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Ven 15 Ago 2025
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ToscanaCronacaSollicciano: un tubo rotto, gli psichiatrici chiusi in cella da una settimana

Sollicciano: un tubo rotto, gli psichiatrici chiusi in cella da una settimana

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Sollicciano: un tubo rotto, gli psichiatrici chiusi in cella da una settimana
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Nel carcere fiorentino di Sollicciano la situazione sta degenerando. Un tubo rotto causa allagamenti e nel reparto psichiatrico i detenuti sono chiusi in cella da una settimana, mentre i medici sono costretti ad entrare con gli stivali di gomma. E non si vede una via d’uscita.

Non basta il caldo, il sovraffollamento, l’inedia del non fare niente, i parassiti. A Sollicciano la situazione raggiunge livelli parossistici. L’ultima notizia riguarda la rottura di un tubo. Cioè, non è proprio una notizia, visto che parliamo di una struttura vecchia e fatiscente continuamente soggetta a cedimenti. Adesso però la situazione è diventata ingestibile. Anche perchĂ© riguarda il reparto dei malati psichiatrici. Stiamo parlando di un reparto che non dovrebbe esistere, così come gli psichiatrici in carcere non dovrebbero starci. Sono chiusi nelle celle da una settimana e i medici devono entrare con gli stivali di gomma  (che ovviamente devono portarsi da casa) perchĂ© in terra ci sono cinque centimetri d’acqua. Da una settimana. Nel reparto “Articolazione tutela salute mentale” non funzionano le docce. Nelle celle, nei corridoi, nelle stanze sanitarie è un lago da guadare e ci sono secchi ovunque. Dentro, malati psichiatrici rinchiusi 24 ore su 24. Prevedibile la reazione. I reclusi in questa situazione hanno sfasciato completamente le celle divelto i sanitari. Un inferno. Gli educatori hanno interrotto le loro attivitĂ  per motivi di sicurezza. L’aggressivitĂ  dei reclusi o dei degenti, come si preferisce, è ovviamente alle stelle. Il reparto, nato tre anni fa, è reso ancora piĂą difficoltoso nella gestione dal fatto di essere posto su due piani. Anche questa estate Sollicciano porta a casa il titolo di carcere peggiore d’Italia, ma ai piani alti va bene così. Anche di recente il ministro e il sottosegretario alla giustizia hanno elogiato la durezza delle nostre carceri, che dunque dal loro punto di vista, funziona benissimo, anche a Sollicciano.