Stagione Concertistica degli Amici della Musica, Lorenza Borrani, Alec Frank Gemmil e Alexander Lonquich.

Sabato 27 gennaio alle 16.00, al Teatro della Pergola per la Stagione Concertistica degli Amici della Musica per la prima volta insieme, i tre raffinati musicisti eseguiranno il Trio in mi bemolle maggiore op. 40 di Brahms su strumenti storici: Violino Santo Serafino 1745, corno Wienerhorn e pianoforte Bechstein del 1870.

Dalla combinazione degli strumenti coinvolti, gli artisti sono giunti alla stesura di tutto il programma, inserendo la Sonata n. 2 per violino e pianoforte in re minore, op. 121 di Schumann, contemporanea dell’Adagio e Allegro in la bemolle maggiore per corno e pianoforte, op. 70, sempre di Schumann, e grande ispirazione della musica di Brahms. Spiega Lorenza Borrani: <<Questa è una prima volta, ma l’idea di incontrarci per questo particolare programma nasce dal fatto che siamo tre musicisti accomunati da una curiosità e un amore molto forte per il suono e il linguaggio degli strumenti antichi. Pur essendo tre strumentisti moderni che suonano strumenti moderni, nei nostri cammini individuali abbiamo esplorato anche le strade della ricerca e della sperimentazione filologica. Questo non ci porta certo a sentirci più vicini alla “verità” (non esiste una verità in musica) ma ad avere forse maturato un gusto e un’idea simili nei confronti di queste partiture. E soprattutto, la convinzione che con la modernizzazione degli strumenti il suono non sia, come spesso si sente ancora dire, “migliorato” ma sia piuttosto “cambiato”, adattandosi alle sale in cui i concerti vengono proposti (sempre meno i salotti delle ville) e che siano le nostre orecchie di ascoltatori a essersi abituate troppo (anche a causa delle registrazioni) a un certo colore fino a farlo definire da molti “migliore” di quello antico. Noi crediamo che valga la pena riscoprire certi colori e bellezze diverse perché c’è solo da guadagnare ampliando la tavolozza delle sfumature possibili>>.

Lorenza Borrani si esibisce in veste di primo violino, direttore, solista e camerista nelle sale e nelle stagioni più importanti del mondo. Nel 2008 è stata nominata solista della Chamber Orchestra of Europe (Abbado, Harnoncourt, Haitink). Formatasi alla Scuola di Musica di Fiesole con Alina Company, Piero Farulli, Zinaida Gilels e Pavel Vernikov, si è perfezionata alla Universität für Musik und Darstellende Kunst di Graz con Boris Kushnir e in masterclass con Pier Narciso Masi, Alexander Lonquich, Mstislav Rostropovich, Ana Chumachenko, Maya Glezarova, Ilya Grubert. È stata diretta da Claudio Abbado, Trevor Pinnock, Yannick Nezet-Seguin, Bernard Haitink e ha collaborato con Isabel Faust, Pier Narciso Masi, Andrea Lucchesini, Andras Schiff, Pierre Laurent Aimard, Tabea Zimmermann, Janine Jansen, Mario Brunello, Christan Tetzlaff, Alexander Lonquich, Lilya Zilberstein. Nel 2007 ha fondato il progetto Spira Mirabilis. Insegna violino per i corsi di base e perfezionamento della Scuola di Musica di Fiesole.

Primo Corno della Scottish Chamber Orchestra, Alec Frank-Gemmill è stato Artist in Residence al Festival di Lammermuir nel 2013 e ha debuttato nello stesso anno alla Wigmore Hall. Da allora si è esibito come solista ai festival di Spitalfields, Ryedale, Mecklenburg-Vorpommern e St. Magnus. Con la SCO ha eseguito i Concerti di Mozart sul corno naturale e di Egarr, Ligeti e Strauss con Robin Ticciati, Schumann con John Eliot Gardiner e Macmillan con Andrew Manze. Come corno ospite principale, si è spesso esibito con la Royal Concertgebouw Orchestra, la London Symphony Orchestra e la Chamber Orchestra of Europe. Grazie al contributo di Creative Scotland ha sviluppato l’interesse nelle esecuzioni storiche; appare regolarmente con gruppi che suonano strumenti d’epoca, come l’Ensemble Marsyas. Ha ricevuto un Borletti-Buitoni Fellowship e, all’inizio del 2017, ha pubblicato una registrazione con opere del XIX secolo per corno e pianoforte con Alasdair Beatson per l’etichetta BIS. È Professore di Corno alla Guildhall School of Music and Drama di Cambridge.

