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Gio 22 Mag 2025
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ToscanaCronacaSmantellata banda furti in aziende orafe aretine, 7 arresti

Smantellata banda furti in aziende orafe aretine, 7 arresti

Smantellata una banda criminale dedita a furti nelle aziende orafe del territorio aretino, compiuti nel corso del 2024. Le indagini, coordinate dalla procura di Arezzo e condotte da polizia e carabinieri, hanno consentito di individuare un sodalizio criminale composto da otto cittadini rumeni, non residenti in Italia.

Due di questi sono stati fermati il 28 novembre scorso, poche ore dopo un furto commesso presso una ditta orafa di Laterina-Pergine Valdarno (Arezzo), dove erano stati prelevati 1,4 chili di oro, 50 chili di argento e 10 chili di ottone, per un valore complessivo stimato in circa 200.000 euro. Individuata anche la base logistica del gruppo, situata in provincia di Pistoia, i veicoli utilizzati per i furti e sono stati ricostruiti i movimenti della banda. Gli elementi raccolti hanno consentito di collegare il gruppo ad altri otto episodi avvenuti tra agosto e novembre 2024 nella zona di Arezzo e di Civitella in Val di Chiana. Per altri cinque componenti della banda, oltre ad uno giĂ  in stato di detenzione, è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Disposto un mandato di arresto europeo nei confronti degli indagati.

Il 24 aprile, in Romania, la polizia rumena, con il contributo degli investigatori italiani, ha localizzato e arrestato quattro dei cinque indagati. Il quinto è al momento irreperibile e ricercato. Nel corso dell’operazione sono state inoltre effettuate perquisizioni domiciliari che hanno portato all’acquisizione di ulteriori elementi utili ai fini delle indagini. L’attivitĂ  investigativa prosegue al fine di accertare ulteriori responsabilitĂ  e possibili collegamenti con altri contesti criminali.

– L’operazione, denominata “Lancia d’argento”, è stata firmata da polizia e carabinieri di Arezzo, permettendo di bloccare la banda dedita a furti in ditte orafe. Una sinergia perfetta, basatasi su normali tecniche investigative “che hanno messo in risalto la bravura della nostra scientifica”, hanno commentato, nel corso di una conferenza stampa, la comandante della compagnia carabinieri Arezzo Silvia Gobbini e il dirigente della squadra mobile aretina Davide Comito.

“Il nome dell’operazione lo aveva scelto il sovrintendente della polizia di Stato Massimiliano Meoni – ha spiegato Comito -, grande investigatore scomparso qualche settimana fa, improvvisamente, a 51 anni. A lui è dedicato tutto il nostro lavoro”. La scelta di un “covo” a Pistoia da parte del gruppo, dove polizia e carabinieri avevano fatto un blitz dopo il fermo di due componenti della banda a inizio indagine, è stata definita “causale”, i banditi infatti partivano spesso dalla Romania per i loro raid ladreschi, avvalendosi di informazioni raccolte da possibili basisti sui quali si sta lavorando. “Sotto questo profilo dobbiamo rigraziare la polizia rumena che ci ha fornito assistenza e collaborazione. Le indagini comunque proseguono – hanno aggiunto Silvia Gobbini e Davide Comito – per far chiaro su un’altra serie di furti compiuti tra luglio e ottobre del 2024. Intanto siamo a buon punto per l’individuazione dell’ottavo componente della banda”.