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Mer 12 Nov 2025
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ToscanaIstruzioneScuola, ricorso straordinario Toscana a presidente Repubblica

Scuola, ricorso straordinario Toscana a presidente Repubblica

La Regione Toscana ha deciso di presentare un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro il piano di dimensionamento scolastico previsto dal Governo.

Nelle ultime settimane hanno fatto discutere le previsioni di possibili accorpamenti per alcuni istituti superiori che nella regione non raggiungono la quota minima di iscritti prevista. Il Consiglio metropolitano di Firenze ha approvato l’atto di indirizzo sugli accorpamenti della rete scolastica per l’anno scolastico 2026-2027 dove si chiede di “affiancare la Regione Toscana nella contestazione innanzi al Capo dello Stato del decreto interministeriale del 30 giugno 2025 sul dimensionamento scolastico, supportandone la difesa mediante un autonomo intervento ad adiuvandum in difesa degli interessi del territorio” e di fatto si difende, ad esempio nel territorio fiorentino, l’autonomia del liceo Michelangiolo. Tra i favorevoli Pd, Territori al centro (Francesco Casini di Iv-Casa Riformista), Territori beni comuni (Andrea Tagliaferri di Sinistra Italiana), Uniti per la città metropolitana (Diana Kapo di Avs). Come proposto nella seduta odierna da Beatrice Barbieri (Pd), si delibera di “manifestare forte preoccupazione per il rischio che i piani di dimensionamento si traducano, ancora una volta, in un’operazione finalizzata unicamente alla riduzione della spesa, con conseguente diminuzione delle risorse e inevitabile ricaduta negativa sulla qualità del servizio scolastico”, “di ritenere che gli accorpamenti degli istituti infatti non tutelano la comunità scolastica, la continuità educativa e la specificità dei progetti formativi, determinando invece la perdita di storia, identità e patrimonio pedagogico e che l’obiettivo di una riforma scolastica non dovrebbe essere il mero taglio di personale, ma piuttosto l’investimento sulle persone, il rafforzamento della continuità didattica e la valorizzazione dei progetti educativi e dei laboratori”. L’atto esprime anche “ferma contrarietà verso decisioni che non tengano in adeguata considerazione l’impegno profuso da tutte le amministrazioni del territorio per garantire un equilibrato e razionale dimensionamento della rete scolastica” e chiede al “governo di ritirare o sospendere un provvedimento profondamente iniquo”. Alessandro Scipioni capogruppo di ‘Centrodestra per il cambiamento’ ha parlato di un documento “che ha una certa pretestuosità, di un atto ipocrita e strumentale”.