Amici della Musica: sabato 17 marzo Seong-Jin Cho per il ciclo Solopiano, domenica 18 marzo il Trio Montrose

Sabato 17 marzo alle 16 porta al Teatro della Pergola uno dei grandi pianisti della scena asiatica e internazionale, Seong-Jin Cho. Domenica 18 marzo alle 21, al Saloncino della Pergola due quarti del Tokyo String Quartet, che insieme al pianista Jon Kimura Parker hanno fondato nel 2014 il Trio Montrose.

La Stagione concertistica degli Amici della Musica di Firenze sabato 17 marzo alle 16 porta al Teatro della Pergola uno dei grandi pianisti della scena asiatica e internazionale, Seong-Jin Cho. Il giovane musicista, classe 1994, si è contraddistinto nel panorama musicale nell’ottobre del 2015, quando ha vinto il primo premio al Concorso Chopin di Varsavia. Quattro anni prima, a soli diciassette anni, si era classificato terzo al Premio Tchaikovsky di Mosca. Da quel momento, Seong-Jin Cho ha intrapreso una carriera in rapida ascesa, ed è ora considerato uno degli artisti più interessanti della sua generazione. Nel gennaio 2016, Seong-Jin Cho ha firmato un contratto di esclusiva con l’etichetta discografica Deutsche Grammophon. Il primo disco nato da questa collaborazione, pubblicato nel novembre del 2016, ha compreso il Primo Concerto e le Quattro Ballate di Chopin ed è stato realizzato insieme alla London Symphony Orchestra e Gianandrea Noseda. A Firenze presenta un programma per il ciclo Solopiano con musiche di Beethoven, Debussy e Chopin (biglietti da 14 a 25 euro). Seong-Jin Cho si è esibito al fianco di alcune delle orchestre più prestigiose al mondo, tra cui l’Orchestra del Royal Concertgebouw, l’Orchestra Mariinskij, i Münchner Philharmoniker, l’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino, l’Orchestra Filarmonica di Seoul, la Filarmonica Ceca, la Budapest Festival Orchestra, la Danish National Symphony Orchestra, la Russian National Orchestra, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la Sinfonica NHK di Tokyo, sotto la direzione di Myung-Whun Chung, Lorin Maazel, Marek Janowski, Mikhail Pletnev, Valery Gergiev e Vladimir Ashkenazy. Dal 2012 Seong-Jin Cho vive a Parigi. Dopo aver studiato con i professori S. R. Park e S. J. Shin a Seoul, ha proseguito gli studi con Michel Béroff al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi.

Domenica 18 marzo alle 21, al Saloncino della Pergola due quarti del Tokyo String Quartet, che insieme al pianista Jon Kimura Parker hanno fondato nel 2014 il Trio Montrose. Il Trio Montrose si è rapidamente contraddistinto grazie alle sue esibizioni di massimo livello. Nel 2015 il Washington Post ha scritto di lui: “esecuzioni al massimo, è pronto a diventare uno dei principali trii al mondo.” Per domenica l’ensemble ha previsto una serata con pagine di Haydn, Šostakovič e Mendelssohn (biglietti 20 e 25 euro).

Fondato nel 2014, il Trio Montrose è il frutto di un rapporto prolungato e proficuo tra il pianista Jon Kimura Parker e il Quartetto di Tokyo. Prende il nome dal Château Montrose, un vino di Bordeaux molto apprezzato dopo i concerti; il Trio Montrose si è rapidamente contraddistinto grazie alle sue esibizioni di massimo livello. Nel 2015 il Washington Post ha scritto di lui: “esecuzioni al massimo, è pronto a diventare uno dei principali trii al mondo.” Il Trio Montrose ha debuttato per la prima volta alla Chamber Music Society di Detroit e in seguito a Wolftrap, Montreal e Santa Fe. La stagione 2015-16 ha previsto concerti a Philadelphia, New York, Vancouver, Portland, Eugene, Baltimora, Jacksonville, Durham, Detroit, Buffalo, La Jolla e per l’Hong Kong Chamber Music Festival.