Alexander Lonquich ha vinto nel 1977 il Primo Premio al Concorso Casagrande dedicato a Schubert. Da allora ha tenuto concerti in Giappone, Stati Uniti e nei principali centri musicali europei. È stato diretto da Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Ton Koopman, Emmanuel Krivine, Heinz Holliger e Sandor Vègh. Come camerista ha collaborato con Christian Tetzlaff, Nicolas Altstaedt, Joshua Bell, Heinrich Schiff, Steven Isserlis, Isabelle Faust, Carolin Widmann, Jörg Widmann, Boris Pergamenschikov, Frank Peter Zimmermann. Ha ottenuto il “Diapason d’Or”, il “Premio Abbiati” e il “Premio Edison”. Come direttore-solista collabora stabilmente con l’Orchestra da Camera di Mantova e ha lavorato con l’Orchestra della Radio di Francoforte, Royal Philharmonic Orchestra, Deutsche Kammerphilarmonie, Camerata Salzburg, Mahler Chamber Orchestra, Orchestre des Champs Elysées e Filarmonica della Scala. Ha inciso per EMI e ECM. Tiene regolarmente masterclass in Europa, USA e Australia. Dal 2014 è Direttore Principale dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza. Nella stagione 2015/16 è stato Artist in Residence presso la NDR Elbphilharmonie Orchester.

Biglietti da 14 a 25 euro. Info su www.amicimusicafirenze.it

Amici della musica presenta le dive del pianoforte le francesi Katia e Marielle Labèque

Sabato 20 gennaio alle 16.00, al Teatro della Pergola, gli Amici della Musica di Firenze presentano uno dei più attesi concerti della stagione: le straordinarie dive del pianoforte, le francesi Katia e Marielle Labèque.

Katia e Marielle Labèque, saranno affiancate per l’occasione da due giovani percussionisti come Simone Rubino e Andrea Bindi. Insieme eseguiranno la Sonata per due pianoforti e percussioni di Bartók, pagina in cui le sonorità della musica del folklore ungherese vengono assorbite dalla forma tradizionale della sonata in tre tempi. Nella Sonata i due pianoforti si integrano con una vasta serie di percussioni, amalgamate con varietà e potenza quasi orchestrale. È lo stesso Bartók a ricordare che «le due parti di percussioni sono del tutto uguali come importanza a ciascuna delle parti pianistiche. Il timbro degli strumenti a percussione ha varie funzioni: in molti casi dona solamente colore al suono del pianoforte, in altri sottolinea i più importanti accenti; occasionalmente gli strumenti a percussione introducono motivi contrappuntistici contrapponendosi alle parti pianistiche, e i timpani e lo xilofono suonano alcuni temi, anche come solisti: gli stessi temi sono di carattere percussivo, al punto da determinare una struttura ritmicamente contrappuntistica».

Sempre di Bartók verranno eseguiti anche 5 studi per 2 pianoforti ricavati dal gruppo dei 153 che formano l’opera Mikrokosmos per pianoforte solo. Mikrokosmos può essere definito un lavoro di etnomusicologia ante litteram, una pietra miliare nello studio dei rapporti tra stile colto e popolare.

Insieme alle atmosfere rassicuranti delle Danze ungheresi di Brahms sono in programma anche due novità, a testimonianza del legame che Katia e Marielle amano intrattenere con gli autori di oggi. “Thirteen Drums” del giapponese Maki Ishii vedrà Simone Rubino impegnato con 13 membranofoni in un pezzo di bravura in cui strutture ritmiche determinate e indeterminate creano differenti percezioni del tempo musicale.

Conferma l’attenzione delle sorelle Labèque per la musica contemporanea la scelta di eseguire in prima italiana il brano “El Chan” del quarantenne compositore americano Bryce Dessner (chitarrista della rock band The National), pagina ispirata alla natura selvaggia e misteriosa del Messico. Nato per quartetto con pianoforte (2016), il pezzo è stato poi trascritto per due pianoforti proprio per le sorelle Labèque, che collaborano regolarmente con Bryce Dessner e sono le dedicatarie anche del suo Concerto per 2 pianoforti.

Vi segnaliamo anche domenica 21 gennaio alle 21, al Teatro Niccolini  il concerto per tre clarinetti e corni di bassetto: Alessandro Carbonare, Perla Cormani e Luca Cipriano immergeranno il pubblico nelle note di Mozart, Poulenc e Chick Corea.

