessero esserci fra il racconto di Tolstoj e la vita di Janáček, che nel 1918 era arrivato a una sorta di divorzio dalla moglie Zdenka e, nel mentre, aveva maturato, nei confronti di una donna molto più giovane di lui e sposata, Kamila Stòsslovà, una passione che rimase, molto probabilmente, platonica, ma molto forte per gli anni a venire. Teatro della Pergola – Saloncino ore 21

AMICI DELLA MUSICA FIRENZE: tel 055/607440 – www.amicimusicafirenze.

Sabato 23 torna alla Pergola l’affascinante pianista inglese Paul Lewis

Per la Stagione degli Amici della Musica di Firenze sabato 23 marzo alle 16 torna al Teatro della Pergola l’affascinante pianista inglese Paul Lewis a completare il ciclo di appuntamenti dedicati a tre autori del classicismo e romanticismo mitteleuropeo

Per la Stagione degli Amici della Musica di Firenze, sabato 23 marzo alle 16 torna al Teatro della Pergola l’affascinante pianista inglese Paul Lewis a completare il ciclo di appuntamenti dedicati a tre autori del classicismo e romanticismo mitteleuropeo: Franz Joseph Haydn, vissuto fra il 1732 e il 1809, Ludwig van Beethoven (1770-1827) e Johannes Brahms (1833-1897). Nel corso della sua vita, Haydn compose 52 sonate per pianoforte, in un periodo storico molto importante per l’evoluzione di questo strumento e anche di questa forma musicale: il fortepiano, lo strumento antenato del pianoforte, infatti, stava in quegli anni conquistando sempre più importanza per i compositori, scalzando pian piano altri strumenti a tastiera, come il clavicembalo e il clavicordo, che davano all’autore e all’esecutore una minore possibilità di intervento sulle dinamiche del suono (in pratica, non permettevano di suonare suoni “piano”, “forte”, o di intensità intermedia, ma soltanto con una sola e unica dinamica). Inoltre, le composizioni per pianoforte solo avevano forma breve ed erano composte da un unico movimento: con Haydn, in particolare, queste forme – che prendono il nome di Sonate – diventano più articolate e formate da più movimenti. La Sonata di Haydn che eseguirà Paul Lewis per gli Amici della Musica, la n. 34 in mi minore, del 1778, è in tre movimenti: Presto, Adagio e Finale. Degli altri due autori in programma, Beethoven e Brahms, Paul Lewis sceglie di suonare brani molto particolari: ad esempio, di Brahms, esegue la raccolta dei tre intermezzi op. 117, brevi composizioni per pianoforte di carattere intimo e riflessivo. Brahms compone questa raccolta nell’estate del 1892, cinque anni prima della morte. Sono tre lavori accomunati da un sentimento di generale serenità, con una vena malinconica. Il primo intermezzo, Andante moderato, è accompagnato da un paio di versi tratti da un’antica ninna nanna scozzese, ripresi e tradotti in tedesco dal poeta Johann Gottfried Herder, che recitano: “Dormi dolcemente, bimbo mio, dormi dolcemente e tranquillo, mi dà tanta pena vederti piangere”.

La seconda parte del concerto è interamente occupata da un monumentale lavoro di Beethoven, le Variazioni in do maggiore su un valzer di Diabelli. Antonio Diabelli è stato un compositore italiano ed editore musicale contemporaneo di Beethoven, anche lui attivo a Vienna. Diabelli ebbe l’idea di chiamare all’appello molti compositori residenti nell’impero asburgico chiedendo loro di scrivere ciascuno una Variazione su un suo valzer. La raccolta fu pubblicata nel 1824 sotto il pomposo titolo di Società Nazionale degli Artisti. Variazioni per pianoforte su un tema originale, composte dai più eccellenti compositori e virtuosi di Vienna e dell’Impero Austrìaco, e comprendeva cinquanta Variazioni di cinquanta diversi compositori. Tra i cinquanta troviamo molti musicisti oggi sconosciuti e qualche celebrità, come Schubert e Liszt. Non c’è però il nome di Beethoven, perché Beethoven si era messo a lavorare sul valzer di Diabelli fin dal 1819, e nel 1823 aveva consegnato all’editore un lavoro mastodontico di 33 Variazioni, che furono pubblicate nello stesso anno.

AMICI DELLA MUSICA FIRENZE: tel 055/607440 – www.amicimusicafirenze

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