PROGRAMMA COMPLETO

Amici della Musica: due appuntamenti per il fine settimana

Amici della Musica Firenze presenta sabato 10 marzo, ore 16.00 al  Teatro della Pergola con “Šostakovič. Un artista del popolo?” Domenica 11 marzo nel Saloncino della Pergola, cambio di atmosfera con le splendide voci dell’Orlando Consort

La Stagione concertistica degli Amici della Musica prosegue sabato 10 marzo alle 16 al Teatro della Pergola con il concerto “narrato” Šostakovič. Un artista del popolo?, dedicato al grande compositore russo, con protagonisti il critico musicale Sandro Cappelletto, il pianista Pietro De Maria e il Quartetto di Fiesole. Alla voce di Cappelletto la capacità di far emergere un ritratto di Šostakovič in prima persona che integri la musica e in particolare l’esecuzione del Quartetto per archi n. 8 in do minore op. 110, e il Quintetto per pianoforte e archi in sol minore op. 57. <<Šostakovič, nel nostro concerto-racconto, parla in prima persona – spiega Alina Company, primo violino del Quartetto di Fiesole – . Ci porta a scoprire il significato più intimo di due suoi capolavori. Il Quartetto per archi n. 8 inizia con delle note che sono le lettere del suo cognome tradotte in musica, come se il compositore dicesse: “Questa è la mia firma, questo quartetto parla di me e delle mie angosce”. Il Quintetto con pianoforte vince il Premio Stalin e allora al compositore sembra di impazzire: “Ma come – si chiede – pochi anni fa sono stato costretto a un’autocritica pubblica umiliante, ho dovuto rinnegare me stesso, dire che avevo sbagliato a scrivere una musica che invece mi appare bellissima. E adesso mi premiate? Perché? Che cosa volete in cambio?”>>. Biglietti da 14 a 25 euro.

QUARTETTO DI FIESOLE

Alina Company violino – Simone Ferrari violino

Flaminia Zanelli viola – Sandra Bacci violoncello

PIETRO DE MARIA pianoforte

SANDRO CAPPELLETTO voce narrante

Šostakovič. Un artista del popolo?

Domenica 11 marzo alle 21, nel Saloncino della Pergola, cambio di atmosfera con le splendide voci dell’Orlando Consort che hanno realizzato un affascinante programma attorno alla figura del compositore e teorico franco-fiammingo Guillaume Dufay, arricchito da composizioni di Jean Tapissier, Loyset Compère, Antoine Busnoys e Johannes Ockeghem, per un’immersione all’origine del Rinascimento (ingresso 20 e 25 euro). Info su www.amicimusicafirenze.it.

Domenica 11 marzo ore 21, Saloncino della Pergola

THE ORLANDO CONSORT

Matthew Venner controtenore – Mark Dobell tenore

Angus Smith tenore – Donald Greig baritono

Guillaume Dufay: The Birth of the Renaissance

Guido Rimonda e il misterioso violino Stradivari “Le violon noir”

Cosa lega la Sinfonia funebre di Locatelli alla Pavana di Ravel? E la Danza degli spiriti beati di Gluck alle Streghe di Paganini? Il mistero e la morte, secondo Guido Rimonda, violinista e direttore della Camerata Ducale, in concerto per gli Amici della Musica di Firenze sabato 3 marzo, ore 16, al Teatro della Pergola.

Guido Rimonda suonerà per l’occasione uno Stradivari del 1721, appartenuto al violinista francese Jean-Marie Leclair, il cui cadavere fu ritrovato pugnalato alla schiena, ancora abbracciato al proprio strumento. Da allora lo strumento venne soprannominato “le Noir” per la macchia nera lasciata come impronta dalla mano del suo violinista morente. A queste misteriose suggestioni si ispirano sia il concerto sia il progetto discografico Le violon noir, uscito per Decca nel 2013. Il programma spazierà tra vari periodi: da Tartini e Gluck, passando da Nicolò Paganini e Ravel per arrivare ai contemporanei Williams, autore della colonna sonora di Schindler’s List e Luciano Maria Serra con un brano eseguito per la prima volta a Firenze.