Biglietti da 14 a 25 euro. Info allo 055 607440 e su www.amicimusicafirenze.it.

Il 2018 degli Amici della Musica di Firenze prende il via sabato 13 gennaio con il raffinato pianismo di Giuseppe Albanese

Sabato 13 gennaio alle 16 al Teatro della Pergola di Firenze  il grande talento del pianista Giuseppe Albanese, che nel centenario di Debussy propone un programma che prevede la Suite bergamasque e i Quattro Preludi oltre alla Polacca-Fantasia in la bemolle maggiore op. 61, la Fantasia in fa minore op. 49 e la Ballata n. 4 in fa minore op. 52 di Chopin. Domenica 14 gennaio alle 21, pagine di Schumann e Brahms per il concerto del Quartetto Fonè.

Tra i più richiesti pianisti della sua generazione, Giuseppe Albanese debutta nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo “Fantasia”, con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann. Segue nel 2015 il suo secondo album DG “Après une lecture de Liszt”, interamente dedicato al compositore ungherese. Nel marzo 2016 Decca Classics inserisce nel box con l’opera omnia di Bartók in 32 cd la sua registrazione (in prima mondiale) del brano “Valtozatok” (Variazioni).

Invitato per recital e concerti con orchestra da autorevoli ribalte internazionali quali – tra gli altri – il Metropolitan Museum, la Rockefeller University e la Steinway Hall di New York; l’Auditorium Amijai di Buenos Aires; il Cenart di Mexico City; la Konzerthaus di Berlino; la Laeisz Halle di Amburgo; la Philharmonie di Essen; il Mozarteum di Salisburgo; St. Martin in the Fields e la Steinway Hall di Londra; la Salle Cortot di Parigi; la Filarmonica di San Pietroburgo; la Filharmonia Narodowa di Varsavia; la Filarmonica Slovena di Lubiana; la Gulbenkian di Lisbona, ha collaborato con direttori del calibro di Christian Arming, John Axelrod, James Conlon, Lawrence Foster, Will Humburg, Dmitri Jurowski, Julian Kovatchev, Alain Lombard, Nicola Luisotti, Othmar Maga, Fabio Mastrangelo, Henrik Nanasi, Anton Nanut, Tomas Netopil, Daniel Oren, George Pehlivanian, Donato Renzetti, Alexander Sladkowsky, Hubert Soudant, Pinchas Steinberg, Michel Tabachnik, Jeffrey Tate, Jurai Valcuha, Jonathan Webb ecc.

Tra i festival, di particolare rilievo gli inviti al Winter Arts Square di Yuri Temirkanov a San Pietroburgo, al Castleton di Lorin Maazel (USA), all’Internazionale di Brescia e Bergamo e al MiTo SettembreMusica, alla Biennale Musica di Venezia, oltre al Mittlefest, il Tiroler Festspiele di Erl, il Festival di Colmar, En Blanco y Negro di Mexico City, il Festival di Sintra (Portogallo), il Tongyeong Festival (Corea).

In Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche (incluse quelle dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e della RAI di Torino) e in tutti i più importanti teatri.

Negli ultimi tempi il Mº Albanese si è distinto per essere stato invitato a suonare in ben undici delle tredici Fondazioni Liriche italiane: il Petruzzelli di Bari, il Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice di Genova, il Teatro San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il Teatro dell’Opera di Roma, il Verdi di Trieste, la Fenice di Venezia, l’Arena di Verona.

Prima di “Fantasia” e “Après une lecture de Liszt”, Albanese ha riscosso singolare successo con il CD monografico con musiche di Debussy pubblicato a gennaio 2012 per il mensile “Amadeus” in occasione dell’anniversario dei 150 anni della nascita del compositore francese. Il suo CD “1900 – Yearbooks of 20th Century Piano, dedicato all’anno solare 1900 e contenente musiche di Skrjabin, Szymanowski, MacDowell e la prima registrazione assoluta delle Variazioni di Bartók è stato recensito come CD del mese dal mensile Suonare News e 5 stelle sia nel giudizio tecnico che artistico dal mensile Amadeus.

Già “Premio Venezia” 1997 (assegnato all’unanimità da una giuria presieduta dal Mº Roman Vlad) e Premio speciale per la miglior esecuzione dell’opera contemporanea al “Busoni” di Bolzano, Albanese vince nel 2003 il primo premio al “Vendome Prize” (presidente di giuria Sir Jeffrey Tate) con finali a Londra e Lisbona: un evento definito da Le Figaro “il concorso più prestigioso del mondo attuale”.

