Licenziata dalla commissione bilancio del Consiglio regionale toscano, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), la proposta legge sull’equo compenso che prevede di inserire nei bandi gara pubblici legati all’Ente una paga oraria di almeno 9 euro lordi, e premialitĂ per le imprese che garantiranno la soglia minima. Il testo passa ora all’esame dell’Aula per l’approvazione finale.
La commissione, si spiega in una nota, ha registrato il voto favorevole di Pd e Italia Viva, mentre non ha partecipato alla votazione la vicepresidente Elisa Tozzi (Fdi). Il consigliere del Gruppo Misto – Merito e LealtĂ Marco Caucci è uscito al momento del voto sull’intero articolato e non ha partecipato alla fase di espressione del parere sui singoli articoli. Per Tozzi si tratta di una “scelta demagogica che arriva proprio a fine legislatura. La vera sfida è quella sul cuneo fiscale”. Tozzi ha chiesto un “report dei contratti stipulati dalla Regione” anche per “verificare i parametri salariali adottati fino ad oggi”. Sostegno “convinto e senza esitazione” lo ha dichiarato Maurizio Sguanci (Italia Viva), mentre per Andrea Pieroni (Pd) “un livello salariale giusto, che fa riferimento anche alla Costituzione, credo sia un elemento rispetto al quale non si può voltare le spalle, non possiamo affidarci solo alla pur legittima competenza del legislatore nazionale.
Il testo introduce un concetto premiale riconosciuto a chi rispetta questo minimo salariale, Diventa quindi un elemento che può sviluppare una positiva concorrenza rispetto alla opportunitĂ che anche i lavoratori siano retribuiti in maniera adeguata”. Secondo Valentina Mercanti (Pd) “su temi di carattere nazionale si possono scegliere piĂą strade. Su quello della contrattazione, credo non dovrebbe restare tutto fermo a Roma. I processi legislativi sono lunghi e lenti per definizione. Se la Toscana, negli angoli normativi che può trovare, anticipa il Governo nazionale e fa da modello ad altre Regioni, può essere una sollecitazione forte per il Parlamento”.