Controradio Streaming
Gio 25 Set 2025
Controradio Streaming
ToscanaCronacaSudd Cobas 'sfrattato stabilimento L'Alba'

Sudd Cobas ‘sfrattato stabilimento L’Alba’

Lo stabilimento era stato  teatro di un’aggressione ai lavoratori che erano in picchetto proprio per denunciare le strategie dell’azienda. Sudd Cobas: ‘Modus operandi banditesco. Committenti non se ne lavino mani’

“Le preoccupazioni dei lavoratori erano più che fondate. Ieri mattina ufficiale giudiziario e proprietà hanno portato a termine uno sfratto esecutivo per morosità allo stabilimento L’Alba” a Montemurlo (Prato), “la proprietà, è emerso solo ora, aveva in segreto da mesi smesso di pagare i canoni di affitto, mentre apriva i due stabilimenti di via Lecce e via Pomeria. I titolari erano ovviamente a conoscenza da molto tempo dello sfratto eseguito ieri”. Lo sottolinea il sindacato Sudd Cobas.

“Siamo di fronte ad un modus operandi banditesco – aggiunge in una nota dei Sudd Cobas. Avevamo denunciato come L’Alba stesse venendo trasformata in una scatola vuota. Da oggi, non c’è più nemmeno la scatola. Quale altra offesa alla loro dignità devono subire gli operai prima che i committenti si assumano le proprie responsabilità?”.

Intanto, “a Montemurlo i cancelli sono ancora presidiati. Il sindaco Simone Calamai aveva annunciato la convocazione di un tavolo per questa settimana, ma a quanto pare i brand tentennano. Allora, la latitanza dei committenti deve far riflettere”.

Per il sindacato Sudd Cobas “chi non risponderà a questo appello dovrà assumersene la responsabilità davanti a un territorio. Già Tessilform Spa (Patrizia Pepe) ha annunciato con una mail stringata che non parteciperà a nessun incontro con il sindacato e che farà le adeguate verifiche (tradotto, taglierà le commesse): un modo elegante per dire che i lavoratori, per loro sacrificabili, invisibili, usa e getta. Una scelta che dice molto più di mille campagne pubblicitarie sulla presunta etica delle filiere Made in Italy”.

“Il problema è generale – osserva ancora Sudd Cobas -: la logica del massimo ribasso, imposta dai marchi a chi produce per loro, è la radice dello sfruttamento. Per questo ribadiamo: i committenti non possono lavarsene le mani. Continueremo a resistere, davanti alle fabbriche e, se necessario, davanti alle boutique. Perché la dignità non si esternalizza”. Sudd Cobas annuncia che “i picchetti proseguono agli stabilimenti di via Lecce e via Pomeria a Montemurlo, dove L’Albaha delocalizzato le produzioni”.