Domenica 14 gennaio alle 21.00, pagine di Schumann e Brahms per il concerto del Quartetto Fonè, che insieme a Duccio Beluffi alla viola e Beatrice Pomarico al violoncello aprono il progetto Sehnsucht, che indaga l’universo schumaniano in tre declinazioni fondamentali: l’anelito ad una “nuova era poetica”, il rapporto del compositore con i suoi contemporanei e la relazione profonda tra parola e canto nei suoi lieder.

Biglietti da 14 a 25 euro. Info allo 055 607440 e su www.amicimusicafirenze.it.

Musica tra le corde – Amici della Musica – Puntata 2

“Musica tra le corde” la rubrica dedicata agli ascoltatori di Controradio per parlare di musica classica, cercando di toglierle un po’ di polvere di dosso e avvicinarla anche a chi ascolta generi musicali completamente diversi. Abbiamo pensato di invitarvi a salire su un ring immaginario e di presentarvi alcuni concerti. Come Rocky Balboa affronta senza paura i propri avversari, vogliamo anche noi prepararvi al meglio e farvi accettare questa sfida.

Amici della Musica di Firenze, il giovedì alle 19:10 su Controradio FM (93.6 – 98.9), su www.controradio.it e sulla app Controradio Firenze.

La Stagione degli Amici della Musica: al Teatro della Pergola sabato 25 novembre alle 16 con il Quartetto Prometeo:

La Stagione degli Amici della Musica di Firenze prosegue al Teatro della Pergola sabato 25 novembre alle 16 con il Quartetto Prometeo: Giulio Rovighi, Aldo Campagnari, Massimo Piva e Francesco Dillon eseguiranno musiche di Mendelssohn, Ravel e Sciarrino. Domenica 26 il grande Antoine Tamestit alla viola

Il Quartetto si è distinto nel panorama nazionale e internazionale per limpidezza esecutiva e repertorio inusuale e raffinato e ha collaborato con musicisti di rilievo come Mario Brunello, David Geringas, Veronika Hagen, Alexander Lonquich, Enrico Pace, Stefano Scodanibbio, Quartetto Belcea. Particolarmente intenso il rapporto artistico con Salvatore Sciarrino che ha dedicato al Prometeo gli Esercizi di tre stili e il nuovo Quartetto n. 8 per archi commissionato dalla Società del Quartetto di Milano, Aldeburgh Festival, Ultima Festival di Oslo e dal MaerzMusik Festival di Berlino e recentemente registrato per Kairos in un CD monografico. Il Prometeo è in grado di spaziare tra i secoli in musica, mostrando il senso profondo tanto delle composizioni più ardite della contemporanea, quanto le sfumature di pagine toccanti come il “Quartetto in fa maggiore” di Ravel e il “Quartetto n. 2 in la minore op.13” di Mendelssohn, brani su cui sarà incentrato il concerto per gli Amici della Musica alla Pergola.

Domenica 26 alle 21, uno dei più affascinanti ensemble internazionali, Quatuor Ebene, con ospite il grande Antoine Tamestit alla viola e Antoine Lederlin al violoncello, per un concerto al buio che permetta agli spettatori e ai musicisti di entrare nel senso più profondo delle pagine di Sciarrino, Dutilleux e Schönberg dedicate alla notte..

Vincitore della 50° edizione del Prague Spring International Music Competition nel 1998, il Quartetto Prometeo è stato insignito anche del Premio Speciale Bärenreiter per la migliore esecuzione fedele al testo originale del Quartetto K 590 di Mozart, del Premio Città di Praga come migliore quartetto e del Premio Pro Harmonia Mundi. Nel 1998 il Quartetto Prometeo è stato eletto complesso residente della Britten Pears Academy di Aldeburgh e nel 1999 ha ricevuto il premio Thomas Infeld dalla Internationale Sommer Akademie Prag-Wien-Budapest per le ” straordinarie capacità interpretative di una composizione del repertorio cameristico per archi” ed è risultato secondo al Concours International de Quatuors di Bordeaux. Nel 2000 è stato nuovamente insignito del Premio Speciale Bärenreiter al Concorso ARD di Monaco.Nel 2012 riceve il Leone d’Argento alla Biennale Musica di Venezia. Ospite al Concertgebouw di Amsterdam, Musikverein, Wigmore Hall, Aldeburgh Festival, Prague Spring Festival, Mecklenburg Festival, Accademia di Santa Cecilia di Roma, Società del Quartetto di Milano, Accademia Chigiana di Siena, Musica Insieme di Bologna, Accademia Filarmonica Romana (di cui è stato Quartetto Residente), Settimane Musicali di Stresa, Società Veneziana dei Concerti, GOG di Genova, Associazione Scarlatti di Napoli, Amici della Musica di Firenze, Festival Sinopoli di Taormina…

Biglietti da 14 a 24 euro. Programma e informazioni su www.amicimusicafirenze.it.