Guido Rimonda ha esordito a tredici anni eseguendo le Sonate di Arcangelo Corelli nello sceneggiato televisivo Rai “Per Antonio Vivaldi” di Alberto Basso, dove interpretava la parte di Vivaldi fanciullo. Durante gli studi al Conservatorio di Torino, rimane affascinato dalla figura di Giovan Battista Viotti. Dopo la specializzazione con Corrado Romano a Ginevra, si dedica alla valorizzazione delle opere del compositore piemontese. Nel 1992 costituisce la Camerata Ducale e nel 1998, in stretta collaborazione con la città di Vercelli, fonda il Viotti Festival, di cui è direttore musicale. Parallelamente alla stagione concertistica, è presente nelle più importanti sale concertistiche in Italia e all’estero e ha al suo attivo oltre mille concerti come violino solista e direttore. È stato assistente di Giuliano Carmignola e Franco Gulli presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo. È docente di violino presso il Conservatorio di Novara. Nel 2012 è stato nominato Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici. Intensa anche la sua attività discografica che attualmente conta oltre trenta dischi per Chandos, EMI e Decca Universal. Nel 2012 ha firmato un’esclusiva con Decca per il Progetto Viotti: la realizzazione di quindici dischi contenenti l’integrale delle composizioni per violino e orchestra, con numerosi inediti e prime registrazioni mondiali. Il progetto è giunto al quarto album. Suona lo Stradivari del 1721 “Jean Marie Leclair” (Le Noir) definito da G. B. Somis “La voce di un angelo”.

Biglietti da 14 a 25 euro. Info su www.amicimusicafirenze.it

Musica tra le corde – Amici della Musica – Puntata 8

“Musica tra le corde” la rubrica dedicata agli ascoltatori di Controradio per parlare di musica classica, cercando di toglierle un po’ di polvere di dosso e avvicinarla anche a chi ascolta generi musicali completamente diversi. Abbiamo pensato di invitarvi a salire su un ring immaginario e di presentarvi alcuni concerti. Come Rocky Balboa affronta senza paura i propri avversari, vogliamo anche noi prepararvi al meglio e farvi accettare questa sfida.

Amici della Musica di Firenze, il giovedì alle 19:10 su Controradio FM (93.6 – 98.9), su www.controradio.it e sulla app Controradio Firenze.

Amici della musica presenta: Hagen Quartett

Doppio appuntamento con la grande classica sabato 24 alle 16 e domenica 25 febbraio alle 21 al Teatro della Pergola: protagonista, uno dei quartetti più più ricercati da pubblico e critica, il Quartetto Hagen

L’Hagen presenterà due programmi che includono quartetti d’archi di Mozart, Webern e Čaikovskij il 24 febbraio e di Beethoven, Webern e Debussy il 25 febbraio. <<Abbiamo sempre pensato che i primi pezzi di Webern fossero fortemente radicati nella prima scuola viennese ma con l’impiego di tecniche che sono poi state sviluppate in seguito – spiegano i musicisti – . Il modo in cui Webern comunica sentimenti e condizioni umane, e così i temi che sceglie di esprimere, non è molto diverso da quello di cento anni prima di lui. Questo crea un’interessante combinazione con i “Maestri viennesi più anziani”. Debussy, d’altra parte, è quasi un contemporaneo di Webern, ha un po’ meno di vent’anni più di lui. Anche il suo quartetto d’archi è appena più vecchio di vent’anni rispetto alle composizioni di Webern che eseguiremo. Ma il risultato dei rispettivi quartetti è enormemente diverso per i due compositori. Per questo, troviamo molto curioso mettere insieme questi due autori. L’interpretazione della cosiddetta musica classica è profondamente cambiata negli ultimi trent’anni. Siamo sempre contenti di non dover ripetere quello che abbiamo già fatto, e di trovare nuovi modi di suonare. Altri modi di osservare la musica. Vorremmo davvero tanto continuare a fare così: cercare un’interpretazione che sia comunicativa, umana e che arricchisca la vita>>.

Per l’ultima incisione discografica – i Quartetti K. 387 e K. 458 di Mozart – il Quartetto Hagen ha ricevuto il Diapason d’or, lo Choc de la musique del magazine francese “Classica” e l’ECHO 2016 nella categoria “Musica del diciassettesimo e diciottesimo secolo”. È di prossima pubblicazione per l’etichetta Myrios Classics un disco con opere di Brahms che vedrà la partecipazione di Kirill Gerstein. Quest’ultima uscita si aggiunge a una già ricchissima discografia (che comprende quarantacinque cd solo per Deutsche Grammophon), che ha ricevuto moltissimi premi e apprezzamenti dalla critica discografica internazionale.

