Mer 1 Mag 2024

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Sappe: “Sommossa sfiorata” al carcere fiorentino di Sollicciano

Firenze, “Sommossa sfiorata” al carcere fiorentino di Sollicciano: così il sindacato Sappe interviene in merito a quanto accaduto la notte scorsa nel penitenziario, dove detenuti hanno impugnato, si riferisce, “spranghe di ferro” contro gli agenti e sequestrato un sovrintendente.

Secondo quanto riferisce in una nota il segretario toscano del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), Francesco Oliviero “un detenuto, alle 24 circa, chiedeva di poter essere visitato dal medico di guardia.

L’agente addetto alla sezione, una volta avvisato il medico, apriva la cella, con l’ausilio di un sovrintendente” e di un altro poliziotto, per fare uscire il detenuto”: ma “al momento dell’apertura della cella, 4 detenuti sono usciti con spranghe di ferro, hanno spaccato alcuni vetri del corridoio della sezione. Il sovrintendente e i due agenti attraverso il dialogo hanno cercato di riportare alla calma i detenuti e farli desistere dai loro intenti. Purtroppo, non ci sono riusciti e il sovrintendente è stato chiuso nella cella insieme a un altro detenuto e gli altri tre gridavano: ‘Vai, ammazzalo’. Dopo dieci minuti nella sezione sono intervenuti una ventina di agenti accorsi sul posto a seguito dell’allarme generale e sono riusciti a ripristinare l’ordine senza ricorrere all’uso della forza”.

“La situazione è insostenibile – afferma il Sappe – soprattutto perché non vengono adottati i provvedimenti di trasferimento fuori dal distretto Toscana/Umbria dei protagonisti di tali eventi da parte del Dap”.

Donato Capece, segretario generale del sindacato, mette sotto accusa tutti coloro che tendono sempre a sminuire i gravi fatti che accadono nelle carceri: “Difendono Caino a scapito di Abele. Ignorano o fingono di ignorare il duro e difficile lavoro del poliziotto penitenziario”.

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