String City: da oggi possibile prenotarsi per il festival della musica a corda

Sarà possibile prenotarsi da oggi fino al 30 Novembre per gli eventi della rassegna  che il 2 e 3 dicembre proporrà a Firenze 80 momenti di musica in oltre 50 luoghi

Si aprono oggi le prenotazioni per partecipare agli eventi di Strings City, il festival dedicato agli strumenti a corda che il 2 e 3 dicembre trasformerà Firenze e alcuni comuni della Città Metropolitana nella capitale della musica a corda. Oltre 50 luoghi della cultura, tra musei, biblioteche, archivi, palazzi storici, chiese e teatri, diventeranno il palcoscenico d’eccezione di circa 80 momenti musicali, realizzati solo con strumenti a corda, dal violino alla voce, per 50 ore di musica.

L’evento è organizzato dal Comune di Firenze, a cura di Scuola di Musica di Fiesole, capofila del progetto, con Conservatorio di Musica Luigi Cherubini,Maggio Musicale Fiorentino e Orchestra della Toscana, con la partecipazione di Amici della Musica di Firenze e Orchestra da Camera Fiorentina, con il contributo della Città Metropolitana di Firenze e con il sostegno di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.

Tutti i momenti musicali sono gratuiti, alcuni su prenotazione obbligatoria per esigenze di capienza degli spazi. Fino al 30 novembre, basterà andare sul sito www.stringscity.it, e premere il tasto “prenota”. Sarà possibile riservare fino a un massimo di due posti per ciascun evento. In caso di impossibilità a partecipare, disdire al numero 335 7460850 o tramite mail a info@stringscity.it.

Tra gli appuntamenti su prenotazione, si segnalano il 2 dicembre alle ore 12 nel Salone Magliabechiano della Biblioteca degli Uffizi, il momento musicale del Quartetto Manfredi che si esibirà su musiche di Haydn, Ricci, Debussy (a cura di Scuola di Musica di Fiesole); alle ore 10.00 alla Biblioteca Medicea Laurenziana l’interpretazione delle Variazioni Goldberg di Bach con il violinista Giacomo Rafanelli, il violista Andrea Pavani, la violoncellista Beatrice Guarducci (a cura del Maggio Musicale Fiorentino); alle 11.30 a Palazzo Medici Riccardi l’acclamato complesso dei violoncelli del Cherubini con la straordinaria partecipazione del primo violoncello dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino Patrizio Serino affiancato dalla prima viola Jorg Winkler, sotto la concertazione di Lucio Labella Danzi (a cura del Conservatorio Cherubini). E ancora: alle 15.30 nel Complesso Monumentale di Santa Croce il Quartetto d’archi dell’ORT, composto da Chiara Morandi e Alessandro Giani al violino, Alessandro Franconi alla viola e Giovanni Simeone al violoncello, eseguirà musiche dei compositori ivi sepolti, ovvero la Sonata a quattro n.6 di Rossini, la Polonaise Pożegnanie Ojczyzny del compositore polacco Oginsky e il Quartetto n.1 in mi bemolle maggiore di Luigi Cherubini, presente in Santa Croce con un cenotafio (a cura di Orchestra della Toscana), mentre alla ore 20, presso la Galleria dell’Accademia di Firenze, il violinista ungherese Kristóf Baráti suonerà il violino 1734 ‘Lam’, ex Scotland University, proveniente dal Museo del Violino di Cremona (evento a cura di Amici della Musica Firenze, in collaborazione con Comune di Cremona).