Fondato nel 1981, nel 2011 il Quartetto Hagen ha festeggiato i trenta anni di attività con una serie di importantissimi concerti in tutto il mondo. Rilevante anche la collaborazione con altri musicisti e compositori fra cui Nikolaus Harnoncourt, György Kurtág, Maurizio Pollini, Mitsuko Uchida, Krystian Zimerman, Heinrich Schiff e Jörg Widmann.

I programmi da concerto e le incisioni discografiche della formazione attingono a un repertorio vastissimo che va da Haydn fino a Kurtág, non trascurando tuttavia il contatto con gli autori e le composizioni della sua generazione, anche commissionando nuovi lavori.

I membri del Quartetto Hagen insegnano al Mozarteum di Salisburgo, alla Hochschule für Musik di Basilea e tengono masterclass in tutto il mondo. Lukas Hagen suona un violino Stradivari del 1734, messogli a disposizione da Balthazar Soulier, Atelier Cels, Parigi. Biglietti da 14 a 25 euro. Info su www.amicimusicafirenze.it

Gli appuntamenti di Amici della Musica Firenze – Stagione Concertistica 2017-2018

Amici della Musica Firenze – Stagione Concertistica 2017-2018: Rafał Blechacz il 3 febbraio, il violinista russo Ilya Gringolts il 4 febbraio, e lunedì 5 febbraio l’Estravagante ensemble.

Eccezionale talento, vincitore a vent’anni della quindicesima edizione del Premio Chopin di Varsavia, Rafał Blechacz sabato 3 febbraio alle 16.00, arriva al Teatro della Pergola per la stagione degli Amici della Musica di Firenze con un programma tra Mozart, Beethoven, Schumann e Chopin, di cui interpreterà le Mazurche op.24 e la Polonaise Op.53 No.6. A Varsavia nel 2005 si aggiudicò non solo il Primo premio ma anche i quattro premi per la migliore esecuzione di Mazurke, Polacche, Sonate e Concerti del celebre conterraneo e Blechacz ha confermato negli anni le grandi doti tecniche e interpretative che lo rendono amato in tutto il mondo dalla critica e dal pubblico.

Il violinista russo Ilya Gringolts, noto per catturare il pubblico grazie alle esibizioni estremamente virtuosistiche e alle interpretazioni sensibili, sarà al Saloncino della Pergola domenica 4 febbraio alle 21.00

Ricercatissimo come solista, si dedica al grande repertorio orchestrale ma anche ad opere contemporanee e poco suonate. Ha tenuto le prime esecuzioni assolute di opere di Peter Maxwell Davies, Augusta Read Thomas, Christophe Bertrand e Michael Jarrell. E’ inoltre molto interessato alla prassi esecutiva storica: di recente si è esibito come direttore/solista nel Concerto per violino n. 1 di Paganini nella sua chiave originale, insieme alla Finnish Baroque Orchestra, ed è stato invitato come solista dalla Oxford Philharmonia.

Lunedì 5 febbraio alle 21.00, il Saloncino della Pergola ospita L’Estravagante, ensemble diretto dal violinista Stefano Montanari e formato da Maria Grokhotova al secondo violino, Francesco Galligioni, violoncello, Maurizio Salerno, clavicembalo.

Il programma si muove tra le musiche di Bach e di Vivaldi, come spiega lo stesso Montanari: <<Il programma è basato sull’alternanza di questi due compositori. Non è difficile scegliere tra due “mostri sacri” come questi due autori. Il legame tra loro c’era sicuramente. Sappiamo che Johann Sebastian Bach adorava Vivaldi e tra l’altro ha composto concerti per clavicembali basandosi sul materiale musicale – per esempio – dell’Estro Armonico. E Vivaldi è uno degli esponenti più notevoli dello spirito italiano, colui che incarna più l’”invenzione”, anche considerando il titolo di alcune sue opere. È questo legame, questa combinazione di struttura, forma, inventiva e stravaganza che ci ha affascinato>>.

Biglietti da 14 a 25 euro. Info su www.amicimusicafirenze.it

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