Sarebbe terminata la protesta che era scoppiata in 4 sezioni del carcere di Prato. Domati anche gli incendi divampati in alcune celle. Dopo una trattativa tra dirigenti della polizia penitenziaria, della polizia di Stato e detenuti, la situazione sarebbe tornata sotto il controllo delle autoritĂ . Nel corso della protesta non ci sarebbero stati feriti. Resta comunque alta l’attenzione intorno al penitenziario con decine di poliziotti e carabinieri schierati nelle vie esterne alla struttura e un elicottero delle forze dell’ordine che sorvola la zona.
I disordini nel carcere di Prato, dove sta proseguendo la trattativa tra polizia penitenziaria e
detenuti, hanno riguardato quattro sezioni dove ci sono circa 370 reclusi, una parte di quelli ospitati nell’intera struttura.
Le sezioni si trovano al secondo e al terzo piano. Secondo quanto si apprende i responsabili della rivolta hanno dato vita a principi di incendio, poi spenti, che hanno provocato il danneggiamento delle videocamere di sorveglianza e l’interruzione della corrente elettrica in due sezioni
Tra le urla che si sono sentite all’esterno quelle di “indulto” e “libertĂ ”. La protesta era cominciata in mattinata, in una sezione. Quando la rivolta sembrava essere stata circoscritta, invece si è estesa ad altre zone del carcere, arrivando a coinvolgere almeno due sezioni. Nel carcere di Prato ci sono circa 600 detenuti.

Nel primo pomeriggio sarebbe iniziata una trattativa con dirigenti della polizia penitenziaria e della polizia di Stato della Dogaia, e dei reclusi. Secondo quanto appreso, gli incendi e i principi di roghi nelle celle sono stati domati, e non risultano al momento, feriti. Secondo quanto appreso, la situazione starebbe tornando sotto il controllo delle autoritĂ .
Intanto, dall’esterno si è sentito piĂą volte un forte rumore di tazze, contenitori ed altri oggetti battuti sulle sbarre delle celle. Su un lato del carcere è possibile notare sulle pareti esterne i segni del fumo e della fuliggine causati dagli incendi. Oltre allo schieramento di decine di poliziotti e carabinieri nelle vie esterne alla struttura, un elicottero delle forze dell’ordine sorvola piĂą volte il penitenziario a bassa quota.
La diretta di Lorenzo Braccini
Situazione sotto controllo nel carcere fiorentino di Sollicciano, dove non ci sono stati disordini come invece è accaduto in altri penitenziari italiani. “La situazione è tranquilla”, fa sapere il direttore del carcere, Fabio Prestopino, che questa mattina ha incontrato alcuni detenuti. “Una rappresentanza di detenuti è stata informata dei provvedimenti – afferma il direttore – e si è discusso di come compensare le limitazioni che ne derivano”.