Su prenotazione anche i concerti legati alle mostre d’arte: la sera al Museo Salvatore Ferragamo il violinista Luigi Papagni suonerà un repertorio di musiche anni ’20, in linea con l’esposizione “1927 Il ritorno in Italia” che racconta il ritorno in Italia dall’America di Salvatore Ferragamo (ore 19.30, 20.00, 20.30, a cura del Maggio Musicale Fiorentino); a Palazzo Strozzi all’interno delle sale della mostra “Il Cinquecento a Firenze”, un pubblico itinerante sarà accompagnato dalle note del virtuoso contrabbassista Alberto Bocini, del violoncellista Giovanni Gnocchi e degli allievi Leopoldo Giachetti e Cristian Marsili (ore 20.30, 21.30 e 22,30, a cura della Scuola di Musica di Fiesole).

Entra nel programma per la prima volta la Sala Inferno del Centro Internazionale per le arti dello spettacolo Franco Zeffirelli, in cui tre prototipi di perfetti abitanti dell’Inferno dantesco ritroveranno vita attraverso la voce e il violoncello di Naomi Berrill, su musiche di Nina Simone, Nick Drake e Billie Holiday (ore 12.00), e l’Opificio delle Pietre Dure, con le Suite per violoncello solo di Bach interpretate da Martino Tarzari, Matteo Ferraro, Andrea Sernesi (ore 14).

E ancora: alle ore 17 al Museo Bardini saranno interpretati i concerti per violino e archi di Bach, mentre alle 18 nella cappella della Officina Profumo – Farmaceutica di Santa Maria Novella il soprano Vittoria Licostini soprano e il chitarrista Tommaso Tarsi si esibiranno su musiche di Garcia Lorca, De Falla e Mompou (eventi a cura del Conservatorio Cherubini). Gli Archi dell’Orchestra della Toscana suoneranno alle ore 17 nella Sala Bianca della Galleria Palatina di Palazzo Pitti, eseguendo due Serenate, la numero 22 di Dvořák e la numero 48 di Čaikovskij.

Tra le curiosità, e fuori prenotazione, si segnala l’evento all’Osservatorio Astrofisico di Arcetri in cui il pianista Salvatore Monzo, accompagnato dal violino diFanny Ravier (ore 15), e la pianista Irene Novi, accompagnata dalla violinista Franziska Schoetensack (ore 16.15), avranno il privilegio di suonare il pianoforte che Albert Einstein donò alla sorella e che è custodito nella biblioteca dell’osservatorio (a cura di Scuola di Musica di Fiesole), mentre nella Sala del Buonumore del Conservatorio Cherubini, intitolata ora a Pietro Grossi, si terrà il concerto del Quintetto d’archi dell’Orchestra da Camera Fiorentina (con strumenti della liuteria Vettori in copia del celebre quintetto che Antonio Stradivari costruì per la corte dei Medici) e la partecipazione del violista Marco Fornaciari, su musiche di Mozart, Rolla, Beethoven (ore 19.00, nell’ambito de “I concerti dei Quartetti della liuteria toscana”).

La mattinata di domenica 3 dicembre sarà invece dedicata ai momenti musicali nella Città Metropolitana, liberi e gratuiti fino ad esaurimento dei posti disponibili: il Museo Manzi di Campi Bisenzio sarà palcoscenico di due set a cura del Maggio Musicale Fiorentino, alle 10.30 con Boriana Nakeva (violino) Lia Previtali (viola) e Sara Nanni (violoncello), e alle 12.00 con Corinne Curtaz (violino), Emilio Di Stefano (violino), Dezi Herber (viola) e Simao Alcoforado (violoncello). Al Museo Bandini di Fiesole il Conservatorio Cherubini proporrà le “Suggestioni per arpa”, su musiche di Renié, Rota, Hasselmans, Paradisi, Händel, nel concerto dell’arpista Floriandre Dezaire (ore 11.00) mentre al Teatro Studio Mila Pieralli di Scandicci l’Orchestra della Toscana replicherà il suo concerto con l’Orchestra d’Archi su musiche di Dvořák e Čaikovskij (ore 12.00). Nel Museo Caruso a Villa Caruso Bellosguardo di Lastra a Signa, le voci della Scuola di Musica di Fiesole interpreteranno le melodie più care al celebre tenore, oltre ad un pezzo di raro ascolto quale Tramonto di Respighi, poemetto lirico per quartetto d’archi e voce (dalle ore 12.00).

Tra gli eventi speciali, il grande concerto corale al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, domenica 3 alle ore 15.30, interpretato da un organico composto da musicisti provenienti dai quattro enti organizzatori (escluso dalla prenotazione, a ingresso libero fino a esaurimento posti).

Il programma completo è su www.stringscity.it

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